.

.

domenica 28 febbraio 2010

AMATORI – I neroverdi si arenano nel pantano di Vigonovo...

.
Il Tabellino FONTANAFREDDA DUE - AVVOCATI PN 3-0 (0-0) Formazione: Da Ros L. [C], Bellotto, Contento, Luisa Vissat (Boschian), Pergola, Iodice (Gasparini), Brovedani (Rumiel), Moro, Anzil (Celano), Gurnari, Vicenzotto. VIGONOVO (PN) - Seconda sconfitta in meno di 48 ore per i ramarri, ma stavolta le sberle sono tre. Esistono alcune significative analogie tra le due gare: il terreno di gioco impresentabile, gli avversari che non erano stati ancora concepiti nel grembo materno quando molti di noi già stentavano all'Università, la nostra cronica sterilità offensiva (tutto il peso dell'attacco grava sul povero Paolino), l'orgoglio e la caparbietà dimostrati, nonostante tutto, fino al triplice fischio. Il presagio negativo si avverte dopo un paio di minuti dall'inizio con la traversa scheggiata da Moro da ottima posizione. Poi un primo tempo di contenimento (gli avversari avevano più birra nelle gambe, ma solo nelle gambe...), con i neroverdi che non riescono a creare nitide occasioni da rete, ma che si difendono con ordine senza far correre alcun pericolo al rientrante Leo Tirakka (oggi capitano). Poi i fatidici primi 5 minuti della ripresa, dove paghiamo a caro prezzo la modifica dell'assetto tattico imposta dalle sostituzioni: un tiro della domenica ed un piazzato dal limite. Due a zero e gara in archivio. La terza segnatura arriva nel finale con un diagonale in contropiede. Lo spirito di gruppo della "banda Pollini" rimane però integro nonostante la sconfitta: sabato prossimo si torna a Sedrano, allelujah...
.

venerdì 26 febbraio 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

.
Lorenzon 7-: sul gol nulla può. Due buoni interventi su tiri da fuori. Casucci 5,5: tutto sommato regge in difesa, ma non si è mai visto in avanti. (Boschian) 5,5: prova a spingere nel secondo tempo, ma sbatte nel muro avianese. Bellotto 6,5: dalle sue parti non si passa, nonostante i crampi. Iodice 5,5: il suo stile di gioco non rende in un centrocampo che sembra un flipper. (Gasparini) 6+: si fa valere col fisico e prova a proporsi anche in avanti. Pergola 6: in generale tiene abbastanza bene, ma rimane un po’ sorpreso in occasione del gol. Rumiel 6+: coordina i movimenti difensivi con ordine. (Luisa Vissat) 5,5: si fa vedere anche avanti, ma dietro è irruento anche quando non serve. Stella 5+: le dimensioni del campo non gli permettono di sfogare la sua corsa, e rimane imbrigliato. Moro 5+: la palla rimbalza fra le zolle e lui non riesce a domarla e a costruire come sa. Tirelli 5/6: porta peso in avanti: si fa sentire, a parte qualche leziosità di troppo. (Celano) 5,5: si fa vedere poco e ottiene poche palle giocabili. Gurnari 5+: il più penalizzato dalle condizioni del campo, schiacciato sui difensori non costruisce. Vicenzotto 6: tiene palla, si mangia un’occasione nel primo tempo e nel secondo centra il palo, con un pizzico di sfortuna. "Pòllini di saggezza". 1) Tutti stupiti per le maglie biancorosse: "Non ho portato le maglie biancoverdi portafortuna perché non era venuto bene il lavaggio e la Vera non me le ha date". 2) Luisa Vissat, clamorosamente in ritardo, balbetta la solita scusa del colloquio con la cliente per un divorzio: "Ecco perché hai perso i gradi… neanche caporale… di giornata!".
.

AMATORI - Sconfitta di misura nel recupero col Pleif

.
Il Tabellino CALCIO PLEIF - AVVOCATI PN 1-0 (1-0) Formazione: Lorenzon, Casucci (Boschian), Bellotto, Iodice (Gasparini), Pergola, Rumiel [C] (Luisa Vissat), Stella, Moro, Tirelli (Celano), Gurnari, Vicenzotto. CASTELLO DI AVIANO - "Il terreno di gioco non si addiceva ai piedi vellutati dei ramarri": questa la versione ufficiale diramata dall'ufficio stampa di casa neroverde, per motivare la sconfitta di misura maturata ieri sera in quel di Aviano. Una gara equilbrata, disputata su un campo in pessime condizioni, contro una squadra vergognosamente giovane (ma che ci fanno 'sti ragazzini negli Amatori?!?) e decisa da una disattenzione dei ramarri dopo poco più di dieci minuti di gioco; poi un secondo tempo orgoglioso, combattuto ad armi pari, con un palo del solito Vicenzotto e niente più. La squadra ha comunque dimostrato ancora una volta di esserci, soprattutto nel terzo tempo consumato in gruppo al BEFeD a suon di polletti, patatine e qualche sano bicchiere di birra (a destra, il calice dell'immenso Pippo Gurnari). Fra poco più di 24 ore di nuovo in campo, con l'occasione di potersi rifare in casa del Fontanafredda Due...
.

martedì 23 febbraio 2010

giovedì 18 febbraio 2010

Casucci: e se fosse solo un problema di comunicazione? La storia del bonobo Kanzi...

.
PORDENONE - Premessa doverosa: Angelo Casucci è un patrimonio (umano e calcistico) indiscutibile ed assolutamente irrinunciabile della nostra squadra. Dopo le infelici esternazioni, in spogliatoio prima ed in campo poi, del nostro amato Angelo, la sua scarsa propensione ad assoggettarsi alle regole del gruppo (nuovamente palesata) e le ennesime incomprensioni tecnico/tattiche con alcuni compagni, io e Vice ci siamo presi a cuore la faccenda, interrogandoci a fondo. Alla fine ci ha assaliti un dubbio atroce: e se fosse solo un problema di comunicazione? Per cercare una risposta, abbiamo preso spunto da qualcuno che in tema di "comunicazione" ha dimostrato davvero di essere un esperto. Eccovi allora la storia del bonobo Kanzi e di come imparò a comunicare con alcuni esemplari di Homo sapiens, confidando che il racconto possa fungere da insegnamento per tutti i compagni di squadra del nostro beneamato. Buona lettura... I bonobi (Pan paniscus) sono dei primati molto simili agli scimpanzé (Pan troglodytes) cui la dottoressa Sue Savage-Rumbaugh ha dedicato lunghi anni di ricerche, lavorando a progetti di comunicazione uomo-bonobo; negli anni novanta i suoi studi hanno avuto uno straordinario risultato grazie al rapporto instauratosi tra la dottoressa e il suo team di ricerca ed un piccolo bonobo di nome Kanzi. Kanzi si presenta nel 1980, all'età di 16 anni, al centro di ricerca dell'Università della Georgia che lo dirotta immediatamente presso il proprio modernissimo laboratorio sperimentale distaccato in un ridente paesino dell'Italia settentrionale (Sedrano). Esuberante e giocherellone, Kanzi, è sempre presente agli esperimenti, gioca e cerca di attirare in tutti i modi l'attenzione su di sé, come farebbe un bambino vivace e comincia ad utilizzare la tavola dei lessigrammi per comunicare con gli umani. Nessuno gli aveva mai insegnato nulla, ma lui era da subito in grado di formare 120 differenti frasi sensate usando propriamente almeno 12 lessigrammi (tra cui "banana", "calcio", "palla", "avversario", "villaggio", "fanciullo", "vaffanculo", ecc...). Da questo momento in poi, Kanzi diventa l'interlocutore privilegiato degli sperimentatori ed ha inizio un'avventura davvero commovente di relazione bonobo-uomo. La descrizione di una giornata tipo passata in compagnia di Kanzi è esattamente identica a quella che si potrebbe trascorrere insieme a qualunque esemplare di uomo adulto ultra quarantacinquenne. Kanzi si sveglia, sempre di buonumore, saluta chi c'è con lui con allegre vocalizzazioni di cui fa abbondante esercizio, qualche volta eccedendo, fino al punto da esasperare i suoi interlocutori; chiede con risolutezza la sua maglia preferita (è morbosamente attratto da quella col n° 2 stampigliato sulla schiena), mangia, poi si guarda intorno: se c'è qualcosa di diverso dal solito, ne chiede conto o interagisce in vario modo a seconda dei casi (ad esempio, un giorno, nota un numero diverso sulla maglia: lui la prende e la butta dalla finestra). Quindi chiede di essere portato al "Villaggio del fanciullo" per giocare a palla con i suoi numerosi amici umani; sebbene stremato, di fronte all'invito di sedersi a riposare su una panca all'aria aperta, oppone sistematicamente un ostinato rifiuto. Dopo il pranzo chiede di fare un pisolino preferibilmente nella sua stanzetta e se non è possibile, capisce il problema e si adatta a dormire sotto un albero. A volte Kanzi parla da solo e tende ad appartarsi per cimentarsi con la tastiera dei lessigrammi e con quella della chitarra (uno strumento che da sempre richiama la sua curiosità). Al pomeriggio: merenda e poi ancora a giocare (il calcio è la sua unica attività fisica...); è curioso notare come, durante le fasi ricreative, egli non sia portato ad alzarsi dal suo posto per nessun motivo, a meno che non sia coinvolto nel gioco in prima persona. Dopo cena, prima di dormire, gli piace guardare la televisione; segue con grande interesse le partite di calcio del Milan, accompagnando con vocalizzazioni divertite o eccitate le fasi salienti. Infine, esausto, si fa portare nella sua stanzetta, nel suo lettino. Kanzi continua a progredire e apprende ad utilizzare due nuovi lessigrammi ("gol" e "l’otto-non-è-mio-diglielo-tu") per esprimere i propri stati d'animo; in questo contesto non solo li utilizza propriamente, ma dimostra di capire i sentimenti dei suoi simili e anche quelli degli umani, seppur talvolta a lui ostili. Ad esempio se qualcuno si fa male, lui chiede dell'acqua per rinfrescare la ferita e aiuta il contuso con un atteggiamento consolatorio e solidale. Kanzi è anche in grado di capire frasi elementari del tipo: «Se non arrivi quaranta minuti prima della gara, non giochi», «Dai la palla prima di essere marcato», «Non seguire solo il tuo uomo senza vedere il gioco». Ed è talvolta capace di differenziare tra: «Questa è la palla, quello è il giocatore», «Questo è il tuo compagno, quello è l’avversario». Kanzi risponde in modo corretto al 72% delle richieste; significativo il raffronto effettuato con una bambina di 2 anni e mezzo, che ha risposto correttamente al 66% delle richieste. Molte delle incomprensioni sono probabilmente dovute alla difficoltà di isolare alcuni suoni pronunciati; non dimentichiamoci che lui non può esprimersi con effetti acustici simili ai nostri, ragion per cui alcuni suoni - come ad esempio quello complesso della lettera "zeta" - gli risultano totalmente estranei, da cui consegue la mancata comprensione di alcuni concetti-chiave come: "Cazzo Angelo!" o "Io ti ammazzo!". Il simpatico primate ha poi delle comprensibili difficoltà con i termini che rivestono significati plurimi: per lui "can" significa l’equivalente di "contenitore", "barattolo" (è uno dei primi lessigrammi che ha imparato); come spiegargli l'uso anomalo dello stesso suono che non designa più un oggetto che serve a contenere il cibo, ma bensì un’espressione che conferisce alla frase un’enfasi poco elegante, per quanto assai diffusa? Kanzi incontra qualche difficoltà anche con le frasi definite dai linguisti "embedded" (circostanziate), ad esempio: «Ferma la palla che esce dal terreno di gioco e passala ai compagni». Kanzi cerca una palla qualsiasi, colpendo talvolta inavvertitamente tutto ciò che si trova nelle immediate vicinanze e compiendo delle curiose traiettorie circolari (gli esperti le hanno classificate col nome di "traiettorie automobilistiche", proprio per la dinamica macchinosa ed impacciata che ricorda appunto la tipica manovra del veicolo a quattro ruote). Questa operazione più complessa di correlazione del complemento oggetto "la palla" che a sua volta richiede di essere messo in una specifica relazione ("stare dentro") con altro ("compagni"), crea a Kanzi qualche perplessità. Alcuni filosofi e psicologi cognitivi cercano (sempre più disperatamente) di isolare ciò che differenzia l'uomo dagli altri animali (e che lo renderebbe, quindi, "superiore"). L'ultimo criterio a cui si aggrappano questi irriducibili è la convinzione che solo l'uomo sia in grado di elaborare il concetto che anche gli altri hanno una mente, delle emozioni, delle intenzioni, un punto di vista, diverso, ma comprensibile. Kanzi, come abbiamo visto, in molte occasioni mostra di capire il punto di vista del suo interlocutore (pur non condividendolo), le sue emozioni e ciò che in una certa situazione può essergli più o meno utile. Naturalmente gli studiosi scettici, che desiderano conservare la supremazia della specie umana, continuano ad affermare che tutto è spiegabile in termini di stimolo e che Kanzi non fa che rispondere alle aspettative degli sperimentatori ed ai premi che loro gli danno quando soddisfa le richieste. Ma sembra sempre meno facile, leggendo queste cronache, continuare a credere a questa favola, soprattutto allorquando il pensiero corre al bonobo calciatore Kanzucci...
.

martedì 16 febbraio 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

.
Cornacchia 8: fra le altre cose, alza d’istinto una palla schiacciata di testa da pochi passi, salvando il risultato. Anzil 6,5: bene nei tempi di inserimento e – a dispetto del ruolo non suo – anche nei ripiegamenti. Unico neo: un paio di passaggi intercettati in orizzontale a centrocampo. (Rumiel) 6,5: fa capire (agli altri e ai compagni) che non siamo l’agnello sacrificale della prima in classifica. Contento 6/7: pulito con qualche anticipo di testa da ventenne. Forse, sul gol, dopo il liscio del Kap poteva coprire sul cinque solo in mezzo all’area. (Boschian) 6,5: utile dietro, si fa anche vedere largo a centrocampo per far respirare un po’ la manovra. Luisa Vissat 6,5: una grande gara, il voto crolla solo per il doppio errore sul cross che ci è costato il gol. Pergola 7: ormai è un diesel e tiene fisicamente fino alla fine, sfiancando alla lunga l’avversario. Bellotto 7: bene nei singoli interventi, in più comincia a coordinare tutto il pacchetto arretrato. Stella 7: Instancabile. D’altronde quando il playmaker gioca bene (Pippo) il merito è anche suo. Moro s.v.: chissà che partita avremmo visto con un Moro fino alla fine… (Iodice) 6/7: preciso nei passaggi e utile in copertura. Infonde calma e tranquillità sia dietro che in mezzo al campo. Celano 6,5: macina chilometri e aiuta anche il centrocampo quando serve. (Casucci) 6,5: entra concentrato, si propone e chiude quasi sempre la sua fascia. Due volte poteva puntare a rete, ma ha esitato con strane circumnavigazioni della palla prima di raggiungerla. Gurnari 7,5: in possesso palla sa trovare spazi (saltando anche l’uomo se serve) fronte porta. Ne conseguono gioco e assist-gol. Vicenzotto 7: tiene impegnata tutta la retroguardia, arbitro compreso. Bello il gol. Rischia da pollo il rosso per proteste. (Ragogna) 6,5: contribuisce con esperienza al possesso palla nel finale. Pollini: da oggi sostituisco il voto a Pollini con la rubrica “Pòllini di saggezza” (il miglior aneddoto/frase/massima della giornata del nostro mister Toni). Gli aneddoti di oggi sono 2: 1) Redarguito dall’arbitro perché nei cambi non mostra la lavagnetta coi numeri, risponde: “L’ho dimenticata, ma non posso mica fare tutto io in questa squadra”. 2) L’arbitro tenta di calciare la palla verso la bandierina per far battere un angolo, ma svirgola malamente il cuoio. Toni, sorridendo: “Ecco perché hai fatto l’arbitro!”. (anche se di quest’ultimo fatto cerco conferme, perché ero lontano e non ho capito bene)
.

lunedì 15 febbraio 2010

AMATORI - Visti da fuori... (di Vincenzo Fantuzzi)

.
SEDRANO (PN) - Arrivo, purtroppo, sull’uno-uno già raggiunto. Il tempo sembra uno di quei gattini sornioni che escono dai cartoni animati di Walt Disney e che Miss Piggy vorrebbe avere a casa: si sta proprio bene. Il campo non è in perfette condizioni e neppure il mio orecchio sinistro, salvo la sua capacità di allungarsi e raccogliere quel «Gli avvocati hanno fatto un gran gol!», come riporta uno degli spettatori. Questo basta per darmi un buon umore. Nel campetto di riscaldamento Piero Ragogna prende le misure del “sette”. Mentre lo vedo raccogliere la palla penso che la panchina di oggi debba essere “d’oro”, a meno che lui non sia arrivato in ritardo. Ma da lontano, a corroborare la mia ipotesi, vedo anche Alberto “il grande” Rumiel, fuori dal campo. Vorrei partire al contrario questa volta. La mia pagella vale un sette collettivo. E’ un voto non politico - come si soleva dire - ma meritato. I “neri” che ci si oppongono oggi, sono di tutto rispetto. Siedono nell’alto di quell'Olimpo a noi, di massima, sconosciuto: i primi (forse il primo?) posti della classifica. Giocano un calcio di molti passaggi, la palla “che gira”, soprattutto a centrocampo e fino alla tre quarti. Ma più in là non si arriva. E quando si arriva ci sono fondamentalmente due argini. Il primo è monsieur Matteo Cornacchia. Sono dietro la sua porta per tutto il primo tempo. Siamo ancora a metà della prima frazione quando, dopo una serie di rimpalli corti e in area piccola, parte un tiro insidiosissimo. Se fossi capace userei un cartone animato giapponese: la palla che parte, sparisce, ricompare, si ovalizza, riprende forma, spunta di colpo e quando sembra imprendibile e destinata a gonfiare la rete, “el arquero”, con un colpo di reni istintivo e impressionante, ne devia la traiettoria di poco sopra la traversa. Bello! Scomodo il poverissimo Camus, che scelse di fare il portiere perché era il ruolo in cui meno si rovinavano le scarpe: «…appresi che la palla non arriva mai dalla direzione dalla quale uno si aspetta che arrivi…». Bravo Matteo. La cosa si ripeterà con angolazioni diverse nel corso della partita, ma lui è sempre lì a fare argine e dare sicurezza, come annota anche Carletto Galasso “il giovane”. Il secondo argine è il resto della squadra. Ordinata. La difesa si muove bene, coprendo gli spazi in modo lineare, nonostante gli assalti degli avversari. Ottimo Manlio di testa; Eugenio preciso e presente nei momenti particolarmente critici in prossimità della porta (ovunque, verrebbe da dire, se consideriamo anche la caduta dovuta al fuoco amico!); Paolo e Andrea che si intendono benissimo (e, qui, forse c’è da preoccuparsi un pochino!); Enrico che tiene perfettamente la posizione, coprendo e ordinando la squadra (la visione di un libero aggiunto) e che fa da cerniera al centrocampo. E poi gli altri, tutti a contrastare in modo ordinato il gioco degli avversari (Anzil, giocatore tecnico, dimostra di sapersi sacrificare all'occorrenza, prima a centrocampo e poi in avanti). Si vedono anche dalla nostra parte, finalmente, belle giocate e scambi di gioco degni di questo nome. Finalmente, mi ripeto. Che bellezza, poter vedere espresso anche questo. Il che significa che la formazione, ottimamente approntata in campo, riesce a dare man forte anche ai centrali. Pippo e Marco svolgono un lavoro assolutamente ineccepibile: Pippo ha classe di altra categoria, lo abbiamo già detto. Marco “il polmone”, elegante non da meno, meno nervoso di altre volte, oltre che interdire il gioco avversario si propone in fase offensiva. Restano, purtroppo, sempre un po’ isolati, nonostante l’ottima prestazione, gli attaccanti, che si spremono per tutta la metà avversaria senza risparmio. Il secondo tempo segue la traccia del primo. Salgo ad Hamburger Hill, la collinetta a bordo campo, per meglio vedere la seconda frazione. Gli ospiti tessono ottime trame. Ma, al di là di qualche pericolo, non riescono mai ad arrivare nello specchio della porta. Il pari con queste giocate lo fa invece un gran palo colto da Marco Stella, se non erro. Un tiro secco che fa vibrare l’esterno della porta. La partita è corretta, salvo un intervento sul quale forse un cartellino rosso, al difensore degli ospiti, sarebbe stato atto dovuto. Ma l’inconscio lavora strano: l’arbitro si avvicina al giocatore falloso portando la mano al taschino (dove presumibilmente tiene i “cartellini”) come fosse l’atto finale di uno già deciso. E, invece, nulla, non estrae nulla dal magico taschino. Siamo a questo punto alla fine del secondo tempo. I cambi sono stati fatti. Luca, in fascia sinistra, è un po’ contratto rispetto al solito, ma propositivo. Angelo, dall’altro lato, riesce ad addomesticare due o tre palle difficili (ad un certo punto, da Hamburger Hill non è facile capire, si gira verso i propri compagni ripetendo a gran voce: «L’otto non è mio, l’otto non è mio; diglielo tu che l’otto non è mio!». Fatto questo che obbliga l’arbitro ad avvicinarsi e invitarlo a un comportamento più consono alla gara). Infine Alberto che, improbabile punta, si lancia come guastatore delle linee nemiche, in ogni caso tenendo in allerta la difesa avversaria. Una nota in particolare per una bellissima giocata di Tatanka. E’ ancora il primo tempo. La fascia destra. Giovanni riceve palla, piroetta su se stesso e la mette in fondo, passando tra qualche giocatore avversario, e fornendo un’occasione per un ottimo cross che avrebbe sicuramente messo in difficoltà gli avversari. Il disappunto dei compagni non trova fondamento. La giocata è assolutamente di classe. Mentre tutti si aspettano il lancio sulla fascia opposta, mentre tutti si aspettano la cosa più naturale, mentre tutti pensano alla cosa più semplice… purtroppo Enrico non ci crede, Pippo non va e Paolo resta indietro. Altrimenti, se Enrico ci avesse creduto, Pippo fosse andato e Paolo non fosse rimasto indietro, beh, sarebbe stata una grande giocata. Bravi. Veramente bravi. Come dicono anche i tifosi avversari, che con me si assiepavano ad Hamburger Hill: la partita è stata proprio gradevole.
.

domenica 14 febbraio 2010

AMATORI – Prova di carattere: i ramarri impattano contro la prima della classe

.
Il Tabellino
AVVOCATI PN - FONTANA 09 ITAS ASS.NI 1-1 Formazione: Cornacchia, Anzil (Rumiel), Contento (Boschian), Luisa Vissat [C], Pergola, Bellotto, Stella, Moro (Iodice), Celano (Casucci), Gurnari, Vicenzotto (Ragogna). Marcatori: Vicenzotto. . SEDRANO (PN) - Il buon momento dei neroverdi prosegue: un pareggio pesante contro la prima in classifica, che ha valore soprattutto perché ampiamente meritato. Attimi di sgomento nello spogliatoio all'annuncio della formazione: il numero 2 va in panchina! Nel parapiglia che segue, tra velate polemiche («Nooooooo!!!», il commento sussurrato a caldo dal protagonista, per tacer d'altro...) e volti increduli per lo storico avvenimento (Casucci in panchina è un evento che ha la stessa cadenza del periodo orbitale della cometa di Halley: una volta ogni 75 anni!), viene smarrito uno degli undici di partenza. Si cerca dappertutto, si conta e si riconta, ma lo schieramento continua a prevedere dieci soli elementi. Nel rispetto della più classica delle tradizioni calcistiche, quella che contempla la presenza di undici calciatori per squadra, viene gettato nella mischia il buon Anzil. Da segnalare un'essenziale innovazione tattica operata da Mr Pollinigson ormai già da qualche gara: il tradizionale ed inquietante incipit («I quattro dietro...»), con la conseguente ed inevitabile rivisitazione tattica autogestita nel breve tragitto che porta dall'uscita degli spogliatoi al terreno di gioco, lascia il campo ad un più consono e rassicurante «I tre dietro...», per la gioia di tutti. Dopo i primi momenti di studio, gli avversari passano al 10': cross dalla sinistra (leggi: la nostra destra!) e colpo di testa dell'attaccante ospite che indirizza la sfera verso l'angolo lontano, prendendo in controtempo il pennuto naoniano. Poco dopo il prezioso Moro, nonostante l'intervento dei "sanitari", deve lasciare il campo con un bel bozzo in testa (dentro Iodice). Passano pochi minuti e giunge il pareggio con Super Pippo che confeziona un assist regale per Vicenzotto che finalizza da attaccante di razza: rasoterra in verticale che libera il bomber dinanzi al portiere, tocco di punta ad anticipare l'uscita e pallone che rotola lentamente nel sacco. Un momento calcistico di sublime fattura. Prima del riposo, il protagonismo esasperato del masochista Pergola lo spinge ad esibirsi nuovamente nel suo passatempo prediletto: farsi prendere a pallonate dai compagni (stavolta è Cornacchia che tenta di raddrizzargli le costole con un deciso rinvio da pochi passi). Si va al the in parità. La ripresa è vivace. Palo clamoroso colto da Stella a portiere battuto (con i compagni che già esultano), cui replicano gli avversari con una traversa scheggiata. Altre occasioni da ambo le parti: bel tuffo di testa di Iodice che manda alto un pacco regalo recapitato da Re Gurnari (incoronato migliore in campo) e plurimi interventi provvidenziali di Cornacchia che chiude con decisione ogni varco. Aumenta la pressione dei primi della classe e si registra qualche momento di sana tensione tra le fila della difesa neroverde (con Casucci e Pergola che si scambiano reciproci consigli extra calcistici, di carattere molto privato, sull'immediato da farsi). Frattanto il nostro povero Vicenzotto viene ripetutamente preso a calci dal suo marcatore diretto, ma riesce a mantenere i nervi saldi e proseguire la gara dopo qualche attimo di sconcerto; nel finale gli si affianca in avanti l'acciaccato Rumiel per dargli manforte. I maligni hanno subito ravvisato un legame tra quel «Non preoccuparti...» rivolto al compagno vituperato Vicenzotto dal "tenerone" di Bagnarola all'ingresso in campo e quel lacerante "suon di arti" avvertito subito dopo, nel primo casuale contrasto proprio tra il "tenerone" ed il sopra citato difensore "nemico", con quest'ultimo che si concede qualche (doloroso) momento a terra per meditare... Infine gli ultimi minuti, dedicati agli amanti del calcio, per godersi un pò di... Ragogna, classe (e che classe!) 1946: bentornato Piero!
.

venerdì 12 febbraio 2010

mercoledì 10 febbraio 2010

AMATORI - Et voilà, le pagelle di Mr Bellotto son servite!

. Cornacchia 6+: La solita sicurezza. Qualche frazione di voto in meno per alcuni rinvii sbilenchi dal fondo. Casucci 5,5: Alterna alcune buone chiusure a movimenti sbagliati sia in fase difensiva che offensiva. Nel complesso dà sempre l’impressione di dover essere “telecomandato” dai compagni di squadra.
Contento 6+: Tiene il suo uomo senza particolari sbavature. Rumiel 6-: E’ apparso appesantito dalla recente trasferta romana (o forse dai cronici problemi muscolari). In alcune occasioni rischia troppo in fase di uscita palla al piede. Considerate le sue potenzialità, non raggiunge la sufficienza piena. Lorenzon 6,5: Preciso e pulito prima in marcatura e poi in porta. Moro 6+: Meno brillante del solito (causa influenza?). Stella 6/7: Nel modulo 3-5-2 (o 3-4-3) è l’unico giocatore della squadra che riesce a coprire con efficacia tutta la fascia di competenza, correndo per due. In fase difensiva sbaglia poco o nulla. In fase offensiva ha notevoli margini di miglioramento (vedi maggiore lucidità negli ultimi 16 metri). Gurnari 6/7: Faro insostituibile. Langer 5: Orfano del gemello “Vicenzotto” non lascia traccia. Galasso 5,5: Sbaglia un’infinità di passaggi e si rende pericoloso solo quando riesce a partire palla al piede. A causa della prolungata “latitanza” e di qualche problema fisico non riesce ad incidere. Può (e deve) dare molto di più. Sarcinelli 5+: Appesantito e stranamente impreciso. Pergola 6,5: Prestazione senza sbavature. Ennesima conferma dell’ottima annata. Boschian 6,5: Entra e si incolla all’uomo senza mollarlo mai. Utile. Luisa Vissat 6-: Non ripete la buona prestazione della settimana precedente. Troppo spesso fuori fase.
Iodice 6,5: Prima ordinato a centrocampo. Poi, come libero, dirige con ordine la difesa. Anzil 5,5: Alterna giocate pregevoli a svarioni. Nel complesso non incide. Celano s.v.: Gioca troppo poco per poter essere valutato. Pollini 6: Non trova la mossa per cambiare l’inerzia della partita… ma bisogna riconoscere che non è facile gestire tanti cambi.
.

"RAMARR TOONS" - Diciassettesima uscita: "Vincentoon" (pronuncia francese)

.
...... .

domenica 7 febbraio 2010

AMATORI - Prosegue la striscia positiva con un pareggio a reti inviolate...

.
Il Tabellino AVVOCATI PN - MILAN CLUB 0-0 Formazione: Cornacchia (Pergola), Casucci (Anzil), Contento (Boschian), Rumiel [C] (Celano), Lorenzon, Moro, Stella, Gurnari, Langer (Iodice), Galasso, Sarcinelli (Luisa Vissat). SEDRANO (PN) – E' stata una giornata ricca di piccole novità e note di colore quella vissuta ieri al campo di Sedrano e, a seguire, all'Osteria "Agli Amici" di Istrago. Scorriamole insieme. Innanzitutto la presenza al campo di tutti i componenti della squadra con quasi un'ora di anticipo (qualcuno anche di più...); mai successo prima. Poco rileva il fatto che Pollini abbia spudoratamente mentito a tutti i suoi giocatori sull'orario di inizio della partita, maliziosamente e/o provvidenzialmente anticipato di mezz'ora (14:30 anziché 15:00). Poi ci sono state le rigide disposizioni pre-gara impartite da Mr Pollinigson: 1) «La squadra poggia su un asse composto da portiere, difensore centrale, "cervello" e centravanti: questi elementi non saranno mai sostituiti in corso di gara» (Cornacchia-portiere lascia il terreno di gioco nell'intervallo, Langer-centravanti ad inizio ripresa, Rumiel-difensore-centrale a pochi minuti dalla fine); 2) «Chi viene sostituito, prima di infilarsi nello spogliatoio, dovrà svolgere un supplemento di corsa defatigante di almeno 10 minuti» (3 su 6 per cominciare, non è male). Si prosegue con l'arbitro Gavino Patagghiu, sardo D.O.C. (ottima direzione di gara la sua), che si presenta in occasione dell'appello con concetti elementari ma assai efficaci: «Per favore, non protestate... tanto, se sbaglio io, si continua a giocare... se sbagliate voi, si continua a giocare lo stesso...». Nel corso del primo tempo, su un piazzato dal limite concesso agli avversari, il nostro pennuto guardiano della porta dà disposizioni per la composizione della barriera, non senza qualche allusione di chiaro stampo umoristico: «Voglio tre uomini... oppure Pippo e Sarci!»; i compagni poi finiranno per fare di testa loro, optando per una barriera a cinque (Pippo, Sarci e Moro). Attimi di terrore nello spogliatoio a fine gara con Langer che, recidivo, non indossa le ciabatte da doccia (marchiate Rapid Vienna) appositamente acquistate e si produce in uno spettacolare carpiato all'ingresso delle docce. Per fortuna nessun danno di rilievo. Nel post-doccia il buon Bellotto (presente nonostante l'indisponibilità per infortunio) che rivolge a tutti i compagni un invito... "fraterno": «Andiamo a berci una pippa...». Poi c'è la serata all'osteria, per festeggiare il 33esimo compleanno del nostro giovane Rumnold. A tavola il bomber austriaco dalle polveri (oggi) bagnate fa esercizio di autoironia sulle note del famoso spot pubblicitario del servizio di informazioni telefoniche 1288 ("non c'è 12 senza 88"): «Come un fucile che si è rotto, Langer non segna senza Vicenzotto». Infine lo spettacolo serale che si protrae fin oltre le due del mattino al banco dei digestivi, musica, canti e danze con un uomo che si erge a protagonista assoluto: il "Kaptàno Molleggiato". Poi.. "una stretta di mano e un caro abbraccio" e tutti a nanna... Oggi non ci siamo annoiati... Ops, dimenticavo... gara equilibrata conclusa con un giusto pareggio a reti inviolate.
.

Oggi il Blog compie due anni! Anche "Il Gazzettino" celebra l'evento...

.
PORDENONE – Cari amici lettori, oggi si celebra una ricorrenza davvero significativa per il nostro Blog: le candeline sulla torta di compleanno sono diventate due! Era infatti il 7 febbraio del 2008 quando i "ramarri togati" hanno fatto registrare la loro prima comparsa sulle pagine del web, dando origine al Blog Ufficiale della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone, per poi imporre nel tempo ad ogni latitudine la loro dirompente presenza. Da allora ha preso il via una inarrestabile marcia in crescendo, costellata di sfide, aneddoti, scandali e "minchiate" di ogni genere, tutti uniti da un unico ed essenziale filo conduttore: le risate, ovvero l'espressione più genuina ed immediata del divertimento. Anche i numeri ci rendono testimonianza del lungo percorso fin qui compiuto: negli ultimi 14 mesi si sono registrati oltre 27.000 contatti (il conta visite è stato installato solo il 2 dicembre 2008), praticamente da ogni parte del mondo, con una media di visite giornaliere pari a 65; le pagine visitate sono oltre 50.000; gli articoli "postati" sino ad oggi sono 363 (compreso il presente). Ma al di là dei numeri, ciò che più conta è la presenza di quello spirito intriso di allegria e buonumore che anima il Blog, che mi auguro possa contagiare ogni lettore. Ringrazio di cuore tutti quelli che, in questi due anni, hanno contribuito in modo determinante alla crescita del Blog, scrivendo articoli, scattando foto, raccogliendo documenti, fornendo indiscrezioni e, soprattutto, lasciando numerosi commenti (questi ultimi rappresentano l'autentica linfa del Blog). Proprio in occasione del compleanno, "Il Gazzettino" ha voluto farci uno splendido regalo rendendo omaggio alla nostra "creatura" con il simpatico articolo che trovate riportato di seguito. Cari amici lettori e compagni d'avventure, continuate a partecipare e ad essere sempre più presenti... il Blog è vostro!

venerdì 5 febbraio 2010

Domenica 7 febbraio, il Blog compie 2 anni: ecco il libro celebrativo!

.
PORDENONE – Cari amici lettori, in occasione dell'imminente secondo compleanno del nostro Blog (domenica 7) e dopo un lungo periodo di gestazione, eccovi finalmente una sorpresa (per qualcuno già annunciata): il nostro Blog cambia veste, o meglio, ne assume una nuova che si aggiunge a quella ormai tradizionale e consolidata. Si passa infatti dal multimediale al... cartaceo, con un salutare passo a ritroso rispetto alla marcia inesorabile del progresso tecnologico! Le nostre proverbiali "minchiate" dunque non campeggeranno più solamente sulle pagine virtuali del web, ma assumeranno una forma palpabile e concreta. Senza scomodare paroloni, tipo "libro", ho il piacere di annunciarvi che il primo anno e mezzo di Blog ha preso la forma di una "raccolta cartacea illustrata"; se vogliamo, tanto per richiamare un gradito concetto che appartiene all'infanzia di ognuno, possiamo definirlo un Album (una parola che riporta alla memoria antichi ricordi e profumi mai sopiti... ah, l'odore della colla delle figurine...). L'idea è nata parecchi mesi or sono ed ha tratto l'impulso dalla innata propensione (tipica di tutti i "figli" dell'epoca passata, primo fra tutti il sottoscritto!) verso quella materia prima che, prima dell'avvento dell'era multimediale, rappresentava la risorsa più preziosa ed insostituibile cui affidare ricordi, pensieri, immagini e quant'altro: la carta! L'Album, che come detto raccoglie tutti gli articoli pubblicati nel corso del primo anno e mezzo (dunque, dal 7 febbraio 2008, data di inaugurazione del Blog, al 30 settembre 2009), è illustrato con foto a colori ed è composto da 292 pagine di formato A 4. Scorrendo le pagine, richiamo alcune delle "perle" che hanno segnato questo ricco periodo di vita vissuta e che i lettori più assidui certamente ricorderanno: "Sogni d'oro... (di Candido Cannavò)", "Torneo di Montepulciano 2006: le pagelle di Alberto Daguanno", "Pippo Gurnari, un eroico... tracollo!", "Atto vandalico: auto rigata a Pollini!", "Le molteplici forme dell'intelligenza..",. "Le nuove frontiere del diritto: Il Caso, ... Casucci!!!. Tra dolo, colpa e preterintenzione... (di Rumiel prof. dott. avv. Alberto)", "Storie di calcio e di vita: Alice ed Ellen, separati dalla nascita!", "Il fantastico mondo di Quark: il Koala, una specie protetta, nonostante tutto! (di Piero Angela)", "Clamoroso: in una lettera aperta il pentimento e la confessione del rapitore di calzini!", "AVVOCUP 2009 – Il caso umano: tutti vicini a Marco...", ecc. Come procurarsi l'opera? Semplice. L'Album è a vostra disposizione sul sito "ilmiolibro.it". Selezionate "la vetrina" ed inserite nell'apposita mascherina "cerca nella vetrina" il nome e cognome del sottoscritto, dopo di che vi comparirà il volume titolato "Avvocati Pordenone Calcio 2008/2009" e potrete acquistarlo (al costo di stampa) selezionandolo ("aggiungi al carrello" e poi "compra"), non prima di esservi pazientemente registrati sul sito. Per qualunque ulteriore delucidazione, sono a vostra completa disposizione (iodice.enrico@gmail.com). Buona lettura a tutti...
.

"RAMARR TOONS" - Sedicesima uscita: "Romantik-toon"

.
...... .

mercoledì 3 febbraio 2010

L'Osservatore Romano... (di Gualco Zaccardi)

.
Sabato scorso i ramarri si erano dovuti privare del prezioso apporto del pilastro Rumnold, emigrato nella capitale per il week-end. La rinuncia ci è parsa meno dolorosa quando siamo venuti a conoscenza che la motivazione della trasferta romana era rigorosamente finalizzata ad un approfondimento culturale e professionale: trattavasi infatti di un prestigioso corso di diritto penale internazionale. Il Gualco, imbattutosi casualmente nel nostro scolaretto, ci regala qualche indiscrezione sul fugace soggiorno... Bisogna riconoscere che vi sono indubbiamente degli spunti molto, molto interessanti...
.
ROMA - Ho capito tutto!! Sotto la copertura di … Penal (!!!) net, lo avevate mandato a Roma in osservazione, come fa la FIFA prima delle partite importanti, per verificare l’adeguatezza dei campi, dell’ambiente, delle strutture. E quindi il vostro Osservatore si è presentato giovedì sera e ha saggiato subito il Pantegan’s Stadium (della cronaca non c’è molto da dire, racconto solo il gol di fattezza tutta pordenonese: l’Osservatore Romano mi lancia sulla fascia, io mi bevo il terzino e crosso rasoterra senza neanche guardare in area; arriva lui e chiude alla Hrubesch sfondando la porta col piattone). Poi cena all’Osteria dell’Angelo: Amatriciana, Coda alla vaccinara, Puntarelle con le alici e barzellette di Morreale. Venerdi giornata libera e sabato, dopo alcune chicche fuori dai circuiti turistici, amara sorpresa: non c’è posto dalla Sora Margherita, ripariamo dar Pallaro. Cena con Carbonara e Amatriciana, Arrostino e Cicoria ripassata. Domenica pranzetto leggero prima di partire, con trionfo di Sarcicce coi broccoletti e finale con Crema di limoncello rigorosamente fatta in casa. Insomma, malgrado la compagnia certamente non esaltante (un Gualco ormai in là con gli anni e sempre più padre di famiglia), all’Osservatore abbiamo fatto provare il calciotto, le famiglie dei detenuti che urlano dal Gianicolo per parlare con i reclusi, l’amatriciana, la carbonara, la coda alla vaccinara, le sarcicce coi broccoletti, le puntarelle con le alici. Con la promessa che la prossima volta si potrà prenotare con largo anticipo dalla Sora Margherita e, certamente, non si ometterà la tappa da “Gianni Cacio e Pepe”, speriamo che l’Osservatore Romano riferisca bene al bureau dello Zoccolo Duro e proponga la fattibilità dell’impresa… Per adesso è tutto… Gualco
.

martedì 2 febbraio 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

.
Cornacchia 7: becca il solito gol col fuorigioco e per il resto para tutto. Casucci 6+: bene in fase difensiva. In attacco manca il tempo degli inserimenti. (Luisa Vissat) 6,5: entra in campo tonico. Quando non ci arriva, emerge la sua classe cristallina, che possiamo chiamare “esperienza”. Lorenzon 6+: solido, anche se rischia il solito autogol spettacolare di testa. (Celano) 6+: quando entra, segniamo. Talismano o questione di movimenti senza palla? Bellotto 7-: quando entra in scivolata riesce a fermare chiunque. Si mangia mezzo punto con uno sciagurato retropassaggio intercettato, e per fortuna sciupato, dalla loro punta. Contento 6+: buona gara. Sul loro gol lascia passare la palla in mezzo all’area, ma è irregolarmente ostacolato dall’avversario. (Pergola) 6,5: entra e deve curare un osso duro, veloce e tecnicamente dotato. Un po’ soffre, ma per fortuna lo addomestica abbastanza bene. Moro 7,5: “battezzato” da Toni per un paio di passaggi sbagliati. Ma è proprio il pelo nell’uovo, in un match di qualità culminato con il gol vittoria. Stella 7-: macina chilometri. Tanta è la voglia di fare, che lo scarpino a tredici non regge la potenza. Il meno per l’ammonizione inutile. Gurnari 6,5: nel primo tempo gravita un pò fuori dalla zona nevralgica. Rimedia nella ripresa con fraseggi di buona qualità. Langer 7: segna un gol di rapina, rischia il raddoppio di testa, disturba e pressa. Per fortuna che era un po’ indisposto! (Iodice) 6,5: nel secondo tempo mette ordine fra difesa e centrocampo. Appena può supporta Moro nel centro destra. Brovedani S.V.: il tempo di ambientarsi e deve uscire. (Boschian) 6,5: al di là di tutto, bravo contro un’ala niente male. La generosità lo spinge in avanti, anche quando eravamo in vantaggio e bastava amministrare. Vicenzotto 7: non costretto a fare la boa, indietreggia e dialoga palla a terra con i centrocampisti. Così si trova più spesso palla al piede e fronte porta: procura entrambe le reti.
Pollini 7: ormai ha trasmesso il suo carattere alla squadra, che sa reagire anche alle ingiustizie arbitrali con grinta e volontà.
.