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venerdì 29 febbraio 2008

Domani al via l'Avvocup 2008!

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PORDENONE – Prende il via domani la terza edizione del torneo forense (riservato ai soli avvocati o praticanti iscritti nei registri degli Ordini) che vedrà impegnata la squadra avvocati di Pordenone insieme ad altre otto compagini del nord-est (Bassano, Bergamo, Mantova, Padova, Ravenna, Treviso, Trieste e Vicenza), fino ai primi di giugno. Entrambe le passate edizioni sono state conquistate dagli avvocati di Padova, con il Pollini's Team che si è piazzato rispettivamente al secondo (2006) ed al quarto posto (2007). La formula del campionato (denominato inizialmente Coppa Triveneto Avvocati) è quella classica del torneo all'italiana: tutte le squadre avranno modo di misurarsi tra loro, con sfide secche (niente andata e ritorno quindi) che si disputeranno ora in casa dell'una, ora in casa dell'altra squadra, in base al sorteggio già effettuato; la durata delle partite è ridotta a 70' (due tempi da 35'), per limitare l'incidenza di infartuati che statisticamente ha un forte picco negli ultimi minuti di gara, tra il 75' ed il 90'. Alla fine, le prime quattro disputeranno le semifinali incrociate (1°/4° e 2°/3°), in casa della squadra meglio classificata; in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, si qualificherà la squadra meglio piazzata nel girone. Le finali (1°/2°, 3°/4°, 5°/6° e minitorneo fra le altre tre squadre) si terranno tutte nella medesima giornata conclusiva del Torneo, al termine della quale, come da tradizione, seguirà una serata conviviale con tutti i partecipanti. Nella giornata inaugurale, i neroverdi di Pollini affronteranno presso il campo sportivo di Sedrano, alle ore 15:00, i colleghi del foro di Bergamo. Per l'occasione, i "leoni di Montepulciano" saranno rinforzati dal prezioso innesto del fantasista del Testaccio, il "Gualco" (eccolo in una foto di repertorio, a torso nudo con maglia e numero tatuati), che salirà direttamente dalla capitale con il placet del duo gerarchicamente sovraordinato Velletti-Padoa Schioppa. La sua presenza, ne siamo certi, garantirà come di consueto alla squadra molta "sostanza" dalla metà campo in su (e proseguendo oltre, fino a... tavola!).
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domenica 10 febbraio 2008

Dall'archivio storico: "Pippo Gurnari, un eroico... tracollo!"

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Terzo pezzo di repertorio: una lettera aperta del sottoscritto ai compagni di squadra, all'indomani dal rientro dal Torneo di Montepulciano 2007, per rendere omaggio allo stoico "Pippo" Gurnari immolatosi sul campo di gioco, per tre giorni consecutivi, nonostante gli infiniti acciacchi fisici... .
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«Cari compagni dello ZOCCOLO DURO, vi scrivo per domandarvi un piccolo contributo. Sono un po' imbarazzato nel chiedervelo, ma mi sono preso la responsabilità di decidere per tutti! C'è una spesa, collegata alla gita toscana, che in tutta sincerità non era preventivata, ma che ritengo debba essere doverosamente sobbarcata e suddivisa tra noi (per retribuire un servizio reso ad uno dei nostri "fratelli" di Montepulciano).
Ora ve ne spiego la ragione. Questa mattina, presso l'abitazione di casa GURNARI in Lestans (PN), sono dovuti intervenire, con un'operazione congiunta, l'ambulanza del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile di Spilimbergo ed il carro attrezzi (messo gentilmente a disposizione da SINA CARRI Spa), per consentire al nostro PIPPO di recarsi sul posto di lavoro. L'intervento è stato piuttosto laborioso ed ha impegnato numerose persone, che si sono adoperate con straordinaria professionalità, permettendo così ai "resti" di PIPPO di presenziare al lavoro. Nulla è andato perduto: anche i pezzi più piccoli (vertebre, menischi, legamenti, testicolo schiacciato, ecc.) sono stati recuperati e per questo sento il dovere di unirmi al profondo senso di gratitudine già testimoniato nell'occasione dalla famiglia GURNARI agli operatori intervenuti. Ringrazio, anche a nome della famiglia, l'Ente datore di lavoro per la grande disponibilità e bontà d'animo dimostrata nell'offrire al fido PIPPO (non sono i nomi di due cani...) un nuovo incarico all'interno dell'organigramma aziendale (apparentemente non prestigioso, ma confacente alle condizioni fisiche in cui versa attualmente il lavoratore). Sono certo che il nostro compagno saprà valorizzare appieno, con la signorilità ed il decoro che lo contraddistinguono da sempre, il nuovo ruolo conferitogli di "soprammobile umano" nella prestigiosa sala d'entrata della Sede centrale dell'Azienda. Se siete interessati ad avere un souvenir del buon PIPPO (alcuni pezzi, purtroppo, non sono oramai più utilizzabili), dovrete prenotarvi per tempo contattando il sottoscritto. A tal riguardo, mi preme segnalare agli interessati che, per ovvie ragioni, il pezzo più pregiato è rappresentato dal testicolo "torchiato" in occasione della prima serata a Montepulciano (dove PIPPO ha incontrato l'amore); l'organo, a causa del forte trauma, ha assunto la forma di un piccolo e sottile disco che, volendo, può anche essere utilizzato come pratico sotto bicchiere o sotto pentola. Vi ringrazio sin d'ora per la vostra certa partecipazione.
Enrico».
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Dall'archivio storico: "Torneo di Montepulciano 2006: le pagelle!"

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Secondo pezzo dall'archivio storico: le pagelle della squadra che ha dato lustro all'edizione 2006 del mitico Torneo di Montepulciano...
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LE PAGELLE DEGLI “ATLETI” (a cura di A. Daguanno) BOSCHIAN Luca: 7 Conferma la solita generosità in campo ed il suo umorismo “per intenditori” fuori dal campo. PERSONAGGIO.
BROSOLO Olivier: 10 Straordinerio in campo e fuori. Primo artefice delle due serate danzanti, contribuisce concretamente (insieme con gli altri 7 dello zoccolo duro) a rendere “nobile” l’intero soggiorno. Encomiabile il motto di umanità che lo spinge a prestare soccorso al compagno di stanza sul letto di morte, confortandolo con le parole più adatte nel momento giusto (“stai bene?”). MONUMENTALE. CASUCCI Angelo: 7,5 Prodigo in campo, morigerato fuori. Si conquista i gradi di capitano. Pesano sulla votazione l’avversione per il vino rosso (fiorentina con birra!) ed il formaggio (“detesto il formaggio!”), platealmente rivelate. Se non ci fosse, però, bisognerebbe inventarlo. UNICO. CASUCCI Paolo: 7 Buone potenzialità. Contribuisce con la sua presenza in campo allo storico record (4 Casucci in campo!). PROMETTENTE.
CASUCCI Pier Giovanni: 6,5 Poco impiegato, presenzia comunque nella finale di consolazione contribuendo allo storico record (4 Casucci in campo!). POSITIVO. CASUCCI Roberto: 7,5 Rappresentante storico della squadra degli avvocati, capostipite della genia dei Casuccidi, ha il grande merito di aderire all’iniziativa con l’intera famiglia. Offre un saggio delle sue grandi potenzialità alla cena di chiusura, contribuendo alla grande moria di bottiglie e narrando qualche gustoso aneddoto di stampo calcistico. EPICO. DA ROS Diego: 7 Si dedica, com’era prevedibile, alla moglie. La sua è una presenza discreta, fatta eccezione per il molesto fragore della sua auto neo-tagliandata che pare un mezzo cingolato. AFFIDABILE. DE COL Andrea: 8 Protagonista assoluto sul rettangolo di gioco. Dimostra una insospettata malizia (distrae il portiere avversario chiamandolo al momento del rigore!). Il voto è il risultato della media tra le prestazioni calcistiche (10) e quelle extra calcistiche (6). PERUZZI. DE ZAN Alberto: 7 Dedito alla famiglia, offre comunque il suo contributo. FIDATO. FANTUZZI Vincenzo: 8 Sul campo regala lampi di classe cristallina, come sempre... Fuori, si limita all’ordinaria amministrazione, complice anche una forma fisica non ottimale. La sua presenza è sempre e comunque significativa. SONTUOSO. GURNARI Fabrizio (“Pippo”): 10 Prestazioni maiuscole, dal primo al terzo tempo! Si inserisce nel gruppo al punto da rivelarsi una delle colonne portanti. Anche per lui, al pari degli altri compagni dello zoccolo duro, l’unico contatto con l’acqua si registra nelle docce post-partita. PILASTRO. IODICE Enrico: 9,5 Esordisce nel ruolo di saltimbanco con un “sacco” immediato ai danni del buon Angelo. Gli acciacchi fisici che lo limitano in campo (emblematici il patetico infortunio calciando il rigore e la rovinosa caduta inseguendo la sfera che piove dal cielo), svaniscono come per incanto al banco e... in pista! Coordinatore della spedizione insieme al grande “Gualco”. Anche nei momenti più drammatici non smarrisce il proprio senso di responsabilità (“se mi vedesse mia madre...”). ESPERTO. LUISA VISSAT Paolo: 6 Sacrifica il gruppo per gli agi e perde la fascia di capitano per volontà dello spogliatoio. Sopperisce a modo suo all’assenteismo dimostrato, proponendo in campo una presenza molto “attiva”, come da tradizione (litiga con un paio di compagni). SMARRITO. MONTICO Paolo: 9,5 Sempre a disposizione, sia per l’allenatore che per la bottiglia. Ha un merito che gli vale mezzo voto in più: nei tre giorni di apnea alcolica ininterrotta, è l’unico ad emergere per pochi istanti per prendere una boccata di... “gnocca”. ESEMPLARE. PAPAIS Fabio: 7 Unico attaccante della squadra, spremuto ad oltranza. Dimostra di credere fortemente nei propri mezzi, fino al punto da concepire l’idea di... lanciare se stesso! (rimbrottato dalla panchina per non aver stoppato la palla, replica con convinzione: “volevo lanciarmi!”). Anch’egli condivide il soggiorno con la moglie. EFFICACE. PERGOLA Eugenio: 9,5 E’ presente, sempre e comunque. Regala un pizzico di genuina scurrilità romanesca (su tutti il... “braccio di scimmia”, metafora che fotografa in modo efficace il prodotto copioso di una “seduta”!). Catechizza in campo il capitano degradato che lo invitava a... staccare (“stacca il cazzo!”) e lo richiama alla cruda realtà (“sei un coglione come tutti, non sei più il capitano!”). ONNIPRESENTE. RUMIEL Alberto: 10 Quello che un uomo può dare, sia in campo che fuori, lui l’ha dato... forse anche di più! Quando appare sull’orlo del baratro, risorge puntualmente. Furoreggiante sul rettangolo di gioco e mai domo sul banco dell’osteria (ha sangue di oste nelle vene e si vede!). Dinanzi a cotanta generosità, svanisce nel dimenticatoio l’errore dal dischetto che nega l’accesso alla finalissima: inezie... BIONICO. STELLA Marco: 9,5 L’immagine che rimane di lui, purtroppo, è quella legata al tragico epilogo della gita, che si traduce nell’epigrafe dedicatagli dagli amici che lo ricordano così: “A l’ha patiit come un cjan!!!”. Timbra tutte e tre le serate fino a completo esaurimento (anche di se stesso!). Si sacrifica per la causa ed arriva fin dove il fisico glielo consente, schiantato dai fumi dell’alcool. MARTIRE. TAURO Mario: 7 Dà “peso” al gruppo partecipando anch’egli con la famiglia al gran completo. CONCRETO. ZACCARDI Glauco (“Gualco”): 9 Padre spirituale della spedizione, tradito dalla sfortuna. Dispensa, insieme al collega, perle attinte dal repertorio “coatto” (in spogliatoio, nel pre-partita: “Mo’ ve scheggio la tazza!”). Si concede quello che la malasorte gli consente. Socio ad honorem dell’azienda vinicola Ercolani, insieme allo zoccolo duro che si è guadagnato i galloni sul campo (18 bottiglie in una sera!). GRANDE. All. POLLINI Antonio: 10 La squadra di calcio degli avvocati è lui. Impeccabile anche dal punto di vista organizzativo (tre partite, tre mute!!!). CAPOFAMIGLIA. All. 2° SARCINELLI Enrico: 10 Si cala nel ruolo di allenatore-psicologo con estrema naturalità, contribuendo a cementare il gruppo ed indicando in prima persona ai suoi giocatori la strada da seguire. Dietro il suo pacato aplomb britannico, si cela un bevitore professionista di caratura mondiale. Elargisce nella giusta misura le perle di saggezza ereditate da nonna Gina. IRRIDUCIBILE. VOTO COMPLESSIVO ALLA SQUADRA: 10 e lode con bacio accademico! Vincitrice morale della competizione, interpreta nel modo più autentico il vero spirito (alcolico) del Torneo, sintetizzato nel titolo: “IL CALCIO E’ NOBILE!”
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Dall'archivio storico: "Sogni d'oro... (di Candido Cannavò)"

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Diamo inizio alla serie di pubblicazioni con alcuni pezzi di repertorio tratti dall'archivio storico. Il primo è dedicato al nostro Angelo Casucci... Buona letttura...
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FIASCHETTI di CANEVA (PN), 21.10.2007 - Sto riposando in salotto nella mia morbida e confortevole poltrona di pelle rosa. Ecco avvicinarsi il mio piccolo nipotino che, all'improvviso, mi investe di una gravosa quanto inattesa responsabilità, rivolgendomi un quesito di natura esistenziale: «Nonno, ma che cos'è il calcio?». «Beh, figliolo, non è semplice risponderti. Vedi, il calcio è un pò come la vita: è fatto di sacrifici e grandi soddisfazioni, dà gioie e dolori, sa regalare passione e forti emozioni, ma soprattutto è magia... una grande magia capace di trasformare i sogni più reconditi in sconvolgenti realtà...». A questo punto, quale occasione migliore per riappropriarmi degli strumenti dell'antico mestiere di una vita, penna carta e calamaio, e narrare le gesta del mitico CAFUcci, l'uomo dalle traiettorie circolari, con il numero 2 tatuato sulla schiena... Campionato amatori di calcio del pordenonese, seconda giornata, su un polveroso campo di periferia, un misto di terra e sassi (l'erba non si è mai degnata di crescere, ritenendosi non indispensabile), si fronteggiano le squadre degli amatori di Fiaschetti di Caneva e quella degli Avvocati di Pordenone. Siamo al 23' del primo tempo, i padroni di casa sono avanti di un gol. Il leggendario numero 2 della squadra neroverde, durante l'ennesima improbabile incursione offensiva nell'area avversaria, all'esito di una accesa mischia, si ritrova a due passi dal portiere avversario con il pallone che carambola sul suo piede buono (!!!), il destro. L'eroe inconsapevole si produce in una conclusione non potente, ma carica di effetto (grosso modo come quando si sbuccia la palla...). La sfera intelligente, conscia del piede che la calcia, si esime con discrezione dal finire in rete e sceglie piuttosto di infrangersi su di uno stinco, ma il destino è già in agguato ed ha oramai deciso di consumare il miracolo. La palla, contro la natura delle cose, torna inavvertitamente da colui che la perseguita da anni, posizionandosi addirittura nei pressi del piede sinistro. Il sommo atleta, coordinandosi con un movimento curioso che ricorda per certi versi il gesto del calciare, colpisce nuovamente la sfera di cuoio che, con una corsa lenta ma inesorabile, procede fin oltre la fatidica linea bianca. E poi quel che non ti aspetti: l'eroe che accenna una compostissima esultanza, rientrando al trotto verso la propria metà campo «per difendere il risultato acquisito» (questo dirà più tardi negli spogliatoi agli attoniti compagni che chiedevano conto di quanto accaduto). Il padre (calcisticamente...) Toni Pollini, ritto sulle stampelle ed impietrito, che non riesce a sprigionare l'esultanza. Ed infine la cosa più sconcertante: l'arbitro che, incurante, lascia proseguire la gara dopo l'evento assoluto... La partita si concluderà poi, al culmine di un'estenuante battaglia, con la vittoria per 2 a 1 in favore della squadra di CAFUcci, grazie ad un'altra prodezza di un altro difensore compiuta... nella propria porta! La doverosa dedica di fine gara: «È dedicato al mio pubblico... li conosco uno ad uno... tutti e due!!!». E poi il dolce scorrere della birra... Io, con grande orgoglio, potrò dire per sempre: «Io c'ero!». «Ecco figliolo, questo è il calcio...». Sogni d'oro Angelo beato...
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giovedì 7 febbraio 2008

Nasce il Blog Ufficiale degli Avvocati Pordenone Calcio!!!

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PORDENONE - E' con immenso piacere che annunciamo la nascita, dopo una lunga fase di elaborazione, del primo Blog Ufficiale della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone. L'evento ci rallegra oltremodo, considerato che interviene proprio nell'anno che scandisce il primo (quasi) trentennio (!) di vita della gloriosa compagine. Dalla prossima settimana, dunque, potrete seguire notizie, commenti, risultati e curiosità sulla squadra ("Pollini's Team"), tutto rigorosamente on line!