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venerdì 29 maggio 2009

AVVOCUP 2009 – Il caso umano: tutti vicini a Marco...

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BOTSWANA (Africa) – E' durato davvero poco il soggiorno in terra d'Africa, improntato al misticismo ed alla penitenza, per il nostro sfortunato fluidificante Marco Stella. Dopo due giorni di lungo travaglio ed atroci sofferenze (sono tornati alla memoria i tragici momenti vissuti a Montepulciano...), i medici hanno deciso di rimpatriarlo per sottoporlo ad esami clinici più approfonditi, ma soprattutto per reinserirlo quanto prima nel suo ambiente familiare neroverde, dove potrà trovare il calore e l'affetto di cui ha bisogno in questo difficile momento. Ma facciamo un passo indietro. Martedì sera a Sedrano, dopo la gara valevole per la semifinale dell'AVVOCUP 2009 tra Avvocati Pordenone e Jusport Padova (conclusasi come sappiamo...), il validissimo giocatore n° 17 della compagine naoniana appariva "inspiegabilmente" scuro in volto; concluso il buffet post-gara nel tradizionale terzo tempo, si è dissolto nel nulla. Dopo qualche rapida ricerca, si è appreso che il buon Marco, devastato dai sensi di colpa e dallo sconforto, era partito alla volta del Botswana (Africa centrale), per ritirarsi presso il convento dei Missionari Oblati di "SANTA MARIA IMMACOLATA DELLA PORTA SPALANCATA". Lì è stato subito accolto dalle amorevoli cure dei frati che (purtroppo), avendo visionato l'impietoso filmato che vede protagonista il buon Marco (oramai noto a tutto il mondo), hanno tradito momenti di inopportuna ilarità, lasciandosi andare anche a qualche coro di scherno e battute a sfondo calcistico-religioso («Il Signore è grande, ma anche la porta di calcio non è piccola!»; «Passi Barabba libero, ma Stella attaccante...»; e così via...). Mercoledì mattina, mentre era raccolto in preghiera recitando ad alta voce il rito penitenziale del "CONFITEOR" a mò di litania (a destra, nel testo originale), è stato colto da un improvviso malore. L'intervento dei sanitari è stato tempestivo e rassicurante al tempo stesso; i familiari e gli amici, allarmati dalle preoccupanti notizie che giungevano da lontano, sono stati subito tranquillizzati: «Niente di grave, nessuna malattia tropicale, probabilmente qualcosa che gli è rimasta sullo stomaco da martedì sera...». Poi, come detto, il rimpatrio immediato. Da queste pagine del Blog, caro Marco, vogliamo dirti che siamo tutti con te ed esprimerti la nostra vicinanza con il tatto e la generosità che l'ottimo Brosolo ci ha insegnato a Montepulciano, utilizzando le parole appropriate nel momento più drammatico: «Stai bene Marco ?!?».
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giovedì 28 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Rassegna stampa

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AVVOCUP 2009 (Semifinale): AVVOCATI PN - JUSPORT PADOVA 0-3 .

mercoledì 27 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Le pagelle del Koala

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De Col (6); Feltrin (6); Rumiel (6);
Bellotto (6); Stella (5.5); Galasso (5.5);
Gurnari (6); Mazzoli (6); Brosolo (5.5);
Tirelli (5); Manfroi (6); Lorenzon (5);
Sarcinelli (6); Vicenzotto (6).

AVVOCUP 2009, seconda semifinale - Il sogno si infrange contro Padova...

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SEDRANO (PN) - La semifinale tanto attesa finisce con un risultato che è sicuramente bugiardo nelle proporzioni (0-3), ma assai veritiero nel responso finale: Padova si è dimostrata più squadra. Sintetizzando al massimo, potremmo dire che, fino a 5' minuti dal termine, c'era stata una sola occasione per parte (nessun intervento per entrambi i portieri!): i ramarri l'hanno sciupata clamorosamente, Bonavina invece l'ha concretizzata con gran classe. E questo fa la differenza... Neroverdi (oggi con il lutto al braccio per la recente scomparsa di mamma Pollini) in campo con De Col in porta, Rumiel libero (e capitano!), Feltrin e Bellotto in marcatura, Stella e Galasso sugli esterni, Pippo, Mazzoli e Brosolo a centrocampo, Tirelli e Manfroi di punta. Dopo il minuto di raccoglimento, i naoniani partono bene, dimostrando buona personalità, fino alla clamorosa palla-gol sciupata dal maratoneta Stella (gran stagione per lui): cross rasoterra che giunge dalla sinistra, palla che attraversa l'area piccola e si presenta sui piedi del liberissimo Stella che all'altezza del secondo palo calcia incredibilmente a lato [video, purtroppo...]. Pochi minuti più tardi è Tirelli a sfidare le leggi della fisica spedendo alto un pallone a due metri dalla linea di porta: "miss arbitro" lo sottrae al linciaggio dei compagni fischiando un improbabile fuorigioco [video, purtroppo...]. La legge del calcio non perdona: ribaltamento di fronte, Bonavina (dopo una gran finta di corpo, quasi da giocatore professionista...) finalizza un triangolo, fa ingresso in area e trafigge il Koala in uscita con un tocco morbido [video]. Si va negli spogliatoi sullo 0-1. La ripresa vede in campo Vicenzotto per uno spento Tirelli, ma i ramarri non trovano le energie per comandare la partita. Ci prova in un paio di occasioni, senza fortuna, il puntero neoentrato (bella girata al volo a lato e colpo di testa sull'esterno della rete). Nel finale, dopo l'ingresso di Sarcinelli per l'affranto Stella e di Lorenzon per l'ottimo Feltrin (in preda ai crampi), Padova infierisce con due contropiedi: il primo con Bonavina che sfrutta uno scivolone di Lorenzon e insacca da pochi metri [video] ed il secondo a tempo praticamente scaduto con l'attaccante neoentrato che si invola, salta il Koala e appoggia nella rete sguarnita [video]. La sfida si conclude dunque nel peggiore dei modi, con un risultato severissimo. Restano infine, insieme al brillante terzo tempo che conferma ancora la grande unità del gruppo (ieri 21 giocatori presenti!), una domanda ed un rammarico: potevamo fare di più? Chissà se fossimo passati in vantaggio... Pensieri che nel calcio non contano nulla: onore quindi ai vincitori...
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lunedì 25 maggio 2009

AVVOCUP 2009, prima semifinale - Treviso vola in finale con un secco 4-2 su Brescia!

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PORDENONE - Treviso conferma il suo grande momento superando in casa l'ostico Brescia Lex per 4-2 in una gara vibrante; i trevigiani conquistano dunque meritatamente la finalissima ed attendono ora di conoscere il nome della rivale che uscirà dalla sfida di domani sera tra Avvocati Pordenone e Jusport Padova. Ma affidiamoci alla cronaca dei nostri preziosissimi inviati speciali.
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TREVISO - Ecco la gara vissuta da Aurelio Munari (Juris Marca Treviso): «Continua la serie vincente di Juris che infila la sesta vittoria di fila e conquista meritatamente, per la prima volta, la finale battendo per 4 a 2 Brescia. Partita controllata da TV nel primo tempo con un gioco da metronomo finalizzato da 2 bei gol di Caneva. Secondo tempo che inizia con una doppia occasione per Conselvan di chiudere la partita. Ma, gol sbagliato, gol subito: anzi doppietta di Brescia che sfrutta due amnasie difensive e pareggio dopo un quarto d'ora. Ma Juris reagisce da grande squadra e riprende il controllo della partita, guadagnandosi prima un rigore con azione ubriacante di Conselvan, rigore trasformato freddamente dal mister Brugnaro. Ed in chiusura suggello finale di una partita monstre per il ritrovato bomber Caneva. Onore delle armi per Brescia che si è comunque dimostrata ottima squadra, a parte il fatto che per troppi impegni mondani nessuno si è fermato per il comunque sontuoso terzo tempo».
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La versione bresciana di Giulio Soldà: «Siamo rimaneggiati e con tre infortunati in campo con il viaggio allucinante per il passante di Belluno chiuso... Pronti via due a zero per Treviso: il primo dopo una serie di rimpalli, il secondo con una bella azione con cross dalla fascia e doppia conclusione dopo respinta. Il resto del primo tempo equilibrato. Nel secondo tempo parte forte Brescia, il 2 a 1 arriva su mio gol di testa su cross di Tomaselli. Il secondo di Caruso al volo su mio appoggio di testa. Sul 2 a 2 forcing di Brescia, ma su corner per le rondinelle parte un contropiede di TV che si conclude con un giusto rigore per l'intervento in recupero di Rota. Mancano 10 min. Ma partita finita anche per l'infortunio del capitano Abate che costringe in dieci BS che capitola ancora allo scadere. Temperatura impossibile per avvocati».
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venerdì 22 maggio 2009

IERI MATTINA E' MANCATA LA MAMMA DEL NOSTRO TONI...

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funerali sabato ore 10:00, Don Bosco .

mercoledì 20 maggio 2009

EVENTI - Italia-Germania è sempre Italia-Germania!

. «ALLA CORTE DI RE ROBERTO!!!» (di Gualco Zaccardi) . ROMA - La storia si ripete. Loro costruiranno forse automobili migliori, avranno pure servizi pubblici migliori, sono certamente più seri. Ma nel calcio, come si dice da queste parti, nun c'é trippa pe' gatti. Nel pomeriggio Toninho aveva caricato l'ambiente, con svariate mail urbi et orbi nelle quali diramava formazioni che cambiavano in continuazione e che davano il polso di un ambiente in fermento per la ricerca della prima, storica, vittoria. L'unica certezza: Piazza avrebbe dovuto abbandonare alle 20,15 (kick-off alle ore 20) per precedente impegno calcistico; Gualco avrebbe dovuto arrivare proprio alle 20,15, perché dalle 19 alle 20 aveva una partita cruciale, a calcetto, dall'altra parte del Tevere e c'era assoluto bisogno dei tre punti per andare avanti. La cronaca. Si comincia con puntualità tedesca: il catino del Centro sportivo della Polizia di Stato conta una cinquantina di presenze sugli spalti; più rumorosa la componente ospite. Toninho, in versione Scolari, dispone di tre pedine fondamentali assenti a Spilimbergo: Stefano Angelini al centro della difesa, l'unico vero giocatore di calcio del gruppo, anzi, a mio modo di vedere, il gioco del calcio (assente nella kermesse friulana per un matrimonio, il suo, il terzo!); Marco Benacchio, ala inesauribile dotata di piedi ottimi, che a Spilimbergo non era venuto perché diventato padre troppo di recente; Roberto Quaglieri al centro del campo - il quale nel corso dela serata salirà al trono - torna nel gruppo dopo aver saltato il Food-ball perché coinvolto in due comunioni. Non potendo mantenere il riservo oltre l'ingresso in campo, Toninho Scolari, esemplare in completo grigio malgrado i 30 gradi della capitale alle 8 di sera, svela la formazione. Il mister schiera: Andrea Pezzoli tra i pali, al rientro dopo 10-15 anni (diciamo subito che sarebbe esagerato dire che non ci ha fatto rimpiangere Er Cornacchia); difesa a tre: Angelini al centro, Piazza a destra, Denni a sinistra (diciamo subito che risente ancora dei postumi dei festeggiamenti per la vittoria in Coppa Italia. Dovete capirli, non capita loro spessissimo di vincere un trofeo). Centrocampo a tre: Quaglieri al centro (salirà al trono nel corso del match), Benacchio a destra, Roberto Del Moro a sinistra. Unica punta: Clooney-Merlino. Ideale la collocazione di Morreale. Arbitro. Pronti via e l'Antitrust Roma va in vantaggio. Poiché in quel momento stavo montando in macchina (reduce da una vittoria per uno a zero, marcatore Gualco!!!), me lo sono fatto descrivere dal protagonista e mi limito a riportare la sua versione. Così Clooney: "Nel mio solito impeto di generosità, non potendomi sottrarre all'istinto di mettermi al servizio della squadra, mi trovavo al limite della nostra area quando ho contrastato un tiro del centravanti avversario. Sottrattogli la sfera, gli avversari l'avrebbero recuperata solo poco dopo, in fondo al sacco difeso dal loro incolpevole portiere. Il primo l'ho scartato con il mio dribbling largo di esterno sinistro, il secondo l'ho fulminato facendogli passare, con il sinistro, la palla alla sua destra e girandogli intorno dall'altra parte. Il terzo l'ho incontrato al limite dell'area e gli ho fatto il tunnel. Lì, in area, ho anticipato il portiere che mi si scaraventava incontro e con un tocco lieve e gentile con la punta del mio magico sinistro ho fatto rotolare lentamente la sfera in fondo alla rete.". Messa in questi termini, devo essermi perso un gran bel gol. Arrivo e parcheggio di fronte al campo e, data la massiccia presenza femminile sugli spalti, decido di non cambiarmi in campo e mi nascondo dietro al baracchino in legno. Levo la divisa blu, indosso quella granata, guadagno il bordo campo e faccio giusto in tempo a gustare l'inizio dello show di Quaglieri. I tedeschi sono ancora tramortiti dalla prodezza di Clooney (che resterà isolata, é onesto dirlo): Angelini imposta, Quaglieri riceve al centro del campo, spalle alla porta e di interno destro apre di prima a Benacchio che brucia il rivale straniero sulla fascia. Arriva sulla tre quarti, tergiversa e lascia partire una rasoiata rasoterra sulla quale Clooney fa velo liscio. Chi si avventa per primo sul pallone? Penso all'assenza di Quaglieri dal gruppo a Spilimbergo, lo vedo gettarsi con furore sulla pelota e mi viene in mente il vecchio e saggio Rafiki de "Il Re Leone", quando dice di Simba: "Il Re é tornato". Due a zero. Dopo i dieci minuti di gloria degli italiani, i tedeschi reagiscono con rabbia ed imprimono al match un ritmo asfissiante. La difesa tiene bene. Sono le 20,15 e Piazza dà seguito ai programmi con puntualità napoletana: si trattiene in campo. Proprio dal suo piede parte il passaggio per Benacchio che crossa: Re Roberto, sfruttando la rincorsa, proviene dalla tre quarti, si arrampica sopra i capoccioni biondi degli avversari e anticipa tutti di testa, portiere compreso. E sono 3! Nel tripudio generale per il risultato e sotto l'assedio degli ospiti, spronati da una tifoseria degna del Brasile ai mondiali, entro ed occupo la corsia di destra. Teniamo duro ancora un po', non usciamo dalla metà campo e ripartiamo: Angelini dà a Gualco, che scambia con Benacchio e si invola sulla fascia; lì il nostro, giunto a tu per tu con il portiere, alza gli occhi e vede maestà solo in mezzo all'area. E' tripletta, con il sovrano che appoggia di piatto rasoterra e ringrazia il suddito. 4-0. Il pressing dei biondi dà i suoi risultati, ma c'é chi, di noi, la vede diversamente e, nell'intervallo, descrive così il 4 a 1. Così Denni: "Ma quale pressing, non esistono. Ho fatto una cazzata, gli ho dato la palla solo di fronte al portiere e quello ha segnato". Stavolta c'ero e, tranne che per la sua lazialità, come sempre non posso non essere d'accordo con Denni. Nella ripresa proviamo il 2-3-2; io e Denni dietro, centrocampo come nel primo tempo (da destra: Benacchio, Quaglieri e Del Moro) e, davanti, Clooney e Spongano (grandissimo ex giocatore). Il 2-3-2 si trasforma, dato il nostro estremo e consueto rigore tattico, in un 1-2-4, con Denni che interpreta il suo ruolo (di difensore) da ala di punta ed i soli Benacchio e Re Roberto a correre lì in mezzo. Facciamo una fatica bestiale a tenere e a metà del secondo tempo subiamo il 4-2. Anticipo il centravanti, supero due con un contrasto, resisto a una carica e irrompo nella tre quarti avversaria a tu per tu con il portiere. Sento un fischio e mi giro: "Cazzo, Giusé, e damme er vantaggio!". La risposta di Morreale, che me l'aveva promessa, mi sbigottisce: "Due, calmo con le parole, lei ha strattonato l'avversario: stia pure in silenzio se non vuole accomodarsi fuori". I tedeschi assistono un po' sorpresi al dialogo in una lingua a loro estranea. Cambio dell'arbitro: esce Morreale e entra Policarpo Dragonetti. Dopo 4 passi assegna un fallo laterale ai tedeschi. Toninho non ci sta e alle vibranti proteste segue il rosso diretto. Fatichiamo tutti, tedeschi e italiani, a non ridere. Così anche pochi minuti dopo quando Clooney, ormai assente dall'inizio della ripresa, su uno scatto da fermo... si stira prima di scattare. Esce e ci lascia in inferiorità, ma passare dall'1-1-4 all'1-1-3 non é poi un salto nel buio. Negli ultimi minuti la stanchezza allarga le maglie. I nostri solisti lasciano praterie agli avversari ma finalizzano. 5-2 di Del Moro, 5-3 di un tedesco lasciato solissimo, 6-3 di Benacchio. Punizione dal limite battuta alla Platini da un tedesco e 6-4. Chiude Del Moro all'ultimo secondo: 7-4. Arriva il triplice fischio che aspettavamo da quando abbiamo costituito la nostra armata Brancaleone. La prima vittoria. La serata incorona Re Roberto I. Gualco.
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lunedì 18 maggio 2009

EVENTI - Italia-Germania è sempre Italia-Germania!!! (di Gualco Zaccardi)

. Partita di calciotto Antitrust Roma-Bundeskartellamt Berlino
martedì 19 maggio 2009 a partire dalle 19.00 .
ROMA - Ognuno di noi italioti calciofili porta nel suo cuore una partita particolare, resa speciale dalla posta in palio o dalla prestazione degli Azzurri ma il match che tutti ci accomuna nell’orgoglio e nell’ammirazione rimane sempre l’epico scontro di Città del Messico del 17 giugno 1970 (http://www.youtube.com/watch?v=cBSilKqsakc). Dal fischio finale di quella partita nulla fu come era prima ed Italia-Germania è diventato a tutti gli effetti il derby d’Europa. Per questo siamo lieti di iniziare la serie (speriamo lunga) di partite di calcio tra autorità europee incontrandoci con i colleghi del Bundeskartellamt di Berlino: Le le SS.VV. sono pertanto invitate ad assistere alla partita di calciotto che si svolgerà tra le rappresentative dell’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato (Roma) ed il Bundeskartellamt Berlino, martedì 19 maggio, a partire dalle ore 19.00, presso il circolo della polizia. .
Antitrust Roma - Bundeskartellamt Berlino Andrea Pezzoli - Marcel Balz Carlo Piazza - Arndt Christiansen Glauco Zaccardi - Karl Friedrich Mario Denni - Daniel Judith Stefano Angelini -Gunnar Kallfass Roberto Quaglieri -Thilo Reimers Sergio Merlino/Andrea Spongano - Fabian Theurer Marco Benacchio - Steffen Häfele .
Arbitro: Giuseppe Morreale Guardialinee: Policarpo Dragonetti e Domenico Nardozza
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Intervenite numerosi! .

sabato 16 maggio 2009

AVVOCUP, 9^ giornata - Le semifinali: Treviso-Brescia e Pordenone-Padova!

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PORDENONE - Si è chiusa infine la prima fase a girone unico del Torneo che ha decretato l'abbinamento delle quattro semifinaliste: AVVOCATI PN-JUSPORT PADOVA e JURIS MARCA TREVISO-BRESCIA LEX. Le gare dovranno disputarsi entro il 30.05.2009, in una data da concordarsi tra le parti. Ricordo che, a differenza dell'anno passato, in caso di parità le partite saranno decise direttamente dai calci di rigore. Le altre cinque squadre (insieme agli ospiti "fuori classifica" di Rimini) saranno impegnate in due triangolari, con successive finaline, per l'assegnazione del 5° poto. Ai ramarri dunque, che hanno chiuso la prima fase in vetta alla classifica, è toccato il "cliente" più scomodo: la sfida contro i pluricampioni di Padova è a dir poco suggestiva... Ma vediamo nel dettaglio i risultati delle gare dell'ultima giornata, con l'insostituibile ausilio dei nostri inviati speciali.
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BRESCIA - Successo netto per 3-0 delle rondinelle sui colleghi di Mantova, con doppietta del SuperBomber Soldà (13 gol in 8 partite!) e rete di Mulè. Ecco il commento dell'inviato speciale mantovano Gaetano ALAIA: «Si parte con una temperatura di 30 gradi e Brescia che mette a disposizione degli ospiti una sola bottiglietta d'acqua da 50 cc! Primo tempo equilibrato e così pure i primi 10 minuti del secondo tempo. Poi segna Brescia con Soldà che approfitta di una ingenuità difensiva, poco dopo raddoppia Brescia con un diagonale che l'anziano portiere devia in porta, reagisce Mantova ma non crea nessuna occasione e Brescia passa ancora. Annullato dalla forte difesa di Mantova bomber Soldà che realizza solo due gol. Addio finale 5° e 6° posto per Mantova». Attendiamo ora la campana bresciana (AUGURISSIMI al futuro sposo Decio PICCOLO!)...
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TRIESTE - A Trieste i padroni di casa, pur senza ambizioni di classifica, dimostrano grande orgoglio rimontando per due volte il vantaggio dei campioni padovani: a segno due volte Rossi per i triestini, reti di Rondello e Beghin per Padova. Eccovi il commento dell'inviato speciale triestino Giulio DI BACCO: «Abbiamo pareggiato 2 a 2 con Padova. In vantaggio loro con Rondello, pareggio nostro con Rossi. Nuovo vantaggio loro con Beghin e pareggio finale nostro nuovamente con Rossi. Partita combattuta e condizionata anche dal caldo. Pareggio sostanzialmente giusto».
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BERGAMO - Proprio nell'ultima giornata i vicentini colgono il loro primo successo nel Torneo, espugnando l'ostico terreno di Bergamo Lex con una doppietta del bomber Struzziero; per i padroni di casa accorcia le distanze Longobardi. Laconico il commento dell'inviato speciale bergamasco Luca CERULLO: «Perso 2-1 meritatamente...». Qualche notizia in più dal collega "omologo" vicentino Giulio MANFREDINI: «Primo tempo 0-1, gol di Struzziero. 0-2 sempre di Struzziero per il Vicenza, poi gol del Bergamo, un paio di pali per il Vicenza e alla fine forcing del Bergamo».
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venerdì 15 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Rassegna stampa

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Avvocup 2009 (9^): AVVOCATI PN - JUS SPORT BASSANO 7-0
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AVVOCUP 2009 - Le pagelle del Koala

. De Col (6.5); Feltrin (6.5); Bellotto (6); Iodice (6.5); Ribetti (6.5); Stella (6.5); Brosolo (7); Galasso (7); Mazzoli (6.5); Tirelli (7); Manfroi (7); Rumiel (6.5); Vicenzotto (6.5); Lorenzon (6); Montico (6); Sarcinelli (6); Boschian (6). .

giovedì 14 maggio 2009

AVVOCUP 2009, 9^ giornata - I ramarri dilagano contro Bassano: primi in classifica!

SEDRANO (PN) – Vittoria sonante per 7-0 (mai successo!) contro Bassano, primo posto in classifica nella 1^ fase (mai successo!), un giocatore infortunato senza scendere in campo (mai successo!), semifinale conquistata: il prossimo immediato obbiettivo è quello di... restare coi piedi ben piantati per terra! Uno Jus Sport Bassano rimaneggiato e senza motivazioni ha finito per recitare il ruolo dell'agnello sacrificale sul tappeto da biliardo del campo di Sedrano. Il Pollini's Team è sceso in campo con De Col tra i pali, Iodice, Bellotto e Ribetti in difesa, Stella e Feltrin sulle corsie esterne, Mazzoli e Brosolo a centrocampo, Galasso dietro alle due punte Manfroi e Tirelli. Le prime battute della gara in realtà non lasciavano presagire un siffatto epilogo: i bassanesi stavano ben chiusi nella loro metà campo, pronti a far male con veloci ripartenze, mentre i neroverdi apparivano nervosi e poco concentrati. Poi la rete di Carletto "Bolt" Galasso (sinistro rasoterra a tu per tu col portiere) ha rotto gli equilibri intorno al quarto d'ora e non vi è stata più partita. Dopo di lui a segno Tirelli con un secco diagonale di destro, Manfroi che riceve liberissimo in area e appoggia comodamente in gol e ancora Tirelli che, magistralmente imbeccato da Brosolo, fugge via, evita il portiere e deposita nella porta sguarnita. Primo tempo 4-0 e girandola di cambi: dentro Rumnold, Lorenzon, Sarcinelli, Vicenzotto, Montico e Boschian per Iodice, Bellotto, Mazzoli, Tirelli, Feltrin e Stella. Nella ripresa vanno in rete Stella, con un appoggio da due passi, ancora Galasso con un'accelerazione che lo porta a lasciarsi indietro tutti quanti (portiere compreso) - intossicati dai gas di scarico - e Ribetti in proiezione offensiva che trafigge il portiere in uscita. In una partita senza troppi patemi d'animo, vi segnaliamo due "spaccati di vita" che giungono dai bordi del rettangolo verde. Un irrequieto Mr Pollinigson che, nonostante l'andamento della gara, si è agitato dal primo all'ultimo minuto prodigandosi con consigli ed osservazioni "tecniche" rivolte indistintamente a ciascun giocatore (la più espressiva è toccata al buon Boschian: «Mi sembri Casucci!!!»). Ed infine l'infortunio occorso a quel "Minchione" di Cornacchia che, spettatore in panchina, nel rilanciare energicamente in campo un pallone che era fuoriuscito, si è procurato uno stiramento alla coscia sinistra, contorcendosi poi sulla panca per alcuni interminabili secondi tra un misto di risate e sofferenza (cose che fanno male al calcio...). Ora bisognerà attendere sabato per conoscere chi, tra Padova e Brescia, verrà a far visita ai ramarri per la semifinale. Degno di nota anche il vivace terzo tempo speso "Al Teston", con il "Mago Mauritius" che ha intrattenuto a lungo la platea leggendo le carte... da briscola (!) e con la richiestissima "Estrazione del (bel)lotto", il tradizionale rito competitivo ed aggregante (vittoria di Ribetti e terzo risultato di sempre!), che ha decretato il termine della serata e di qualcuno tra gli avventori. Per la prima volta in questa edizione non avremo il piacere di poter leggere la cronaca di parte bassanese dell'inviato speciale Nereo Merlo (impegnato oggi sulle due ruote) che, rilasciando carta bianca al sottoscritto, ha sentenziato: «Partita all'insegna dell'equilibrio, risultato bugiardo... poteva essere 9-0!».

martedì 12 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Rassegna stampa

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Avvocup 2009 (8^): BERGAMO LEX - AVVOCATI PN 1-2
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lunedì 11 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Le pagelle del Koala

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De Col (6.5); Feltrin (7); Bellotto (6); Iodice (6); Contento (6); Galasso (5.5); Gurnari (6); Brosolo (7); Anzil (6); Manfroi (6.5); Tirelli (5.5); Rumiel (6.5); Romantik (6); Celano (s.v.); Brovedani (6).

domenica 10 maggio 2009

AVVOCUP 2009, 8^ giornata - A Bergamo un successo prezioso con una prova di carattere!

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BERGAMO – Sullo splendido tappeto verde del campo oratoriamo bergamasco, i ramarri hanno colto un successo importantissimo e sofferto contro una compagine che (lo si sapeva) ha dimostrato di essere una delle più organizzate tra quelle fin qui affrontate. Prova di carattere dei neroverdi che, dimostrando compattezza e spirito di sacrifico, hanno saputo centrare il massimo risultato. La formazione di Mr Pollinigson è, per necessità, a trazione anteriore: Koala in porta, Iodice, Contento e Bellotto in difesa, Anzil e Feltrin sugli esterni, Brosolo e Gurnari in mezzo al campo e Galasso a fare da raccordo tra il centrocampo e le due punte Manfroi e Tirelli. Nel primo tempo, molto equilibrato, sono i ramarri a tenere l'iniziativa, guidati da un sontuoso Brosolo, con gli orobici ben messi in campo, che si difendono con ordine e ripartono in velocità. Tre episodi da segnalare: una bella parata di Mazzariol su una conclusione di Tirelli, un grande intervento del Koala su una conclusione ravvicinata e... un danneggiamento alle tegole dell'attiguo condominio (a sette piani!) causato da un energico rinvio "liberatorio" di Iodice. Nella ripresa si rompono gli equilibri con il vantaggio dei naoniani: Gurnari scatta (!) sulla destra e mette in mezzo dove interviene maldestramente il difensore n° 2 di casa che infila la propria porta. Poco dopo arriva il raddoppio con Manfroi che dopo aver ricevuto palla da Tirelli, si presenta a tu per tu con il portiere avversario e lo punisce con un morbido pallonetto. Escono Anzil (infortunio) e Contento per Rumiel e Brovedinho: i ramarri cambiano l'assetto difensivo, passando ad una improbabile linea a quattro, e pagano immediatamente dazio con il gol dei bergamaschi che si incuneano in area e freddano il Koala con un fendente angolato. Poco dopo Gurnari, lanciato in profondità sulla corsa da un raptus irresponsabile di Iodice, deve abbandonare per uno stiramento (siamo a quota 8 in 11 gare!): dentro Montico (più tardi anche Celano per Tirelli). Il forcing finale degli orobici non produce alcun effetto degno di nota ed i neroverdi possono così festeggiare i tre punti preziosissimi. Superlativo il terzo tempo offerto dai padroni di casa con taglieri di dimensioni ciclopiche carichi di ogni ben di Dio e gli apprezzatissimi "casoncelli alla bergamasca", il tutto condito da un coro femminile con tema culinario come sottofondo. Questa sì che è classe! Grazie...
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Ed ecco la campana bergamasca, grazie al nostro solito preziosissimo inviato speciale Luca Cerullo (che finalmente ho avuto il piacere di conoscere): «Lascio ad Enrico l'onere e l'onore della cronaca dettagliata della gara. Io mi limiterò soltanto ad alcuni brevi cenni, per due motivi: 1) la rabbia nei confronti della nostra punta, Scudeller, che nel momento clou della stagione ha pensato bene di abbandonare la squadra al proprio destino, non mi rende lucido; 2) sono ancora turbato dalla corale Inps che ha inaspettatamente allietato il terzo tempo. Quanto alla partita, che dire... Credo sia stata assolutamente equilibrata sia nel primo sia nel secondo tempo. La nostra difesa nella prima frazione di gara ha retto bene, guidata in modo impeccabile da Birolini e Gelmini, che poco o nulla hanno concesso ai vostri attaccanti. A centrocampo abbiamo sofferto in fase di copertura: il vostro n. 10 ci ha creato non poche difficoltà. In avanti, purtroppo, siamo stati poco incisivi, ma l'assenza del nostro Bomber Scudeller (destinato ad anni di amara panchina!) si é fatta sentire. Nel secondo tempo, Gelmini, sino a quel momento fra i migliori in campo, ha pensato bene di farsi sostituire per ragioni di carattere estetico, ossia per la necessità di sedersi in panchina e perfezionare l'abbronzatura. Gli é subentrato Bonomi, che sin da subito é apparso in difficoltà. Non é un caso se entrambi i vostri gol sono nati da azioni di contropiede: due lanci lunghi hanno tagliato la nostra difesa impietosamente. Dal primo lancio é scaturito l'euro - autogol del nostro n. 2 Pizzoccheri, che ha segnato le sorti dell'incontro spianandovi la strada per la vittoria finale. Sul secondo lancio Bonomi si é lasciato scappare il vostro attaccante che ci ha castigati a dovere. Apprezzabile la nostra reazione e di pregevole fattura il gol di Rossini, un destro al fulmicotone dal limite dell'area sul quale il vostro portiere nulla ha potuto. In conclusione il risultato giusto sarebbe stato il pareggio, ma la nostra sterilità in attacco e le distrazione difensive ci hanno condannati. Peccato, perché come avevo già avuto modo di dire ai compagni, con la squadra al completo l'obiettivo dei 12 punti era alla nostra portata. Ora corriamo il rischio di dover disputare il solito triangolare per contenderci il terzultimo posto. L'attacamento alla squadra lo si mostra nel momento del bisogno, porcoggiuda! Scusate lo sfogo! Luca Cerullo, n. 3 di Bergamo».
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Le immagini della gara su: http://www.youtube.com/watch?v=OobeXceCM0U (by Max Lussana)
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AVVOCUP 2009 - 8^ giornata: Treviso prosegue la marcia, Trieste vince a tavolino

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TREVISO - Lo Juris Marca conclude la prima fase del girone all'italiana con un successo sofferto contro Mantova e si conferma in vetta alla classifica: ora attenderà alla finestra i risultati dell'ultima giornata. La gara è stata molto equilibrata e combattuta, con qualche picco di animosità tra i contendenti, ripianato nel provvidenziale e conciliativo terzo tempo. La parola ai nostri due preziosissimi inviati speciali.
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Aurelio MUNARI (Treviso): «Missione compiuta, anche se a fatica... 1 a 0, goal di Conselvan. Partita condizionata dal caldo sia nei ritmi che nella lucidità: dopo un primo tempo tranquillo ed equilibrato, il secondo tempo ha visto il gol e gli animi scaldarsi - ahi gli avvocati... - comunque il miglore in assoluto per Treviso è stato il portiere Causin, oggi ineccepibile, e questo la dice lunga sulla prestazione di Mantova. Comunque Juris ha fatto la sua parte e aspetta gli altri risultati».
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Gaetano Alaia (Mantova): «Il Foro sconfitto di misura dalla capolista. Partita nervosa, forse a causa del caldo e primo tempo a reti inviolate con supremazia di Mantova ed un paio di interventi decisivi del portiere di Treviso. Secondo tempo con l'innesto di 4 giocatori freschi da parte di treviso, ma con la partita che rimane equilibrata con altre parate notevoli del portierone di casa. A 10' dal termine si gira al limite dell'area il n. 7 del Treviso - pare abbia giocato in serie B e si vede - ed infila con un tiro angolato la porta di Mantova. La reazione del Mantova non porta al meritato pareggio, ma il terzo tempo porta via ogni polemica ed ogni recriminazione».
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TRIESTE - A Trieste putroppo la gara non ha luogo, in quanto gli ospiti vicentini non si sono presentati per carenza di organico... Vittoria a tavolino (3-0) per i padroni di casa. C'è amarezza nelle parole di entrambi i nostri inviati speciali, Giulio di Bacco («purtroppo abbiamo vinto a tavolino perchè Vicenza ha deciso di non presentarsi») e Giulio Manfredini («purtroppo abbiamo dovuto dare forfait causa numero troppo esiguo di giocatori disponibili per la trasferta: quindi sconfitta a tavolino»), per un epilogo che stride con lo spirito di comunanza ed il senso di sportività che animano il Torneo...
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sabato 9 maggio 2009

AVVOCUP 2009 - Non c'è tregua: domani a Bergamo per la sfida dell'8^ giornata!

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PORDENONE - Dopo i fasti dell'indimenticabile "1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL", da domani ci si rituffa nell'AVVOCUP 2009 con la disputa della penultima giornata. I ramarri saranno di scena in quel di Bergamo, la trasferta più lunga del torneo, dove li attende una gara tutt'altro che facile contro una delle formazioni più in condizione del Torneo. L'imperativo è "fare punti" per guadagnare uno dei primi quattro posti che consentiranno l'accesso alle semifinali. Tra i neroverdi sono annunciate parecchie defezioni, ma siamo certi che Mister Pollinigson saprà mettere in campo una formazione di tutto rispetto... Le altre gare della giornata vedono opposte la capolista Juris Marca Treviso al Foro Virgiliano e A.C. Forense Trieste a Jus Vicenza (Brescia e Bassano avevano già impattato nell'anticipo: 2-2).
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venerdì 8 maggio 2009

"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": il commiato finale...

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SPILIMBERGO (PN) - Va quindi ufficialmente in archivio il "1° Torneo Internazionale Forense di Food-ball", con grande soddisfazione da parte degli organizzatori e, mi auguro, di tutti i partecipanti. Justin, la simpatica bilancia mascotte del Torneo, aveva già mostrato verso quale direzione era rivolto lo spirito della manifestazione, e così è stato: si è riso, si è scherzato, si è stati insieme, si è mangiato e si è bevuto (il giusto...). Tra i vari attestati di gradimento ricevuti, mi piace citarne uno, quello di un fraterno Amico, che mi è rimasto nel cuore: «Avete messo in moto una macchina che più che un evento calcistico era un ritrovo stile woodstock! Pace, amore e libertà. In un contesto paesaggistico e storico, culminato nella bella cena di Spilimbergo, seduti sulle scale (io ci stavo bene! forse perchè mi pareva di essere di sera all'università), con una scenografia eccezionale». Onore infine ai vincitori che vogliamo celebrare con un gemellaggio (sintetizzato nella foto a destra!) che fonde idealmente tra loro il simbolo di Roma con quello del Torneo di Food-ball: il chiosco della birra di Vacile!!! Attendiamo ora di vedere nella prossima edizione chi saprà raccogliere la pesante eredità dei campioni in carica dell'Antitrust Roma (non è un lapsus alcolico: rileggetevi tutti gli articoli dedicati al Torneo e capirete...). Grazie di CUORE a tutti, per tutto...
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": i voti dell'Antitrust Roma

. «IL PAGELLONE» (di "Gualco" Zaccardi) .
RINGRAZIAMENTI COLLETTIVI
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Grazie ai miei cari amici di Pordenone per averci regalato tre bei giorni di divertimento, amicizia e sport; il mio cuore é sempre con voi e lo sapete. Grazie ai miei cari amici di Roma per il successo della spedizione; nessuna scenata in campo, esemplari educazione e condivisione dello spirito della manifestazione fuori dal campo. Molti hanno tantissimo da imparare da questa squadra e non importa se, calcisticamente, possiamo solo migliorare. Grazie soprattutto della pazienza nei miei confronti. Grazie per aver portato le più belle coppie giovani e le più belle famiglie. RINGRAZIAMENTI INDIVIDUALI PARTENDO DAGLI OSPITANTI . ENRICO IODICE. Cuore, anima e cervello della manifestazione. Infaticabile nella disponibilità, geniale nelle idee, umile nella ricerca dei consigli per la seconda edizione, quella del 2010. VOTO: 10. GRAZIE ENRICO SARCINELLI. Altro grande Enrico. Poco mobile in campo, leggendario il suo riscaldamento, esemplare nel reperimento di una meravigliosa e giovane azienda vinicola delle Grave. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE TONI POLLINI: ospitale fino al punto di fare di tutto per non vincere il torneo, commovente nella consegna del premio al sottoscritto. Praticamente un padre (calcisticamente e non). VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. EUGENIO PERGOLA. Mio fratello. Voto 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. VINCENZO FANTUZZI. Un pezzo di cuore. Il gioco del calcio dentro al campo, unico fuori dal campo. Beato chi ha la fortuna di incontrarlo. Ha anche il merito di aver portato De Zan al saluto nella colazione del vino di Tauriano. VOTO 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. MATTEO CORNACCHIA. Martire in porta di fronte ai pagani che continuavano a tirargli pietre addosso, insostituibile nel terzo tempo, infaticabile nell'accoglienza. Ormai é il nostro portiere con contratto a tempo indeterminato. VOTO: 9,75 (si é giocato il 10 per l'improvvida scelta della squadra). GRAZIE. SERGIO GALETTA. Perfetto giorno e notte nella prima giornata. Perfetto nel fare pace con l'altro grande Sergio della spedizione (conferma che, per fare bace, bisogna essere intelligenti in due). Implacabile con le ospiti salisburghesi. Nella finale per il penultimo posto ha pagato la notte alla Adriano. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. ANTONINO D'AMBROSIO. Eroico d'inverno negli allenamenti a Tor Di quinto, inesauribile nell'organizzazione della spedizione, santo nel tollerarmi in un'occasione in particolare (lo sappiamo noi), impareggiabile attore (anche qui noi sappiamo a cosa alludo), padre e marito impeccabile. Il nostro leader. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. CARLO PIAZZA. Il nostro centrale che non ha sbagliato un intervento (a differenza dell'altro). VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. LEONARDO BORLINI. Potente e preciso nel secondo match, conquista sul campo quella fiducia che non gli era stata (a torto) tributata nel primo incontro. Unico nel gestiere Domenico. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. FRANCESCO SUCAMELI. Marito premuroso, mediano muscolare. Mi ha impartito una bella lezione: quando l'ho richiamato con un tono inappropriato rispetto al livello della sfida con il Salisburgo, con ironia mi ha risposto: "Non lo faccio più per tutta la vita". Non si può che ringraziare chi ti insegna qualcosa. P.S. Alla sua età mi sarei comportato anche io come lui con il facinoroso della finale. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. FEDERICO CESCHEL. Perno in campo, signore fuori dal campo. Ha il merito di avermi regalato una cassa di ottimo prosecco. La prossima volta passiamo da Orsago e ci fermiamo a casa dei genitori. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. GIUSEPPE MORREALE. Dominatore della notte del President. Gioia e dolore delle donne delle altre squadre. Compagno di bevute nella colazione del vino di Tauriano. Chiude la spedizione alle 18,00 della Domenica, in Corso Francia, con una battuta irripetibile in merito alla condotta della gentili signorine che accettano passaggi dai signori che circolano con le Ferrari fiammanti. Fotograficamente immortalato per il suo curioso modo di addormentarsi. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. MARCO TACCHI VENTURI. Sfida le leggi della natura e si rende mitico benché laziale. Puntuale dinanzi al bicchiere, sottile nello scherzo, ha il grande merito di non parlare del derby per tutto il soggiorno. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. GIUSTINO LO CONTE. Giura di segnare se gli danno la palla e, dopo cinque minuti, la riceve e segna. Gentile, sorridente, serio, simpatico a tutti. Impossibile non volergli bene. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. SERGIO MERLINO. In alcune giocate fa capire che Leo (Messi) può ancora migliorare. Amico, padre e marito di grande valore. Le sue doti migliori? Nadia e i figli. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. ROBERTO QUAGLIERI. Con noi anche se non é potuto venire. Sabato sera gli saranno fischiate le orecchie. Il nostro capitano la prossima volta. VOTO: 9,75 (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. LA MIA MOMO'. Se non ci fosse lei, non ci sarebbe stata la spedizione, regalo per i nostri 10 anni di matrimonio. VOTO: 10+ (10 solo a Enrico Iodice). GRAZIE. Gualco.
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Tonino D'AMBROSIO ha detto:
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GLAUCO ZACCARDI (detto Gualco). E' il nostro grande capitano e guida il gruppo con grinta e determinazione l'improbabile compagine. Non lascia alcuno spazio ad eccessi o sbavature e si compiace pubblicamente del fair play dei suoi uomini. Ma soprattutto mostra la sua grande generosità nel condividere con tutti noi lo splendido patrimonio di amicizie che vanta nella terra di Friuli. Ad Enrico Iodice ed Enrico Sarcinelli vanno i complimenti e i sinceri ringraziamenti per la grande capacità organizzativa e per la squisita ospitalità. Per tutti e tre il mio voto è 110 e lode!
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Giuseppe MORREALE ha detto:
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GLAUCO ZACCARDI (detto Gualco). Uomo inestimabile, condottiero infaticabile in campo e fuori, signore encomiabile, sempre alla ricerca del colpo magico che desse vigore e entusiasmo alla squadra è stato in grado di costruire un gruppo inesauribile e coeso in tutte le sfaccettature del torneo, grande mister, amico generoso. VOTO: 11+. GRAZIE DI CUORE
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": firmato Stefan Langer!

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VIENNA - Ciao a tutti, ho letto la cronaca del torneo che mi ha fatto ridere. I resoconti sono però molto esagerati, per esempio per quanto riguarda la mia mattinata di sabato (ma anche in molti altri aspetti). A onor del vero sabato ero già in centro città di Spilimbergo verso mezzogiorno per incontrare qualche mio compagno di squadra (una parte di quelli che hanno difeso con fermezza e coraggio la sovranità aerea viennese continua sul banco del bar del Hotel President durante il torneo da giovedì a domenica), consumare con loro una robusta prima colazione dopo-festa/pre-partita e parlare di tattica, valutando lo stato di stanchezza dei singoli componenti della mia compagine. Dopo la prima colazione ero assolutamente ricaricato e pronto per la sfida per il terzo posto. In primo luogo ero assente alla visita alla Scuola di Mosaici sabato mattina perché ci vuole un pó di sonno prima di una partita importante. :-) E poi ho giocato tutto il tempo della finale per il terzo posto. Un capitano resta sempre con la sua squadra. Che abbiamo perso la gara con gli udinesi non era troppo sorprendente: quasi nessuno dei cari miei amici udinesi era presente alla festa di venerdì, mentre la gran parte dei nostri giocatori si aveva goduto tutta la serata. La prossima volta dovrebbero essere penalizzate per comportamento antisportivo le squadre che invece di partecipare alla festa vanno a casa dopo le partite del girone affinché tutti i giocatori si bevano una camomilla con miele prima di andare a letto non dopo le ore 21. ;-) Sono contentissimo che l´incasso dell´AC Vacile per il chiosco sul campo era piú che soddisfacente e che con i soldi verranno costruite tribune coperte ecc. Così l´anno prossimo ci sarà uno stadio bellissimo a Vacile, magari l´Udinese potrebbe finalmente giocare le partite casalinghe in uno stadio decente a Vacile - e non piú nello Stadio Friuli (magari i miei amici udinesi non troveranno divertente questa mia idea). ;-) Tutto sommato mi sono divertito bene a Spilimbergo! Alla prossima! Ancora grazie a tutti e di tutto! Un abbraccio forte. A presto. Stefan.
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Mi piacerebbe raccontarvi e descrivervi chi è Stefan Langer, il nostro nuovo grande Amico, ma preferisco lasciarvi il piacere di intuirlo da una semplice foto (qui a destra) che dice davvero molto... E' venerdì mattina, Stefan, prima di mettersi in macchina, puntualissimo, per partire alla volta di San Daniele, appende sulla porta a vetri nell'entrata del Grand Hotel President, per i compagni che sarebbero giunti alla spicciolata nel corso della mattina, i due fogli che vedete immortalati: indicazione dell'orario della gara, del campo sportivo, la formazione e... gli schemi di gioco!!! Vi prego, soffermate la vostra attenzione sul portiere... Stefan, sei un mito! Langer uber alles!!!
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P.S. (La foto ha comportato la revoca ufficiale del titolo conquistato dalla compagine di casa per "gravi atti di spionaggio calcistico". Però ne valeva la pena...).
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": i direttori di gara

. «L'ARBITRO» (di Vincenzo Fantuzzi) .
SPILIMBERGO (PN) - Un tributo per la riuscita del torneo va riconosciuta agli arbitri. Parte terza tra i contendenti, capaci però di condizionare sia l’andamento che il risultato della gara. Un ruolo difficile, anche nelle partite più semplici o, meglio, quelle cosidette “amatoriali”. Quante volte, da bambini, avete sentito un’impennata di voci, che vi ha distolto dal vostro gioco, salire verso il cielo non propriamente per tributare lodi? L’arbitro rappresenta per definizione, e nonostante l’aiuto dei Guardialinee, “un tipico esempio umano di solitudine - assieme al portiere, all’allenatore, al massaggiatore e al giocatore che tira un rigore decisivo” (Paolo Mattana). All’arbitro si chiede sempre di essere molto più all’altezza della situazione di quanto non ci si aspetti dai giocatori. Difficilmente la sua decisione riesce ad accontentare entrambe le parti sullo stesso fatto. Tralasciati gli epiteti con i quali lo si accoglie, ma soprattutto saluta, la figura dell’arbitro resta una di quelle cose che nel “da grande cosa farai?” trova difficilmente alloggio nei sogni futuri dei bambini. In ogni caso, meritano un’annotazione degna per il loro impegno, dedizione e professionalità. Qualche volta sbagliano, ma noi crediamo nella loro buona fede, soprattutto perchè il tempo che intercorre tra la decisione ed il fischio che ne segue è troppo breve per non esercitarla. E, quando fanno bene, come ripeteva mia nonna ”non serve dirglielo, perchè è il loro dovere”. Anche loro, infine, hanno interrotto il lutto e oggi si fregiano di casacche e tenute certamente allegre, più rassicuranti e divertenti. Certamente molto più di quella figura che De Andrè cantava nel suo “Il giudice” e che io ho sempre immaginato di un nero cupo. Qualche tempo fa, ho avuto occasione di leggere un piacevole racconto dedicato ad un arbitro epico. Qualcuno sarà capace di trovare delle similitudini in qualche gara giocata anche in questo torneo (oltre che in Chelsea-Barcellona!!!). A me, in realtà, piace l’ironia e l’umanità che dell’arbitro, molto da oratorio, esce da questo racconto, di Osvaldo Soriano, e che si trova in qualche raccolta in forma integrale. Allego alcuni brevi estratti del racconto, introdotti con le interessanti parole che un grande arbitro, in un anno che non conosco, proferì al mondo intero, sportivo e non: “...15 giugno. L' ex arbitro italiano Paolo Casarin diceva: "Gli arbitri lo sanno, vogliamo far vedere al mondo che il calcio è un gioco onesto!"... “…Fece uscire dal fischietto un suono stridulo, imponente e indicò il punto del rigore... Quando io giocavo a pallone, più di trent’anni fa, in Patagonia, l’arbitro era il vero protagonista della partita. Se la squadra locale vinceva, gli regalavano una damigiana di vino di Rio Negro; se perdeva, lo incarceravano. È chiaro che la cosa più frequente era il regalo della damigiana... L' Arbitro più coraggioso del mondo si chiamava Gallardo Perez. Dirigeva match di "futbol" in Patagonia, e davanti al suo fischietto si schierarono in campo le squadre di Barda del Medio e del Confluencia di Cipolletti. Il Barda del Medio era una squadraccia, inutile in trasferta, ma imbattibile in casa, perchè l'unica volta che aveva perso, l'arbitro, "troppo idealista, venne appeso a sinistri salici, irrigiditi e pelati dal vento"... Soriano, buon giocatore da ragazzo, era centravanti al debutto del Confluencia. Il capitano avversario, Giovannelli, l'avverte: "Ragazzo, attento a non fare troppo il fantasioso, perchè ti appendo a un albero". Il copione deve essere identico, vittoria al Barda del Medio e damigiana di vino del Rio Negro per l'arbitro Gallardo Perez. Che infatti, "...sempre più nervoso, espulse due dei nostri e assegnò due rigori agli altri. Il primo Giovannelli lo calciò sopra la traversa, il secondo colpì il palo". Quel giorno, come disse lo stesso Gallardo Perez, "non avrebbero fatto un gol neanche in una porta grande come l'arcobaleno". E' la più bella riga mai scritta sul gioco del calcio: non avrebbero fatto gol nemmeno in una porta grande come l'arcobaleno. Osvaldo Soriano la fa pronunciare ad un arbitro, Gallardo Perez, "vissuto realmente"... Gallardo Perez si batteva per la damigiana di vino del Rio Negro e per scampare alla forca sui salici. Barda del Medio Confluencia di Cipolletti finisce infatti con un gol segnato dallo scrittore Osvaldo Soriano che infila il portiere avversario dalle gambe a banana. La folla invade il campo, Soriano viene colpito con la valigia del massaggiatore, rompono le ossa a tutti, l'arbitro finisce in mutande, li condanna a strappare le erbacce per tutti. Uscito dal delirio Gallardo Perez investe Soriano: "Non imbatterti più nella mia vita". Soriano non resiste: "Ma ha convalidato il gol?". "Certo che l'ho convalidato... per chi mi prendi, stronzo, fanfarone... io non sono un fesso, quello era un gran gol". Mi indicò i due denti che gli mancavano: "Vedi? Questo fu un gol di Sivori in offside. Ora guarda un po' dove sta lui e dove sto io. Non c'è un Dio del futbol, ragazzo, non c'è un Dio. Perciò questo Paese è ridotto così. Di merda".
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": il diario di bordo

. «DOMENICA MATTINA: IL PENULTIMO SALUTO» (di Vincenzo Fantuzzi) .
TAURIANO (PN) - Domenica mattina, ci siamo trovati per il “penultimo” saluto – così dicono gli Spagnoli, per i quali non è ben augurante “bere l’ultimo”! Rispettate alcune caratteristiche già evidenti: ritardo sull’orario dell’appuntamento; numero inferiore di persone rispetto a quelle che si sono prenotate; una certa confusione e lentezza di riflessi... Per me, che non ho organizzato ma ho solo partecipato a questa splendida 1^ edizione di FOOD-BALL, l’evento è stato veramente grandioso. Ho avuto l’opportunità di rivedere persone che non vedevo da molto, di incontrarne di nuove e trascorrere piacevolmentetre giornate. Era un pò che non vedevo la squadra giocare. Mi è persino venuta voglia di entrare in campo. Ma mi è subito passata, solo vedendo il riscaldamento!!! Però bene, bello, bravi. Veramente bravi. Così si chiude la tre giorni eno-gastrononico-futbollistica. Il risultato economico non lo conosco, ma certo non sarà in moneta sonante che gli “Enrichi” e gli altri organizzatori (Paolo, Matteo, Alberto “Bogart” – il mio mito -, Andrea, Eugenio e quelli che non ricordo), saranno compensati. Leggo la mail che Toni ha mandato, una specie di spada che poggia sulla spalla di Enrico: l’investitura. Basterebbe questa mail, quella di Toni, non perchè le altre giunte e condivise abbiano meno valore, per ripagare – credo - il gruppo degli organizzatori. Il gesto dell’attribuzione della 2^ chiave è spettacolare e denso di significato. Gli “Enrichi” domenica mattina erano molto critici, dubbiosi, ma le mail che stanno girando - da un indirizzo all’altro - confermano, invece, l’ottimo risultato e l’alto gradimento che ha ricevuto la manifestazione. Torno alla domenica. Ci troviamo alla Steva del Marchi, che ne vale la pena. Uscendo dalla Cimpello-Sequals, sulla destra. Il proprietario ci ospita, come d’accordo, e ci guida gentilmente nella sua cantina. Prima e dopo si brinda a qualcosa, che va sempre bene e vale sempre la pena, tra asparagi raccolti in mazzo, salumi sul piatto e qualche bottiglia di vino. Copione già visto. Di calcio si parla poco. Salvo qualche annotazione e appunto. La finale, il rigore, i rigori restano per un attimo sospesi in aria. Faccio ad Alberto (De Zan), appena arrivato dalla Sicilia, ma con il desiderio di salutare in particolare Gualco da Roma, ma anche gli altri comapagni, un breve resoconto della tre giorni. Si rende conto che si è perso qualcosa. Di bello. Facciamo un pò di incetta di vino e arriva l’ora del saluto. Grandi abbracci e la macchina di Glauco che si avvia verso l’imbocco della Cimpello-Sequals. Mi viene in mente una cosa che ho letto da qualche parte e che pare accomunare l’immagine che ho impresso e alcune note del testo. “ ...Spesso, i popoli viaggianti portano con sè un semplice oggetto, facilmente trasportabile, che racchiude il significato di tutta la loro religiosità. Tra le tribù ...ci sono... cacciatori (calciatori?!?!) - raccoglitori... che nei loro spostamenti portano con sé un oggetto sacro...” – “...Il nomade, in tempi di emergenza, sa rinunciare ad ogni possesso, fatta eccezione per le cose più essenziali e trasportabili...”. La macchina si ferma una prima volta appena partita. Sistema il carico. Una seconda volta, dopo cento metri. La scommessa è obbligatoria. Infatti, si ferma una terza volta a risistemare il carico. Una scena da film... Tutto nei primi 200 metri... Una delle due taniche... perde... un oggetto... essenziale... facilmente... trasportabile... sacro... alla Steva del Marchi lo trovate... anche sfuso... bianco... rosso... Saluti a tutti. Vice.
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giovedì 7 maggio 2009

"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": il diario di bordo

. «QUI SPILIMBERGO»: sabato sera... .
VACILE (PN) - Rieccoci al chiosco a chiacchierare della finale, dei rigori, di quelli sbagliati e, tanto per cambiare, a sorseggiare le ultime birre della manifestazione... Purtroppo l'inizio ritardato della finale e l'appendice dei rigori, non consentono una sosta prolungata: l'appuntamento in Piazza Duomo a Spilimbergo è per le ore 20:00 ed oramai quasi ci siamo. Dopo aver salutato e ringraziato, già con un pizzico di nostalgia nel cuore, gli impagabili collaboratori del chiosco e lo splendido ambiente di Vacile, puntiamo a Spilimbergo. Alle 21:00 il buffet allestito nella loggia del Palazzo di Piazza del Duomo è già gremitissimo e... segnato dal passaggio delle cavallette! Per la cronaca, il numero dei commensali è di poco inferiore alle 200 unità (a fronte dei 150 preventivati): evidentemente gli echi della manifestazione si sono sparsi ovunque... La gente è raccolta, qualcuno seduto, alcuni sui gradini della loggia, molti in piedi... Verso le 22:30 il momento solenne delle premiazioni, con l'intervento delle massime autorità (Sindaco, Presidente della Pro Loco e... Pollini!), dei due omonimi organizzatori (uno impacciato e l'altro no) e di Cristina Lovison (trascinata a forza), fiore all'occhiello in rappresentanza della "spilimberghesità" più autentica. La classifica non esiste: ad ogni squadra viene consegnato un "trofeo" rappresentativo dello spirito della manifestazione (un ricco cesto di prodotti eno-gastronomici!), una targa ricordo ed un manoscritto confezionato ad hoc che celebra alcuni dei tesori nostrani. Infine il premio inatteso per il grande Stefan Langer, eletto uomo simbolo della manifestazione: un week-end per due persone a Caorle, offerto gentilmente dal Grand Hotel San Giorgio di Porto Santa Margherita (grazie mille Giampiero!). In chiusura i saluti, non prima della immancabile esibizione canora del Kaptàno, "Katodik Man", con un progetto per il futuro lanciato dal solito Stefan: il Torneo di Food-ball il prossimo anno a Vienna?
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": finalissima

. «IL KOALA ED IL BISONTE» (di "Er Cornacchia") .
VACILE (PN) - Dopo l’elefante e la farfalla, il gigante e la bambina, la gabbianella e il gatto, sono il bisonte ed il koala a formare la strana coppia nella finale per il primo e secondo posto di Vacile. A conti fatti saranno proprio Andrea De Col detto il Koala e John Celano detto Tatanka i grandi protagonisti di una finale che sarà ricordata a lungo per il clamoroso episodio finale che ha destato non poche polemiche: il fusto della birra sostituito con oltre 10 minuti di ritardo. Ma procediamo con ordine e ripartiamo dall’inizio, ovvero dal fischio che apre la contesa fra le due formazioni dimostratesi in effetti le più organizzate dell’intera manifestazione: il Potenza, dimostratosi tale non solo nel nome, ed il Pordenone della premiata ditta Pollini & Mazzarella. Partono bene proprio i naoniani, grazie soprattutto ai polmoni di un generosissimo Mazzoli, alle geometrie di un puntualissimo Stella e alla sapiente regia di Carletto Galasso. Nelle fila potentine, invece, si mettono in evidenza il libero n.6 (anche per le costanti e veementi proteste ad ogni intervento della terna arbitrale) ed il capitano Vito Mecca, vero e proprio faro del centrocampo rossoblù. La partita si caratterizza fin da subito per il grande tatticismo, molto combattuta nella zona mediana del campo, senza particolari sussulti per le rispettive difese, con i portieri praticamente inoperosi per tutti i 70 minuti di gioco. A rompere l’equilibrio, come spesso avviene in queste circostanze, è un episodio isolato occorso a 2 minuti dal termine, quando da un sospetto fuorigioco potentino nasce l’azione che consente proprio a Mecca di incunearsi nella difesa pordenonese e di trafiggere De Col in uscita. Il gol, festeggiatissimo dalla panchina ospite, sembra essere il clamoroso epilogo della finale… Ed invece, nei minuti di recupero, il veemente forcing dei neroverdi (per l’occasione in tenuta celeste) produce diverse mischie in area, con Tirelli e Ribetti a far valere la loro prestanza fisica. E proprio in occasione di una di queste mischie, “Ribo” viene stretto a sandwich dai centrali avversari, cade in terra e induce così l’ottimo Pennini a decretare la massima punizione nei minuti di recupero. Le accese proteste potentine non scalfiscono il direttore di gara, mentre dalla panchina naoniana, nella caciara generale di pubblico e giocatori, si leva una voce, ferma e perentoria: TATANKA. L’ordine di scuderia giunge direttamente dal team manager Pollini, mentre sulla panca pordenonese va in scena una squallida bisca semi-clandestina con giro di scommesse sulla zampata risolutiva del bisonte, entrato ad una manciata di minuti dal termine e dato 125 a 1 sul tabellino dei marcatori. E’ dunque Celano l’uomo scelto dai box per rimettere sul giusto binario una finale che sembrava già persa. Lui, sguardo fisso sul chiosco dei panini posto proprio dietro la porta avversaria, palla in mano e pallone sul dischetto (per questa è lecito ridere con una decina di secondi di ritardo) trattiene il respiro e asciuga con un gesto del polso il rivolo di sudore che sgorga dalla tempia e gli fende la guanciotta da bravo impiegato dell’Agenzia delle Entrate. Sulla linea di porta un uomo solo, pronto ad impedirgli la realizzazione. Oltre la porta una panca, con il padre che lo fissa e un cenno del capo lo benedice. Oltre il padre, l’imponente figura di Sarcinelli, con l’ennesima birra nella mano destra e la mano sinistra a stringere la gioielleria di famiglia. Oltre Sarcinelli i panini al salame e formaggio. Un fischio soltanto, che squarcia il silenzio irreale sceso nel frattempo sul catino vacilese e che fa eco come nel mitico film “Figa per la vittoria” (o era fuga???, vabbè, si è capito…). Un passo, poi due, poi tre… l’irrompere del Tatanka fa quasi tremare il terreno, è una progressione inarrestabile, poi l’impatto con la sfera e il solo fruscio della rete scossa da un fendente angolato e a mezza altezza! E’ l’1 a 1, con cui si concludono i tempi regolamentari e che accende i riflettori sull’epilogo più emozionante ed imprevedibile: i calci di rigore. Per i pordenonesi gli errori vengono commessi da Galasso, Casucci e Iodice, mentre i potentini sbagliano per ben due volte il match point, infrangendo i loro sogni di gloria contro il montante o direttamente contro le zampone di un koala freddo e concentrato, che urlando “chicccazzoèottokonrad” vola sull’ultimo pallone e mette la propria firma sul primo titolo dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Avvocati Pordenone 1979 nel trentennale della sua fondazione.
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"1° TORNEO INTERNAZIONALE FORENSE DI FOOD-BALL": finale 3°-4° posto

. «L'INESORABILE INTERVENTO DEL 118!» .
VACILE (PN) - La finale per il 3°-4° posto tra Udine e FC Insolvenz Vienna è stata una gara che non ha riservato molte sorprese (4-0 per gli udinesi), per cui l'evento agonistico è scivolato in secondo, anzi, terzo piano. Deve aver inciso in qualche misura sul risultato la gagliarda prestazione offerta da una rappresentanza di viennesi, trainati dall'immortale "HighLanger", nell'infuocato venerdì notte. Ed eccoci alla lieta notizia: dopo una mattinata di apprensione, con una ridda di voci che si susseguivano tra contraddizioni ed iperboli a sfondo o religioso («E' morto!», «E' in fin di vita!», «E' risorto!»), ecco, per la gioia di tutti, giungere puntuale al campo di gioco il capo guida viennese, che a prima vista sembra addirittura palesare un discreto stato di salute. Tutto è bene quel che finisce bene. E a proposito di salute, si è conclusa felicemente anche la movimentata avventura dello sfortunato collega udinese, colto da malore durante la gara e trasportato in ospedale dall'ambulanza del 118: allarme rientrato e ritorno a casa in serata. Tanti auguri. Un ringraziamento di cuore alla tempestività del 118 ed all'avvenente dottoressa viennese che si è presa cura del malcapitato, confortandolo (e non solo lui...) con la sua presenza. Quando l'ambulanza è giunta al campo di gioco, si è notato al chiosco un fuggi fuggi generale, con gente che abbandonava frettolosamente i boccali di birra, per darsi poi alla macchia, mentre l'irreprensibile Langer, sorseggiando una bottiglietta d'acqua, si limitava a rassicurare il personale medico: «Ora sto meglio, grazie lo stesso...». Chiacchierando col mio nuovo amico Marco (lo spinatore del chiosco), apprendevo con piacere che con l'incasso della due-giorni l'Associazione Sportiva di Vacile intende acquistare un nuovo impianto di illuminazione, costruire delle tribune coperte e allestire una catena di negozi per il tempo libero (tutti rigorosamente forniti di apposito Bar).
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