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mercoledì 31 marzo 2010

AVVOCUP, 1^ GIORNATA - Finisce in parità il derbyssimo di Vicenza

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VICENZA - BASSANO 2-2. Vi proponiamo le cronache di parte della sfida di questa sera (l'inchiostro è ancora fresco...), cominciando da quella di casa, redatta a quattro mani dagli inviati speciali Giulio Manfredini & Diego Pelliccione: «Vicenza parte contratto, mentre Bassano fa girare bene il pallone, ma il suo possesso palla è sterile. Vicenza lascia il centrocampo agli ospiti, affidandosi alle ripartenze dei singoli. E' il Bassano però a far male per primo: sulla bordata dalla distanza di Sartore, il portiere berico Dalle Carbonare respinge corto ed il sempreverde Di Benedetto insacca di rapina. Si va al riposo sullo 0-1. Ripresa che vede Vicenza più tonico: il centrocampo gioca più veloce ed arriva il pareggio. Edo Ghirini centra per Osti, il cui destro da centro area si stampa sul palo: Struzziero è lesto nel tap-in e firma il pareggio. Vicenza caricato trova il raddoppio con Pelliccione, che appostato sul secondo palo infila di piattone il bel cross dal fondo di Osti. Bassano attacca a testa bassa cominciando a mettere in mezzo all'area berica mille palloni, approfittando della stanchezza dei mediani biancorossi. Il pareggio arriva allo scadere con una spettacolare rovevsciata di Rebecchi, che gira a rete un pallone vagante da dentro l'area piccola. 2-2 finale. Partita combattuta fino all'ultimo e risultato giusto». Ed eccovi ora la campana bassanese ad opera di Marco Santarcangelo (in vece dello "storico" Nereo, ieri dimesso dall'ospedale: ancora auguri!): «Finisce 2-2 il derby vicentino. Lo Jus Sport Bassano privo del Presidente Nereo Merlo immobilizzato a letto da un serio infortunio ciclistico e privo pure di quasi tutta la difesa titolare, affronta un agguerrito Vicenza in casa dei cugini e strappa un meritato pareggio arrivato quasi allo scadere. In breve la cronaca: partenza buona per i Bassanesi che tengono il possesso di palla: dopo 10 minuti un gran tiro di Agostini (Bassano) viene deviato in angolo dal bravo n. 1 vicentino, ma il gol è maturo, infatti Bassano ottiene il vantaggio su tiro da fuori area di Sartore respinto dal portiere e ribattuto in rete da Di Benedetto, sempre in agguato come un falco. Il primo tempo si chiude con lo Jus Sport in vantaggio, ma sin dall'inizio della ripresa si capisce che la "musica" è diversa... Il Vicenza si fa arrembante, pressa e macina gioco; dopo pochi minuti sfiora il gol... Solo una prodezza del portiere giallorosso evita il pareggio che però è solo rimandato di qualche minuto in quanto dopo poco Vicenza colpisce un palo e sul rimbalzo Struzziero lasciato libero appoggia comodamente in rete: 1 -1! Il Vicenza spinge ancora e grazie ad un errore difensivo dei giallorossi raddoppia intorno alla metà del secondo tempo con Pelliccione. Bassano tenta di reagire e sfrutta le ultime energie per agguantare un pareggio che alla fine arriva con una semi rovesciata in area di Rebecchi su assist di un positivo Dionello da poco entrato: 2 - 2 e dedica al Presidente. Non c'è più tempo per molto altro e la sfida si chiude senza vinti né vincitori: giusto così per quanto visto in campo». Con grandissimo piacere, vi riportiamo le note dell'irriducibile Nereo Merlo: «PAREGGIO 2 a 2 NEL DERBY VICENTINO TRA LEX VICENZA E JUS SPORT BASSANO. Partita equilibrata. Bassano privo di tutta la difesa titolare (fuori: Giovanni Parolin, Alex Vidale e Luca Chiminazzo). Si va comunque al riposo con la formazione giallorossa in vantaggio grazie al gol di Di Benedetto dopo un bel tiro di Nicola Sartore. Nella ripresa il Vicenza pareggia a va a sua volta sopra di un gol: 2 a 1. All’ultimo minuto Bassano raggiunge però il meritato pareggio con gol del rientrante Bum-bum Leo Rebecchi. Entrambi i goleador bassanesi hanno dedicato i gol al Presidente Nereo Merlo in convalescenza dopo il bruttissimo incidente di cui è rimasto vittima mercoledì scorso mentre si allenava con la bici da strada. Prossimo appuntamento per Jus Sport Bassano mercoledì prossimo in casa (campo di Travettore) contro la compagine di Bergamo Lex». Grazie mille agli inviati.
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"L'altra PARTITA..." (di Matteo Cornacchia)

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FRATTA DI CANEVA (PN) - Sono circa le 12.00 di una domenica primaverile. La prima domenica primaverile. Gli Avvocati Pordenone sono reduci dalla sconfitta patita contro il Fiaschetti nell’ultima giornata del campionato amatoriale. E si sa: per farsi passare la malinconia di una partita storta non c’è nulla di meglio di un pranzo in agriturismo, tanto per rinsaldare il gruppo. Dopo un primo giro di “pippe” al chiosco del campo, rispondono presenti in 8: Tirelli, Cornacchia, Brovedani, Iodice, Rumiel, Cesaratto, Bellotto e il rientrante Diego Da Ros, gran mogol dell’agriturismo locale. Una rapida consultazione dell’agenda, qualche telefonata, e verso le 12.45 Roccia Da Ros conduce il gruppo di impavidi verso il “Cortivo Pancotto”, in località Fratta di Caneva (posto davvero splendido!!!). E’ qui che si consuma, inaspettata, la tragedia della stupidità umana. I due Matteo della compagnia, Cornix e Brovedinho, verso le 14.00, praticamente al termine di un pranzo luculliano, si assentano dalla tavolata per una innocente fumatina. Giunti in cortile raccolgono il desiderio di un bambino di fare due tiri al pallone (per la precisione: Cornix bada il bimbo, Brovedinho intrattiene la mamma…). Ignari di quanto stia per accadere, accompagnano l’infante in un campetto di calcetto, adiacente al locale, proprio sotto al campanile del paese (il classico campetto da oratorio all’ombra de’ cipressi…). Là si presenta, dinnanzi ai loro occhi, una scena che i due mai avrebbero voluto vedere: cinque sedicenni, tutti a petto nudo, intenti a palleggiare in mezzo al campetto. Basta uno sguardo, un rapido cenno d’intesa, e i due Matteo sono di nuovo nel locale, a capotavola, pronti a lanciare il guanto della sfida: “Signori, ora vogliamo sapere quanti di voi hanno i coglioni!!!”. Mattia Tirelli, per non saper né leggere né scrivere, abbandona il gruppo e fugge a Sacile indebitato fino alle mutande. Rumiel, reduce da una notte brava, imita il compianto prof. Cervenca e si accascia sul tavolo con tanto di craniata al piatto dei fagioli. Diego Da Ros avverte il pericolo, e mette le mani avanti “Sono sposato. Ho un ginocchio rotto. Sono pieno. Ho mangiato troppo. Devo tornare a Sacile”. Ignari, ma impavidi, rispondono presente in tre: Iodice, Bellotto e un grandissimo Cesaratto. “Bene – illustrano i due Matteo – giusto in cinque. Noi, che abbiamo i coglioni, adesso andiamo là fuori e, se siamo uomini veri, sfidiamo i ragazzini a calcetto!!!”. Altro giro di grappe per resettare l’ultimo briciolo di lucidità, e parte il primo messaggio a Toni Pollini. Ecco il testo: “Abbiamo prolungato la giornata. Dietro la chiesa di fratta di caneva ci sono 5 ragazzini che attendono avversari. Ci riteniamo autorizzati”. La risposta del Presidentissimo non ammette esitazioni all’impresa: “SOLO UN TEMPO!”. Altro giro di grappe e via, a procurar battaglia. L’ingrato compito di andare a parlamentare con i ragazzini (che nel frattempo sono più che raddoppiati) è affidato a Cornix, il più lanciato (e ubriaco) di tutti. Il volatile punta a colpire i giovinastri sul tasto della dignità: “Ragazzi, credete di riuscire a battere una squadra di vecchietti ubriachi? Il più giovane di noi ha 36 anni e siamo reduci da una partita di calcio e dal cappone “in tecia” di Pancotto: che dite? Pensate di farcela?”. “Vi stracciamo!” è l’inequivocabile risposta dei baldi giovani, che fra il divertito e l’incredulo accettano il guanto di sfida. Giusto il tempo per recuperare auto e borse da gioco a Fiaschetti, gli Avvocati Pordenone si ripresentano a Fratta con questa formazione: Brovedani in porta (con guanti di Cornacchia e scarpe di Rumiel), Iodice (petto nudo e pantaloni della tuta avvocati), Bellotto (con calzoncini di Brovedani, calzettoni rammendati di Brovedani e scarpe da ginnastica riesumate dall’84), Cesaratto (maglietta nera degli avvocati e pantaloni della tuta, sempre degli avvocati) e Cornacchia (improbabili scarpe verde shokking e maglietta gialla prestata da uno dei ragazzini con impressa la scritta “Calcio Godega”). Lo schieramento iniziale prevede un 2-2, con Bellotto e Iodice dietro, Cornacchia e Cesaratto davanti. Dopo un rapido consulto via SMS con Toni Pollini si propende per un più guardingo 3-1, con Cesaratto spostato sulla linea difensiva e Cornacchia da solo in avanti. Fuori dal campo rimangono Diego Da Ros, che continua a ripetere “No ghe credo, no ghe credo”, e Rumiel, che nonostante la botta di sonno non abbandona i compagni e si addormenta sul volante del suo “urban cruiser” dietro la porta difesa da Brovedinho. L’inizio del match è subito veemente. Dopo qualche schermaglia iniziale, Iodice serve lo sgusciante Cornix che brucia sul tempo il suo marcatore e infila al volo sul primo palo: 1 a 0. Non passa molto, e i tamarri (pardon, volevo dire ramarri) raddoppiano: è Bellotto a sfruttare un affondo dei suoi e a concludere di prepotenza. I sedicenni iniziano a capire che la cosa si fa dura. Qualcuno sussurra: “Non si passa: è un muro!”. E infatti i tre dietro non lasciano passare nemmeno un filo d’erba, con Brovedinho che dimostra grande sicurezza nelle rare volte in cui viene chiamato in causa. E’ forse l’eccessiva sicurezza che induce il portiere naoniano a tentare la sortita palla la piede, puntualmente punita dai giovinastri: 1 a 2. Partita riaperta? Ma che: ci pensa Iodice, che con un imprevisto cambio tattico spedisce Cornix in difesa (sulla destra) e si appropria del centrattacco. E alla prima occasione punisce: 3 a 1. A questo punto la partita sembra incanalata sul binario giusto, ma i giovani frattesi (o come cazzo si dice…) sono abili ad approfittare di un vistoso calo dei legali (complici la stanchezza, il caldo, il merlot, il cappone, lo spezzatino di castrato, le birre del dopopartita, le grappe, il caffè, l’ammazza caffè e, soprattutto, l’anagrafe) e dal 1 a 3 si portano addirittura in vantaggio: 4 a 3. Il carisma di Iodice si fa sentire: “Oh ragazzi, passi quella col Fiaschetti, ma questa partita non voglio perderla! Non facciamo cazzate”; a ruota lo segue Bellotto: “Cornix, la fascia destra è tua. Se prendiamo gol da là ti stacco i testicoli”. Meno convinto Cesaratto: “Ragazzi, sto morendo…”. Ancora Iodice, in un pomeriggio di grazia, porta gli avvocati sul pareggio: 4 a 4 e accordo per il golden gol. E' qui che l’assurda bravata di una domenica pomeriggio diviene epopea, con un miracolo di Brovedani che si supera su un uno-contro-uno. Il pericolo scampato ringalluzzisce i nostri, che ricominciano a tessere trame interessanti, fino al capolavoro del Re Mida Iodice, che bagnato dal fluido magico (leggasi Merlot) risolve una caparbia azione personale con un diagonale imparabile: 5 a 4!!! I ragazzini, increduli, se ne vanno con le pive nel sacco (poi si saprà che fra gli 8 cambi a disposizione vi erano anche 2 maggiorenni!!!), mentre per gli avvocati la gloria assume le sembianze di ripetuti boccali di birra gelata nel bar del paese. Il prestigioso trofeo della "Cappone Cup" prende così posto nella bacheca dei ramarri... Affidiamo a Samuel Beckett il commento finale per questa assurda, ma al contempo straordinaria, partita: “Nasciamo tutti quanti matti. Qualcuno lo rimane”.
. LE PAGELLE
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BROVEDANI. Si complica la vita da solo sul primo gol. Qualche responsabilità anche sul tiro che ha portato al terzo gol: non sembrava irresistibile. Ma escluse queste due sbavature la sua prestazione è impeccabile: il capolavoro finale, sul risultato di 4 a 4, lancia i ramarri verso la vittoria. VOTO: 8
CESARATTO. Forse è quello più in difficoltà sul campo da calcetto. Ma come al solito non si risparmia e ringhia su ogni pallone nonostante la stanchezza. Un mastino in fase difensiva, lascia di stucco i giovani avversari in più di un’occasione. VOTO: 7,5
BELLOTTO. Si piazza nel cuore della difesa e fra un colpo di malta e l’altro di cazzuola erge un muro pressoché invalicabile. Chiama i suoi compagni di reparto e li dirige con sapiente sagacia tattica. Quando serve, poi, si riversa in avanti e mette la sua firma sulla vittoria segnando il secondo gol. VOTO: 8,5
CORNACCHIA. Non ci mette molto a carburare, anche perché è l’unico che, in mattinata, non ha dovuto correre. Segna il primo gol (di pregevole fattura), mette le sue zampette nelle azioni che contano (compreso un tacco al volo fuori di un soffio). Più in difficoltà quando deve difendere, si fa comunque guidare dalla regia di Bellotto. VOTO: 8
IODICE. Monumentale. A metà partita capisce di “avere il fluido” in corpo, dirotta Cornix sulla fascia e si piazza al centro dell’attacco dove inizia a fare a sportellate con tutto e tutti. Attrae un’infinità di palloni manco fosse una calamita, e sigla una tripletta alla Toni (quello dei bei tempi). VOTO: 9
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martedì 30 marzo 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 5,5: inoperoso il primo tempo, poteva fare qualcosa in più in occasione del primo gol. Casucci 6: difende la sua fascia con ordine. Cesaratto 6,5: attento e sicuro. Iodice 6: svetta sulle palle alte. (Rumiel) 5,5: statuario, nel senso dinamico del termine... Bellotto 6: benino. Rigore dubbio, ma la gamba c’era. (Luisa Vissat) 6: diligente in campo, esuberante sotto la doccia in versione "Gianni Morandi". Gasparini 6,5: bene in chiusura. Stella 6,5: sulla sua fascia non si passa. Moro 5,5: i brutti campi non lo favoriscono. Tirelli 5,5: un po’ sulle gambe. Brovedani 6,5: un paio di buoni lanci vanificati da fuori giochi dubbi. (Fantuzzi) 6: si sistema nel mezzo, ma il campo infame non è adatto ad esaltare il suo calcio. Vicenzotto 6: poche palle giocabili, ma le gambe erano toniche. (Celano) 6.5: buona prestazione, condita da determinazione, pressing e qualche bella giocata incompresa.
. Pòllini di saggezza. Terreno di gioco impresentabile, fatto di terra mista a ghiaia e solcato dai cingoli del trattore. Nello spogliatoio, rivolgendosi con tono serio ai suoi ragazzi che si stanno cambiando: "Mi raccomando, riscaldamento fuori dal campo, che si rovina!".
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domenica 28 marzo 2010

AMATORI - Si chiude il campionato con una sconfitta onorevole...

. Il Tabellino FIASCHETTI - AVVOCATI PN 2-0 (0-0) Formazione: Cornacchia, Casucci, Cesaratto, Iodice [C] (Rumiel), Bellotto (Luisa Vissat), Gasparini, Stella, Moro, Tirelli, Brovedani (Fantuzzi), Vicenzotto (Celano). FIASCHETTI di CANEVA (PN) – Si chiude l'avventura 2009/2010 dei ramarri nel Campionato Amatori Amici del Calcio (che per gli "altri" proseguirà però ancora per due giornate), con una sconfitta in quel di Fiaschetti. Il bilancio, a dispetto della precaria classifica finale, è positivo: mai come quest'anno si è vista in campo una Squadra vera, unita e compatta, che ha saputo confrontarsi alla pari con tutti gli avversari, più giovani ed allenati... I neroverdi erano riusciti ad imbrigliare i padroni di casa per tutto il primo tempo, con una prestazione attenta e ordinata, quasi senza sbavature. L'unica disattenzione aveva costretto Bellotto a sdraiare un avversario all'ingresso dell'area, con conseguente penalty; il pennuto naoniano però ipnotizzava l'avversario incaricato della massima punizione e lo costringeva a calciare una "loffia" rasoterra fuori dallo specchio della porta. Nella ripresa, dopo qualche cambio tra le fila neroverdi, si rompevano gli equilibri con un piazzato dal limite che rimbalzava sull'insidioso terreno solcato dai cingoli del trattore, traendo in inganno il buon Cornacchia proteso in tuffo. Poco dopo giungeva il raddoppio dei locali con una prodezza dallo spigolo dell'area: gol "alla Del Piero" (quando li faceva...) con palla che si infilava nell'angolo lontano. I ramarri non trovavano le energie per reagire, fatta eccezione per un gran tiro dell'ottimo Stella che usciva di poco e per una palla lisciata dal rientrante Tirelli a tu per tu con il portiere. Finisce poi con le note di "Se perdo anche te" (Gianni Morandi) che echeggiano dalle docce e con un manipolo di irriducibili che, in questa meravigliosa domenica primaverile, si trattiene all'Agriturismo "Cortivo Pancotto" di Fratta di Caneva per degustare, tra le altre portate, il prelibato cappone di casa. Poi, quella incurabile passione per la sfera di cuoio (fomentata dall'alcol assunto a tavola), ci regalerà delle memorabili pagine di vita vissuta...
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sabato 27 marzo 2010

AVVOCUP, 1^ giornata - Padova e Brescia partono col piede giusto!

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TRIESTE-PADOVA 0-3 - Nella sfida del girone "B" che vedeva opposti gli alabardati ai pluricampioni di Padova, si è registrato il successo dei Padovani che si sono imposti con un risultato perentorio. Il nostro inviato speciale padovano Marco Cappellari ci riporta i marcatori: Paolo Rossi con un tiro deviato da un difensore, Mario Martinelli direttamente su punizione ed infine il generoso Mirco Arena (non vi sono specifiche descrizioni in merito).
BRESCIA-BERGAMO 3-2 - Il derby lombardo del girone "A" si conclude con la vittoria delle rondinelle, che hanno prevalso di misura in una gara scoppiettante. Il nostro inviato speciale bergamasco Luca Cerullo ci racconta sinteticamente la gara: «Perso 3 a 2. Noi in vantaggio con Guarino. Poi pareggio del loro 9. Primo tempo in parità. Secondo tempo con loro in vantaggio. Nostro pareggio con Scudeller. E a 10' dal termine 3 a 2 loro. Vittoria tutto sommato giusta... Terzo tempo all'aperto a 10 gradi alle 21...». Ecco invece la versione di casa bresciana nella cronaca del super bomber Giulio Soldà: «Inizio al crepuscolo in un'atmosfera surreale. Bergamo parte forte e crea un paio di occasioni molto pericolose salvate dal duo di centrali Rota e Pagliuca. Intorno al quindicesimo Bergamo passa con una bella azione del suo centravanti che scarica alla seconda punta che solo davanti al portiere trafigge l'incolpevole Tinti. Lo Jus Brescia che fino a quel momento si era resa pericolosa solo con delle incursioni ripetute ma infruttuose sulla sinistra, si ricorda che esiste la fascia destra e da un'azione personale di Abate nasce il pareggio. Il numero sette orobico salta due uomini e converge verso il centro effettuando un passaggio rasoterra al limite dell'area dove Soldà, liberatosi dal suo arcigno stopper, con un rasoterra chirurgico realizza l'1 a 1 a fil di palo alla sinistra del portiere. Bergamo reagisce e solo un miracolo di Tinti impedisce il pareggio su una girata sottomisura del centravanti. Nel secondo tempo Brescia passa dallo schema un pò bohémiens del primo tempo ad un più solido 4-4-2 e la partita cambia. Il due a 1 bresciano nasce da un'azione corale, Tomaselli lancia Soldà che scarica per Caruso che con un'apertura illuminante pesca un taglio di Abate che controlla di petto e trafigge il portiere con un perfetto lob sul secondo palo. Bergamo reagisce subito pareggiando con il suo centravanti con un'insistita azione in area bresciana, sventata una prima volta da una uscita a kamikaze di Tinti che si arrende subito dopo sul contro-cross che vede libero sul secondo palo il n. 9 che realizza il momentaneo pareggio. Poi Brescia riprende a macinare gioco e torna in vantaggio definitivamente. Il 3 a 2 nasce da un'altra incursione di Abate che supera sulla fascia il diretto marcatore, entra in area, attende che il portiere esca e poi serve un perfetto assist a Soldà che segna con un destro sottomisura. All'ultimo minuto Bianchetti per Brescia controlla bene nell'area piccola e colpisce di interno destro colpendo la traversa a portiere battuto. Partita corretta, ben arbitrata, conclusa con il consueto terzo tempo da "Antò o pizzaiolo". Brescia 3, Bergamo 2».
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venerdì 26 marzo 2010

AVVOCUP – Domani decolla la quinta edizione del Torneo Forense

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PORDENONE – Ci siamo finalmente! Domani prenderà ufficialmente il via l'AVVOCUP 2010: le prime due gare che avranno luogo sono Brescia-Bergamo (in campo alle 18:30), per il girone "A", e Trieste-Padova (15:30) per il girone "B". Completeranno poi il quadro della prima giornata le sfide infrasettimanali che vedranno oppposte Vicenza-Bassano (31.03, ore 18:30) e Treviso-Pordenone (30.03, ore 20:30). Colgo l'occasione per rivolgere un ringraziamento anticipato ai miei preziosissimi "inviati speciali" che anche quest'anno sapranno certamente contribuire all'aggiornamento in tempo reale sul Blog di risultati, marcatori e classifiche. Un saluto particolare al collega Merlo di Bassano, recentemente coinvolto in un sinistro stradale, per augurargli di cuore una prontissima guarigione: ti aspettiamo Nereo! Buon Torneo a tutti!!!
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mercoledì 24 marzo 2010

AMATORI – «Non infangate il nome del Kaptàno!» (di Antonio Pollini)

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PORDENONE – Cari amici, dopo il singolare episodio arbitrale di sabato scorso, che ha fatto registrare il primo caso di espulsione per "responsabilità statistica da bestemmia" nella storia del calcio (vittima designata il nostro Kaptàno), è giunto a Mr Pollinigson il referto arbitrale. Il nostro Toni, una volta letto il comunicato, ha ritenuto di inoltrare al signor Giacomo Tonus, organizzatore e responsabile del Torneo Amatoriale Amici del Calcio di terza divisione, la missiva che riporto di seguito, per svolgere alcune puntualizzazioni. Signori, il dibattito è aperto. «Ho ricevuto il comunicato ufficiale relativo alla giornata del 20-21 marzo 2010. Al calciatore Paolo Luisa Vissat è stata inflitta una giornata di squalifica per aver pronunciato frasi blasfeme. L'avv. Paolo Luisa Vissat non ha mai bestemmiato in vita sua, né sabato 20 marzo 2010, durante la partita contro il San Dan, ha bestemmiato in campo. E' bene che tutti i partecipanti al Torneo vengano informati sui fatti. Durante la partita, circa il venticinquesimo del secondo tempo, il direttore di gara, dopo che il pallone era uscito dal campo, sospendeva la partita e chiamava a sè il capitano della squadra di calcio degli Avvocati, Andrea Bellotto, sostenendo di aver sentito nel corso dell'ultima azione di gioco, prima che la palla uscisse dal campo, uno dei giocatori della squadra dei legali bestemmiare. Non era però in grado di individuarlo. Per questo motivo o il capitano faceva confessare l'autore della frase blasfema per sanzionarlo con l'espulsione o avrebbe espulso direttamente il capitano. Tutti avevano manifestato la loro estraneità (non si riesce a capire perché doveva essere un giocatore degli Avvocati a bestemmiare e non uno del San Dan) ma, viste le insistenze dell'arbitro che non intendeva proseguire la partita, veniva invitato l'avv. Paolo Luisa Vissat ad accusarsi di un fatto al quale era completamente estraneo. Non voglio entrare nel merito dell'applicazione del regolamento da parte del Giudice di gara, ma solo precisare che l'avv. Paolo Luisa Vissat non è un bestemmiatore, né ha mai bestemmiato in vita sua. Veda l'organizzazione se, nel caso di specie, debba essere inflitta una gara di squalifica per "bestemmia oggettiva". Cordiali saluti. Avv. Antonio Pollini P.S. (Ti sarò grato se vorrai inoltrare questa mia osservazione a tutti i responsabili delle squadre partecipanti al Torneo)».
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martedì 23 marzo 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 6+: partita senza grosse sbavature (salvo il gollonzo!). Casucci 7-: una delle sue migliori gare degli ultimi tempi. (Celano) 6,5: aiuta un po’ tutti quando le forze calano. Impreciso in alcuni appoggi. Gasparini 7+: dove c’è lui non si passa. E ha anche piedi e ossigeno per impostare. Luisa Vissat 7: alcuni interventi da gran difensore. Si immola per la squadra dichiarandosi blasfemo. Bellotto 7+: gara più che buona. Annulla il suo e aiuta gli altri difensori. Rumiel 7,5: oggi fa la differenza in mezzo, davanti e anche dietro. Stella 7: macinino inesauribile, giostra anche con buona qualità. Moro 7-: corre molto e quando ha la palla sa sempre prima cosa fare. Arranca un po’ verso la fine in sacrificio sulla sinistra. Tauro 7-: imposta con precisione e pressa persino i loro portatori. (Cesaratto) 6,5: prima a sinistra dove tiene e si propone. Poi si prende in marcatura il piccoletto che lo fa sudare. Iodice 7: è il perno di una disposizione ordinata e redditizia del nostro centrocampo del primo tempo. (Fantuzzi) 6,5: finchè ha gamba distribuisce e costruisce con precisione. Poi perde lucidità col tempo. Vicenzotto 6,5: partita di sacrificio, un po’ solo in avanti. Si procura con abilità un rigore (netto) che trasforma. Pòllini di saggezza. Al termine della partita siamo tutti nello spogliatoio. Vista l’incredibile decisione dell’arbitro, che in barba alla Costituzione, voleva espellere il capitan Bellotto per scurrilità oggettiva e dopo l’atto di eroismo del Kaptano che si autodenunciava e si prendeva il cartellino rosso al posto dell’anonimo bestemmiatore, Toni si rivolge a Paolino Luisa Vissat e dice “Non avevi la fascia di capitano, ma hai dimostrato spirito di sacrificio e attaccamento alla maglia. Sei il nostro Salvo D’Acquisto!”.
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domenica 21 marzo 2010

AMATORI - Successo dei ramarri nella penultima di campiopnato (di Eugenio Pergola)

. Il Tabellino AVVOCATI PN - SAN DAN 2-1 (2-0) Formazione: Cornacchia, Casucci (Celano), Gasparini, Luisa Vissat, Bellotto [C], Rumiel, Stella, Moro, Tauro (Cesaratto), Iodice (Fantuzzi), Vicenzotto. Marcatori: Vicenzotto ‹r›, Rumiel. . SEDRANO (PN) - La banda Pollini vince l’ultima partita in casa del torneo amatoriale, contro gli Amatori San Dan, grazie al ritorno della divisa bianca con bordi verdi. Squadra abbastanza rimaneggiata e con la panchina corta per i ramarri. Si comincia, in un pomeriggio grigio, verso le 4 e venti del pomeriggio, causa precedente partita dei bambini del San Quirino. Mr. Blogger arriva al campo alle 4 passate, proveniente dal funerale del papà di Michele Feltrin, convinto ormai di non giocare anche perché alla fine del primo tempo deve scappare e partire per il Cadore dove lo attende un fine settimana dedicato ai fossili (non gli bastavano quelli in campo?!?), e Toni gli dice con un ruggito che deve cambiarsi ed entrare in campo. Mentre va in auto a prendere la borsa, l’arbitro comincia a mostrare la singolarità del materiale di cui è fatto: ha infatti iniziato l’appello e non vuole attendere Mr. Blogger che è a 5 metri nel parcheggio e si fa prendere da una crisi isterica che al confronto quelle di Kanzucci quando rinnega che l’8 sia “il suo uomo” sono delle amabili disquisizioni. Mentre sta per battere i piedi in terra, gridando che cose così non ne ha mai viste (ma dov’è abituato ad arbitrare?), entra Mr. Blogger e l’appello si può fare. La squadra presenta un paio di novità, una gradita ed una meno: come all’andata sono infatti della banda sia The Magic Vice (che parte dalla panca) che il ciclista azzoppatore di Giudici Sandro Tauro, che parte titolare. Tempo grigio, come detto, campo bello nonostante abbiano appena giocato, palloni ottimi, ventilazione assente: insomma, si può giocare a calcio, non come sette giorni fa. In porta il Gatto Cornix; difesa con Fabio Gasparini libero, marcatori The Kap ed AB x 3, Kanzucci sulla destra, Marcus Stella Stellina a sinistra; a centrocampo Rumnold, il Ciclista per caso ST ed il povero Mr. Blogger (catapultato in campo senza manco un secondo di riscaldamento); in avanti Vicenz8 e Fabiomoro. Fascetta nera sul braccio in segno di lutto per i ramarri ed iniziale minuto di silenzio in memoria dei papà dei Nostri Michele Feltrinho e Manlio. Si comincia con qualche difficoltà, almeno per i primi dieci minuti, in quanto gli avversari sono giovani (che novità…) e ben messi in campo ed i nostri faticano a trovare un buon assetto, a causa delle troppe novità in formazione: i San Dan premono, spingono molto, danno l’impressione di poter passare da un momento all’altro, anche se non creano azioni da gol pericolose. Invece i nostri, soprattutto a centrocampo, si sistemano bene, non concedono spazi, fanno girare bene la palla, sono ordinati: Rumnold fa un passo indietro davanti alla difesa, ST si alza a far pressing (!!!!), Mr. Blogger (sebbene imballato) fa un oscuro lavoro, i due esterni (soprattutto Marcus, ovviamente) cominciano anche a spingere e Fabiomoro comincia a macinare campo. Mentre i ramarri stanno pian piano venendo fuori, il n. 10 avversario pensa bene di farsi espellere in un minuto, facendosi ammonire due volte in pochi secondi (la seconda sanzione non è chiaro se sia stata una seconda ammonizione oppure un rosso diretto, in quanto ha protestato e bestemmiato). Poco dopo azione in attacco sulla nostra sinistra, Vicenz8 perde palla senza passarla a Fabiomoro, la palla diventa vagante per una distrazione della difesa, si avventa sulla stessa Fabiomoro che entra in area, salta un avversario e passa in mezzo a Vicenz8 (se solo passasse un po’ di più la sfera a Fabio…) il quale viene sdraiato da dietro da un avversario: rigore netto, che viene trasformato dal bomber Paolino, 1-0. E giacché ci siamo a quel punto facciamo anche il 2-0: punizione poco dopo la linea di centrocampo, Stella Stellina la batte immediatamente lanciando in area l’accorrente Rumnold (che gli aveva fatto cenno) sulla fascia opposta, tiro in corsa di piatto in controbalzo sul palo opposto e rete bellissima! Esce per il solito stiramento/contrattura il Ciclista Taurino (qualcuno gufava?) ed entra Ivan "Il Terribile" Cesaratto, che si piazza sulla sinistra e Marcus scala in mezzo (dove rende meglio). Intervallo, e subito dopo esce Mr. Blogger per Vice. Il San Dan cambia le punte ed entrano altri due giovani torelli che corrono e lottano (su di uno viene cambiata la marcatura: The Kap non riesce a stargli dietro e ad un certo momento per stanchezza fa un’entrata in doppia forbiciata carpiata con la quale per fortuna passa ad un mezzo metro dal furetto e non lo prende, perché altrimenti sarebbe stato un vero tentato omicidio) ma i nostri riescono a tenere abbastanza bene il campo, senza tuttavia mai riuscire ad impensierire gli avversari. Si nota una frase di quelle storiche di Kanzucci, che, una volta che la palla esce in fallo laterale, chiede al direttore di gara: «Arbitro, è verde o bianca?» (si noti che gli avversari avevano le maglie arancioni, il che denota la sua lucidità ed obiettività); va anche evidenziato che Il Nostro è riuscito nuovamente a sbagliare tutte le rimesse laterali che ha battuto, dando la palla agli avversari oppure facendo controfallo, tanto che ad un certo momento le rimesse non le ha battute più lui: siamo l’unica squadra in cui le rimesse non vengono battute dal laterale ma da un marcatore, che praticamente marca il nostro laterale… Al ventesimo esce il predetto Kanzucci ed entra Tatanka (che si distinguerà per alcuni campanili, per un colpo di testa verso la porta da circa 20 metri e per essersi autolanciato verso la porta da centrocampo anziché passare al libero Vicenz8: ecco un altro che spesso gioca la sua partita anziché quella dei compagni…). Verso la metà del tempo sale in cattedra l’arbitro! Palla lunga sulla sinistra della nostra difesa, un avversario la insegue insieme a due nostri difensori, l’arbitro (che era ad una trentina di metri) grida qualcosa, fa finire l’azione, si avvicina e, udite udite, dice che ha sentito una bestemmia, che non è in grado di dire chi l’abbia detta ma, siccome erano due maglie bianche ed una arancio, sicuramente l’aveva detta uno dei nostri perché erano di più e quindi doveva espellere uno dei ramarri! Stupore generale, anche gli avversari ridono, non possono credere a quanto stanno vedendo e sentendo (in fondo non aveva arbitrato male), ma la giacchetta nera è irremovibile, si avvicina al capitan AB x 3 e gli dice che se non viene fuori il nome di chi ha bestemmiato darà a lui il cartellino rosso. Siamo all’assurdo: espulsione per responsabilità statistica (2 su 3 del gruppo da cui proveniva la bestemmia sono dei nostri, quindi deve essere espulso un ramarro)! Dopo 5 minuti di incredulità si immola The Kap (che si trovava a circa 3 o 4 km dal punto del fatto…) che viene espulso (era molto affaticato) e si raggiunge la parità numerica. Nel finale assalto degli avversari, che sbagliano un paio di occasioni e segnano alla fine del recupero grazie ad un cross sbagliato che si alza e prende una traiettoria strana, mal vista e mal calcolata da Gatto Cornix, e la palla si insacca nel sette opposto. Finale 2-1 per noi!!! A seguire doppio giro di birre (o pippe, come volete) e propositi per il futuro. Considerazioni? Abbiamo giocato bene, Rumnold (corsa fluida che non gli si vedeva da mesi) e Stella Stellina una spanna sopra tutti, grande sacrificio ed utilità di Fabiomoro, buon ritorno di Vice (affaticato nel finale). Tra poco inizia il forense de noantri… .

venerdì 19 marzo 2010

PAPA' FELTRIN se n'è andato...

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TUTTI VICINI AL NOSTRO "MICHE"...
(funerali sabato 20, ore 15:00, San Michele di Sacile)
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giovedì 18 marzo 2010

AVVOCUP 2010: tutto pronto per il via! Ramarri all'esordio martedì 30 contro Treviso

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PORDENONE – Ci siamo dunque! La quinta edizione del Torneo Forense riservato ai soli avvocati o praticanti iscritti nei registri degli Ordini (con deroga per gli "storici"), denominato AVVOCUP, prenderà ufficialmente il via sabato 27 marzo per concludersi poi a metà giugno.
Rispetto alle edizioni passate (che hanno sempre visto trionfare l'invincibile armata dello Jusport Padova!), ci sarà una significativa novità: la prima fase con girone unico all'italiana lascia il posto alla formula con due gironi da 5 squadre cadauno (sulla parte sinistra del Blog troverete il calendario completo delle gare) e quarti di finale a seguire. Ciò si è reso possibile grazie alla new entry Rimini Lex, che ha portato a 10 il numero delle partecipanti (oltre ai ramarri, si contano le "veterane" Bassano, Bergamo, Brescia, Mantova, Padova, Treviso, Trieste e Vicenza).
La formula piuttosto elaborata del campionato (finalizzata a consentire ad ogni compagine un numero minimo di partite), è la seguente. Prima fase, come detto, a 2 gironi territoriali con gare di sola andata.
Questa la composizione dei gruppi: GIRONE A: Bassano – Bergamo – Brescia –Mantova – Vicenza. GIRONE B: Padova – Pordenone – Rimini – Treviso – Trieste. Seconda fase: le prime classificate di ogni girone passeranno direttamente ai quarti di finale. Le squadre dal secondo al quinto posto giocheranno contro quelle del girone opposto con il seguente schema: 2°A-5°B, 3°A-4°B, 4°A-3°B e 5°A-2°B; si giocherà in casa delle migliori classificate (2° e 3°). Le vincenti accederanno ai quarti di finale. Per completare il quadro dei quarti con le ultime due squadre, le perdenti giocheranno incrociate tra loro, sempre in casa delle migliori classificate nei gironi iniziali e abbinate possibilmente fra gironi diversi. Le vincenti saranno ripescate per i quarti di finale. Quarti di finale: le squadre verranno abbinate possibilmente sempre fra gironi diversi e migliore contro peggiore dei gironi iniziali. Gli incontri si giocheranno in casa della migliore classificata nei gironi (in caso di parità di posizione, in mancanza di accordo, si sorteggerà la sede). Seguiranno semifinali e finali; queste ultime (1°/2°, 3°/4° e minitorneo-triangolare fra le altre sei squadre) si terranno tutte nella medesima giornata conclusiva del Torneo (12 o 19 giugno, a Padova o Pordenone), al termine della quale, come da tradizione, seguirà una serata conviviale con tutti i partecipanti. La durata delle gare è sempre di 70' (due tempi da 35'); in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, si procederà direttamente ai calci di rigore. Nel girone di qualificazione all’italiana in caso di parità di punti in classifica si ricorrerà ai seguenti criteri di priorità: esito scontri diretti (eventuale classifica avulsa), differenza reti e maggior numero di reti segnate. I neroverdi, nella storia del Torneo, hanno fatto registrare due quarti posti (2007 e 2008), un terzo posto (2009) ed un secondo posto (2006); cosa manca? Come l'anno passato, il Pollini's Team esordirà contro i temibili colleghi dello Juris Marca (finalisti nella passata edizione): si giocherà a Treviso alle ore 20:30. Infine, come sempre, rivolgiamo un doveroso e sentito "GRAZIE DI CUORE" al padre della manifestazione, l'avv. Alessandro Ragno di Padova.
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martedì 16 marzo 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 6: ne salva un paio, ma non è impeccabile come al solito (vedi respinta corta sul primo gol). Casucci 6: Alterna cose buone e errori pacchiani. Dal quasi gol (puntuale inserimento), all’inutile protesta per un fuori presunto (mentre il suo si invola a insaccare). Lorenzon 6,5: il suo uomo non segna e non nuoce. Efficace. Iodice 6+: cerca di dare ordine alla difesa e chiude puntuale qualche svarione dei colleghi di reparto. (Bellotto) 5,5: si trova spesso uno contro uno e a volte la prende, altre no. Sarcinelli 7-: ottimo primo tempo e parte del secondo. Poi saltano gli schemi e si perde. Boschian 5,5: schiacciato dietro da un’ala rapida e tecnicamente capace. (Cesaratto) 5,5: si fa sentire ma è vittima della confusione tattica del secondo tempo. Stella 6,5: primo tempo esemplare, una spina nel fianco. Nel secondo si perde e si innervosisce. (Celano) 6+: ha sulla capoccia la palla gol che aspettava da tempo. Di poco alta. Moro 6,5: una gara più che buona, soprattutto il primo tempo e inizio ripresa. Galasso 6+: sempre più in partita. A volte gira largo, ma entra negli scambi che contano e indovina il gol. Brovedani 6: a fine primo tempo si gioca a calcio e lui c’è nelle azioni migliori. (Rumiel) 6: qualche zampata davanti (meritava miglior sorte un tiro salvato in tuffo dall’estremo avversario). Poi anche lui si perde. Vicenzotto 5,5: non in forma e a volte impreciso. Salva il voto perché tiene palla e prende falli con esperienza. Pòllini di saggezza. 1) Primo tempo. Lancio lungo verso la fascia, palla agli avversari perché Angelo marca il suo uomo dalla parte contraria (cioè verso il campo e non verso la linea dell’out). Toni, agitando la bandierina: “Angelo ma come fai a stare di là, e non dirmi che è colpa del sole o della neve!”. 2) Spogliatoio. Parlando di Pippo infortunato che non può venire a giocare, Sarci dice: "Sarà in giro con la morosa..." (con il tono di chi riferisce una cosa scontata). Pollini, sbigottito, resta in silenzio un pò, con la bocca semi aperta, e poi: "Ma ha la morosa?!?", altri attimi di silenzio e riflessione, e poi ancora: "E come mai io non lo sapevo?!?". .

lunedì 15 marzo 2010

AMATORI - "SPUNTI DI VICE..." (di Vincenzo Fantuzzi)

. CAVASSO (PN) - Non ho ancora potuto leggere l'articolo eccezionale che Eugenio-fotoreporter pubblicherà. Ma vado sulla fiducia. Il resto. La partita mi ha riportato indietro nel tempo. Due anni fa circa. Troppa leziosità al centro, non per eccesso di autostima o superbia - questo è ovvio - ma perchè il valore dei talentuosi giocatori era evidente: solo che non si andava avanti. Su campo piccolo, al centro si sta in tre, a meno che non si tratti del leggendario trittico di “velocisti” Montico-Sarcinelli-Fantuzzi, che allora forse è meglio essere in cinque!!! E tre, con i piedi di Matteo, Sarci, Fabio e Marco (a scelta uno poteva spostarsi, o riposare) possono fare quello che vogliono. Carletto, in questa partita, tiene troppo palla - è chiaro che è forte e fa la differenza, ma crea una serie di difficoltà di movimento agli altri. Alberto, al di là dell'infortunio, non deve giocare davanti, ma a supporto del centro campo. Anche azzoppato vale una diga. Fabio era fuori fase, senza spinta perchè in fascia non ha supporto. Ma è da lì che si poteva entrare. Vincezottogol bravo a tenere alta la linea, ma questa volta ha tenuto troppo la palla e un paio di volte è stato poco lucido (leggi, compagni di squadra liberi in prossimità dell’area in fascia opposta) - ma il decorso post-malanno giustifica ampiamente. Enrico Iodice sembra quasi キャプテン翼, Captain Tsubasa, dal famoso spokon manga giapponese sul calcio, sia per aspetto che per tenuta di ruolo: splendido e concentrato. E alla fine della partita “etereamente” (sin. angelico, nel senso di "con eleganza") incazzato. Matteo Cornix può poco, tra il rocambolesco rimpallare della prima occasione (o seconda) e gli altri tre gol. Forse, un’uscita anticipata avrebbe permesso la chiusura dello specchio della porta e una maggior difficoltà per l’avversario. Ma con i se e i ghe messi in fila si fa solo quello. Sarci giganteggia per l’eleganza nel dribbling stretto e per un paio di lanci lunghi che sembrano uscire da un calcolatore applicato ai piedi in grado di risolvere automaticamente la seguente formula: X-Xo=Vi*t+1/2*a*t^2 dove X-Xo è 25m Vi=56.57 e a=-9.81. Angelo fa una bella partita. Alcune giocate assolutamente pregevoli. Però basta lamentarsi senza motivo o chiedere quale indicazione seguire: Pollingstone o la panchina!? Come sempre ho saltato qualcuno. Ma come dicevo ad Andrea 3B, ad un certo punto, quando la partita non ha storia e si è come l’Italia nel match di rugby con la Francia (anche se le forze opposte a Fanna non avevano proprio quel gap) tutto diventa un varco aperto. Ogni giocata semplice diventa spettacolo. Peccato. Resta la rabbia. Ma anche quella stava gigioneggiando a centrocampo, in difesa, in attacco e forse anche in panchina. Questa volta è mancato, e debbo dirlo, il capitano-dai-due-cognomi: ci voleva grinta e spinta. Forse avrebbe fatto peggio? Impossibile. Ma sono giornate che capitano. Come diceva Mark Twain, il passato non ritorna ma può far rima. La cosa peggiore è stata, infatti, rivedere "il fantasma" dello “spirito” di squadra di un tempo. Per le prossime, oltre al ritorno di Pippo e degli altri (compresi i presenti) riporto una frase di Bunna, degli Africa Unite: "E domani? E domani è solo il primo giorno del resto della nostra vita". Una nota tra il primo e secondo tempo. Toni dice ad Alberto: "Scaldati!". Risposta del nostro: "Ma gioco davanti o dietro? Perchè ho due riscaldamenti differenti a seconda del ruolo!". Impagabile!!! That's all folks!!!
vice
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domenica 14 marzo 2010

AMATORI - I ramarri fanno harakiri... (di Eugenio Pergola)

. Il Tabellino 99 CENT - AVVOCATI PN 4-1 (1-1) Formazione: Cornacchia, Casucci, Lorenzon, Iodice [C] (Bellotto), Sarcinelli, Boschian (Cesaratto), Stella (Celano), Moro, Galasso, Brovedani (Rumiel), Vicenzotto. Marcatori: Galasso. .
CAVASSO (PN) - Non tutto da buttare nella giornata di sabato scorso per la formazione allenata da Mr. Pollinigson. Si comincia con le notizie dell’ultimo momento: assente il preannunciato Koala, sedicente stirato, pare mentre cercava di raccogliere una foglia di eucalipto cadutagli dalle zampe al risveglio dal letargo; al suo posto, costretto a venire dai vertici societari, Gatto Cornix; assenti anche il campo di calcio (si è giocato infatti su di un terreno bitorzoluto che definire campo di calcio è un’offesa ai campi, al calcio ed ai campi di calcio) ed i palloni da calcio (dei 4 visti in campo, nemmeno uno potrebbe esser utilizzabile in una partita nel cortile di casa con il proprio cane: meraviglioso poi quello di plastica di color rosa omaggio della Gazzetta dello Sport…); assenti nei ramarri i migliori giocatori della rosa, the Kap (doveva inaugurare una sauna in una qualche località sulle Alpi), Picco Gulnari (che fino alle 5 e mezza del pomeriggio sembrava aver smesso col calcio, poi è comparso nella locanda dal Maresciallo a Travesio ed ha rassicurato il povero Mr. Pollinigson) e soprattutto il più forte difensore che abbia mai calcato i campi di calcio (così imparate a farmi scrivere i pezzi…). In un primo momento sembra addirittura che la partita non si possa giocare per mancanza di acqua calda, poi finalmente viene trovata una bacinella ed un fornello da campo, si comincia a scaldare l’acqua e quindi si può iniziare. Il Generale e Tatanka arrivano al campo provenienti da Meduno, anziché da Fanna… Sulla panca dei ramarri siedono giocatori importanti: Bellotto x 3, Rumnold, Ivan, Tatanka; ci sono anche il cronista e fotografo ed il nostro Vice Fantuzzi. In campo, con le maglie neroverdi, i nostri si schierano con Cornix in porta, Mr. Blogger libero, Manu ed il dott. Bòskyan in marcatura, Kanzucci e Stella Stellina sulle fasce, in mezzo Brovedinho, Sarci e Fabiomoro, in attacco Vicenz8 e Galax. Tenuto conto dell’osceno campo e dei palloni da far rimpiangere i Supertele di quando eravamo bambini, i nostri dopo un po’ si mettono pure a giocare decentemente a calcio; si distinguono in particolare Sarci, metronomo del centrocampo, Mr. Blogger, impeccabile in difesa, e Stella Stellina, che spinge sulla fascia sinistra; il migliore comunque è il cane che ad un certo momento entra in campo e che in seguito lotterà col Generale per recuperare i palloni usciti. Nel momento più bello accade il patatrac: rimessa laterale dei ramarri al limite della nostra area, controllo sbagliato da parte di Brovedinho, tiro di un avversario, respinta corta di Cornix, palla tra i piedi di Manu e di un avversario, carambole varie e palla nel sacco. Poco dopo però gli avversari pareggiano la cappella: palombella innocua di Galax, il portiere la guarda, la guarda, la guarda e poi la guarda nella rete. Uno pari, risultato della fine del primo tempo. Ad inizio ripresa Bell8 x 3 entra per Mr. Blogger ed Ivan per uno spento e macchinoso dott. Bòskyan (evidentemente i suoi rimedi funzionano solo per gli altri…); poi entrerà Rumnold per un insolitamente acciaccato Brovedinho ed infine Tatanka per un insolitamente nervoso e moccolante Stella Stellina. Purtroppo gli avversari segnano ben tre gol (e gli mancava il loro giocatore migliore, quel torello che gioca in attacco e che negli ultimi due anni è stato una volta capocannoniere del torneo e l’altra secondo in graduatoria), due dei quali in contropiede, mentre i nostri prendono una traversa ed un palo e rischiano di segnare sia con Tatanka che con Kanzucci (che come richiesto ha giocato tutta la partita ed ha alternato momenti buoni ad alcuni bui: in particolare dovrebbe riflettere sul fatto che il suo uomo, il solito n. 8 - ah, già, l’8 non è mio, digli che l’8 non è mio, l’8 non è mio… -, ha fatto due gol, una volta perché era solo in quanto lui era in attacco ed un’altra perché lui non lo ha fermato o rallentato). Insomma, abbiamo giocato non male, meglio dei 99 Cent, ed abbiamo perso malamente: purtroppo la nostra cronica carenza in zona gol si è fatta ancora sentire, Vicenz8 reduce da scarlattina non aveva gambe, Galax girava al largo ed a vuoto, e siam restati praticamente a bocca asciutta (il gol è stata una topica del portiere): speriamo nel prossimo ritorno con noi dell’assente storico che ora lavora in banca… Terzo tempo divertente nell’osteria al Maresciallo di Travesio, con la chicca della falsa notizia data da Sarci di un Pippo che avrebbe dovuto smettere col calcio, poi smentita dal diretto interessato, con Toni che in quella mezzora ha perso trent’anni di vita… Considerazioni? Colpa dell’assenza delle maglie bianche e verdi…
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sabato 13 marzo 2010

Tutti vicini al nostro Manlio che ha perso il papà...

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UN ABBRACCIO AFFETTUOSO...
(funerali lunedì 15, ore 15:00, Madonna delle Grazie)
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martedì 9 marzo 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 8: tre interventi che valgono il prezzo del biglietto. Casucci 5,5: la palla scotta un po’ troppo tra i piedi. (Moro) 6: rende un pò più fluida la manovra in mezzo al campo. Contento 6,5: una buona gara di contenimento, anche se il suo non è proprio un fulmine di guerra. (Anzil) 6-: sulla fascia offre qualche sponda interessante, ma il piccolino dalla sua parte fa il bello e il cattivo tempo. Bellotto 6,5: gara precisa, senza sbavature. Pergola 6,5: vince la sfida con il suo avversario che non nuoce. (Luisa Vissat) 6: carico e motivato, ma un po’ impreciso negli interventi. Rumiel 6: davanti cerca di farsi sentire e non è supportato dal centrocampo. Stella 6-: non spinge come sa, anche perché si preoccupa di aiutare in mezzo. Iodice 5,5: avrebbe diverse opportunità di inserirsi senza palla. Ma non è nelle sue corde. Brovedani 5,5: poche palle a disposizione. Copre poco gli spazi che avrebbe a disposizione. (Cesaratto) 6,5: aumenta il dinamismo e procura l’espulsione.
Gurnari 6+: corre, salta, passa. Ma spesso gira a vuoto perché non ha soluzioni. Galasso 6-: gira ancora al largo dalle zone calde del campo, senza andare al sodo. (Celano) 5,5: sempre in agguato, ma non la vede quasi mai. Pòllini di saggezza. “Eugenio mi ha chiesto di organizzargli una partita per il suo compleanno (NDR: 4 aprile, cioè Pasqua): giochiamo coi Carabinieri!”.
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domenica 7 marzo 2010

AMATORI - Ramarri ancora a secco di gol: 0-0 contro Muzzati

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Il Tabellino AVVOCATI PN - MUZZATI 0-0 Formazione: Cornacchia, Casucci (Moro), Contento (Anzil), Bellotto, Pergola (Luisa Vissat), Rumiel, Stella, Iodice [C], Brovedani (Cesaratto), Gurnari, Galasso (Celano). SEDRANO (PN) - Una gara maschia, combattuta, con qualche caduto sul campo (Pippo, non fare scherzi col ginocchio!), ma tutto sommato divertente nonostante il pareggio a reti inviolate. La scarlattina costringe il bomber Vicenzotto a bordo campo, in veste di fotografo, così Pollini decide di caricare il peso dell'attacco (un solo gol nelle ultime 5 gare!) sulle possenti spalle del guerriero Rumnold, coadiuvato dal velocista Galasso. Prima dell'inizio, nello spogliatoio neroverde, superba esibizione di Mr Pollinigson che recita a memoria l'intero calendario calcistico dei ramarri: tutti i sabati occupati fino al 10 luglio, tra Amatori, Forense, tornei estivi e la chicca dell'amichevole contro i Carabinieri nel giorno della santa Pasqua. La platea, attonita, ascolta in religioso silenzio fino alla fine e poi esplode con un applauso scrosciante. Dopo una lunga attesa, alle 16:20 si dà finalmente il via alle ostilità. Quest'oggi ci viene concesso il privilegio di poter prendere a calci il pallone ufficiale dei Mondiali Sudafrica 2010, gentilmente offerto alla squadra dal buon Gegè (grazie!). Il primo tempo scorre via senza grandi emozioni, con le due squadre che si neutralizzano a vicenda. La ripresa si vivacizza con l'espulsione del portiere ospite che, fuori dall'area, respinge di mano una conclusione del neo entrato Cesaratto, destinata a finire nel sacco. Con la superiorità numerica i ramarri aumentano la pressione alla ricerca della vittoria ed un tiro velenoso di Anzil viene deviato in tuffo dal centravanti improvvisatosi portiere. Più tardi è il Hrubesch di Bagnarola (ottima prestazione da centravanti boa) a sciupare il colpo del K.O.: splendido cross dalla destra di Anzil e colpo di testa in beata solitudine che esce a lato di poco. I ramarri rischiano qualcosa per eccesso di generosità, concedendo qualche pericoloso contropiede (provvidenziale doppio intervento del pennuto naoniano). Su un altro ribaltamento di fronte arriva poi il gesto tecnico più bello della giornata, ad opera di Cornacchia che dà senso compiuto all'etimologia del suo cognome: tiro dal limite rimpallato, la palla cambia completamente traiettoria, il volatile preso in controtempo riesce ad invertire la direzione e staccare con un volo plastico, schiaffeggiando in angolo una palla che pareva oramai già in rete. "Minchia che parata!": prodezza applaudita da compagni ed avversari. Infine l'immancabile terzo tempo, con i festeggiamenti in onore del Kaptàno, neo cinquantenne: taglio della torta a forma di rettangolo verde, brindisi ripetuti e consegna della T-shirt commemorativa che reca impresso il grido internazionale del guerriero indomabile: "We'll get them here!" ("Li prendiamo qui!"). Poi il "rompete le righe" in tarda serata, con la patetica parata degli zoppi che vagano nelle tenebre...
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giovedì 4 marzo 2010

L'evento: 04.03.1960 - 04.03.2010, il "Kap" fa 50!!!

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PORDENONE - "Dice che era un bell'uomo e veniva, veniva dal mare, parlava un'altra lingua, però sapeva amare...": si apre così, con questa strofa poetica, la celeberrima canzone del grande Lucio Dalla intitolata "4.3.1943" ed ispirata proprio alla data di nascita del "marinaio di montagna" dai due cognomi. Non potevamo di certo lasciar passare inosservato il cinquantesimo compleanno del nostro storico "Kaptàno"! Ebbene sì, le candeline sulla torta parlano chiaro: mezzo secolo! E che "mezzo secolo", signori miei... Gli aneddoti, calcistici e non, le frasi storiche e le performances dell'istrione-fabbro-pallonaro più esuberante della storia del calcio nostrano, costituiscono la materia prima di un progetto ambizioso, sponsorizzato dalla Treccani: si tratta della pubblicazione di una collana in 50 volumi (uno per ogni anno d'età), con cadenza mensile, dal suggestivo titolo "Oltre la coppia" (sottotitolo: "Li prendiamo qui!"). Naturalmente c'è grande fermento tra tutte le fans di "King Sauna", ma anche tra i mariti delle stesse che temono la diffusione di scomode indiscrezioni. Staremo a vedere. La prima uscita dovrebbe essere presto a disposizione presso tutte le farmacie del triveneto. Per l'occasione è stata preparata una t-shirt commemorativa (foto a destra), che ha già ricevuto una marea di prenotazioni. Si pensa anche ad una gara amichevole celebrativa tra la squadra togata guidata da Kapitan Fracassa ed una compagine femminile, già contattata a tal uopo (foto a sinistra), proprio per rendere omaggio a quell'universo tinto di rosa cui il nostro beneamato si è dedicato, anima e corpo (non ha importanza in quali proporzioni), con ammirevole costanza per ben dieci lustri, ricevendo in cambio numerosi attestati di stima (e non solo...). La data più indicata per la disputa dell'incontro è certamente quella del prossimo 8 marzo, giornata dedicata a tutte le donne (ancora per poco: esiste infatti già una proposta di legge per anticipare "La giornata della donna" al 4 marzo, per ovvie ragioni); al termine della sfida, dopo l'irrinunciabile cerimonia della "doccia mista", si parla di una torta dalle dimensioni umane dalla quale potrebbe fuoriuscire proprio Lui, "Il distributore automatico di felicità", vestito solo di panna e crema e valorizzato da uno strategico e sgargiante fiocco in raso rosso posizionato ove si conviene. Intanto, per cominciare a calarci nelle pieghe del personaggio, vi proponiamo alcuni spezzoni tratti dal Blog, che potrete godervi di seguito unitamente alle immagini qui raccolte. Prima però, vogliamo chiudere con il toccante omaggio reso da colui che non esitiamo a definire un secondo padre per il nostro Kaptàno, Toni Pollini: «E' come un gatto in calore...». da «AMATORI - Un violento uragano dall'America si abbatte sui "ramarri": 5-0!» (domenica 1 marzo 2009) Chiudiamo con una nota di colore (e conseguente richiamo storico) sulla quale non potevamo non soffermarci. Siamo a pochi minuti dalla conclusione. Gli avversari, dopo un dominio incontrastato, conducono per 4-0. I nostri, stravolti dalla stanchezza e annichiliti nello spirito, attendono mestamente il triplice fischio finale per porre fine all'agonia. Ma... in campo c'è uno squilibrato che non si è ancora arreso, che incita i compagni e li sprona alla ricerca del gol e che, con un motto d'impeto di "custeriana" memoria (leggi: generale Custer nella battaglia di Little Bighorn. E sappiamo come è finita...), lancia a squarciagola l'urlo dell'irriducibile combattente: «ALLA CARICAAAAAAA!!!!!!»... E sappiamo come è finita... Tremate, il Kaptàno è tornato... da «Si conclude l'avventura romana di Kaptàn Katodik!» (giovedì 4 giugno 2009) «...PARLIAMO DI BELLE DONNE, QUESTO CREDO SIA UN ARGOMENTO DI CUI LEI SI INTENDE PIU' CHE DEI PROMONTORI!»: è questa la fotografia del nostro Kaptàn Katodik (scattata da Magalli!) che rimarrà indelebile nella memoria degli italiani, insieme al sorriso ammiccante e compiaciuto dell'homo televisivus per antonomasia. da «Serial TV "Un Kaptàno a Roma (ahò!)", seconda puntata (11.01.2009)» (sabato 17 gennaio 2009) Il Kaptàno, rinchiuso in una gigantesca manona di gomma piuma (una scena che non avremmo mai voluto vedere, mai...), dal quale fuoriusciva solamente il suo ghigno sornione (foto a destra), è stato costretto con la forza a gareggiare (insieme a quattro energumeni) in una prova che era esclusivamente incentrata sulle doti atletiche dei concorrenti. Ebbene, dopo aver onorevolmente abbattuto un avversario nel primo round, il povero Kaptàno, nella seconda ripartenza, è franato rovinosamente al suolo dopo pochissimi passi, finendo a pelle di leone davanti a milioni di telespettatori; sarà difficile toglierci dagli occhi quella scena toccante della "manona" che arranca faccia a terra, mentre gli operatori di studio tentano invano di prestare soccorso.
. TANTI AUGURI DI BUON KOMPLEANNO
GRANDE, UNICO, IMPAREGGIABILE CAPITANO!!! . ................ .

martedì 2 marzo 2010

AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi

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Da Ros L. 6: alcuni buoni interventi, un po’ sorpreso sulla punizione del ko. Bellotto 6,5: paga – e valga per tutta la difesa e il centrocampo – 10 minuti di disordine dell’inizio ripresa, ma nel complesso inanella un’altra prestazione più che positiva. Contento 6+: sull’uomo si fa sentire senza grossi problemi, un po’ leggero in un paio di occasioni quando c’era da spazzare con decisione. Luisa Vissat 6: se c’è da lottare non si tira indietro, ma quando riceve palla per costruire il gioco, la perde quasi sempre o la rinvia storta. (Boschian) 5,5: a sinistra deve spesso tornare e rincorrere l’uomo. Non ha più forza per proporsi avanti. Pergola 6,5: francobolla efficacemente il suo uomo, che non crea pericoli. Iodice 5,5: acido lattico, campo sconnesso e pochi spazi limitano la volenterosa prestazione. (Gasparini) 6: aiuta difesa e centrocampo, ma senza spostare gli equilibri della gara. Brovedani 6-: un po’ tagliato fuori dal gioco. Unico lampo, un assist delizioso vanificato da un fuorigioco fantasma. (Rumiel) 6: una gara fisica, finita da punta a duellare a “sportellate” con il proprio marcatore. Moro 6-: scheggia la traversa con una delle sue incursioni, per il resto un po’ perso fra le linee. Anzil 5,5: elegante, ma su questi campi serve tener palla e prendere botte. (Celano) 5,5: svaria inoffensivo sul fronte offensivo. Poco servito. Gurnari 6-: prestazione di sacrificio, ma con le gambe pesanti non trova tempi e spazi per dettare gioco. Vicenzotto 5,5: conquista falli che fanno respirare la squadra. Ma salta poco l’uomo e non è mai pericoloso. Pòllini di saggezza. Intravede L. B. mentre si fa la doccia, notando una piccola zona del “lato B” non abbronzata e più chiara del resto della cute, quasi a formare un triangolino bianco là dove i glutei si fondono con la schiena. Sarcastico: “Chissà se ti vedesse la Fernanda di Tatanka”.
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