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mercoledì 29 settembre 2010

domenica 26 settembre 2010

EVERGREEN DAY - Una splendida giornata di calcio e solidarietà

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MARON DI BRUGNERA (PN) - E' stata proprio una domenica perfetta quella trascorsa a Maron di Brugnera, grazie all'organizzazione impeccabile dei padroni di casa e, soprattutto, alla massiccia partecipazione al pranzo ed alla pesca di beneficienza (dove i ramarri hanno fatto letteralmente man bassa!) che hanno fatto da appendice alle sfide calcistiche. L'associazione Evergreen di Sacile, nata nel 2009 a scopo benefico, ha promosso l'iniziativa (giunta alla seconda edizione) avvalendosi della bellissima struttura messa a disposizione dall'AFDS Amatori di Brugnera (campo di gioco e capannone adiacente). L'intero incasso della giornata andrà devoluto al reparto ragazzi del CRO di Aviano. Sul rettangolo verde, reso molto pesante dalle abbondanti piogge notturne, le quattro squadre partecipanti si sono misurate l'una contro l'altra in un mini torneo all'italiana. Il successo, per quanto non contasse la classifica, è andato all'AFDS di Brugnera, dimostratasi squadra ben rodata ed allenata. I ramarri, disposti in campo con l'inedito schieramento difensivo a zona (quattro in linea), si sono comportati molto bene facendo registrare due pareggi a reti inviolate ed una vittoria (con l'unico gol subito su un penalty concesso generosamente). Da segnalare tra le fila neroverdi l'esordio di Marco, giovane rampollo frequentatore di casa Rumiel, che si è ben comportato. Ecco nel dettaglio i risultati della manifestazione sportiva:
. 0-0 Evergreen Sacile - Avvocati PN 0-2 Intoccabili Sacile - AFDS Brugnera 1-1 Evergreen Sacile - Intoccabili Sacile 0-0 AFDS Brugnera - Avvocati PN 0-2 Evergreen Sacile - AFDS Brugnera 1-2 Intoccabili Sacile - Avvocati PN (ribetti, vicenzotto)
. Divertirsi e fare del bene è un binomio davvero vincente: complimenti dunque all'Evergreen ed a tutti i volontari che offrono un contributo sociale semplicemente insostituibile.
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venerdì 24 settembre 2010

EVERGREEN DAY - Ramarri in campo in un quadrangolare benefico!

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Maron di Brugnera

26.09.2010

I RAMARRI

SCENDONO IN CAMPO

PER BENEFICIENZA!

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giovedì 16 settembre 2010

DALL'INFERMERIA - "Roccia" Da Ros ha un ginocchio nuovo di zecca!

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SACILE (PN) - Sono passati otto mesi esatti da quel fatidico sabato 16 gennaio quando a Sedrano, a pochi minuti dal termine della gara contro l'Acar Roveredo, il ginocchio destro dell'indomito "Roccia" Da Ros ha deciso di prendersi un pò di riposo, licenziando in tronco il legamento crociato dopo oltre 44 anni di onorata carriera. Dopo una lunga serie di visite specialistiche e svariati esami clinici, con pareri discordanti («Nessun problema, ricominci pure a correre», «Bisogna operare!», «Dovrà fare a meno della danza classica per qualche mese», ecc.), finalmente la diagnosi corretta: rottura del legamento crociato anteriore con copioso versamento di Cabernet. Gli specialisti in occasione delle visite, hanno rimproverato severamente il buon Diego per l'enorme spreco: il lungo tempo trascorso dall'infortunio ha comportato infatti il completo assorbimento del versamento che avrebbe invece potuto essere imbottigliato con un intervento tempestivo. Lunedì scorso, presso una clinica convenzionata in Abano Terme, il roccioso atleta è stato sottoposto ad intervento chirurgico in artroscopia: l'operazione di ricostruzione intrarticolare del legamento crociato con innesto del semitendineo è riuscita perfettamente, tanto che il buon Diego è rientrato all'ovile già il giorno seguente. Lo staff dei sanitari ha illustrato la tecnica innovativa dell'intervento: «Considerata l'ossatura del paziente in puro granito, abbiamo ritenuto di adottare la procedura denominata "Steve Austin", adoperando un cavo in acciaio inox del diametro di 7,5 mm per garantire una tenuta ad oltranza ed evitare il rischio della ruggine. Effettivamente da oggi possiamo considerare la gamba destra del signor Da Ros come un arto bionico a tutti gli effetti». Ora sono previsti 90 giorni di stampelle con ginocchiera mobile e poi si potrà cominciare a caricare il peso sulla gamba. La notizia più confortante viene però dal responso fornito all'essenziale richiesta avanzata dall'interessato: «Ma certo signor Da Ros, lei può tranquillamente sedersi a tavola, da subito!».
Augurissimi di pronta guarigione Dieguito!
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mercoledì 15 settembre 2010

TORNEO RICCIONE - Diario di bordo: 3) Domenica 12

. DOMENICA 12 SETTEMBRE .
RICCIONE - La difficoltosa mattinata si apre con la tradizionale litania, recitata in coro senza sosta fino alla doccia post-gara: «Ma chi me l'ha fatto fare? Ma chi me l'ha fatto fare? Ma chi me l'ha fatto fare? ...». Il Kaptàno, vittima di una leggera distorsione al ginocchio nelle sfide di ieri, dimostra grande attaccamento a... se stesso e si trattiene in Hotel per iniziare la rieducazione dell'arto infermo ai bordi della piscina. Giungiamo provati al campo di gioco dove incontriamo gli avversari padovani che versano addirittura in condizioni peggiori delle nostre (!): gli effettivi a disposizione sono solo sette, contro i dieci dei ramarri! Urgono rinforzi. Si assiste così al penoso rito della tratta dei riminesi, puntualmente presenti all'ingresso dell'antistadio con la borsa da calcio ed inconsapevoli del loro destino: «A noi ne servono tre, più un portiere...», «Ci mancano due centrocampisti e un difensore», «Voi due andate di là e voi restate con noi», «Avete un attaccante in più?», «Me ne occorrono un paio di robusti per il trasloco di casa...», «Se ne avanzano due o tre li prendo per tinteggiare il garage...», ecc. I riminesi, encomiabili, si offrono con grandissima disponibilità ad ogni tipo di richiesta (quasi...), scomodando persino chi era sul piede di partenza per godersi una gradevole domenica al mare con la famiglia. La disfida può dunque avere luogo. Vista la rilevanza pressoché nulla del match, si pensa ad una soluzione originale per evitare di aggravare la già drammatica condizione dei contendenti: nasce così l'idea del "calcio balilla umano"! I giocatori immobili sul campo, ognuno rigorosamente inchiodato in una zona fissa di campo, la sola palla in movimento, nessuna monetina da infilare da nessuna parte... Nonostante l'accortezza usata, si contano comunque tre stiramenti a fine gara (Del Bianco, Canzian e Cavagna), mentre il risultato finale si concretizza in un ineluttabile pareggio a reti inviolate. La sfida viene dunque decisa ai rigori per la gioia delle due spettatrici che gremiscono gli spalti (trattasi delle Pradolin Sisters, verosimilmente mosse da pietà dopo aver preso parte alla notte brava). Finisce con la vittoria di Padova (7-6) dopo il secondo penalty ad oltranza: decide l'ultimo rigore calciato a lato di pochi metri da Bellotto, che sconta così le sue malefatte. I ramarri chiudono così al sesto posto nel Torneo che per la cronaca viene conquistato dagli amici di Ljiubliana che prevalgono dal dischetto contro Roma (terzo Livorno che supera di misura Bologna). Dopo la doccia c'è tempo per qualcuno per assaporare una piadina d.o.c. in uno dei chioschetti sul lungomare, tanto per non privarsi di nulla. Si chiude infine la gradevole tre-giorni con l'ultimo pranzo di gruppo, ancora una volta di grandissimo livello e poi si passa ai saluti di rito con partenza per il rientro nel primo pomeriggio, a ranghi più o meno sparsi. Nell'ormai preziosa collana delle gite di squadra, va incastonata quindi anche la perla di Riccione: quale la prossima avventura? Da lontano giunge il dolce profumo delle verdi praterie irlandesi... In chiusura due ringraziamenti molto sentiti: all'amico Alessandro Ragno di Padova, organizzatore del Torneo, per averci permesso di godere di un soggiorno perfetto sotto ogni profilo ed agli amici riminesi che hanno dimostrato (in aggiunta alle capacità tecniche) una squisita disponibilità ed una grande simpatia. Grazie di cuore a tutti!!!
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martedì 14 settembre 2010

TORNEO RICCIONE - Il diario di bordo: 2) sabato 11

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SABATO 11 SETTEMBRE
. RICCIONE - Risveglio inusuale in assenza dei consueti mal di testa e/o acidità di stomaco e, dopo aver reso onore al buffet regale allestito per la colazione, ci presentiamo puntuali - nonostante l'ostruzionismo del satellitare di Bellotto - al campo di gioco in erba sintetica presso l'antistadio di Riccione. Nell'azzurrissimo cielo estivo di Romagna splende un magnifico sole, ma sul terreno di gioco aleggiano delle fantozziane nuvole... di moscerini, che non daranno un attimo di tregua ai prestanti atleti. Quella di oggi è una giornata davvero molto speciale per la compagine neroverde che si appresta a vivere un evento che non esitiamo a definire di portata storica. Dopo l'ultra trentennale gestione "monodirigenziale", una nuova figura carismatica si affianca nel quadro dirigenziale societario a quella del monolite indiscusso Toni Pollini. I naoniani togati celebrano infatti quest'oggi il battesimo del nuovo dirigente accompagnatore ufficiale, con mansioni ausiliarie, Generale Francesco "Ciccio" Celano! Un giusto riconoscimento a colui che nelle recenti passate stagioni, dimostrando uno straordinario attaccamento alla squadra, ha speso larga parte del proprio tempo sulle strade del nord Italia, affrontando sui cingoli lunghe trasferte e coprendo memorabili distanze. Dopo il rito solenne dell'investitura, culminato nella nomina a custode della borsa valori e nella consegna dei palloni da gara, l'attenzione torna sulla kermesse calcistica. I ramarri, assai rimaneggiati, fanno conto sui "Cavagna Boys", gli amici/colleghi riminesi che si mettono generosamente a disposizione con ben cinque effettivi. Purtroppo il responso del campo, sul quale non ci soffermeremo oltre, non sarà dei migliori: due sconfitte nette, 0-2 contro Livorno (palo di Del Bianco sull'1-0) e 1-4 contro Roma, con punto dell'onore firmato dall'amico riminese Gencarelli e leggera distorsione al ginocchio per il Kaptàno. Il momento topico dell'intera mattinata calcistica si registra nel corso della gara contro Roma quando il vellutato collo piede destro dell'intramontabile Ragogna addomestica elegantemente un campanile che spiove dall'alto: ostilità interrotte per qualche secondo e applausi a scena aperta. La giusta punizione per l'indegna performance sul rettangolo verde giunge con l'orario fissato per la finale per il 5°/6° posto contro i colleghi di Padova: in campo domattina alle 9:30! I due dirigenti che hanno assistito alla disfatta da bordo campo non infieriscono negli spogliatoi: doccia e rientro mesto verso l'albergo... Il morale dei ramarri comincia a fare capolino da sotto i tacchi grazie all'ausilio di un birrone gelato consumato al bar della spiaggia come aperitivo; l'escalation prosegue poi a tavola a suon di Trebbiano, fino a raggiungere in seguito l'apice nell'intenso pomeriggio trascorso in riva al mare. Si torna (?) bambini sguazzando fra i cavalloni che imperversano e misurandosi in un'interminabile sfida a beach volley, per chiudere infine con un ulteriore bagno ristoratore serale. Il sapiente ed equilibrato Ragogna sentenzierà: «E' stato per me il giorno più divertente di tutto l'anno! E adesso ricomincio anche ad allenarmi...». Frattanto il diabolico Bellottik, con un bieco sotterfugio tenta di irretire il buon Brovedinho, che sta presenziando diligentemente al congresso di partito nella non proprio limitrofa Chianciano: «Siamo in finale, non puoi mancare!». Il prode clauzettano, fugata la più che legittima perplessità iniziale («Finale quinto-sesto?») grazie alla impensabile perseverante mendacia dell'amico fraterno, risponde all'appello: «Per cena son lì, prenota una camera!». La serata prosegue con il trasferimento dell'intera comitiva presso l'Hotel Mediterraneo dove si tiene la cena di gran gala. Degno di menzione il menù a base di pesce accompagnato dall'immancabile Trebbiano (oramai una presenza amica), che poco per volta contribuisce a riscaldare il clima nella sala. La miccia si accende però intorno alle 22:00 quando si scatena un furibondo Karaoke che coinvolge tutti i componenti di tutte le squadre (ndr: nel frattempo il Brovedinho si è aggregato alla comitiva!). Qui i ramarri calano il jolly, grazie al talent scout Enzo Del Bianco che catapulta sul palco le sue protette: parliamo delle "Pradolin Sisters", Ilenia & Eleonora, note in tutta la vallata tramontina con l'appellativo di "I usignòi di Vil di Mieç" (trad: "Gli usignoli di Tramonti di Mezzo"), che vanno subito a scomodare niente popò di meno che la grande Mina. Risultato: un autentico tripudio, con ovazione ed applausi scroscianti a non finire che si levano dalla folta platea. Una vittoria schiacciante e senza appello, ottenuta nonostante il tentativo di sabotaggio del temerario Canzian (attesa la querela da Ivan Fossati), che riabilita per intero l'onore pordenonese preso a calci in mattinata. Dopo la chiusura, durante la passeggiata per le vie del centro, l'inopinato incontro con i colleghi padovani fa crollare il castello di carte allestito da Bellottik ai danni di Brovedinho (oramai psicologicamente preparato per la finalissima): i due sono ancora amici, anche se dal "Tu" sono passati al meno confidenziale "Lei"... Per completare infine degnamente la trionfale giornata, una delegazione dei ramarri si imbarca sul pullman stipato di esuberanti adolescenti che conduce alla Baia Imperiale: canti, balli e... birra fino alle 4:00 e poi tutti a letto per il meritato riposo (?)...
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lunedì 13 settembre 2010

TORNEO RICCIONE - Il diario di bordo della tre-giorni sulla riviera romagnola: 1) venerdì 10

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PORDENONE – Sotto il profilo squisitamente calcistico, la spedizione in terra di Romagna ha rispecchiato fedelmente quelle che erano le attese: sesti classificati... su sei! Meglio così che peggio, come direbbe qualcuno... Per quanto concerne invece l'aspetto eno-gastro-mondano-festaiolo, si è andati addirittura oltre le previsioni, facendo registrare l'ennesimo grande successo nonostante le pesanti assenze. Evidentemente, quando si ha la fortuna di possedere una macchina ben rodata, la sostituzione di alcuni pezzi con altri non va ad alterare il risultato finale: divertimento garantito! Eccovi, in una opportuna e necessaria sintesi, il resoconto della tre-giorni.
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VENERDI' 10 SETTEMBRE
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PORDENONE/RICCIONE - Ritrovo fissato per le ore 14:30 presso la piscina comunale di Pordenone. Presenti Pollini & signora, Canzian & signora, Iodice, Pergola, Gurnari, Bellotto, Ragogna e Luisa Vissat. All'appello mancano solo i Celano's, partiti per conto proprio a bordo della "Celano's Mobile" come da tradizione - giungeranno poi in Hotel a notte fonda! - ed Enzo Del Bianco, accompagnato dalle "Pradolin Sisters" (Ilenia ed Eleonora), atteso per ora di cena. Prima della partenza, attimi di paura per il povero Ragogna che scampa per un soffio al tentativo di investimento da parte dell'esuberante Kaptàno, autore di una retromarcia quanto mai disinvolta. Tutto è bene quel che finisce bene. La comitiva giunge a destinazione in perfetto orario, ricevendo il benvenuto con uno spettacolare arcobaleno evidentemente allestito ad hoc: alle ore 19:00 ognuno ha già preso possesso della propria stanza presso l'Hotel Roma, albergo centralissimo a quattro stelle, a due passi dal mare. Segue aperitivo d'obbligo nell'affollato Viale Ceccarini in un locale dove il cameriere serve il conto con una elegante calzamaglia... in testa ed una pistola in mano! Poi tutti a cena nel sontuoso ristorante dell'Hotel: qui i ramarri danno senso compiuto al concetto di "pensione completa", trattenendosi a tavola fin dopo le 22:00 (il fresco Trebbiano di Romagna, rifornito ad oltranza, sopravanza di svariate bottiglie il meno apprezzabile Sangiovese). Frattanto, nel vicino Hotel Mediterraneo, sotto gli occhi attenti di Mr Pollinigson e dei responsabili delle altre squadre, ha luogo il sorteggio per l'abbinamento delle gare. L'urna si rivela magnanima con i neroverdi, regalando un'ora di sonno in più: in campo nella seconda gara, alle ore 10:45, contro la perdente di Roma-Livorno. Durante la passeggiata serale in centro, c'è il tempo per assistere al Kaptàno che mercanteggia per lunghi minuti con il simpatico Ahmed l'acquisto di uno stock di freccette luminescenti da lanciare per aria, fornendo poi una spiegazione poco convincente ai compagni che osservano attoniti il penoso teatrino («Le donne vanno matte per questi!»). Infine gli ultimi ramarri, recidivi, chiudono la serata nel medesimo bar teatro della rapina pre-cena, subendo la giusta punizione che questa volta si materializza in un indecoroso e "salatissimo" Mojito all'acqua di rose. Intorno all'una rientro in Hotel, dove staziona sorniona la "Celano's Mobile", strategicamente posteggiata dinanzi all'entrata e con il motore ancora caldo. Ora siamo finalmente al gran completo...
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venerdì 10 settembre 2010

TORNEO RICCIONE - Si apre ufficialmente la stagione dei ramarri

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PORDENONE - Dunque ci siamo, oggi alle 14:30 una sparuta rappresentanza del Pollini's Team si ritroverà per partire alla volta di Riccione ed inaugurare così la stagione 2010/2011. Le scarse adesioni e le immancabili defezioni dell'ultima ora hanno assottigliato le fila neroverdi al punto da ridurre la inedita comitiva a 15 elementi, di cui solo 9 (ai quali dovrebbe aggiungersi il collega Pettoello di Udine) potranno essere spremuti sul rettangolo verde: Bellotto-Bellotto-Bellotto (calcolato come unico individuo), Canzian, Celano, Del Bianco, Gurnari, Iodice, Luisa Vissat, Pergola, Ragogna. Fortunatamente ci sarà il provvidenziale innesto degli amici/colleghi di Rimini che con 5 elementi andranno a rimpinguare la rimaneggiata compagine naoniana. Il torneo a sei squadre si svolgerà nelle mattinate di sabato e domenica, offrendo così ai partecipanti l'opportunità di approfittare degli ultimi scampoli d'estate e magari, tempo permettendo, di godersi l'ultimo bagno di stagione.
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