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giovedì 26 aprile 2012

AVVOCUP, RECUPERO - A Padova si abbatte un tornado neroverde! (di Matteo Cornacchia)


Il Tabellino
JUSPORT PADOVA – AVVOCATI PORDENONE 1-5 (1-2)
Formazione: Cornacchia, Cesaratto (Zanardo), Rumiel, Luisa Vissat [C] (Tirelli), Boschian, Feltrin, Stella, De Gottardo (Gurnari), Bellinato, Toffoli, Vicenzotto (Celano). A disposizione: Brovedani.
Marcatori: Vicenzotto (PN), Arena (PD), Vicenzotto (PN), Feltrin (PN), Toffoli (PN), Tirelli (PN).


NOVENTA PADOVANA (PD) - Questa volta partiamo dalla notizia. Anzi, dalle notizie: gli Avvocati Pordenone battono 5 a 1 lo Jusport Padova e si aggiudicano la vittoria del girone B. Nel mezzo, però, c’è una cronaca che parte già dal tardo pomeriggio, quando nel parcheggio della piscina comunale di Pordenone il patron Pollini tiene una riunione informale con i suoi giocatori per tornare sui fatti del campionato amatori. Il rischio, in effetti, è che la testa sia altrove e che la partita con Padova possa in qualche modo risentirne. Il secondo discorso Pollini lo tiene negli spogliatoi, prima del riscaldamento, e serve a caricare i suoi: “Ragazzi, questa partita non conta niente. Le partite che contano arriveranno nella fase successiva”. Il saggio Toni, fresco diplomato al corso di “Psicologia Spiccia” del CEPU, sa bene come trattare i suoi giocatori: c’è il rischio, insomma, che la testa sia altrove e che la partita con il Padova possa in qualche modo risentirne. Il terzo discorso Pollini lo tiene sempre negli spogliatoi, dopo il riscaldamento e subito prima di entrare in campo: “Il Generale ed io abbiamo spiato gli avversari: sono in 8 per cui, mi raccomando, crognolatene uno che rimangono in sette…”. Gran risata di tutti e rischio, sempre più concreto, che la testa sia altrove e che la partita con Padova possa in qualche modo risentirne. Al fischio d’inizio i padovani riescono a mettere in campo 9 uomini, ma Pordenone non sembra approfittarne. La testa, come dire, è altrove e onestamente non so ancora spiegarmi il perché… I ramarri passano subito in vantaggio con Vicenzotto, è vero, ma per tutto il primo tempo non riescono a concretizzare la superiorità numerica e si perdono in un mare di passaggi inconcludenti che consentono sempre agli avversari di chiudersi con ordine nella propria metà campo. La leziosità è tanta e tale che la formazione padovana (nel frattempo salita a 10 effettivi) colpisce in contropiede e trova il pareggio lungo l’autostrada appositamente sgomberata dai ramarri. Toni Pollini tiene allora il quarto discorso (meglio noto come “Discorso ai beati e ai santi del cielo tutti”). La disposizione tattica improvvisata dai padroni di casa scombina i piani anche agli uomini di Mr. Grigoletti (giunto in panchina a partita iniziata), con il classico 3-5-2 rivisitato in un più creativo 2-7-1, ma anche 2-8-0, ma anche 3-2-5, ma anche… fate voi (basta che la somma dia 10, va bene tutto). All’ultimo secondo utile una bella iniziativa di De Gottardo mette Vicenzotto nelle condizioni di raddoppiare e di chiudere la prima frazione di gioco sul risultato di 2 a 1, con lo Jusport Padova finalmente in grado di schierare una formazione completa. Nella ripresa, in undici contro undici e con qualche aggiustamento tattico da parte di Mr. Grigoletti, la partita cambia. La parità numerica cancella di colpo tutti gli atteggiamenti superficiali del primo tempo e fra i neroverdi (di bianco vestiti) si respira nuovamente il giusto clima partita, con concentrazione, determinazione e aggressività. Paradossalmente, nel momento in cui ci si sarebbe aspettati il forcing padovano, Pordenone gioca meglio e con più scioltezza. La rete di Feltrin, per quanto fortunosa, è meritata e mette la partita in discesa. I giovani rampanti Toffoli e Tirelli chiudono la pratica con altre due marcature mentre la difesa, ottimamente guidata dal rientrante Rumiel, non corre alcun rischio per tutta la seconda frazione di gioco. Terzo tempo di livello che personalmente ricorderò a lungo per aver battuto il record mondiale di olive ascolane. Esperienza interessante anche quella che ho vissuto stamattina in bagno, ma troppo intima per poter essere raccontata a tutti…

RASSEGNA STAMPA - "il VERdetto" fotografa il caso del giorno



mercoledì 25 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Ramarri sanzionati per violazione al regolamento...


Riporto di seguito il comunicato degli organizzatori del Campionato Amatori "Amici del Calcio":

A seguito inosservanza del regolamento del Campionato Amici del Calcio in materia di utilizzo di giocatori che abbiano fatto parte di incontri, per la stessa stagione sportiva (2011/2012), di campionato F.I.G.C. si rende noto alle società iscritte quanto segue:
La società AVVOCATI PORDENONE ha fatto scendere in campo il tesserato SIMONATO PIERO (12/09/1970, tess. 7749).
Lo stesso giocatore era sceso in campo nel campionato di terza categoria con la società San Leonardo.
Gli incontri a cui ha fatto parte sono stati:
- 16/04/2012 HAIDUCII – AVVOCATI PN (7 - 2)
- 21/04/2012 AVVOCATI PN – TECNOCAD (1 - 0)
A norma del regolamento vengono applicati i seguenti provvedimenti:
- Sconfitta a tavolino nell’incontro con TECNOCAD;
- Un punto di penalizzazione in classifica per ogni incontro;
- Ammenda di euro 20.00 per ogni incontro;
- 40 punti di penalità per ogni incontro in coppa disciplina.

martedì 24 aprile 2012

TORNEO VIENNA - Tutto pronto per un week-end all'insegna di calcio e... birra!


PORDENONE - Cari amici, l'appuntamento è oramai alle porte: sabato 28 è prevista la partenza dello squadrone neroverde alla volta di Vienna, dove li attenderà il gravoso impegno (non solo sportivo...) del quadrangolare di calcio organizzato dall'amico Super Langer (coadiuvato dal comitato organizzativo). Il soggiorno avrà termine il primo maggio e si articolerà secondo il programma dettagliato che Herr Langer ci illustra di seguito nei minimi particolari. Avanti tutta dunque, senza paura!

"1st International 3rd Half Cup"

Vienna, 28-04-2012 / 01-05-2012

Un caloroso benvenuto da parte del Comitato Organizzativo del „1st International 3rd Half Cup“ agli amici della squadra di Avvocati Pordenone Calcio!

1. Squadre partecipanti (in ordine alfabetico della città):

• Abogados Bilbao
• Avvocati Pordenone Calcio
• Venezia Football Lawyers
• FC Insolvenz Wien

2. Arrivo: Sabato 28 Aprile 2012.

Arriverete in pullman.
Se volete vi compriamo in anticipo un numero sufficiente di biglietti per 3 giorni per i trasporti pubblici viennesi (sarebbe molto pratico perché il movimento con metro, tram e bus è abbastanza veloce).

3. Alloggio:

Abbiamo previsto di sistermarvi all‘ Hotel Austria Classic (come nel 2009), http://www.classic-hotelwien.at/, 1020 Vienna, Praterstraße 72. Probabilmente una parte del gruppo pernotterà all‘ Hotel Capri (http://www.hotelcapri.at/). Gli hotel si trovano in Praterstraße a 200 metri uno dall’ altro nonché a pochi passi dalla stazione metropolitana „Nestroyplatz“ della linea U1 (così si arriva al centro del centro storico Stephansplatz in 5 minuti).

4. Sabato sera:

Saremo alla „Zehner Marie“ (http://www.fuhrgassl-huber.at/piv_d/archive.php?c=m_main&w&t=m_front.html) dalle ore 19. Il posto è il piú antico „Heuriger“ di Vienna (fondato nel 1740). Un „Heuriger“ („heurig“ significa „di quest‘anno“ in tedesco austriaco) è in origine un posto dove si beveva il vino prodotto dal proprietario stesso (e idealmente quello dalla ultima vendemmia) e si mangiava una qualcosina. Oramai questi posti offrono molto di piú, si mangia e si beve bene. Abbiamo previsto un ricco buffet con cibo molto austriaco (vanno celebrati i cliché). Il costo sarà di 30 euro circa per persona, bevande incluse. Se ci sono molti bimbi troveremo un prezzo diverso per loro. Naturalmente queste scelta non mira solo a soddifare le aspettative („quando andiamo a Vienna, mangiamo lo stinco, vero?“ direbbe Toni Pollini a questo punto) ma anche di aumentare le possibilità sportive per la squadra di casa siccome siamo meglio abituati a questo tipo di alimentazione rispetto a voi.
Anche la „Zehner Marie“ (letteralmente: „Maria del numero dieci“) e raggiungibile con la metropolitana, linea U3 – dall‘ hotel si va a Stephansplatz con la linea U1, cambia linea e va con la U3 verso Ottakring alla stazione capolinea e cammina per 200 metri – al massimo si mettono 25 minuti.
A proposito metropolitana: sabato sera la metro viennese va operata tutta la notte, quindi tutti coloro che avranno voglia di andare a qualche parte (specie i nostri giocatori giovani sanno bene dove trascorrere la notte per divertirsi in diverse discoteche o locali e saranno lieti ad accomagnarvi) potranno rientrare comodamente con la metropolitana.

5. Domenica 29 Aprile:

Ore 10: Trasporto con il pullman dall‘ hotel al campo sportivo KSV Sportzentrum, 1020 Vienna, Rustenschacher Allee 3-5 (www.ksv-sportzentrum.info).
Ore 11 – 14: Fase di girone. Tre partite brevi (2 x 20 minuti ciascuna) contro le altre tre squadre. Si giocherà su due campi (entrambi in sintetico!) alle ore 11, 12 e 13.
Il KSV Sportzentrum dispone di un ristorante con cucina austriaca, per chi vuole pranzare lì (sarà aperto anche dopo le partite).
Il resto di domenica è „libero“. Se avete già idee cosa volete fare a Vienna informateci in anticipo, specie se di tratta di eventi culturali (per tutte queste domande, specie quelle che riguardano musica classica/opera ecc., la persona competente è Susanne Kosesnik-Wehrle, moglie del nostro capitano, potete contattarla direttamente: skw@kosesnik-langer.at).
Per chi ne ha voglia potremmo organizzare anche una visita della città.
Susanne Kosesnik-Wehrle sarebbe anche disposta di organizzare un „programma rosa“ per le donne (e anche per gli uomini che s‘ interessano): gita ai „Castelli di Sissi“, cioè al Castello di Schönbrunn (20 minuti in metropolitana) e alla Hofburg (in pieno centro città), per chiudere poi in bellezza con una fetta di Sachertore all‘ Hotel Sacher?

6. Domenica sera

Non è prevista nessuna attività per tutti i partecipanti. La nostra idea era che una sera „libera“ non facesse male a nessuno, c´è chi vuole cenare in un piccolo ristorante, che preferisce restare insieme a un gruppo della propria squadra o fare qualcosa con la famiglia, ci sono numerose attività culturali (opera, concerti di ogni tipo, …).
Esiste l´idea di andare a Bratislava per la sera. Bratislava, la capitale slovacca, dista solo 55 chilometri da Vienna ed è raggiungibile tramite treno, corriera (preferibilmente con la vostra) oppure con un traghetto lungo il Danubio (http://www.twincityliner.com/) che mette un ora e 15 minuti dal centro di Vienna (pochi passi dalla stazione U4 Schwedenplatz) al centro di Bratislava (rispettivamente 1 ore e 30 minuti per tornare controcorrente). C´è un filmato carino sul sito internet: http://www.twincityliner.com/web/index.php?lang=de. Il traghetto parte alle ore 16.30 (arrivo a Bratislava alle 17.45) oppure alle 18.30 (arrivo alle 19.15). Costo Euro 23 a testa per l´andata. Sarebbe necessario comprare i biglietti in anticipo. Bratislava ha un centro storico carino. Per il viaggio di ritorno ci sarebbe lo stesso Twin City Liner (ma l´ultimo da Bratislava parte già alle ore 22.30 per tornare da Vienna a mezzanotte), sarebbe meglio tornare in corriera (l´ultimo treno parte alle ore 23, poi non ci sono treni fino alle 4.27 di mattina).

7. Lunedì 30 Aprile 2011

Speriamo che tutti rientrino in tempo utile per giocare a pallone e non si sveglino in una casa di tolleranza nella periferia di Bratislava.
Ore 10: Trasporto con il pullman dall‘ hotel al campo sportivo KSV Sportzentrum, 1020 Vienna, Rustenschacher Allee 3-5 (http://www.ksv-sportzentrum.info/)
Ore 11: Partita per il terzo posto tra la terza e la quarta del girone (2 x 30 Minuti).
Ore 12.30 Finalissima tra la prima e la seconda del girone del giorno precedente (2 x 35 Minuti).
Poi tempo libero, c´è tanto da vedere a Vienna.

8. Lunedì sera

Serata conclusiva dalle ore 20 al Summerstage Pavillon (http://www.summerstage.co.at/index.php?set_language=de&cccpage=events_detail1&set_z_events_kategorien=3), lungo il Canale del Danubio, nei pressi della stazione U4 Roßauer Lände .
Mangiare e bere insieme, premiazioni, discorsi da parte degli organizzatori e dei dirigenti delle altre squadre, ringraziamenti alle squadre ospiti, ballare (niente valzer viennesi, avremo un DJ dopo la cena). Costo ancora di calcolare ma probabilmente intorno agli euro 30-35 per persona bevande incluse.
Poi molti andranno in centro città (due stazioni metropolitana e si arriva nella zona del cosidetto „Triangolo delle Bermude“, una parte del centro storico dove si trovano molti locali per bere una roba).
Dobbiamo ancora verificare se la metropolitana sarà in servizio tutta la notte (a causa del giorno festivo all‘ indomani) o meno.

9. Martedì 1° Maggio 2011

Nella mattinata qualche trasporto pubblico non funzionerà a causa delle manifestazioni del 1° maggio che interessano la gran parte degli impiegati delle Wiener Linien. Negli ultimi anni non c´erano grandi disagi. Poi molti avranno voglia di dormire un pó di piú rispetto agli giorni precedenti.
Se volete possiamo organizzare un brunch, ho giá sentito che molti dei pordenonesi hanno voglia di ripetere l´esperienza della gita a Vienna nel 2009: andare alla Schweizerhaus (http://www.schweizerhaus.at/1024/index.html) , il posto piú famoso nel Prater per mangiare stinco e bere birra (ottima preparazione per in viaggio di ritorno in corriera). Temo che la Schweizerhaus sia strapiena il 1° maggio ma proveremo a trovare spazio lo stesso; altrimenti ci sarebbere tanti altri posti belli per mangiare in un modo molto austriaco.
Restiamo alla vostra disposizione per tutte le vostre domande, richieste e suggerimenti, contattate direttamente Stefan Langer (stefan.langer@kosesnik-langer.at).
A presto!

Stefan Holzer - Johannes Kautz – Susanne Kosesnik-Wehrle – Michael Lang - Stefan Langer – Franz Pechmann – Matthias Schmidt – Gottfried Schellmann – Gerald Trieb - Christoph Zach

   

lunedì 23 aprile 2012

AVVOCUP - I convocati per giovedì 26 a Padova (di Toni Pollini)


Non sono riuscito a spostare la partita con Padova dopo il 2 Maggio. Dobbiamo giocare giovedì 26 aprile 2012 ore 20,30 a Padova. Ritrovo ore 18,15 con partenza ore 18,30 dall’area di servizio di Viale Venezia – incrocio con Viale Libertà dove lavora Mister Silvano.
La partita si disputerà presso il campo sito in NOVENTA PADOVANA (PD) via Roma, 141 (il campo dove per diversi anni si sono disputate le finali avvocup). CAMPO IN ERBA SINTETICA. Seguirà "terzo tempo" presso la stessa struttura.
Ecco i convocati:

BELLINATO ALESSANDRO, BOSCHIAN PEST LUCA, CELANO GIOVANNI, CESARATTO IVAN, CORNACCHIA MATTEO, DEL BIANCO ENZO, FANTUZZI VINCENZO, FELTRIN MICHELE, GASPARINI FABIO, LUISA VISSAT PAOLO, RIBETTI FRANCESCO, RUMIEL ALBERTO, SARCINELLI ENRICO, STELLA MARCO, TOFFOLI MICHELE, VICENZOTTO PAOLO, ZAFFINO MARCO, ZANARDO LUCA, TIRELLI MATTIA.

Si attende riscontro.
Toni Pollini.

domenica 22 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Tornano i ramarri: vittoria contro la capolista e record di punti in campionato!


Il Tabellino
AVVOCATI PN - TECNOCAD CAPPELLA MAGGIORE 1-0 (1-0)
Formazione: Cornacchia, Lorenzon, Contento, Luisa Vissat [C] (Boschian), Pergola, Iodice, Stella, Gurnari, Zanardo (Celano), Zaccardi, Simonato. A disposizione: Brovedani, Costanza.
Marcatore: Gurnari (rig.)

SEDRANO (PN) - «Lunedì scorso contro l'Haiducii non siamo andati proprio bene...» (sconfitta 7-2, ndr): si partiva da questa laconica esternazione di un magnanimo Generale Celano per affrontare la sfida casalinga con la prima della classe. Pollini relaziona in spogliatoio i primi arrivati sulle puntuali defezioni di giornata, alcune dell'ultimo minuto: «Martini è ancora out (infortunio più grave del previsto), Toffoli non viene perché ha fatto un incidente in macchina (ma non si é fatto nulla), Vicenzotto é a casa con la febbre, Tirelli é dovuto andare a Verona, Feltrin l'ho prestato a Emo (non posso fargli il pacco! E' un amico!), Sarcinelli é a Vacile, mia moglie è a far compere e Conte dopo l'accoppiamento lamenta un principio di orchite!». A rimpinguare le fila dei ramarri c'é però il grande Gualco, appositamente giunto dalla capitale per calcare il manto erboso di Sedrano col numero "10" tatuato sulla schiena. Parte la gara e gli ospiti si fanno subito intraprendenti, gestendo il pallino del gioco. I ramarri si fanno vedere con un piazzato di Iodice dal limite dell'area non trattenuto dal portiere, ma nessuno è lesto ad approfittare della respinta (sarà l’unica conclusione verso la porta avversaria). Poco dopo, con una stupenda combinazione Gurnari-Simonato-Zanardo, quest'ultimo (dopo aver liquidato l'avversario diretto con un sombrero!) si presenta a tu per tu con il portiere ma, al momento di concludere, viene falciato da tergo: rigore (ma niente espulsione...). Gurnari va sul dischetto e realizza con un rasoterra a fil di palo. Di lì ha inizio il monologo degli avversari: prima del riposo si registrano un paio di provvidenziali interventi di Cornacchia ed un salvataggio sulla linea di Stella dopo un concitato batti e ribatti in area. Frattanto Mister Grigoletti matura un debito al chiosco per la sua prima espulsione (proteste) in neroverde. Nel secondo tempo si materializza la gara dei sogni, con il Tecnocad che si getta all'arrembaggio: si gioca ad una porta sola, barricate ad oltranza, due legni subiti (incrocio dei pali e traversa), grande sofferenza, salvataggi in extremis, un altro paio di super interventi del volatile naoniano e finalmente il grande sospiro di sollievo che accompagna il triplice fischio. Ebbene sì, ancora una volta la buona sorte ha premiato gli audaci... e la birra del chiosco così ha un gusto davvero speciale...
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giovedì 19 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Le convocazioni per sabato 21 (di Toni Pollini)

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Ecco l’elenco dei volontari per l’incontro di sabato 21 Aprile 2012 a Sedrano con inizio alle ore 16,00, avversaria la capolista Tecnocad Cappella Maggiore. Ritrovo ore 15,15.
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BOSCHIAN PEST LUCA, BROVEDANI MATTEO, CELANO GIOVANNI, CESARATTO IVAN, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, COSTANZA PIERFRANCESCO, FANTUZZI VINCENZO, GURNARI FABRIZIO "PIPPO", IODICE ENRICO, LUISA VISSAT PAOLO, LORENZON EMANUELE, PERGOLA EUGENIO, SARCINELLI ENRICO, SIMONATO PIERO, STELLA MARCO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, VICENZOTTO PAOLO, ZACCARDI GLAUCO, ZANARDO LUCA.

Si raccomanda il riscontro.
Toni Pollini
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AVVOCUP, GIRONE "B" - Nel recupero Padova supera Treviso

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JUSPORT PADOVA - JURIS MARCA TREVISO 2-0
MARCATORI: Rondello, Tamburino 
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Nel recupero del girone B scendono in campo la Jusport Padova e la Juris Marca Treviso.Il terreno di gioco nonostante l’incessante pioggia scesa nel pomeriggio regge bene e risulta leggermente scivoloso. Scendiamo in campo con un 3 4 1 2 con Gurian tra i pali, la difesa a tre con Arena, Mazzolo e Beghin, centrocampo a 4 con Bognolo e Zappia sulle fasce ed in mezzo Ostellari e Grasseto, dietro le punte Bettin e davanti Biasia e Rondello, a disposizione Verri e Tamburino. Partita inizialmente equilibrata dove le squadre si studiano, iniziamo successivamente a creare qualche azione pericolosa e passiamo in vantaggio con Rondello che riprende un tiro di Grassetto che si stampa sulla traversa e di collo esterno piazza la sfera alle spalle del portiere. Abbiamo anche altre occasioni per il raddoppio ma non riusciamo a concretizzare. Nel secondo tempo la squadra si sfilaccia un po’ e Treviso prende in mano il centrocampo con ottimi fraseggi. Ciò nonostante abbiamo due ottime occasioni in contropiede per chiudere il match ma la palla non giunge nella giusta destinazione anche per ottimi interventi del portiere ospite. Anche gli ospiti hanno qualche occasione per pareggiare che vengono però neutralizzate dal nostro portiere. A pochi istanti dal termine un contropiede micidiale orchestrato da Biasia e Grassetto porta al 2 a 0 firmato da Tamburino. Partita chiusa, tre punti in tasca e prosecuzione della “marcia”. Terzo tempo OK con gli amici colleghi di Treviso. Francesco Rondello (Padova)
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Ieri abbiamo perso 2 a 0. Tutte e due le squadre ampiamente rimaneggiate, ma la partita è risultata combattuta ed incerta fino all'ultimo; Padova più pericolosa nel primo tempo, chiuso sull'1 a 0, Treviso arrembante nel secondo, tanto che sfiora due volte il meritato pareggio, ma viene punita proprio all'ultimo minuto dal raddoppio di Padova. Abbiamo fatto pochi punti, ma venderemo cara la pelle nella fase successiva... Aurelio Munari (Treviso)
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martedì 17 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Caporetto (di Matteo Cornacchia)

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Il Tabellino
G.S. HAIDUCII PN – AVVOCATI PN 7-2 (3-1)
Formazione: Cornacchia, Toffoli (Costanza), Contento, Luisa Vissat [C], Lombardini (Zanardo), Gurnari, Sarcinelli, Stella, De Gottardo, Celano (Simonato), Tirelli. A disposizione: Brovedani.
Marcatori: Sarcinelli, Tirelli.
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CAPORETTO (SLO) - E’ una sera fresca e tranquilla. Il cielo, plumbeo fino al tardo pomeriggio, inizia ad aprirsi e regala qualche squarcio di tramonto, prima dell’incombere dell’oscurità. Nulla fa presagire al peggio: c’è calma, c’è tranquillità, c’è pace. Anche il paesaggio si presenta splendido agli occhi delle truppe avvocate, che godono rilassate della piacevolezza della serata e di un manto erboso davvero bello: soffice, umido, verdissimo. La grande spianata, delimitata da curiose linee bianche in calce e gesso, è meravigliosa, mozza il fiato. Nessuno, nemmeno i Generali Pollini e Celano, immaginano che quell’ampia distesa sarà, di lì a poco, il teatro di una disfatta. Alle prime avvisaglie di manovre nemiche all’orizzonte, il colonnello Grigoletti assume il comando delle operazioni e dispone le proprie truppe in allerta, occupando zone strategiche del prato verde e affidando a suoi luogotenenti di fiducia l’organizzazione della difesa sul campo. C’è ancora silenzio. Una brezza fresca soffia sulla spianata. Poi un fischio. Assordante. Nemmeno il tempo di rendersi conto del segnale, e le truppe rumene si riversano in massa fra le maglie della prima linea di difesa, dove operano gli uomini del luogotenente Luisa Vissat. Nel giro di pochissimi minuti, forse venti, giungono in trincea diverse munizioni romene: colpi di mitraglia, pali, bombe a mano, rimpalli, colpi di baionetta, raffiche di proiettili, fendenti. Un soldato avvocato, solitario e disperato, prova a contenere i danni dell’offensiva tentando di ergere un muro con sacchi di sabbia davanti alla sua postazione di porta. Il tenente Cornacchia – questo il nome dell’impavido ufficiale – sembra riuscire nell’impresa, ma d’improvviso viene trafitto da un colpo di arma da fuoco sparato da distanza ravvicinata che lo supera e fa esplodere la rete alla sue spalle. Frattanto, il sergente Lombardini, durante un corpo a corpo d’altri tempi, viene gravemente ferito e abbandona anzitempo la tenzone. Con un’azione sconsiderata l’avamposto spilimberghese comandato dai caporalmaggiori Gurnari e Sarcinelli tenta di incunearsi fra le truppe nemiche e giunge con un ordigno fino ai confini della trincea rumena. Sarcinelli, piazzato l’ordigno al limite dell’area, innesca l’artificio e lo scaraventa in territorio straniero, provocando danni alla rete nemica (1 a 1). Dalle colline, il Generale Pollini, dall’alto della sua posizione ma soprattutto della sua esperienza, assiste alla scena e si produce in un “NOOOOOO” che fa da presagio al disastro. I rumeni, trafitti nell’orgoglio, intensificano le operazioni e molto prima del previsto scatenano l’inferno con la contraerea. Su un rapido rovesciamento di fronte si consuma anche il dramma del caporal Contento, che in preda alla disperazione si abbandona a un atto di ammutinamento e colpisce a freddo il suo compagno Cornacchia fra lo stupore dei commilitoni. Lo sgomento è ancora tanto quando un altro incursore rumeno si infila nella parte sinistra della trincea avvocata e fa diverse vittime prima di sfondare per la terza volta la barricata. Durante il breve periodo di armistizio i Generali e il colonnello Grigoletti provano a rinfrancare i superstiti: il caporal Contento, ancora sotto choc per l’accaduto, viene confortato e prova a fornire qualche timida spiegazione, che tuttavia non varrà a sottrarlo dalla corte marziale in caso di rientro in patria. La raccomandazione è ormai una sola: tenere, tenere e ancora tenere. Il sottotenente Toffoli la prende alla lettera e decide di tenere, tenere e ancora tenere… la palla in zone assai pericolose. Le spie rumene se ne avvedono e intercettata la sfera scaraventano sull’ormai tramortito tenente Cornacchia un’altra raffica di colpi. Artiglieria pesante, artiglieria leggera, contraerea, incursioni all’arma bianca: il comandante Rumeno Vedisfu fa affidamento a tutto il campionario a sua disposizione, senza alcuna pietà. Nell’ormai sguarnito campo base avvocato piove di tutto: piccioni, braccia, tortore, pali, cornacchie, traverse, arti umani… tutto quello che è a tiro viene tirato giù. Quando è ormai troppo tardi il Colonnello Grigoletti e il Generale Celano provano a inviare rinforzi, fatti giungere anche da molto lontano (nella fattispecie la compagnia del tenente Simonato). Il sergente Tirelli tenta con una disperata azione personale e suicida di sottrarsi al bruto destino, ma è solo un gesto effimero. La carneficina è ormai compiuta e alla fine si conteranno sul campo molte vittime e ben sette – dicasi sette – enormi squarci sul gonfalone nero-verde. La Caporetto naoniana si è consumata in una fresca serata di aprile. Il cielo, plumbeo fino al tardo pomeriggio, aveva appena iniziato ad aprirsi e a regalare qualche squarcio di tramonto, prima dell’incombere dell’oscurità. E che oscurità…
In ricordo ai caduti:
Cornacchia, Toffoli, Costanza, Contento, Luisa Vissat, Lombardini, Zanardo, Gurnari, Sarcinelli, Stella, De Gottardo, Celano, Simonato, Tirelli, Brovedani.
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sabato 14 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - I convocati per lunedì 16 (di Toni Pollini)

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Ecco i convocati per lunedì 16 contro G.S. Haiducii PN. Inizio gara ore 20:30, ritrovo al campo sportivo di Sant’Andrea di Pasiano entro le ore 19:45.

Boschian, Brovedani, Celano, Cesaratto, Contento, Cornacchia, Costanza, Del Bianco, Fantuzzi, Gurnari, Luisa Vissat, Rumiel, Sarcinelli, Stella, Tirelli, Toffoli, Vicenzotto, Zanardo.

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Grato se vorrete dare riscontro.
Toni Pollini

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AVVOCUP - Bergamo Lex si aggiudica il derby lombardo


Girone "A"

RIMINI LEX - FORO VIRGILIANO 0-0

BERGAMO LEX - JUS SPORT BRESCIA 3-0
MARCATORI: Mangoni, Scudeller, Scudeller

BERGAMO IMBATTUTA (di Luca Cerullo)

Sul campo di Zanica è andato in scena il derby Lombardo fra la Bergamo Lex e lo Jus Sport Brescia. La partita, nonostante le numerose defezioni dall’una e dall’altra parte, è stata accesa e combattuta, tanto da lasciare alcuni caduti sul campo. Per i padroni di casa importanti le assenze di Furlanetto, Fattorini, Bonomi, Galatti, Baruffi e Colombo (presente in panchina benché impossibilitato a giocare per una lesione al menisco). Per gli ospiti, invece, assenti i temutissimi Abate Junior e Antonio Esposito: per questi ultimi lo staff tecnico orobico aveva previsto un’asfissiante marcatura a uomo, la stessa tattica che, nel derby 2011, consentì di neutralizzare l’ottimo Abate e di conquistare una meritata vittoria. Bergamo schiera 11 uomini in campo, nell’ordine: Mazzariol, Pizzoccheri, Regazzoni, Fachinetti, Cagnazzino, Di Dio, Cagnazzone, Cerullo, Mangoni, Scudeller; 3 giocatori in panchina, ove si accomodano Gelmini, il fedelissimo Colombo e Longobardi (fresco Magistrato); un uomo, Mister Rillo, fermo a presidiare il casello Autostradale di Grumello del Monte sino all’inizio del secondo tempo. Sin dalle prime battute è Bergamo a rendersi più pericolosa e a tenere il pallino del gioco. Regazzoni - di professione trequartista, ma adattato per necessità al ruolo di libero – guida la difesa con classe ed eleganza, non concedendo nulla agli avversari. E’ da un suo lungo rilancio che scaturisce il gol del vantaggio orobico: palla lunga a scavalcare il centrocampo, indecisione dei difensori e del portiere bresciano, Mangoni lesto ne approfitta e insacca il suo terzo gol stagionale. Sull’1-0 Abate Senior – a cui va il massimo rispetto del cronista - è costretto a lasciare il campo per infortunio. La squadra ospite, già falcidiata dalle assenze, accusa il colpo, ma non demorde; puntellata nei settori nevralgici del campo da alcune individualità di spicco – su tutti il n. 9 ora adattato da Mr Soldà al ruolo di terzino fluidificante ora a quello di trequartista - Brescia riesce a mettere in apprensione la retroguardia orobica, che, tuttavia, tiene botta concedendo soltanto qualche punizione dalla distanza. Bergamo replica con Mangoni, che con un gran movimento elude i centrali bresciani e, presentatosi solo davanti al portiere, fallisce il raddoppio spedendo alla destra del portiere una palle nelle intenzioni destinata all’angolo basso di sinistra. L’errore non inquieta Bergamo, anzi, la rinfranca: mentre la difesa continua a tenere botta, l’attacco orobico affonda il colpo decisivo, portando il risultato sul 2-0 con un’azione partita proprio dalle retrovie. Il secondo gol nasce da un’azione simile a quella del vantaggio: altro rinvio lungo ad evitare il centrocampo delle Rondinelle, i difensori cincischiano, Scudeller si incunea e il centrale avversario lo atterra in area spingendolo ingenuamente da tergo. L’arbitro assegna il rigore, a mio avviso giustamente. Dell'esecuzione si incarica lo stesso Scudeller, che dal dischetto fallisce, ma insacca sulla respinta del portiere. Sul 2-0 Brescia è costretta ad un nuovo cambio per un infortunio muscolare di un centrocampista e Bergamo perde per tutta la stagione il n. 3 Cavallo Pazzo… La mia cronaca, per ovvi motivi, si arresta qui. Mi limito solo a riportare quanto appreso de relato dei compagni: gol di Scudeller nel secondo tempo per il definitivo 3 a 0 e gran traversa colpita da Mangoni con potente tiro da fuori area. La Bergamo Lex conquista un meritato successo, mette in riga in cugini Bresciani e, con 3 pareggi e una vittoria, mantiene la propria imbattibilità conquistando il secondo posto nel girone. Luca Cerullo (Bergamo)
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PAGELLE
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Mazzariol: puntuale, attento e preciso.
Pizzoccheri: combattivo e tenace.
Birolini: grintoso e deciso.
Regazzoni: sontuoso e regale, il migliore.
Fachinetti: tenace, gara di lotta e sacrifico.
Cagnazzino: impegno, tecnica e corsa, infaticabile.
Di Dio: aggressivo, ordinato, non tira mai indietro la gamba.
Cagnazzone: una diga in mezzo al campo.
Cerullo: rotto.
Mangoni: la spalla ideale per Bomber Scudeller, decisivo.
Scudeller: più gioca e più segna, la nostra bandiera.
Longobardi: deve ripetere le gesta del suo collega Bomber Di Benedetto.
Gelmini: un cingolato nella difesa orobica.
Rillo: genio e sregolatezza, in ritardo fuori dal campo, puntuale nei passaggi, indispensabile.
Colombo: un esempio per l’attaccamento alla squadra, una risorsa irrinunciabile.

Brescia incerottata, in undici e, dopo pochi minuti con due giocatori stirati, schiera il secondo portiere, con caviglia distorta, centravanti... e soccombe nel derby lombardo. Partita frammentata, piena di infortuni (a tal proposito un enorme in bocca al lupo a Cerullo!), che si sblocca per un black-out difensivo delle rondinelle. Raddoppio con un rigore per sospetto svenimento del centravanti orobico e terzo gol in contropiede. Terzo tempo fenomenale in quel di Zanica. Davvero chapeau ai colleghi per l' ospitalità. Giulio Soldà (Brescia)

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Girone "B"

A.C. FORENSE TRIESTE - JURIS MARCA TREVISO 2-2
MARCATORI: Brizzi (TS), Conselvan (TV), Conselvan (TV), Rossi (TS)

giovedì 12 aprile 2012

AVVOCUP - Le convocazioni per sabato 14 a Padova (di Toni Pollini)

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Ho chiamato Padova per sapere se sabato prossimo 14 Aprile si giocava in quanto è prevista pioggia per venerdì e sabato e come ricorderai ci sono problemi per il campo patavino. Mi hanno assicurato che si giocherà con orario ore 16,00 e mi faranno sapere dove verrà disputata la partita.
Il Mister mi ha chiesto di fare le convocazioni presso il suo distributore in Viale Venezia, che si trova subito dopo l’incrocio con Viale Libertà a Pordenone.
Ci troveremo quindi colà.
Convocati per le ore 14,00 presso il distributore:
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BELLINATO ALESSANDRO, BOSCHIAN PEST LUCA, BROVEDANI MATTEO, BROSOLO OLIVIER, CAPOMACCHIA FILIPPO, CELANO GIOVANNI, CESARATTO IVAN, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, DE GOTTARDO LUCA, FELTRIN MICHELE, GASPARINI FABIO, GURNARI FABRIZIO, IODICE ENRICO, LORENZON EMANUELE, LUISA VISSAT PAOLO, MARTINI GIOVANNI, PERGOLA EUGENIO, RUMIEL ALBERTO, STELLA MARCO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, VICENZOTTO PAOLO.
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Si raccomanda riscontro.
Toni Pollini
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AVVOCUP GIRONE "B" - Jus Sport Bassano: il poker è servito! (di Marco Santarcangelo)


JUS SPORT BASSANO - VENEZIA FOOTBALL LAWYERS 4-0
MARCATORI: Conte, Conte, Di Benedetto, Di Benedetto

4-0 SULLA CAPOLISTA VENEZIA E PARTITA PERFETTA

Lo osservo da lontano. Lui è solo in fondo al tunnel che sta guardando il suo campo, il “nostro” campo; quel campo che non lo ha mai tradito. Lui guarda l’arbitro e qualcun altro che un po’ perplesso se ne va in giro a vedere se la palla rimbalza e se si può giocare. Lui sa che si può giocare, che si deve giocare perché il suo campo non ha mai tradito e lui lo sente che non tradirà nemmeno stasera, nemmeno se piove a “secie roverse” e se fa un freddo cane considerata la stagione e le tiepide lusinghe che aveva regalato fino a pochi giorni fa. Lui, il Presidente, continua a guardare il campo e con un mezzo sorriso vede il film della partita prima ancora che qualcuno inizi a fare il riscaldamento. L’altro aspetta. Aspetta che qualcuno si degni di entrare per testare e capire di persona che Lui, il campo, è in perfetta forma e la pioggia serve solo per mettere alla prova gli altri, non certo Lui che non fa una piega e drena l’acqua come se fosse quella degli irrigatori in una normale e tiepida giornata primaverile. E’ pronto a fare la sua parte ed a dare una mano ai “tosi”, come sempre. E così si gioca. Venezia in riscaldamento fa impressione: vabbè che saranno abituati all’acqua da bravi lagunari, ma appena arrivati e superate le prime perplessità circa l’opportunità di giocare, iniziano insieme il riscaldamento uniti e compatti come “quelli veri”. Bassano non si vede. I giallorossi il riscaldamento preferiscono farlo in spogliatoio, chiacchierando: “Si gioca?” “Non si gioca?” “Oh ma hai sentito che freddo boia che fa?” “Sì vabbè, ma io vengo su da Ferrara apposta per giocare e voglio giocare! Mica mi farete tornare a casa così no?” “Embè che vuol dire? Io vengo da Verona ma mica mi offendo se andiamo diretti dal “Nemico” a farci una bella magnata senza prendere acqua e freddo e poi ritorno un’altra volta col caldo, così gioco e mi faccio un’altra magnata!” “Basta ragazzi. Smettiamola di cazzeggiare e tutti fuori a fare riscaldamento che Venezia è già venti minuti che corre per il campo finché voi perdete tempo!” “Oh se lo dice il mister…. Tutti fuori!”. E così si comincia. Finalmente si parla di calcio che non se ne può più delle divagazioni filosofiche del cronista! Bassano parte subito con il piglio giusto interpretando la partita nei migliore dei modi e con il campo pesante si organizza per perdere meno palloni possibili e, al contrario, recuperarne il maggior numero grazie alle inevitabili imprecisioni sui lanci avversari. Sulla fascia sinistra Conte a modo suo cerca di asciugare il campo correndo come un matto avanti ed indietro e giocando molti palloni. A centrocampo mister Taras serve ai lagunari un bel “rombo” in umido con Branciforti vertice basso a dettare i tempi dei movimenti offensivi giallorossi. L’altro “metronomo” dello Jus Sport e vertice destro del famoso “rombo”, Gasparini, grazie al “meticoloso” riscaldamento, pensa bene di infortunarsi dopo cinque minuti lasciando il posto all’ottimo Cortese che entra in campo già dotato di maschera da sub purtroppo (per lui) sfornita di tergicristalli. Il vertice sinistro è il già nominato Conte che con i suoi movimenti in giro per il campo scombina del tutto la figura geometrica sognata dal mister. Il vertice “alto” è Agostini che come al solito fornisce una prestazione di qualità e quantità. Peccato che si ritrovi, per tutta la partita, a lottare con le stesse due pozze d’acqua senza rendersi conto che sarebbe stato meglio spostarsi lui piuttosto che aspettare il sopraggiungere della siccità. Dopo i primi minuti giungono le prime conclusioni giallorosse, soprattutto con Conte che inizia a prendere le misure. Il primo gol giunge verso il quarto d’ora su un caparbio pressing di Rebecchi che è bravo ad approfittare di una incertezza dei “Lawyers” in fase difensiva e quindi la palla finisce sui piedi di Conte il quale, a bruciapelo, scarica il sinistro verso la porta avversaria. Il tiro viene però respinto dal portiere, ma la palla non si allontana di molto et voilà… buona la seconda e Conte ci riprova stavolta gonfiando la rete! 1-0. Poco dopo il bravo esterno bassanese realizza la seconda rete, stavolta da destra siglando con soddisfazione la sua doppietta personale. Poco dopo ci riprova con un tiro dal limite dell’area finito alto… peccato perché se avesse servito il liberissimo Di Benedetto probabilmente sarebbe giunta subito anche la terza rete. Da parte sua Venezia è evidentemente frastornata. Non digerisce il campo e si vede in quanto si ritrova sempre a giocare palla al piede con schemi e movimenti evidentemente poco adatti alle condizioni del campo il che si traduce in ghiotte occasioni da gol per Bassano sulle palle recuperate davanti mentre, per quanto riguarda la difesa dello Jus Sport, mai come in questa partita così puntuale e sicura, nessun pericolo ha corso Simioni ad esclusione di un paio di tiri sui quali si è a sua volta dimostrato sicuro e pronto. I “centraloni” Gasparotto e Lugoboni si dimostrano a “tenuta stagna” nell’acqua ed i terzini Chiminazzo e Vidale (si possono chiamare ancora così?) corrono da tutte le parti ora tappando buchi, ora sostenendo la fase offensiva. Davvero difficile oggi trovare qualche difetto alla prestazione dello Jus. Alla fine del primo tempo, sullo 2–0, Bassano è consapevole e quasi incredulo al cospetto della capolista del girone, ma tant’è… Nel secondo tempo Lugoboni deve uscire per un “calo di zuccheri” anche se dalla panza di tutto rispetto che si porta appresso sembra che di zuccheri ne assuma parecchi durante il giorno! Poco male, entra Santarcangelo con molta meno panza ma, ahimè, anche con ben altri piedi. Vidale si sposta così a fare il centrale accanto ad un Gasparotto finalmente con la giusta concentrazione ed atteggiamento in campo. Per un quarto d’ora non succede più nulla con lo Jus Sport che tiene saldamente il controllo della partita e Venezia che cerca (inutilmente) di risollevare le proprie sorti. Poi arriva il Di Benedetto show che in pochi minuti cesella un calcio di punizione con il calibro che si insacca alle spalle del numero uno lagunare dopo una pregevole traiettoria a giro e poco dopo su azione, da difficile posizione che sembrava ormai troppo defilata per centrare la porta, lascia partire il suo personale tiro “arcobaleno” (infatti aveva smesso di piovere…) che aggira il portiere infilandosi nell’angolo sinistro della porta. Gol splendido salutato con un applauso persino da qualche avversario! E’ il poker! Venezia è ormai spacciata, ma onora il campo sino alla fine spingendo e cercando a sua volta il gol della bandiera. Un paio di occasioni sono propizie, ma Simioni ci mette una pezza ora producendosi in un plastico tuffo alla sua sinistra, ora uscendo a “valanga” in anticipo sull’avversario. Verso la fine Rebecchi lascia il campo per Muschitiello e Conte per Andreatta. Finisce così il film del Presidente. Marco Santarcangelo (Bassano)

sabato 7 aprile 2012

STORIE DI CALCIO – Il pallone di ghiaccio (di Locorotondo Production)

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Il pallone come linguaggio universale prima ancora che come sport: lo testimoniano, in parti diverse del globo, i giocatori che lontani anni luce dal professionismo ne fanno comunque ragione di orgoglio.
In Groenlandia il 90% del territorio è coperto dal ghiaccio. Da quelle parti l'inverno è un abisso e la luce un'astrazione. Passano navi piene di container e uomini soli, cadono aerei americani con ordigni nucleari a bordo (accadde nel 1968 e 40 anni dopo, il mistero permane), le temperature sono insopportabili, ma su 55.000 abitanti, i tesserati di una federazione ancora non riconosciuta dall'Uefa, raggiungono le cinquemila unità. Tra loro, su 77 squadre totali, anche 500 donne. Ogni estate, nel mese di luglio, su terreni di ghiaia spazzati dal vento, danno vita ad un vero e proprio campionato. Dura una settimana. Il primo fu giocato nel 1971, anno di nascita della Federcalcio locale. L’evento è di rilevanza nazionale. Un torneo che riunisce otto squadre, qualificatesi a livello regionale, suddivise in due gironi. Le prime due di ogni gruppo si giocano ai playoff la coppa, e soprattutto la gloria, per 359 giorni l’anno. Per i ragazzini di queste parti l'eroe non è Cristiano Ronaldo ma Niklas Kreutzman, partito da qui e arrivato alla serie B danese...
Proprio nei giorni in cui il paese si è definitivamente mosso nella direzione di un'indipendenza cercata dalla Danimarca, potrebbe cadere l'embargo su scarpini e spogliatoi. La Fifa aspetta la costruzione di un campo in erba sintetica. Tra pescatori e ingegneri, ci riflettono da tempo. Accadrà. Se non domani, molto presto. Allora, in luogo delle amichevoli con le Far Oër, la Groenlandia potrebbe finire a duellare con Scozia e Inghilterra, magari in casa propria.
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BUONA PASQUA!
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giovedì 5 aprile 2012

COMUNICATO - Auguri Pasquali (di Toni Pollini)

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Carissimo Enrico, volevo, attraverso il BLOG, porgere gli auguri di Buona Pasqua ai due amici ai quali non sono riuscito a farli personalmente.
Auguri a Piero, pentitosi immediatamente della reazione inconsulta di sabato pomeriggio con conseguenti scuse, via sms, a tutti ed anche al figliol prodigo, Alberto Rumiel “Schettino” che in un momento di difficoltà e smarrimento di tutto il gruppo, 0-5 con Venezia, aveva scelto di abbandonare la nostra galera (galea o galera: nave romana utilizzata fino al XIII secolo e mossa da remi azionati dalle braccia di 32 schiavi) per saltare sulla più comoda imbarcazione del Milan Club di San Vito al Tagliamento.
E’ Pasqua e siamo tutti più buoni in attesa della Resurrezione.
Sicuramente Piero sarà pronto per disputare un girone finale alla grande e confidiamo che anche Alberto, ascoltata la voce di tutta la Presidenza che lo invita, con affetto, a reimbarcarsi nella galera degli avvocati galeoti e a riprendere i remi per remare assieme a tutti noi, sia pronto per la finale di Venezia.
Buona Pasqua a Tutti Voi, alle Vostre Famiglie ed ai Vostri Figli .
Un particolare augurio a Mister Silvano che passerà la Pasqua alla pompa, scelta personalmente voluta, per essere presente sabato 14 aprile 2012 a Padova.
La Presidenza
TONI-VERA-CONTE
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AVVOCUP – Parità nelle sfide dei Gironi “A” (recupero) e “B”

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Girone “A” (recupero)
FORO VIRGILIANO – BERGAMO LEX 1-1
MARCATORI: Scudeller (BG), Magri (MN)

"Per Bergamo pareggite e Lotta Continua " (di Luca Cerulllo)

In quel di Castel Goffredo, Mantova e Bergamo hanno mandato in scena una disputa combattuta ed incerta sino all’ultimo. La tenzone è stata segnata sin dall’inizio dalle avversità atmosferiche: una pioggia continua e battente ha sferzato i pugnaci giocatori scesi in campo per tutti i 70 minuti di gioco. La pioggia incessante ha trasformato il perfetto manto erboso in un insidioso acquitrino. I vertici militari di Mantova, dopo attenta disamina delle carte meteo e dell’igrometro, hanno deciso di schierare sul terreno -anzi, sulle acque agitate di Castel Goffredo-11 lagunari in assetto da battaglia: gente tosta, rude in campo ed energica, con buone individualità in trincea ed anche oltre le linee nemiche. Di contro, il comitato rivoluzionario Orobico, composto dal subcomandante Mazzariol e da un itinerante Mister Rillo -alle 21.30 ancora inspiegabilmente fermo al casello di Desenzano- ha schierato in campo 11 agguerriti guastatori, specializzati nel sabotaggio delle infrastrutture avversarie, segnatamente caviglie, stinchi, quadricipiti. I vertici di Mantova, evidentemente intimoriti dalla pugnacia orobica, al 10’ del primo tempo decidono di ricorrere all’artiglieria pesante. Ill Generalissimo Presidente di Mantova ed il Colonnello Aiala, dall’alto della tribuna impartiscono un ordine perentorio: “azionate gli idranti contro il nemico, al nostro segnale scatenate l’inferno!”. Ed è così che si scatena un inferno d’acqua: con gli irrigatori puntati contro la linea difensiva orobica, la partita si fa accesa, anzi, bagnata. Il “ricco” Fachinetti e Cavallo Pazzo Cerullo vengono colpiti nella loro intimità da un getto d’acqua a circa 200 atmosfere. I due, benché ingiuriati nel fisico, non cedono al nemico e riprendono il combattimento. Quando la pressione degli avversari e dell’acqua cala, il prode Scudeller, simbolo indiscusso della rivoluzione orobica, si incunea nella roccaforte mantovana e, approfittando dell’incertezza delle torrette difensive, espugna la porta avversaria. Il gol nasce dagli sviluppi di un calcio d’angolo: la palla balla nell’area avversaria e l’ardito rivoluzionario sottoporta insacca, con il fido compagno di lotta Mangoni a guardargli le spalle. Mantova, ferita ed assediata, reagisce con inaudita violenza e dà il via ad una dura repressione: dopo un solo minuto un centrocampista orobico perde palla arrendendosi al nemico ed un lagunare i casacca rossa infila in contropiede il subcomandante Mazzariol. Nel corso della battaglia un incaricato Onu in maglia gialla, carico di Lambrusco, cerca di portare la pace in campo, estraendo 5 cartellini gialli per gioco violento (3 per Bergamo e due per Mantova, credo). La lotta è violenta, ma leale. Alcuni fra gli orobici, i puristi del gioco duro, tengono botta, in senso letterale. Uno più degli altri: il legionario Baruffi, dissidente in Francia in attesa di correre la Maratona di Parigi, pagato profumatamente per la trasferta di Mantova con il compito di fare lo scalpo agli avversari( Per la serie…“Inglorious Bastard”). Finisce il primo tempo e i 22 in campo si ritirano per ridefinire le strategie. Negli spogliatoi orobici ricompare misteriosamente Mister Rillo, il quale stende il nuovo piano di battaglia ed infonde coraggio alla truppa. A dargli man forte Colombo. Il difensore orobico, come un novello Enrico Toti, scende sul campo di battaglia nonostante una grave lesione al menisco, pronto, all’occorrenza, ad un eroico sacrificio. Dopo poco riprende la lotta. Mentre sul campo scorre l’acqua - e negli spogliatoi delle due squadre il Gatorade - altrove scorrono fiumi di lambrusco. L’incaricato Onu dà segni visibili di disorientamento e mette a dura prova le delegazioni diplomatiche di Mantova e Bergamo. Mantova recrimina, forse giustamente, per un fuorigioco inesistente: l’arbitro decide di fermare un giocatore in casacca rossa lanciato a rete per presunta violazione della convenzione FIFA sui diritti degli uomini in fuorigioco. Bergamo tenta di colpire di rimessa, come può. A metà del secondo tempo Mazzariol decide di usare armi non convenzionali, nello specifico le bombe al fosforo: entra Rillo, il fosforo del centrocampo orobico. Le polveri bagnate degli orobici si riaccendono. Alcuni colpi di mortaio, con traiettoria accuratamente calibrata da Rillo, preoccupano Mantova. Ma sono i padroni di casa a sfiorare il gol in due occasioni: la prima su azione di rimessa, con la palla che quasi accarezza il palo; la seconda nata da una percussione sulla fascia sinistra, con palla crossata al centro provvidenzialmente fermata da una pozza d’acqua a pochi centimetri dalla linea di porta. Dopo poco i venti di guerra cessano. L’incaricato Onu, con un triplice fischio, ferma le ostilità. Così si chiude la battaglia, dopo 80 minuti di dura lotta. Mantova non è stata espugnata, ma lo spirito rivoluzionario orobico è salvo. La rivoluzione si compirà con gli acerrimi nemici Bresciani! (sperem). Hasta la Victoria siempre!

Ps. Terzo tempo luculliano onorato alla grande da entrambe le squadre e dal mitico Presidente Mantovano. Onore agli avversari, tosti e corretti!

Luca Cerullo (Bergamo)

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Girone “B”
JURIS MARCA TREVISO – JUS SPORT BASSANO 2-2
MARCATORI: Agostini (B), Conselvan (TV), Campion (TV), Di Benedetto (B) rig.

Ieri sera Juris ha sprecato una ghiotta occasione per rilanciarsi nelle parti alte della classifica con un pareggio 2 a 2 subito nell'ultimo quarto d'ora su rigore, dopo che Bassano era andato in vantaggio fortunosamente nel primo tempo per una sfortunata carambola su tiro da fuori che ha sorpreso l'incolpevole Causin; pareggio ottenuto sempre nel primo tempo grazie ad un'ottima combinazione Campion-Conselvan conclusa dal nostro bomber da par suo. Partita comunque molto equilibrata, non bella, ma certo "vissuta" da entrambe le squadre, con Juris che faticava a tessere il proprio gioco per la logica difficoltà di combinarsi tra le due anime della squadra, quella rodata dall'Over40 e la linfa giovane appena inserita. Il secondo tempo cominciava con una Juris più intraprendente, che spingeva e macinava più gioco, coronando gli sforzi con una invenzione pura di Campion, che su angolo segnava direttamente dalla bandierina, lasciando stupefatti i bassanesi (e non solo); Bassano tuttavia continuava ad essere pericoloso ed in una concitata azione al limite della nostra area otteneva il calcio di rigore del pareggio. Inutile lo sforzo finale di Juris che spingeva molto ma sprecava alcune ghiotte occasioni, tra cui una clamorosa proprio con Campion che a due metri due dalla linea di porta completamente libera, per colpa di un rimbalzo anomalo della palla, toccava malissimo e spediva fuori. Peccato perché sembrava veramente la volta buona per ottenere i primi tre punti. Aurelio Munari (Treviso)
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mercoledì 4 aprile 2012

INTERVISTE ESCLUSIVE – Eugenio “Gegè” Pergola: un giovanotto a spasso per il mondo da… mezzo secolo!

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PORDENONE - La ricorrenza è di quelle storiche che capitano una sola volta nella vita (così come tutti gli altri compleanni d’altronde...): per i suoi brillanti cinquant'anni, che si celebrano proprio quest'oggi, il nostro Gegè ha voluto fare un regalo davvero speciale ai lettori del BLOG, concedendo un'intervista esclusiva a tutto tondo. Veniamo allora subito al dunque, non prima però di aver formulato il debito augurio: BUON COMPLEANNO UGE’!!!
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INTERVISTATORE: «Caro Gegè (posso permettermi di chiamarla così?), siamo arrivati dunque al traguardo delle cinquanta primavere...».
GEGE': «Commendator Gegè, prego... In verità, caro il mio Lei, le primavere sono 51, anche se di quella del '62 non ho un ricordo nitidissimo! Meglio quindi concentrarsi sulle estati, gli autunni e, soprattutto, sugli inverni (quest’ultima, tra le quattro stagioni, la prediletta!) che sono effettivamente 50...».
I.: «Partiamo proprio dall'inizio. I suoi genitori le hanno scelto un nome molto impegnativo, nel quale troviamo uniti i concetti di "bontà" (eu) e di "spiccata intelligenza" (genio). Il suo buon cuore è noto a tutti, ma non le pesa il fatto di aver soddisfatto le aspettative solo a metà?».
G.: «Ahó, me stai a coijoná?!? A Pippo Baudo, io te sdrumo!!!».
I.: «Non si innervosisca, si fa per scherzare. Affrontiamo subito lo scottante tema della sfera sentimentale se mi consente: pochi sanno che lei ha finalmente trovato la compagna della vita, con cui divide oramai da tempo lo stesso tetto...».
G.: «E' vero! Io e Piffany stiamo molto bene insieme, viviamo quasi in simbiosi... Se mi consente per un attimo di essere immodesto, posso confidarle che io so bene come farle fare le fusa! A luglio festeggeremo il nostro secondo anniversario di convivenza: per l'occasione abbiamo organizzato una serata speciale per pochi intimi... io e altri quattro gatti...».
I.: «Facciamo un pò di chiarezza sulle sue origini: lei si spaccia da sempre per romano, ma in realtà è nato e cresciuto a Potenza! È corretto?».
G.: «Sì... diciamo che in un certo senso sono solo "Potenzialmente" romano o, come piace dire a me, un “romano potente”… ed intimamente coatto!».
I.: «Il suo status giuridico di “terùn emigrante”, le ha creato dei disagi qui al Nord?».
G.: «Beh, non nego di aver vissuto alcuni momenti di imbarazzo… Ricordo quando arrivai a Pordenone nell'estate del lontano 1990, c’era un caldo infernale… con il colbacco e la mia inseparabile tuta da sci in dosso! Mi misi subito a cercare la nebbia del nord di cui mi avevano tanto parlato, ma invano... In seguito scoprii da Totò che "Quando c'è la nebbia, non si vede!". Poi l'impatto con la squadra di calcio degli Avvocati. I miei attuali compagni di squadra, insospettiti dal mio scadente ed improvvisato accento milanese (“Ahò, cus l’è cheschì?”, “Che bot che go pres nel pied!”, “Uè cicetti, valà a cjapà i ràt!”, ecc.), mi smascherarono con il noto trabocchetto della "cadrega"!».
I.: «Oggi come sono i rapporti con i suoi compagni?».
G.: «Ottimi! Ho sempre sostenuto che la consapevolezza di essere deficienti è una sottile forma di intelligenza, per quanto bizzarra. Li stimo molto per questo...».
I.: «Come definirebbe Toni Pollini, il patron tuttofare della squadra?».
G.: «È bigamo! Ha sposato due compagne per la vita, una di carne e ossa ed una di cuoio ed aria: la Vera e la Sfera!».
I.: «Oltre a quella per il calcio, lei ha un'altra grande passione. Per incuriosire i lettori, potremmo descriverla così: è qualcosa di candido e soffice, lei ama starci sopra, facendo avanti e indietro con un moto perpetuo, ed è capace di darci dentro per ore, ottenendo peraltro dei risultati lusinghieri...».
G.: «Non è mio costume mettere in piazza la mia vita privata, né tanto meno vantarmi delle mie prestazioni: preferirei non parlare del gentil sesso se non le spiace...».
I: «Veramente mi riferivo alla neve ed alla sua passione per lo sci di fondo...».
G.: «Ah, già... lo sci di fondo! Li mortacci tua... Per me un inverno senza neve é come una bella donna che, nel fiore degli anni, decide di farsi suora: uno spreco pazzesco!».
I.: «Per chiudere: quale è il peggior difetto di Eugenio Pergola?».
G.: «Mah... dicono che ho tendenza a giudicare le persone...».
I.: «E il suo miglior pregio?».
G.: «Direi senz'altro l'innata propensione per le minchiate, con le quali abitualmente abbondantisco!».
I.: «Bene Commendator Gegè, abbiamo concluso. Grazie mille per la disponibilità. Le auguro ogni bene e cento di questi giorni!».
G.: «Tiè!».
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martedì 3 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Cinque schiaffi dal Milan Club!

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Il Tabellino
MILAN CLUB - AVVOCATI PN 5-1 (1-1)
Formazione: Cornacchia, Toffoli, Feltrin, Cesaratto (Zaffino) (Costanza), Zanardo, Iodice, [C], Stella, Sarcinelli, Tirelli (Fantuzzi), Brovedani, Vicenzotto (Celano).
Marcatore: Tirelli.
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DOMANINS (PN) - Partita da dimenticare in fretta quella di ieri sera contro il Milan Club, cominciata male (anche come approccio mentale) e finita peggio. Pronti via e, su un'azione innocua, Cornacchia chiama palla in uscita alta, ma Cesaratto non intende: scontro violento tra i due e sfera sui piedi dell'attaccante di casa che infila la porta sguarnita con un pallonetto. Ivan, tramortito, é costretto a lasciare il campo per la contusione riportata al collo (augurissimi!). La penuria di difensori costringe Stella e Feltrin in marcatura. I ramarri faticano a mettersi in moto, ma comunque prima della fine del tempo riescono ad agguantare il pareggio con un bel lancio smarcante di Zanardo per il rientrante "Giorgione" Tirelli che insacca sull'uscita del portiere. Si va negli spogliatoi coi ramarri in crescendo. La ripresa però si apre purtroppo con il classico tiro della domenica che riporta in vantaggio i locali (bordata dallo spigolo dell'area che coglie l'incrocio più lontano). Passano pochi minuti e da un rimpallo fortunoso su una palla persa malamente in uscita, nasce un assist al bacio per l'attaccante avversario che si invola verso Cornacchia: fallo di Feltrin, rigore, espulsione, 3-1 e gara archiviata. Di lì alla fine si contano solo una dozzina di fuorigioco fischiati ai padroni di casa ed altre due comode segnature che appesantiscono oltremodo la serata. In conclusione due osservazioni che, forse, aiutano a spiegare almeno in parte quanto accaduto: 1) quella di ieri sera era la quinta partita negli ultimi 12 giorni; 2) i neroverdi hanno avuto un pessimo approccio alla gara: numerosi arrivi al campo in grave ritardo, riscaldamento autogestito ed a ranghi ridotti, scarsa concentrazione. Nel calcio nulla accade per caso...
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domenica 1 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Le convocazioni per lunedì 2 aprile (di Toni Pollini)

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Ecco i convocati per la gara di domani sera contro il Milan Club a Domanins, ore 20:30, ritrovo al campo ore 19:30.
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BROVEDANI MATTEO, CESARATTO IVAN, CELANO GIOVANNI, CORNACCHIA MATTEO, DEL BIANCO ENZO, FANTUZZI VINCENZO, FELTRIN MICHELE, IODICE ENRICO, LOMBARDINI, ROBERTO, SARCINELLI ENRICO, STELLA MARCO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, VICENZOTTO PAOLO, ZAFFINO MARCO, ZANARDO LUCA.
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Grato se vorrete confermare la vostra presenza e/o segnalare la vostra assenza sul Blog.
Toni Pollini.
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AVVOCUP - Con Trieste un successo soffertissimo!

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Il Tabellino
AVVOCATI PN - A.C. FORENSE TRIESTE 2-0 (0-0)
Formazione: Cornacchia, Toffoli (Feltrin), Contento, Luisa Vissat [C], Cesaratto (De Gottardo), Iodice, Stella, Gurnari (Martini) (Celano), Vicenzotto (Boschian), Bellinato (Brovedani), Simonato.
Marcatori: Martini, Celano.

SEDRANO (PN) - Quanti episodi sono racchiusi dentro a quel classico risultato di 2-0, solo apparentemente banale e scontato, ma in realtà a dir poco rocambolesco. Tanto per sgomberare il campo da possibili equivoci, va detto subito che i ramarri sono incappati in una pessima (eufemismo!) giornata, sotto ogni profilo, riuscendo pur tuttavia a portare a casa il risultato pieno solamente con la forza dei nervi e, principalmente, grazie agli strepitosi e ripetuti interventi del proprio portiere, che sono risultati semplicemente decisivi. Qualcuno potrà dire: «Beh?!? Il portiere fa pur sempre parte della squadra, no?!?». Già, per nostra grande fortuna... Sin dall'avvio si percepisce la scarsa vena di giornata dei ramarri togati, che non fronteggiano l'avversario con la dovuta determinazione ed appaiono molli. Cornacchia apre la serie delle parate deviando oltre la traversa un insidioso fendente destinato all'incrocio. Poco dopo, su un calcio d'angolo, Kaptán Vissat sale sulla giostra a seggiolini (più nota col nome di "calcinculo") e con una poderosa spinta spedisce l'avversario in cielo: l'attaccante triestino non riesce a cogliere la coda di coniglio agganciata all'asta, ma in compenso si procura il penalty! Il numero "30" (oggi con lode!) naoniano si distende e respinge il tiro centrale dagli undici metri. Lo scampato pericolo non sveglia i ramarri, tutt'altro! Intorno al 20' Stella, con un abile gioco di prestigio, riesce a far scomparire contemporaneamente dalla gara in un istante ben due compagni: retropassaggio suicida intercettato dal brevilineo e sgusciante avanti triestino che punta solitario verso la porta, fallo da ultimo uomo di Iodice, espulso (fuori uno!), neroverdi in 10, esce Vicenzotto (fuori due!) per Boschian. Prima dell'intervallo, si registra un timido tentativo di Simonato respinto dal valente estremo difensore ospite. Nella ripresa Mister Grigoletti inserisce forze fresche e si vede qualcosa di meglio. Il subentrato Feltrin imperversa sulla fascia e sfiora il vantaggio con una conclusione sotto porta che finisce alta. Poco dopo, con un fallo di mano ingenuo a centrocampo, si annota un cartellino rosso (somma di ammonizioni) anche per gli ospiti: parità numerica ristabilita! Ma Simonato non ci sta: dopo un fuorigioco fischiato, invita l'arbitro a ritrovare la propria regolarità intestinale, seguono, nell'ordine, un signorile cartellino giallo con diffida, nuovo ed insistente invito dell’attaccante posseduto, sacrosanto cartellino rosso. Si prosegue così in 9 contro 10. La gara viene decisa a 15' dal termine con un guizzo del neoentrato Martini che, partendo da una probabile posizione di off-side sfuggita ai più, si accentra dalla fascia, supera due difensori in corsa e infila la rete con un diagonale sull'uscita del portiere. Gara chiusa? Macché! Un paio di minuti più tardi Cornacchia si produce in un salvataggio miracoloso su una conclusione ravvicinata a botta sicura della punta triestina. Frattanto Martini accusa un infortunio muscolare e lascia il campo trasportato a braccia: dentro l'affamato Tatanka Celano. I triestini non si arrendono e nel giro di 5 secondi (!) costringono Cornacchia a tre (!) respinte consecutive su altrettante conclusioni ravvicinate, mentre i compagni osservano ammirati ed... immobili! Passa un minuto (siamo allo scadere) e De Gottardo, con una percussione sulla sinistra, semina un paio di avversari e porge su un piatto d'oro al solitario Tatanka appostato sul dischetto la palla del 2-0: controllo e tiro che si infila in rete tra le gambe di un difensore. Il triplice fischio finale viene accolto con un grande sospiro di sollievo... Domani sera di nuovo in campo per gli Amatori: ah, come é duro il mestiere del calciatore...
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