.

.

martedì 31 dicembre 2013

ALLENAMENTO/PARTITA - Le convocazioni per venerdì 3 gennaio ore 12:30 (di Toni Pollini)


Visto il successo di venerdì scorso, possiamo trovarci venerdì 3 gennaio 2014 x un allenamento-partita confidando che anche Mister Grigoletti sia presente.
Bellotto, Benetti, Benvenuti, Boschian, Brovedani, Capuzzo, Carpi, Contento, Cornacchia, Costanza, Da Ros Diego, Da Ros Leopoldo, De Col, De Gottardo, Fasan, Gasparini, Giugno, Gullo, Gurnari, Iodice, Lorenzon, Luisa V., Martini, Pergola, Ragogna, Ros, Rumiel, Sarcinelli, Tirelli, Toffoli, Tomè, Vicenzotto, Zanardo.
Prego confermare.
Toni

venerdì 27 dicembre 2013

PARTITELLA IN FAMIGLIA - In casa neroverde vale sempre l'equazione calcio/tavola!

 
+  =

PRIMO TEMPO... SECONDO TEMPO... TERZO TEMPO...
.

martedì 24 dicembre 2013

STORIE DI CALCIO - Un mediano nel lager (di Locorotondo Production)


Scaligero di nascita (aprile 1921), Ferdinando Valletti approdò al Milan nei primi anni 40, proveniente dal Seregno. Piedi piuttosto ruvidi, nelle due stagioni che lo videro indossare la maglia rossonera, il suo nome finì solo nei tabellini di alcune partite amichevoli, complice qualche problema di troppo ad un ginocchio. La sua vita cambiò nel marzo del 1943. Accusato di aver fatto volantinaggio durante uno sciopero allo stabilimento milanese dell’Alfa Romeo, fu arrestato e condotto al carcere di San Vittore, tappa intermedia prima di essere deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen e successivamente in quello di Gusen.
L’inizio del viaggio verso l’inferno ebbe inizio da quello sciopero all’Alfa Romeo. Ferdinando, da buon gregario, aveva accettato di correre il rischio di divulgare tra gli operai i volantini con le ragioni di quella manifestazione. Nando se la cavava molto bene con i libri. Riuscì a conseguire il diploma di perito industriale che in futuro gli avrebbe consentito di fare strada in ambito lavorativo, fino a diventare dirigente dell’Alfa Romeo.
Ex componente della Brigata Garibaldi, sgradito ai fascisti, che avevano seguito tutti i suoi movimenti durante i giorni precedenti lo sciopero, il “casciavit” Valletti fu arrestato nella sua casa milanese. Alcuni sgherri bussarono alla sua porta intimandogli di scendere per “semplici accertamenti”. A San Vittore vi arrivò in ciabatte, poi lo misero su un treno in partenza dal binario 21, direzione Mauthausen. Da un campo di calcio alle cave di un campo di prigionia e sterminio.
Il calcio, tuttavia, gli avrebbe salvato la vita. Le SS del campo, infatti, erano solite organizzare partite amichevoli per aumentare lo spirito “cameratesco”. Ad una squadra mancava proprio il mediano. Una delle belve feroci travestita da essere umano si ricordò di quell’italiano targato “I57633”. Valletti, ridotto ad un mucchio di ossa di soli 39 kg, raccolse tutte le sue forze per rispondere alla convocazione che gli avrebbe consentito di diventare “sguattero”, addetto alla distribuzione delle scorze di patata per i prigionieri.  Dopo un breve provino arrivò l’ok. Da panchinaro rossonero a titolare in una compagine di aguzzini: il peggior salto all’indietro possibile per appurare, da molto vicino, ambiti in cui il concetto di umanità si era diradato a tal punto da scomparire.
La promozione a sguattero, permise a Fernando di aiutare parecchi prigionieri con gli scarti dei pasti delle SS. La libertà arrivò il 5 maggio del ’45. Giunse a casa in condizioni pietose, dieci mesi dopo la nascita della figlia. Nel 1950 tornò, con alcuni colleghi dell’Alfa, a Mauthausen.
La figlia Manuela, giornalista e scrittrice di provata fede milanista, ha fatto conoscere la storia del padre attraverso numerosi incontri con gli studenti delle scuole superiori. La storia di Nando, capace di resistere alle sofferenze del lager, è stata tramandata alle nuove generazioni. Nella speranza che non si ripetano mai più orrori simili, dettati da un terribile e prolungato “sonno della Ragione”.
(da http://www.soriedicalcio.altervistai.org)

BUON NATALE A TUTTI!!!
 

domenica 22 dicembre 2013

CENA NATALE 2013 – Il resoconto delle premiazioni per gli eventi calcistici dell’anno

.
PORDENONE – Anche quest’anno si è puntualmente tenuto in casa neroverde il tradizionale convivio natalizio, gradita occasione per trascorrere del tempo in ottima compagnia, ripercorrendo in chiave rigorosamente umoristica l’anno solare calcistico appena trascorso. La kermesse ha avuto luogo sabato 14 presso la Club House del Centro Sportivo del Rugby Pordenone, in quella che oramai è divenuta la dimora stabile dei ramarri togati. In coda alla cena hanno tenuto banco le premiazioni per gli eventi calcistici (o pseudo calcistici) che hanno caratterizzato la stagione con i riconoscimenti ai relativi protagonisti, a cura del Professor Cornacchia, cui è seguito l’immancabile discorso in chiusura del Patron Pollini che non ha mancato di dispensare qualche gustosa chicca.
Da segnalare il progetto ambizioso per il proprio 70° compleanno nel dicembre 2014, anno che peraltro segnerà il 35° anno di attività della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone: una trasferta transoceanica in terra argentina, con meta a Rosario! Staremo a vedere se il sogno finirà per assumere sembianze concrete… Infine il tributo al proprio allenatore, Mister Silvano Grigoletti, fatto come sempre attraverso un omaggio tangibile: un megafono, collaudato in diretta con l’ausilio dell’ormai inseparabile “spalla” («Micheleeeeeeee!!!!!!!»), per dare maggiore incisività alla presenza a bordo campo del tecnico. A titolo informativo, il presente è risultato assai gradito, come hanno già avuto modo di rendersi conto, loro malgrado, numerosi avventori del distributore di Mister Shell…
Riportiamo qui di seguito l’elenco completo delle premiazioni, con l’indicazione dei candidati e di ciascun vincitore:
. 
1) Premio “MARIO MEROLA”, alla sceneggiata più patetica della stagione
- Eugenio Pergola e P.F. Costanza, per l’interpretazione de “Un’allegra partitella in famiglia”;
- Enrico Iodice e Silvano Grigoletti, per l’interpretazione de “La posizione del libero e l’arte di non rinculare”;
- Toni Pollini e Michele Toffoli, per l’interpretazione de “Ancora tu… ma non dovevamo vederci più?”.
Vincono Toni Pollini e Michele Toffoli, che ritirano personalmente la foto incorniciata del re della sceneggiata napoletana.
.
2) Premio “E’ SUCCESSO ANCHE A LEO MESSI”, alla nefandezza calcistica del 2013
- Silvano Grigoletti, per aver sapientemente ridisegnato la squadra in quel di Brescia, nella gara decisiva della stagione, ottenendo un insperato (per gli avversari…) e sorprendente (per entrambe le squadre…) risultato;
- Michele Toffoli, per il rigore appoggiato delicatamente tra le braccia del portiere del Giais;
- Enrico Iodice, per l’autogollonzo realizzato contro la Liventina.
Vince Mister Silvano Grigoletti, con il voto decisivo dei colleghi bresciani, che ritira personalmente la lavagnetta con pennarello indelebile per “ridisegnare” gli schemi tattici.
.
3) Premio “AI CADUTI SUL CAMPO”
- Enrico Iodice, per la pallonata in volto rimediata a Padova, con conseguente edema alla retina ed ovalizzazione della pupilla, nonché per la successiva distorsione al ginocchio procuratasi zappando il suolo in allenamento;
- Ivan Cesaratto, per essere stato subdolamente attaccato alle spalle dal proprio portiere in uscita a Domanins nel tentativo di staccargli la testa dal collo, per la contusione al capo rimediata nel corso del torneo Eurolawyers in Cilento, nonché per la recente reiterata frattura dell’astragalo già procurata in occasione del Memorial Brovedani;
- Pippo Gurnari per la sua encomiabile e straordinaria dedizione al “terzo tempo”, che gli è valsa l’attestazione clinica di “non idoneità sportiva” causa ipertensione, con valori equipollenti a quelli della pressione interna di una mongolfiera;
- Toni Pollini, per essere stato investito a bordo campo da un giocatore che procedeva a velocità sostenuta (oltre il limite consentito) al Torneo di Tauriano, rovinando al suolo dopo l’eroico (e vano) tentativo di mantenere l’equilibrio.
Vince, con distacco sul secondo, Ivan Cesaratto che ritira personalmente una confezione di cerotti “porta fortuna”.
.
4) Premio “LAPO ELKANN”, riconoscimento allo stile ed all’eleganza
- Andrea Bellotto, per la sua personale interpretazione de “L’uomo ragno”
- Luca Boschian, per la passerella dimostrativa a bordo campo con pareo tahitiano tinta azzurro mare;
- Arbitro Buonocore, per il sapiente utilizzo del nero che, notoriamente, snellisce…
Vince Andrea Bellotto che ritira personalmente una splendida cravatta.
.
5) Premio “ER CUCCHIAIO DE GUALCO”, al gesto tecnico dell’anno
- Gino Fasan, per il gol segnato al Milan Club San Martino;
- Michele Feltrin, per la “bicicletta” contro lo Sporting Porcia;
- Matteo Cornacchia, per gli innumerevoli prodigiosi interventi a difesa degli amati legni.
Vince Michele Feltrin che, accompagnato dal manager Filippo, ritira il prestigioso cucchiaio di legno.
.
6) Premio “FAIR PLAY”
Un riconoscimento speciale per Toni Pollini, autentico testimone dello spirito decoubertiano e porta bandiera dei valori essenziali dello sport, messi in mostra in occasione del “contatto umano” avvenuto dapprima con un avversario nella sfida amatoriale contro l’Haiducii e successivamente, nel Torneo Forense in quel di Brescia, con l’arbitro che, “toccato” dal commovente gesto, decretava anzitempo l’interruzione della gara.
Toni Pollini ritira personalmente il premio simbolico offertogli (punching ball).
.
7) “WORD PRESS PHOTO AWARD”, alla migliore fotografia dell’anno
- “Li prendiamo qui” (Pergola con avversario del Borc "in posizione");
- “La meglio gioventù” (Pergola, Ros, Vissat e Tauro in campo simultaneamente!);
- “El grinta” (Brovedinho sbadigliante in campo).
Vince “La meglio gioventù”: ritirano personalmente la confezione di “Pannoloni Mutandina Serenity Classic” per dire “stop” all’incontinenza, Eugenio Pergola, Emo Ros e Paolo Luisa Vissat.
.
8) Premio “LO SHAMPOO DI PIPPO”, al gesto più inutile della stagione
- Matteo Brovedani, per il commovente massaggio con l’olio canforato prima di ogni partita, in particolare nella sfida amatoriale contro il Milan Club ove, con condotta recidivante, riportava un infortunio muscolare nella fase di pre-riscaldamento;
- Andrea Benvenuti per il patetico tentativo di preghiera prima della gara nel Torneo Eurolawyers contro gli Avvocati Roma (conclusa con il risicato successo dei capitolini: 11-1!);
- Toni Pollini, per la rituale assunzione del “pastiglione” pre-pasto, inutile gesto di prevenzione vanificato dalla genetica predisposizione per il buongusto a tavola.
Vince Andrea Benvenuti che ritira personalmente la confezione di “Shampoo Gurnari” anti caduta.
.
9) Premio speciale “GIANNI BRERA”, al più bel commento dell’anno
- Matteo Brovedani, 29 novembre 2013: “Non avendo avuto modo di testare la tenuta del polpaccio, chiedo all’Angui di prendere il mio posto in rosa dando copertura formale alla sua autoconvocazione. Porto con me la borsa e manterrò contatto telefonico per eventuali emergenze (quindi chiamatemi se si raffreddano le salsicce o si scalda la birra!)”;
- Anonimo Rumiel, 9 aprile 2013: “Aspirìna” un “momènt”, “okì” tu “cialìs”…, “Voltarèn” il “librium”! “aùlin” “dipipèron” Tatanka!!! Il Farmacista (cazzo che fatica rimanere anonimo;))”;
- Anonimo Costanza, 14 febbraio 2013: “Quando leggo certe pagelle mi prudono le mani… (M. Gandhi)”.
Vince Pierfrancesco Costanza. Ritira per lui la confezione di sigari il collega di Studio Andrea Bellotto.
.
10) Premio “BACI PERUGINA”, per i momenti teneri di una stagione
Il riconoscimento va alla tenera immagine del duo Toffoli & Tirelli, uniti intimamente da un apostrofo rosa, che bruciano sul filo di lana il pluricandidato Giovanni Martini.
Ritirano la confezione di Baci Perugina i due vincitori.
.

domenica 15 dicembre 2013

AMATORI - Nell'ultima gara dell'anno arriva l'agognata vittoria!


Il Tabellino
AVVOCATI PN - PIZZERIA ABRUZZESE 4-2 (1-1)
Formazione: Cornacchia, Bellotto, Toffoli (Boschian), Tomé, Pergola (Contento), Iodice [C], Fasan (Zanardo), Rumiel, Tirelli, Gurnari (Luisa Vissat), Vicenzotto (Benetti). A disposizione: Ros.
Marcatori: Tirelli, Tirelli, Benetti, Benetti.

PORDENONE - Finalmente, dopo tanti piccoli passi e qualche battuta d'arresto, ecco di nuovo una falcata da tre punti in classifica. Fortunatamente a questi livelli la vittoria non è, come in altre categorie, un obbiettivo da rincorrere con determinazione ossessiva, ma 71 giorni, 16 ore e 20 minuti senza vincere non sono pochi... I ramarri togati si presentavano all'ultima sfida dell'anno con molta fame, forse condizionati inconsciamente anche dall'appuntamento serale con la cena natalizia di squadra. Dopo le ormai consuete raccomandazioni di rito dell'immediato pre-gara («Partiamo subito concentrati!», «Aiutiamoci in campo!», «Vladimir, non sul tetto!», ecc.), si parte. L'approccio alla gara dei neroverdi non è dei migliori e il molle impatto si concretizza ben presto in uno svarione della retroguardia che, dopo un rimpallo sfortunato, consente alla punta ospite di trafiggere comodamente Cornacchia. Gara subito in salita dunque. La reazione peró è immediata e porta al pareggio di Tirelli che ottimizza un cross al bacio di Vicenzotto con un gran bel colpo di testa che coglie il portiere in controtempo.
Nella ripresa Mister Grigoletti gioca subito la carta del giovane Enrico Benetti (esordio ufficiale 7 giorni or sono), che lascerà un marchio indelebile nel match. Appena il tempo di ripartire ed il bomber di razza "Giorgione" Tirelli va a segno ancora di testa su assist dell'ottimo Tomé (7 centri in 7 presenze!). Poi il palcoscenico è tutto per il neo arrivato Benetti. Dapprima firma la rete del tranquillizzante 3-1 con una conclusione dai 25 metri sulla quale offre un gradito contributo il portiere ospite. Poi, innescato da un pregevole cucchiaio di Rumiel, si invola (in probabile fuorigioco) verso la porta avversaria e realizza con un morbido pallonetto, firmando la doppietta personale. La gara a questo punto potrebbe (dovrebbe?) essere chiusa, ma l'innata generositá (!) dei ramarri che continuano imperterriti a spingere sull'acceleratore, contribuisce a tenerla viva, regalando con un'altra nefandezza difensiva l'ormai tradizionale gol all'amico/nemico Qualizza (tre peri nelle ultime tre sfide!). Si va quindi negli spogliatoi con lo spirito giusto per affrontare il lungo pomeriggio che condurrá alla movimentata serata, seguendo l’umida scia schiumosa tracciata dalle immancabili caraffe del "terzo tempo". Onore al manipolo di eroi protagonisti nella maratona etilica non-stop dalle 16:30 fino a notte fonda… Finisce così nell'ormai fitto archivio, tra gioie (tante) e dolori (pochi, ma buoni!), anche l'anno calcistico 2013...
.

giovedì 12 dicembre 2013

AMATORI - Le convocazioni per sabato 14 (di Toni Pollini)

.
RITROVO ORE 13.45 CAMPO VIA PRASECCO, INIZIO GARA ORE 14:30, AVVOCATI PORDENONE  OSPITI PIZZERIA ABRUZZESE.
Convocati: 
BELLOTTO ANDREA, BENETTI ENRICO, BOSCHIAN PEST LUCA, CAPUZZO RENE’, CARPI TOMAS, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, COSTANZA FRANCESCO, DE COL ANDREA, DE GOTTARDO LUCA, FASAN GINO, GURNARI FABRIZIO, IODICE ENRICO, LUISA VISSAT PAOLO, MARTINI GIOVANNI, PERGOLA EUGENIO, RUMIEL ALBERTO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, TOME' MASSIMO, VICENZOTTO PAOLO.
Come sempre attendo riscontro. 
TONI
.

domenica 8 dicembre 2013

AMATORI - Ramarri autolesionisti: arriva l'ennesimo pareggio


Il Tabellino
LIVENTINA - AVVOCATI PN 1-1 (0-1)
Formazione: Cornacchia, Boschian, Contento, Benetti (Costanza), Pergola, Iodice [C], Toffoli, Carpi, Tirelli, Gullo (Bellotto), Vicenzotto. A disposizione: Zanardo.
Marcatore: Tirelli.
.
SACILE (PN) - Dopo una seduta prolungata, lo staff di psicoterapeuti incaricati di esaminare il "caso ramarri", ha sciolto la prognosi con un referto che presenta una diagnosi assai articolata: "La squadra neroverde è affetta da una sindrome piuttosto rara, denominata "calcistica infirmitas", acuita nel caso di specie da una forma patologica di pareggite, che porta come conseguenza una forte allergia alla vittoria di carattere psicosomatio. Si prescrivono pertanto tre punti da assumere in classifica entro sette giorni. Tra un mese, visita di controllo". Dunque, dopo le due sconfitte ed i cinque pareggi delle ultime sette partite, si impone la terapia ad urto della "vittoria a tutti i costi". Ieri sera, nel gelo dello Stadio Sfriso di Sacile, i naoniani hanno gettato alle ortiche una gara con il più classico degli harakiri. Da segnalare l’esordio nel “Pollini’s Team” del giovane virgulto Enrico Benetti, classe ’85. I togati partono bene trovando il vantaggio con il solito Tirelli (ieri nelle inedite vesti di rifinitore) che è lesto ad impadronirsi di una palla vagante in area ed a scaraventarla nel sacco con una pregevole girata. I neroverdi sono compatti e ordinati e nel primo tempo concedono solo una conclusione ravvicinata che il volatile disinnesca con un gran tuffo. Nel secondo tempo i padroni esercitano un crescente predominio territoriale che peró si rivela del tutto sterile.
Ma ad un quarto d'ora dalla conclusione accade quel che non ti aspetti. Su una palla innocua che vaga a mezza altezza nell'area piccola, interviene maldestramente Iodice che chinandosi in avanti con l'elegante postura dell'anziano che si approccia alla turca, in un colpo solo, sbaglia la posizione, il tempo e l'impatto con la sfera. Risultato: spizzata di testa e palla che entra lenta e beffarda a fil di palo, con il volatile urlante («Lasciaaaaaaa!!!») proteso invano per accogliere comodamente il cuoio tra le braccia. Momenti che feriscono il calcio... I ramarri, per quanto rimaneggiati, manifestano la loro superiorità con una reazione che frutta ben tre occasioni da rete. La prima con Tirelli che da ottima posizione colpisce malamente di testa e mette sul fondo. La seconda con Toffoli che dopo una sgroppata di 40 metri giunge a tu per tu con il numero uno di casa e lo grazia calciando a lato.
La terza, clamorosa, ancora con Tirelli che controlla in area, si assesta il pallone sul sinistro, alza la testa, prende la mira e... riesce nella non facile impresa di centrare in pieno il minuto portiere avversario (magra consolazione per lui il peluche vinto e ritirato al banco del tirassegno). Si va dunque sotto la doccia con l'amaro in bocca che si intensifica oltremodo all'ingresso negli spogliatoi quando alcuni giocatori si ritrovano il portafoglio alleggerito da estranei. Quella sacilese assume così i connotati della "serata no", sotto ogni profilo. Ma le risorse del "terzo tempo" sono infinite, così, dopo una pizza distensiva, la visita alle folkloristiche casette natalizie si trasforma in un brindisi prolungato ed itinerante, tra birre, brulé, succhi di mela caldi e misteriosi intrugli ("pozione del druido", riservata agli intenditori...), con i ramarri che dimostrano grande versatilità passando con disinvoltura dai fagioli con la cotica alle frittelle di "Agne Elvia e Barbe Coccul". E intanto mancano poco più di due settimane a Natale...
.

mercoledì 4 dicembre 2013

AMATORI - Le convocazioni per sabato 7 (di Toni Pollini)


CONVOCAZIONI PER SABATO 07 DICEMBRE 2013, ORE 18,00 CAMPO SFRISO – SACILE, INIZIO GARA ORE 19:00, AVVERSARIO LIVENTINA.

BELLOTTO ANDREA, BENETTI ENRICO, BENVENUTI ANDREA, BOSCHIAN PEST LUCA, BROVEDANI MATTEO, CAPUZZO RENE’, CARPI TOMAS, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, COSTANZA FRANCESCO, DE COL ANDREA, DE GOTTARDO LUCA, FASAN GINO, GULLO PIETRO, IODICE ENRICO, LUISA VISSAT PAOLO, MARTINI GIOVANNI, PERGOLA EUGENIO, STELLA MARCO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, VICENZOTTO PAOLO, ZANARDO LUCA.

Si prega di comunicare eventuali defezioni.
TONI

martedì 3 dicembre 2013

AMATORI - Le pagelle del Blogger


CORNACCHIA: 7,5
Il giudizio potrebbe essere molto sintetico: (ancora) decisivo! Ma spendiamo qualche parola in più: quello subito é un gol antipatico per i portieri, ma la traiettoria della sfera l'ha disegnata il Demonio in persona. A poco dalla fine, toglie dal sette un pallone che poteva mandare al Diavolo il meritato pareggio. ESORCISTA

TOME': 7
Cresce il ragazzo di montagna, di partita in partita. Confeziona l'assist-gol e tutto il fiato che ha lo spende solo per correre, senza chiacchiere a vanvera. Le prospettive sono eccellenti. PROFICUO

CONTENTO: 7,5
Forse stavolta ha stabilito il suo nuovo record personale: 33 anni di differenza con l'avversario diretto! Prestazione impeccabile. In grande salute. DICA TRENTATRE'!

PERGOLA: 7,5
Asfissiante! E non stiamo parlando della sua pregiata "eau de figues", che lascia la scia anche sul rettangolo verde. Si dedica al suo uomo con anima e corpo: lo rincorre in ogni angolo del campo, dimostrando un'applicazione filatelica, lo impacchetta, lo affranca e lo rispedisce a casa. CORRIERE ESPRESSO

IODICE: 6,5
Con i due "sunshine boys" in marcatura e la diga umana a centrocampo, fare il libero è piacevole come sorseggiare una birra nel dopo gara. ASSETATO

CARPI: 7,5
A tratti impressionante, forse anche per le vesti stracciate dalla muscolatura in espansione ed il colorito verde della pelle. Demolitore nei contrasti, sa esibire anche tocchi vellutati con l'eleganza di uno spadaccino. SCIABOLA E FIORETTO

TOFFOLI: 6,5
Dopo la "luna di miele" di inizio campionato trascorsa in attacco, torna sulla tortuosa e meno gradita corsia esterna. Buona la prestazione, ma lo sguardo é malinconico per la carenza di "stimoli esterni". SPOLLINATO

RUMIEL: 7
Grande sostanza, come sempre. Stimolato dalla vicinanza del nuovo compagno di reparto, dimostra anch'egli una certa propensione per le arti marziali, poggiando lo zampone chiodato sopra la spalla di un malcapitato avversario. Per il resto i suoi interventi denotano l'abilità e l'esperienza di un norcino d'altri tempi. MANARA E CURTIS

TIRELLI: 7
Sta cercando la migliore condizione dopo l'infortunio muscolare e, come si usa dire, chi cerca trova! Una gran rete realizzata sotto gli occhi di papà. Confidiamo che quello del gol possa ridiventare per lui un appuntamento fisso. RENDEZ-VOUS

ZANARDO: 9,5
La sua partita la vince prima di scendere in campo: passa dalla mancata convocazione all'impiego da titolare, dal ruolo di infiltrato a quello di numero 10! Poi il ginocchio lo tradisce e non gli consente di completare l'opera a un passo dal compimento. CAPOLAVORO INCOMPIUTO

CAPUZZO: 6+
Scattante e guizzante, capace di liberarsi dalla marcatura dei difensori così come ha fatto con i chili di troppo. Un grande investimento per il futuro, anche a tavola. (QUASI) SMILZO

MARTINI: 6+
La "faina de Ciolt" comincia a dare segni di risveglio, come testimonia la pregevole volèe di collo destro trattenuta in due tempi dal portiere. Ha bisogno di giocare per raggiungere il suo elevato standard qualitativo. Per ora siamo all'aperitivo, ma l'appetito vien mangiando. MARTINI LISCIO

VICENZOTTO: 6,5
La schiena é finalmente a posto, ora serve ancora un pò di birra nelle gambe (consigliata l’assunzione per via orale), ma sembra ormai aver ritrovato la "retta via". RADDRIZZATO

COSTANZA: 6+
Ah, se solo ci fosse stato un canestro nei paraggi in occasione di quella rimessa laterale... Reminiscenze cestistiche a parte, si cala con personalità nella pugna, come dimostra l'avversario divelto sulla fascia. TIRO DA TRE PUNTI (DI SUTURA)

LUISA VISSAT: 9
Inizia la gara, c'é chi va in campo e chi in panchina. Lui invece è laggiù, solitario, sull'altro lato del terreno di gioco, nei pressi degli spogliatoi. «Sta lì perché si sente male?», chiede l'arbitro incuriosito dopo aver momentaneamente interrotto la gara. «No, sto tenendo d'occhio il bambino!» (il vivace figliolo del suo valente portiere), replica il Kap. Averne di uomini così... UOMO SQUADRA

BOSCHIAN: 9
Entra in campo nel finale... per soccorrere il compagno dolorante che invoca il ghiaccio sull'inguine, dispensando saggi consigli nella materia di competenza: «Guarda che lì il ghiaccio è pericoloso...». Poi si sistema sulla corsia di sinistra, pronto per ogni evenienza. PROFESSORE

MISTER GRIGOLETTI: 7
Mostra grande coraggio optando per un modulo molto offensivo proprio contro la regina del Campionato. I maligni dicono che l’ispirazione nasca dalle esalazioni di carburante. Saggio nell’impiego degli uomini, ormai conosce a memoria il potenziale di ciascun giocatore (così a Vicenzotto che, entrato a freddo, chiede di potersi scaldare nell’intervallo: «Va ben, ma sta atento a no fonder!»). LUNGIMIRANTE

MARESCIALLO GULLO: 7
Tra i 25 (iniziali) in campo é certamente quello che ha il compito più difficile: sostituire Pollini! A suo agio dietro la scrivania, sbriga la parte burocratica con estrema naturalezza. Anche in trincea la presenza c'é: tra un pò di tempo, quando la confidenza gli consentirà di poter inveire sui giocatori, potrà salire di grado. RECLUTATO

POLLINI: 8
Anche il suo non era un confronto agevole: rimpatriata tra vecchi amici a base di bollito misto. La sua innata modestia lo porta a riferire di un "pareggio", ma chi era a tavola con lui ha colto la stoffa del vincente, per quanto supportata dai progressi della chimica. DOPPIO PASTIGLIONE

CURVA ULTRA': 9
La claque sulle gradinate è come un'iniezione di fosforo per chi é in campo! Filo conduttore che contribuisce a tenere compatto il gruppo dal primo al terzo tempo. COLLANTE
.

domenica 1 dicembre 2013

AMATORI - Le toghe neroverdi stoppano la marcia record della capolista


Il Tabellino
AVVOCATI PN - CASARSA SAN GIOVANNI 1-1 (1-1)
Formazione: Cornacchia, Tomé (Boschian), Contento, Pergola, Iodice [C], Carpi (Luisa Vissat), Toffoli (Costanza), Rumiel, Tirelli, Zanardo (Vicenzotto), Capuzzo (Martini). A disposizione: Benetti.
Marcatore: Tirelli.
.
PORDENONE - Dopo un turno di riposo forzato, i ramarri togati tornavano in campo per ospitare la capolista Casarsa San Giovanni, squadra sconosciuta che però si presentava con un biglietto da visita inequivocabile: sette vittorie in sette partite! Serviva dunque una grande prova per tentare di uscire indenni dal confronto con l'invincibile armata della Delizia. Ebbene, i neroverdi (orfani di Pollini: circostanza che ha la cadenza periodica della cometa di Halley!) si sono dimostrati all'altezza della prima della classe, sfoderando una prestazione maiuscola che é valsa un pareggio meritatissimo e ricco di significato. All'atto dell'ingresso in campo, gli avversari tradiscono subito un clamoroso eccesso di... gioventù! Un esempio per tutti: Manlio Contento, classe '57, va in marcatura sul numero 11, classe '90! Tra i due una "forbice" di 33 anni: la vita di Gesù!!! Mister Grigoletti non si fa intimidire e manda in campo una formazione a trazione anteriore, con un rifinitore dietro alle due punte ed un esterno con chiara propensione offensiva. Lo schieramento dà i frutti sperati perché sono i ramarri a fare la partita, trovando anche il vantaggio a metà tempo con una pregevole manovra conclusa da una verticalizzazione di Tomé per Tirelli che finalizza con un gran diagonale. Gli ospiti appaiono in chiara difficoltà e stentano a creare grattacapi all'attenta retroguardia naoniana, grazie anche al grande filtro a centrocampo del duo Carpi-Rumiel, che distribuisce “ricordi” in mezzo al campo e non consente l'accesso nemmeno ai moscerini.
Prima del riposo però giunge inatteso e casuale il gol del pareggio dei casarsesi: cross teso sul primo palo ove si avventano in simultanea Pergola (oggi in grado di suscitare l'interesse di un perito filatelico!) ed il suo avversario diretto, la sfera, con determinazione autonoma, schizza verso l'incrocio più lontano e, roteando su se stessa come una trottola ubriaca, decide di spiovere all'improvviso e di infilarsi nel sette uccellando il volatile. Anche nella ripresa i ramarri tengono bene il campo, contenendo con ordine gli avversari e pungendo in avanti con il trio Tirelli-Vicenzotto-Martini. Prima del termine Cornacchia timbra la presenza con l'ormai consueta parata "salva-risultato", smanacciando con un volo plastico un pallone destinato all'incrocio. Si chiude quindi con un pareggio equo ed una grande prova di squadra, da cui si possono ricavare alcune certezze per il futuro: 1) si è tenuto testa alla compagine più forte del campionato, sempre vincente prima d'ora; 2) si é evidenziata una buona condizione atletica che ha scongiurato il solito calo nel finale; 3) la rosa si dimostra folta e competitiva (si contavano infatti parecchie assenze di rilievo, guardalinee incluso); 4) l’elisir di lunga vita di Contento e Pergola trova puntuale riscontro sul campo; 5) sotto la mimetica del Generale Celano batte un cuore... neroverde; 6) mancano poco più di tre settimane a Natale...
.

giovedì 28 novembre 2013

AMATORI - Le convocazioni per sabato 30 (di Toni Pollini)


Ecco le convocazioni per sabato 30 novembre 2013. Purtroppo non ci sarò. Maglie e Giubbotti anti freddo, assieme ai palloni da gara, si trovano nello spogliatoio. Se ci fossero problemi il numero del custode è 338-4347089. Vi farò avere entro venerdì sera la borsa dei medicinali e quella dei documenti.
Troverete 3 fogli compilati con l’indicazione delle contendenti e gli orari. Dovete compilare la lista opponendo una x sulla casella corrispondente al nome dell’atleta sulla colonna di titolare o riserva. Consegnerete all’arbitro 2 fogli, uno è per il mio archivio, con i cartellini, il referto e la busta da inviare a Tonus.
Se aveste dei problemi siete autorizzati a telefonarmi sospendendo brevemente il rapporto con il bollito misto. In bocca al Lupo.
Tra i convocati c’è anche Benetti Enrico ex giocatore del Caneva che predilige la fascia. Mi sembra non disprezzi la compagnia. Raccomando in particolare ad Enrico e a Eugenio, vista la vostra esperienza, di aiutare il ragazzo ad inserirsi.
Ricordatevi di raccogliere € 7,00 x ognuno.
ORE 13.45 CAMPO VIA PRASECCO AURORA, INIZIO GARA ORE 14:30, AVVERSARIO CASARSA.
I convocati:
BENETTI ENRICO, BOSCHIAN PEST LUCA, BROVEDANI MATTEO, CAPUZZO RENE’, CARPI TOMAS, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, COSTANZA FRANCESCO, DE COL ANDREA, DE GOTTARDO LUCA, FASAN GINO, GASPARINI FABIO, GURNARI PIPPO, IODICE ENRICO, LUISA VISSAT PAOLO, MARTINI GIOVANNI, PERGOLA EUGENIO, RUMIEL ALBERTO, STELLA MARCO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, TOME’ MASSIMO, VICENZOTTO PAOLO.

Attendo riscontro.
TONI
.

venerdì 22 novembre 2013

AMATORI - Le convocazioni per lunedì 25 (di Toni Pollini)


CONVOCAZIONI LUNEDI 25 NOVEMBRE 2013 ORE 19:45 CAMPO DON BOSCO . AVVERSARIA PIZZERIA ABRUZZESE. INIZIO PARTITA 20:30

Convocati:
BENVENUTI ANDREA, BOSCHIAN LUCA, BROVEDANI MATTEO, CAPUZZO RENE', CARPI TOMAS, CESARATTO IVAN, CONTENTO MANLIO, CORNACCHIA MATTEO, DE GOTTARDO LUCA, FASAN GINO, FELTRIN MICHELE, GASPARINI FABIO, IODICE ENRICO, LUISA VISSAT PAOLO, MARTINI GIOVANNI, PERGOLA EUGENIO, ROS EMO, RUMIEL ALBERTO, STELLA MARCO, TAURO ALESSANDRO, TIRELLI MATTIA, TOFFOLI MICHELE, TOME’ MASSIMO, VICENZOTTO PAOLO, ZANARDO LUCA.

MOLTI DEI CONVOCATI SONO IN PRECARIE CONDIZIONI FISICHE.
SI PREGA RISPONDERE.
TONI
.

martedì 19 novembre 2013

AMATORI - Le pagelle del "Pinciagrilli" (di Renè Capuzzo)


BREVI NOTE (in senso stretto e in senso lato) SULLA PARTITA
Una partita intensa e combattuta. Un'ottima prestazione, ma manca concretezza. Sebbene contro una squadra pressoché di ragazzi di primo pelo, i ramarri hanno tenuto il campo e costruito bene, almeno fino al collasso pseudo-fisico che ha portato gli avversari al gol per ben due volte. Rammarico per un rigore sbagliato e per una partita rimasta in equilibrio fino all'ultimo.

VOTI

CORNACCHIA: 7.5
Vola un'aquila nel cielo, e para tutto... o quasi. Un occhio attento sul campo. Un occhio attento su Vladimir... Vladimir! Vien giù di lì! Ne voglio 3, ho detto 3! Pincia dagli un pallone! Tutti su! Pallaaaa! Ha dato il meglio di sé in almeno 4 o 5 occasioni, con tuffi e interventi di pregevole portata. Nulla potea far in occasion dei gol, se non dispiacersi del buon operato finora svolto e reso ormai vano. Al Cornix dedichiamo “Tapparella” (Elio & Le Storie Tese)

PERGOLA: 6.5
Attento, perspicace. Gioca d'anticipo, chiude. Tira il fiato ma anche i palloni... e para anche una frontata a Contenuto. Nonostante la giovine età degli avversari, tiene per sé ogni pensiero di paternità e serra ogni corridoio che s'apre ad essi. Forse merito del doping? Forse che ci sia del distillato di Baresi nella bottiglia che si porta sempre appresso? Ai posteri l'ardua sentenza, per ora ascoltiamo “U can't touch this” (MC Hammer)

IODICE: 6.5
Il calcio non è solo gioco di gambe. Bisogna usare anche la testa. E (la “e” dopo il punto è una licenza poetica, legalmente comprata al mercato nero della crusca) il capitano la testa ce la mette, soprattutto per allontanare palloni dall'area. E' sempre presente, sempre pronto; forse più adatto a fare il libero che a marcare a uomo, ma resta sempre e comunque l'ultimo baluardo da superare (dopo il Cornix). Anche per lui una buona votazione, nonostante i gol subiti. Gli si dedica “Guardian” (Alanis Morrisette)

CONTENUTO (interpretazione autentica dei giudici di gara): 6.5
Parte contento, poi s'infastidisce ma/e diventa contenuto... non possiamo lamentarci se poi gli arbitri non vedono i falli, o forse li vedono troppo spesso (come alluderebbe il buon Profff). Come il resto della difesa, fa una partita di tutto rispetto. Pulito, attento. Segue l'uomo e segue le azioni. Il mister gli dà fiducia e lui non la tradisce. Certo il risultato non ci sorride, ma ad ogni modo “Ed ero contentissimo” (Tiziano Ferro)

GINO: 6.5
E' il nostro nero dai capelli biondi, una commistione tra Maggio e Victoria Silvested (ma solo per i capelli). Scorazza su e giù per la sua fascia, appoggia la manovra offensiva cecando il cross in mezzo e poi torna a chiudere in difesa. La fascia destra è il suo regno, ormai il mister lo ha capito. Gli mancano solo il piede di Pirlo, “l'altra gamba” di Seedorf e il giro di gnocca di Borriello e poi sarebbe il top. Adesso corri dal meccanico a farti cambiare il piede bionico e intanto ascolta “Up & Down” (Vegaboys)

GULLO: 6
Fa la sua partita (come si dice). Tiene bene ed entra aggressivo. Forse anche troppo, visto che porta a casa il 4 giallo in 4 partite. Si muove bene davanti alla difesa, anche se perde forse troppi palloni. Attento alla diagonale e ai movimenti, ma certe volte ci pensa troppo e va in difficoltà. Tuttavia se perde un pallone, chi gliel'ha rubato deve perdere almeno una gamba. Purtroppo la stessa “fame” non ce l'ha anche in aria e una voce rimbomba in campo “Gullo, te vol saltar cazzo? Te dago mi dopo lo shampoo!”. Così, iniziando a strimpellare la chitarra, Giorgio Gaber cantava “Lo shampoo”

TOME': 6 e spicci
Tanto cuore e tanta roba. Non smette mai di correre in lungo e in largo, si propone, torna. Fa un lavoro superbo. Litiga col pallone in sede di rimessa, ma questo è l'unico neo. Fatica e non si lamenta, le prende ma non parla, se la perde la rincorre (s'intende la palla). Dispiace solo che la sua, come per altri, per quanto ottima, non sia stata così incisiva in fase offensiva. Ad ogni modo, ognuno in squadra dovrebbe dire a sé stesso “Vado al massimo” (Vasco Rossi)

FELTRIN: 6.5
Terzo ai mondiali di taekwondo, giocatore di classe e di cuore. Si immerge nella partita così tanto che riesce a fare un ottimo lavoro in ogni posizione che si trova ad occupare, sebbene il centrocampista non sia un mestiere così facile e sebbene non sia nemmeno il ruolo che più gli si confà. Ma senza tante chiacchiere indossa l'armatura ed entra in campo per combattere. Sempre aggressivo, sempre in movimento. Gli avversari sentono sempre il suo fiato sul collo e sanno che è il caso di passarla perché potrebbe essere già troppo tardi... per loro. Non ci sono parole adatte a descriverlo, lasciamolo fare alla musica “More than words” (Extreme)

TOMAS: 6.5
Forse è merito del jiu-jitsu, ma fatto sta che in pochi riescono a superarlo in piedi. Ma nessuna ammonizione e nessuna cattiveria, solo del sano stile. E' una roccia con le gambe che gira per il campo seminando il panico. Anche in questa partita dimostra che ha preso le misure col campo e con la squadra. Forse l'unica macchietta è che, quando inizia l'azione offensiva, cessa di essere un punto di riferimento, un playmaker che imposti l'azione. E' evidente che il fisico da birra è poco rispetto al fisico da enologo, ma ciò che importa è che nel terzo tempo si beva, che sia birra o “Black and White” (Micheal Jackson)

TIRELLI: 6
Con T-Rex iniziamo la discesa dei voti, che forse sono già fin troppo buoni se si bada al risultato. Degli attaccanti sicuramente il più incisivo, se così si può dire. Gioca tranquillo per evitare di farsi male, ma è sempre il riferimento in attacco. Grazie al suo fisico riesce a tener palla abbastanza facilmente e si appoggia bene al centrocampo, quando lo trova. Si mangia un gol, forse per troppa leggerezza, su una bella palla messa dal Dancer. Meno eclatante il secondo in cui, sebbene a un passo dalla porta, nella foga di colpire in fretta per non perdere la palla, tira un esterno destro in direzione parallelamente opposta alla porta avversaria. Gli si dedica “Uno in più” (Lucio Battisti)

TOFFOLI: 5.5
Ha fisico, ha fiato, ha piede. Ha le doti di Maicon, con l'equilibrio di Chiellini. Oggi gioca molto con i compagni, sia di prima che di seconda. Si appoggia bene in molte occasioni, ma in altre la tiene troppo e sbaglia il tempo del passaggio (oltre che mettere in confusione il compagno che si era proposto). In coppia con Tirelli fa una brillante prestazione. Corre per tutta la larghezza del campo. Va in fondo e rientra. E' suo il passaggio col bacio prima che Tirelli sbagli la suddetta occasione. Deve assolutamente migliorare in due cose: lo stop (e il controllo) e il passaggio (soprattutto i tempi del passaggio). Il rigore sbagliato gli costa la sufficienza. Certo sbagliare è lecito, ma tirare forte è una cortesia. In bocca resta sempre un sapore di leggera insoddisfazione perché il ragazzo ha un sacco di doti, ma fatica a metterle tutte in mostra. Daghe! “Don't wanna miss a think” (Aerosmith)

VISSAT: 6.5
Come un ninja è stato capace di non mostrare la sua presenza al pagellatore, ma non agli avversari! "Porta in alto la mano, segui il tuo capitano, mettigli un gomito vicino, sono il capitano Uncino, un colpo avanti ondeggiando, un altro indietro bailando...": per lui canta DJ Francesco "La canzone del capitano"
.
CAPUZZO: 5.5 (anca masa!)
Abbastanza dilusione di diludendo (visto che mi scrivo le pagelle). Il fastidio alla coscia destra non vale come scusa per la prestazione sottotono. Si muove abbastanza, ma non fa i movimenti giusti che servono a costruire bene le azioni. Buono il passaggio a Vicenzotto che però non si conclude in rete; forse in quell'occasione, superato il suo uomo, avrebbe potuto dirigersi verso la porta e passarla successivamente, facendo si che il portiere fosse impotente. In un'altra occasione evita il contatto con il portiere avversario che avrebbe potuto essere, perlomeno, un rigore. Tuttavia avevo il sentore (quasi certezza) che se avessi fatto quel passo in avanti anziché in parte per evitarlo, gli sarei entrato con i tacchetti in faccia, con un notevole senso di colpa. Ma anche questa, vale come scusa fino ad un certo punto e, in assenza di gol, non può essere dimenticata. Ascoltati “Pippero” (Elio & Le Storie Tese)

VICENZOTTO: 5.5
L'esperienza è dalla sua, l'età e l'altezza purtroppo no. L'esperienza lo fa essere sempre in posizioni insidiose. Nonostante i difensori siano piuttosto veloci, senz'altro più di lui, riesce comunque a fare i suoi tiri, purtroppo sfortunati. E' anche vero che poche sono le palle che gli arrivano sui piedi anziché dall'alto (spalle alla porta) e quindi anche lui deve arrangiarsi con ciò che trova. Pian piano sta recuperando la forma, partita dopo partita. Sicuramente sarà una pedina chiave appena avrà ripreso le misure... e il fiato. Per te “La cura” (Franco Battiato)

MARTINI: 5.5
Il neo avvocato sta tornando. Purtroppo finisce in un ruolo che non è il suo, ma quest'anno c'è penuria di centrocampisti di ruolo. Non gioca male, ma nemmeno splende... del resto lui è abituato ad avere solo un uomo tra lui e la porta avversaria. Sostituisce la roccia coi piedi che accusa crampi (come può una roccia risentire dei muscoli duri?) e si piazza a centrocampo, guardando nostalgico i due attaccanti che stanno al suo posto. Ma date a Cesare ciò che è di Cesare; il ragazzo si sta rimettendo in forma e presto conquisterà il posto che gli è stato tolto. Intanto ogni partita è buona per far fiato... e sete. “Quando quando quando” (Tony Renis)

COSTANZA: 6.5
Entra in campo quando la partita è agli sgoccioli e, forse appannato dagli stormi di moscerini o forse occupato a scartarli con abili trick calcistici, non ricordo di avergli mai visto la palla tra i piedi. Anche lui purtroppo si ritrova dove il destino lo chiama. In questo caso lo chiama in fascia, dove prima c'era Gino. Corre come un doberman e manca di poco il gol con la rovesciata dalla linea di centrocampo. Pincia non scrivere questa parte, che forse ho esagerato. Recupera tutto nel terzo tempo quando, con uno scatto repentino, agguanta la birra e la marca a uomo, senza lasciarle un attimo di respiro. In tutto questo marasma, al quale aderisco, “Nubi di ieri sul nostro domani odierno” (Elio & Le Storie Tese)

BOSCHIAN: 6.5
Il motivatore. Non gli sfugge nulla: dal “Pascta pe tutti” dell'arbitro al paninetto con la salsiccia del terzo tempo. La panchina non lo demoralizza, forse aiutato dal pensiero che tra poco parte per il Kenya, ma non pensate male. Va in vacanza. Al contrario, resta con noi ogni suo insegamento. “Con le mani” (Zucchero)

GRIGOLETTI: 6.5
“Chhh...chhhhh....quando che te do 'l segnal, te me ciama el cambio....chhh...chhh....Gullo! Te dago mi lo shampo! Va de testa! chhh....chhhh.....” “Dimmi cosa pensi di me” (Olmo & Friends)

TONI: 6.5
Si posiziona astutamente sulla linea opposta a quella delle panchine, pertanto l'unica cosa che si sa sono le continue esultanze, i movimenti improbabili della bandierina, anche quando la palla è ancora in campo, e gli sguardi pieni di preoccupazione che seguono il pallone. Da apprezzare come cerca di impegnarsi a mantenere la promessa di non aizzarsi contro Toffoli, sebbene il rigore sbagliato e alcuni stop a inseguire. Buona prestazione del pres. “Più ci penso” (Gianni Bella)

VLADIMIR: 7
La maledizione della difesa avversaria. Ah no, del nostro portiere. Più pericoloso di Inzaghi in area, più mobile di un armadio, più folle di una frizione. Ha parato tiri incredibili, ha sfottuto il padre, ha scalato una costruzione non da poco e ha pure scagliato un pallone sul tetto. Per fortuna stasera niente morti, almeno fino alle 17.45. Tuttavia mi ha detto in un orecchio: “Stasera mi butto” (Rocky Roberts)

GENERAL CELANO: 6
Come un'eclissi appare e scompare nel giro di un attimo. Lancia sguardi nostalgici alla squadra a cui era da molto legato. La sua mancanza in panchina è pari soltanto ai gol che (non) facciamo. Nel frattempo, nostalgici, cantiamo “Generale” (F. de Gregori)
.