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martedì 30 dicembre 2014

VOLA AL CINEMA - "Il Gatto e la Volpe"!


Chi non ricorda lo straordinario capolavoro cinematografico di Comencini "Le avventure di Pinocchio"? Ebbene, come capita spesso nel cinema, a distanza di lunghi anni, si è deciso di proporre un remake dello storico sceneggiato. La vera sorpresa arriva per il ruolo de "il gatto e la volpe", interpretato nella pellicola originale dall'indimenticato duo Franco Franchi e Ciccio Ingrassia! Non si tratta di due attori professionisti, ma sembrano davvero "tagliati" per la parte: il grande successo riscosso di recente nelle sale (operatorie) lascia ben sperare per il futuro... 

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sabato 27 dicembre 2014

mercoledì 24 dicembre 2014

STORIE DI CALCIO – Leo, il più grande di tutti... (di Locorotondo Production)


Lo incontro negli spogliatoi del Camp Nou di Barcellona, uno stadio enorme, il terzo più grande del mondo. Dagli spalti lui è una macchiolina, incontrollabile e velocissima. Da vicino è un ragazzo mingherlino ma sodo, timidissimo, parla quasi sussurrando una cantilena argentina, il viso dolce e pulito senza un filo di barba. Lionel Messi è il più piccolo campione di calcio vivente. “La Pulga”, la pulce, è il suo soprannome. Ha la statura e il corpo di un bambino. Fu infatti da bambino, intorno ai dieci anni, che Lionel Messi smise di crescere. Le gambe degli altri si allungavano, le mani pure, la voce cambiava. E Leo restava piccolo. Qualcosa non andava e le analisi lo confermarono: l'ormone della crescita era inibito. Messi era affetto da una rara forma di nanismo. Con l'ormone della crescita, si bloccò tutto. E nascondere il problema era impossibile. Tra gli amici, nel campetto di calcio, tutti si accorgono che Lionel si è fermato: "Ero sempre il più piccolo di tutti, qualunque cosa facessi, ovunque andassi". Dicono proprio così: "Lionel si è fermato". Come se fosse rimasto indietro, da qualche parte.
Leo, nato nei sobborghi di Rosario il 24 giugno 1987, approda molto giovane sui campi di calcio della sua città natale, mostrando un talento e una velocità fuori dal comune. Gioca prima per il Grandoli, piccola scuola calcio della periferia di Rosario allenata dallo stesso padre del giovane fenomeno, e poi per i Newell's Old Boys. Anche il River Plate, squadra più blasonata d’Argentina insieme al Boca Juniors, si fa avanti per l’acquisto di Leo; i Milionarios però non sono convinti dell’esplosione futura del giovane funambolo e, vista anche la crisi economica che imperversa nel paese, decidono di non puntare sul giovane fenomeno e di non farsi carico delle spese mediche necessarie per sopperire all’insufficiente apporto di Somatotropina; l’affare sfuma.
A undici anni, un metro e quaranta scarsi, gli va larga la maglietta. Balla nei pantaloncini enormi, nelle scarpe, per quanto stretti i lacci, un po' ciabatta. È un giocatore fenomenale: però nel corpo di un bimbetto di otto anni, non di un adolescente. Proprio nell'età in cui, intravedendo un futuro, ci sarebbe da far crescere un talento, la crescita primaria, quella di braccia, busto e gambe, si arresta. Per Messi è la fine della speranza che nutre in se stesso dal suo primissimo debutto su un campo da calcio, a cinque anni. Sente che con la crescita è finita anche ogni possibilità di diventare ciò che sogna. I medici però si accorgono che il suo deficit può essere transitorio, se contrastato in tempo. L'unico modo per cercare di intervenire è una terapia a base dell'ormone "gh": anni e anni di continuo bombardamento che gli permettano di recuperare i centimetri necessari per fronteggiare i colossi del calcio moderno. Si tratta di una cura molto costosa che la famiglia non può permettersi: siringhe da cinquecento euro l'una, da fare tutti i giorni. Giocare a pallone per poter crescere, crescere per poter giocare: questa diviene d'ora in avanti l'unica strada. Lionel, un modo di guarire che non riguardi la passione della sua vita, il calcio, non riesce nemmeno a immaginarlo. Ma quelle dannate cure potrà permettersele solo se un club di un certo livello lo prende sotto le sue ali e gliele paga. E l'Argentina sta sprofondando nella devastante crisi economica; in quella situazione, nessuna società argentina, pur intuendo il talento del piccolo Messi, se la sente di accollarsi i costi di una simile scommessa. Non avendo la possibilità economica per farsi carico delle spese della terapia, il padre Jorge, convinto del fatto che suo figlio sia un talento destinato ad esplodere, cerca incessantemente una squadra o un modo per riuscire a garantire al piccolo Leo le giuste cure. Non riuscendo a trovare nessuna squadra Argentina disposta a farsi carico delle cure mediche, Jorge inizia a rivolgersi anche ad alcune fondazioni umanitarie.
Nonostante il divario fisico con i suoi coetanei, Leo non si ferma, continua a calcare i campi delle periferie di Rosario, sopperendo al divario fisico con una velocità e una tecnica che i ragazzini della sua età si sognano. Ed è proprio durante una di queste partite che il destino della Piccola Pulce prende una piega inaspettata.
Viste le incessanti voci arrivate alle orecchie di Carles Rexach, direttore sportivo del Barcellona, di questo bambino prodigio in grado di scartare da solo un’intera squadra di suoi coetanei, decide di recarsi ad una partita delle giovanili del Newell’s Old Boys. Nella vita dei calciatori gli osservatori sono tutto. Ogni partita che guardano, ogni punizione che considerano eseguita in modo perfetto, ogni ragazzino che decidono di seguire, ogni padre con cui vanno a parlare, significa tracciare un destino. Ma nel caso di Messi, ciò che gli viene offerto, rappresenta molto di più: non gli viene data solo l'opportunità di diventare un calciatore, ma la possibilità di guarire, di avere davanti una vita normale. "Ci vollero cinque minuti per capire che era un predestinato. In un attimo fu evidente quanto quel ragazzo fosse speciale", le parole di Carles Rexach. Rexach vuole fermarlo subito e così fanno un primo contratto su un fazzoletto di carta, un tovagliolo da bar aperto. Firmano lui e il padre della pulce. Quel fazzoletto è ciò che cambierà la vita a Lionel. Il Barcellona ci crede in quell'eterno bimbo. Decide di investire nella cura del maledetto ormone che si è inceppato. Ma per curarsi, Lionel deve trasferirsi in Spagna con tutta la famiglia, che insieme a lui lascia Rosario senza documenti, senza lavoro, fidandosi di un contratto stilato su un tovagliolo, sperando che dentro a quel corpo infantile possa esserci davvero il futuro di tutti. Dal 2000, per tre anni, la società garantisce a Messi l'assistenza medica necessaria. Crede che un ragazzino disposto a giocare a calcio per salvarsi da una vita d'inferno abbia dentro il carburante raro che ti fa arrivare ovunque. Le cure però spezzano in due. Hai sempre nausea, vomiti anche l'anima. I peli in faccia che non ti crescono. Poi i muscoli te li senti scoppiare dentro, le ossa crepare. Tutto ti si allunga, si dilata in pochi mesi, un tempo che avrebbe dovuto invece essere di anni. Messi però non lascia trasparire niente, sa che con i suoi sacrifici può salvare tutta la sua famiglia. "Non potevo permettermi di sentire dolore", dice Messi, "non potevo permettermi di mostrarlo davanti al mio nuovo club. Perché a loro dovevo tutto". La differenza tra chi il proprio talento lo spende per realizzarsi e chi su di esso si gioca tutto è abissale.
Sono tre anni lunghissimi, tre anni di terapie e allenamenti; allenamenti in cui non puoi mostrare mai le tue fragilità perché la paura di poter buttare al vento i sacrifici tuoi e della tua famiglia ti attanagliano. Con la sua incredibile forza e con l'aiuto dei suoi compagni di squadra Leo cresce, sia fisicamente che tecnicamente; anno dopo anno, centimetro dopo centimetro spremuto dai muscoli, levigato nelle ossa. Ogni centimetro acquisito una sofferenza. Brucia le tappe, passando dall’Infantil B ai Cadete A nel giro di pochi mesi. Ormai con i pari età non c’è storia, Leo segna 37 goal in 30 partite, è incontenibile. Nella stagione 2003/2004 fa già parte del Barcellona B, ed è tenuto sotto controllo dall’occhio vigile di Frank Rijkaard, allenatore della prima squadra. Dopo solo 22 presenze in Segunda Division arriva la prima convocazione in prima Squadra; Leo esordisce a soli 16 anni, nella stagione 2004/2005, in un derby contro l’Espanyol al fianco di giocatori come Ronaldinho, Puyol, e dei giovani Xavi ed Iniesta. Tutti i sacrifici ormai sono alle spalle, il sogno è diventato realtà; a soli 17 anni compiuti, dalla stagione 2005/2006, Leo entra in pianta stabile nella rosa del Barcellona.
Quando le squadre sono in riga prima del fischio iniziale, l'occhio inquadra tutte le teste dei giocatori più o meno alla stessa altezza, mentre per trovare quella di Messi deve scendere almeno al livello delle spalle dei compagni. Per uno sport dove conta sempre più la potenza, Lionel continua a somigliare pericolosamente a una pulce. Come dice Manuel Estiarte, il più forte pallanuotista di tutti i tempi: "È vero, bisogna calcolare che le probabilità che Messi esca sconfitto da un impatto corpo a corpo sono elevate, come elevato è il rischio che venga totalmente travolto dai difensori. Ma solo a una condizione... prima devono riuscire a raggiungerlo". E infatti nessuno riesce a stargli dietro. Il baricentro è basso, i difensori lo contrastano, ma lui non cade, né si sposta. Continua a tenere la corsa, rimbalza palla al piede, non si ferma, dribbla, scavalca, sguscia, fugge, finta. È imprendibile. Leo è velocissimo, sfreccia via con i suoi piedi piccoli che sembrano mani per come riesce a tener palla, a controllarne ogni movimento. Per le sue finte, gli avversari inciampano nell'ingombro inutile dei loro piedi numero quarantacinque.
Vedere Messi significa osservare qualcosa che va oltre il calcio e coincide con la bellezza stessa. Sembra impossibile ma Messi quando gioca ha in testa le giocate di Maradona. Il capolavoro che Diego Armando aveva realizzato il 22 giugno 1986 in Messico, il gol votato il migliore del secolo, Lionel riesce a ripeterlo pressoché identico e quasi esattamente vent'anni dopo, il 18 aprile 2007, a Barcellona. Pure Leo parte da una sessantina di metri dalla porta, anche lui scarta in un'unica corsa due centrocampisti, poi accelera verso l'aria di rigore, dove uno degli avversari che aveva superato cerca di buttarlo giù, ma non ci riesce. Si accalcano intorno a Messi tre difensori, e invece di mirare alla porta, lui sguscia via sulla destra, scarta il portiere e un altro giocatore... E va in gol. Dopo aver segnato, c'è una scena incredibile coi giocatori del Barcellona pietrificati, con le mani sulla testa, si guardano intorno come a non credere che fosse possibile ancora assistere a un gol del genere. Tutti pensavano che un uomo solo fosse capace di tanto. Ma non è stato così.
Lionel appare il contrario di come ti aspetti un giocatore: non è sicuro di sé, non usa le solite frasi che gli consigliano di dire, si fa rosso e fissa i piedi, o si mette a rosicchiare le unghie dell'indice e del pollice avvicinandole alle labbra quando non sa che dire e sta pensando. Ma la storia della Pulce è ancora più straordinaria. La storia di Lionel Messi è come la leggenda del calabrone. Si dice che il calabrone non potrebbe volare perché il peso del suo corpo è sproporzionato alla portanza delle sue ali. Ma il calabrone non lo sa e vola. Messi con quel suo corpicino, con quei suoi piedi piccoli, quelle gambette, il piccolo busto, tutti i suoi problemi di crescita, non potrebbe giocare nel calcio moderno tutto muscoli, massa e potenza. Solo che Messi non lo sa. Ed è per questo che è il più grande di tutti.
(attinto anche da Roberto Saviano, 15 febbraio 2009)
 
Lionel Andrés Messi Cuccittini, detto Leo (Rosario, 24 giugno 1987)
Squadre di club
2003-2004
Barcellona C
10 (5)
2004-2005
Barcellona B
22 (6)
2004-...
Barcellona
293 (258)
Nazionale
2005
2008
2005-...
Argentina U-20
Argentina olimpica
Argentina
18 (14)
5 (2)
97 (45)
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BUON NATALE A TUTTI!!!
 

sabato 20 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Altro pareggio contro il Castions, altri due punti persi per strada...

 
Il Tabellino
AVVOCATI PN - F.C. CASTIONS 2-2 (2-1)
Formazione: Cornacchia, Tomè, Contento, Luisa Vissat [C] (Tauro), Cesaratto (Costanza), Gasparini, Fasan (Martini), Gullo, Tirelli, Benvenuti, Toffoli.
Marcatori: Benvenuti, Tirelli 'r'.

VIVARO (PN) - I ramarri sembrano proprio afflitti da un fastidioso e debilitante (per la classifica) mal di stagione: la "pareggite acuta". Anche contro il Castions è arrivato un pareggio subito in rimonta, ma, volendo fare un esercizio esasperato di ottimismo ad oltranza, sembra di poter individuare un piccolo miglioramento: questa volta il gol-beffa che ha fatto evaporare altri due punti preziosi, non è giunto nel recupero, ma a ben nove minuti dal termine. Certe volte bisogna sapersi accontentare anche di poco (ma non ditelo a Mister Grigo!). Per il resto, l'andamento della gara ha ricalcato quello delle ultime due uscite, con un vasto campionario di errori sotto porta e con la puntuale disattenzione collettiva finale che pregiudica il risultato. I ramarri, tanto per dare un pó di pepe alla sfida, portano in campo la testa con quindici minuti di ritardo rispetto all'ingresso delle gambe; gli ospiti nel frattempo, senza darsi troppa pena per la temporanea assenza degli avversari, conducono le danze e passano in vantaggio allo scadere del quarto d'ora gentilmente concesso, grazie ad un penalty generosamente decretato dall'arbitro. Poco dopo ha finalmente inizio la gara dei neroverdi. Benvenuti riceve palla all'altezza del secondo palo e, appesantito dal fardello dell'inusuale numero 10 sulle spalle, calcia malamente di prima intenzione, svirgolando un pallone che andava gestito diversamente. La sorte però gli sorride, offrendogli il replay dopo pochi minuti e questa volta l'Uomo di Mantova non perdona: controllo di palla con dribbling a rientrare che mette fuori causa il marcatore diretto e palla appoggiata con freddezza verso l'angolo più lontano della porta. 1-1. Passano cinque minuti e Tirelli si procura un rigore che poi trasforma con un sinistro a mezza altezza. Risultato capovolto, con il piglio della squadra vera. Gli ospiti sono in chiara difficoltà ed i naoniani non ne approfittano, limitandosi a sfiorare la terza segnatura per due volte con Fasan (punizione di seconda dai 25 metri deviata sul palo dal portiere e bordata di collo piede oltre la traversa a pochi passi dalla porta). Si arriva cosí all'intervallo, un momento che in casa neroverde si è oramai trasformato da tempo in un appuntamento di folklore calcistico imperdibile, denominato "Grigo-time", verso il quale il gruppo nutre sempre grandi aspettative.
Ed il Mister, anche questa volta, non tradisce le attese: «Gino! Dove che te magni la pastasuta ti?», rivolgendosi al suo numero 7, reo di aver spedito alle stelle la palla del 3-1 pochi istanti prima. «Nel piatto!», risponde prontamente il biondo cursore di fascia, fungendo da spalla ideale per il siparietto. «Ricordete del piato... te ga da calciarla col piato quela bala là...», chiosa il Mister. Le ultime parole di sprone prima di rientrare in campo, sono per il prediletto Benvenuti («Coniglio! No sta acontentarte del quel meso gol che te a fato! Sinò te cavo subito...»). Nella ripresa i naoniani vanno alla ricerca del gol della tranquillità, senza trovarlo. L'occasione più ghiotta capita a Tirelli e Benvenuti, che nella stessa azione si vedono respingere le rispettive conclusioni dal valente numero uno ospite. Cosa succede a questo punto? A nove minuti dal termine una clamorosa amnesia difensiva dei neroverdi consente al n. 9 del Castions, abbandonato nei pressi dell'area piccola, di battere comodamente a rete per il 2-2. Il morale dei togati cala vistosamente e gli avversari prendono coraggio, ma sono ancora gli uomini di Grigoletti ad avere l'opportunità del match point. Manca infatti solo una manciata di secondi alla fine del terzo minuto di recupero, quando i naoniani sciupano la più clamorosa occasione della giornata: Tirelli si invola sulla sinistra, taglia l'area con un rasoterra sul quale irrompe il solitario Benvenuti che calcia in porta a colpo sicuro, ma si vede respingere il tiro dal portiere che si esibisce in un intervento miracoloso con la mano di richiamo; sulla respinta, non riesce il tap-in vincente all'accorrente Toffoli che, disturbato dal rientro di un difensore, manda oltre la traversa. Arriva così il triplice fischio e anche stavolta l'uscita dal terreno di gioco è accompagnata più dalle bestemmie che dai segni della croce. Terzo tempo con annessi ripetuti brindisi per gli auguri natalizi presso il bar di "Casa Cesaratto"... Arrivederci a tutti al prossimo anno...

Di seguito gli high-lights della gara:

1) fallo rigore castions  http://youtu.be/1Bt2Z2idtR8

2) rigore castions 0-1 http://youtu.be/cVIf8hxUJXE

3) gol benvenuti 1-1 http://youtu.be/Hvbwg0Tkp1k

4) parata cornix http://youtu.be/mAjFUc76iHE

5) fallo rigore tirex http://youtu.be/r95qQ8jiljM

6) rigore tirex 2-1 http://youtu.be/JAxlPb0IM3U

7) palo fasan http://youtu.be/1fkhIJIHPXA

8) occasione fasan http://youtu.be/sE0sANC-50c

9) occasione tirex-benvenuti http://youtu.be/8WTldaqQpnk

10) gol castions 2-2 http://youtu.be/puu0ojXCc2U

11) occasionissima benvenuti http://youtu.be/_f2LrhHCvf4

 

mercoledì 17 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Le convocazioni per sabato 20 (di Toni Pollini)

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CONVOCAZIONI PER SABATO 20 DICEMBRE 2014 PER LE ORE 13.45 A VIVARO, CAMPO COMUNALE, INIZIO GARA ORE 14.30, AVVERSARIO CASTIONS.
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BENVENUTI ANDREA – BROVEDANI MATTEO - CAPUZZO RENE’ - CESARATTO IVAN - COAN STEFANO - CONTENTO MANLIO – CORNACCHIA MATTEO - COSTANZA PIER FRANCESCO - GASPARINI FABIO – GULLO PIETRO – LUISA VISSAT PAOLO – MARTINI GIOVANNI - PERGOLA EUGENIO – PIPPO - TAURO ALESSANDRO – TIRELLI MATTIA - TOFFOLI MICHELE – TOME’ MASSIMO – VICENZOTTO PAOLO – ZAFFINO MARCO.
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SI PREGA CONFERMARE PRESENZA.
TONI
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P.S. (SABATO 27 DICEMBRE POTREBBE ESSERE L’OCCASIONE PER DISPUTARE UNA PARTITA TRA DI NOI PER SMALTIRE PANETTONI E TORTELLINI, SENZA TERZO TEMPO).
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martedì 16 dicembre 2014

CENA NATALE – Si è consumata a Bagnarola la tradizionale cena di Natale

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BAGNAROLA (PN) – Sabato sera presso la “Tana Rumiel” a Bagnarola di Sesto al Reghena i ramarri si sono ritrovati tutti insieme nel loro habitat naturale (leggi: intorno ad una tavola imbandita) per festeggiare l'imminente avvento del Natale e per ripercorrere come da tradizione i momenti calcistici (e non solo) più significativi di casa neroverde che hanno segnato l'anno in corso. Purtroppo è venuto meno l'atteso e sempre apprezzato rituale della consegna degli Oscar ai protagonisti della stagione, ma gli spunti per sorridere non sono mancati di certo. Dalle freschissime immagini della gara pomeridiana, che hanno immancabilmente offerto mille spunti, alla lotteria improvvisata da Emo Ros (vinta da Fasan) per auto finanziare l'insostituibile appuntamento ricreativo del mercoledì ad ora di pranzo (i cosiddetti “allenamenti”) ed a quella "truccata" per l'assegnazione dell'ambitissimo "aspirapolvere" (vinta da Pergola), dalla consegna di due splendide e storiche gigantografie a Toni Pollini per celebrare i suoi recenti 70 anni, al regalo disinteressato da parte della squadra per Mister Grigoletti (la biografia del "Paron" Nereo Rocco), ed infine la chiusura (tarda) con il momento canoro allietato dal duo “Coan The Guitar” e “Kàptain The Voice”.
Il momento topico si è registrato durante il consueto discorso di Toni Pollini (inevitabilmente imperniato sul trionfo nel Torneo Forense), recitato tenendo stretta accanto a sé, in una sorta di commovente simbiosi, l'inseparabile e venerata compagna, oramai sempre presente al suo fianco, in ogni frangente della vita: la Coppa del primo classificato nell'Avvocup 2014! Tra tutte le belle parole che sgorgavano spontanee... dagli appunti predisposti dal Patron neroverde, hanno fatto breccia nel cuore dell'attenta platea il ringraziamento ad personam rivolto a ciascuno dei suoi ragazzi e l'ennesimo attestato di stima ed affetto per il confermatissimo Mister Grigoletti.
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Riportiamo di seguito il testo declamato “a braccio” dal Presidentissimo, per la gioia di coloro che hanno avuto la sfortuna di non poter presenziare:
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CARISSIMI AMICI,
IL 2014 E' STATO PER ME UN ANNO DI GRANDI SODDISFAZIONI, CHE MI APPAGA DEL LAVORO E DELLA PASSIONE CHE HO PROFUSO IN QUESTI ANNI PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN RISULTATO INSEGUITO PER 34 ANNI E FINALMENTE CONQUISTATO. LA DATA DEL 21 GIUGNO RIMARRA' PER SEMPRE NEL MIO CUORE.
LA CONQUISTA DEL TITOLO DI CAMPIONI E' STATA POSSIBILE SOLO GRAZIE A TUTTI VOI, PRESENTI E ASSENTI GIUSTIFICATI, E ANCHE A TUTTI COLORO CHE DALL’ANNO 1980 HANNO FATTO PARTE DELLA SQUADRA ED HANNO DEDICATO MOLTO DEL LORO TEMPO LIBERO, SOTTRAENDOLO ALLA FAMIGLIA, AL RAFFORZAMENTO DELLA SQUADRA, MA SOPRATTUTTO DEL GRUPPO.
ALCUNI DI LORO, PIERO RAGOGNA IN PRIMIS, CONTINUANO A GIOCARE. LA NOSTRA VERA FORZA E' IL GRUPPO. STIAMO BENE INSIEME E CI DIVERTIAMO.
L’AVER ALZATO LA COPPA, SIMBOLO DI VITTORIA, ALLO STADIO MARTELLI DI MANTOVA IN QUEL POMERIGGIO DI FINE GIUGNO, E' SOLO FRUTTO DELLA APPLICAZIONE DELLA NOSTRA SUPERIORE INTELLIGENZA CALCISTICA, DI UNA ESEMPLARE IMPOSTAZIONE TATTICA, DELLA CAPACITA' DI MODIFICARE DURANTE LA GARA GLI SCHEMI DI GIOCO, DI UNA COMPLETA SINERGIA TRA CAMPO E PANCHINA. LA VITTORIA DEL GRUPPO.
QUALCUNO DI VOI POTREBBE PENSARE CHE, RAGGIUNTO QUESTO OBIETTIVO IMPORTANTE, CI FOSSE APPAGAMENTO. MA COSI' NON E' E COME AVEVO PIU' VOLTE ANNUNCIATO L’OBIETTIVO FUTURO E' QUELLO DELLA CONQUISTA DI UN TITOLO EUROPEO.
LO SCORSO ANNO A VIENNA AVEVAMO SFIORATO L’IMPRESA. L’OCCASIONE SI RIPRESENTERA' IL PROSSIMO ANNO A MAGGIO A MONACO DI BAVIERA, CI DOBBIAMO PREPARARE PER ESSERE COMPETITIVI.
ABBIAMO AMPLIATO LA ROSA DEGLI STORICI CON L’INNESTO DI BEN 16 GIOCATORI NATI DOPO IL 1980, ANNO IN CUI ERA IN FORMAZIONE LA SQUADRA. IL FUTURO E' ASSICURATO.
L’ANNATA 2014-2015, PER IL MOMENTO, CI STA DANDO BUONE SODDISFAZIONI. POSITIVA SOTTO L’ASPETTO RISULTATI MA NEGATIVA, PURTROPPO, SOTTO L’ASPETTO INFORTUNI.
A PARTE MATTEO BROVEDANI, ABBONATO ALL’INFERMERIA, ABBIAMO DOVUTO FARE A MENO DI MICHELE FELTRIN PRATICAMENTE PER TUTTO IL 2014; RIFERISCE DI ESSERSI RISTABILITO E DI ESSERE PRONTO PER IL PROSSIMO ANNO. HA AVUTO UNA ESTATE-AUTUNNO MOLTO PESANTE CHE PERO' SI E' RISOLTA NEL MODO PIU' BELLO. E' PAPA', PER LA SECONDA VOLTA, DI UNA SPLENDIDA BAMBINA, MATILDE. A LUI E A MAMMA MALU' GLI AUGURI PIU' BELLI DA TUTTI NOI.
PERSEGUITATO DALLA SFIGA DIEGO. RIENTRATO DOPO DUE ANNI, SI INFORTUNA IN ALLENAMENTO ALLA MANO. ANCHE LUI RIENTRERA’ IN GRUPPO IN GENNAIO.
DI IVAN E PIERO TUTTI CONOSCIAMO LE TRAVERSIE, MA NONOSTANTE LA INCOMPLETA GUARIGIONE SI SONO MESSI A DISPOSIZIONE GIOCANDO ANCHE QUANDO IL MEDICO LI AVREBBE CONSIGLIATI DI GUARDARE LA PARTITA E NON DI GIOCARE.
ANCHE LUCA ZANARDO E' RIMASTO VITTIMA DI UNA FRATTURA AL POLSO. E’ GUARITO. PARTECIPA AGLI ALLENAMENTI. EVITA CON LE SCUSE PIU' STRANE L’APPROCCIO ALLE PARTITE. SI CONFIDA CHE IL SUO PROCURATORE DI CASA LO AUTORIZZI PER IL 2015 ALMENO A SEDERSI IN PANCHINA.
DUE SONO INVECE LE ASSENZE IMPORTANTI PER IL NOSTRO REPARTO DIFENSIVO.
QUELLA DI ENRICO E' UNA ASSENZA PREVISTA E PREVENTIVATA E NECESSARIA. GLI AUGURIAMO UNA GUARIGIONE COMPLETA NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE COSI' CHE AI PRIMI DI MAGGIO 2015 CI RESTITUIRA' UN ATLETA PIU' FORTE E MOTIVATO.
IMPREVISTA E DOLOROSA E' L’ASSENZA DI ANDREA BELLOTTO. L’INFORTUNIO PIU' SERIO HA COLPITO L’AMICO ANDREA PROPRIO NEL MOMENTO PIU' FELICE DELLA SUA ONOREVOLE CARRIERA DI DIFENSORE. LE MOLTE PARTITE DISPUTATE, LA VICINANZA DI ATLETI DI NOTEVOLE ESPERIENZA, EUGENIO E MANLIO, LA DUTTILITA' DI PASSARE DA UNA DIFESA A TRE A QUATTRO, IN MARCATURA, SULLA FASCIA, CENTRALE. LA SUA MATURITA' GLI CONSENTIVA DI RICOPRIRE TUTTI QUESTI RUOLI SENZA CHE LE PRESTAZIONI NE RISENTISSERO. LA ROTTURA DEL TENDINE DEL PIEDE DESTRO L’HA COSTRETTO PER IL MOMENTO ALLA SOLA ATTIVITA' LAVORATIVA. MANDA MESSAGGI INQUIETANTI IPOTIZZANDO RITIRI DALLA ATTIVITA' AGONISTICA PROPRIO NEL MOMENTO MIGLIORE. TUTTAVIA NOI TUTTI CONFIDIAMO CHE NON APPENA POTRA' POGGIARE IL PIEDE A TERRA... LA SUA FORZA DI VOLONTA' E' UNICA. AL PRONTO SOCCORSO, SUBITO DOPO L’INCIDENTE, SERENA CHE BEN LO CONOSCE LO INVITAVA A FARSI APPLICARE UNA FASCIATURA RIGIDA ALL’ARTO INFORTUNATO PER POTER TORNARE IN CAMPO A DISPUTARE IL SECONDO TEMPO. AUGURI ANDREA. SAPPI CHE UN POSTO PER TE CI SARA' SEMPRE. LI ATTENDIAMO ENTRAMBI AL TORNEO DI MONACO E ALLE FINALI DI AVVOCUP 2015. QUESTO E' QUANTO SPERIAMO NOI TUTTI.
MI AVVIO ALLA FINE DI QUESTO MIO INTERVENTO SALUTANDO E RINGRAZIANDO UNO A UNO GLI ATLETI.
UN CAPITANO, C’E' SOLO UN CAPITANO. PAOLO E' SEMPRE PRESENTE ED IN CAMPO SI SENTE LA SUA PRESENZA, MA SOPRATTUTTO LA SUA VOCE CHE INVITA ALLA CARICA.
ALBERTO: NON HA DISPUTATO LA FINALE ALLA QUALE PERO' SIAMO PERVENUTI GRAZIE ALLA SUA PRESENZA IN CAMPO DURANTE LE QUALIFICAZIONI. MISTER IN CAMPO ED ANCHE FUORI CAMPO DURANTE LA FINALE, IN GRANDE ARMONIA CON MISTER SILVANO. CONCORDE SCELTA DELLA TATTICA (DIFESA AD OLTRANZA E CONTROPIEDE), SEGUENDO IL VANGELO PADOVANO DI ROCCO A CUI GRIGOLETTI E' MOLTO DEVOTO.
POI C’E' IVAN, SEMPRE ROCCO LO AVREBBE SOSTITUITO INDIFFERENTEMENTE SIA AL POSTO DI BLASON O SCAGNELLATO.
EUGENIO E MANLIO: IL PORDENONE MI AVEVA CHIESTO SE A GENNAIO POTEVO DARGLIELI IN PRESTITO PER TENTARE LA SALVEZZA, MI SONO RIPROMESSO DI PARLARNE CON LORO.
FABIO E MANU SONO SEMPRE PRESENTI NEI MOMENTI TOPICI. SPERIAMO CHE LA POLITICA CONSENTA AL NOSTRO CENTRALE DI ESSERE ANCORA PIU' PRESENTE.
LUCA BOSCHIAN PIU' DI ENRICO TOTI. LA SUA QUASI TOTALE RIGIDITA' DELLE ANCHE NON GLI HA IMPEDITO DI SCENDERE IN CAMPO. AL MOMENTO E' IN PANCHINA. MA LE NUOVE TECNICHE RICOSTRUTTIVE POTREBBERO CONSENTIRGLI DI RIENTRARE PRESTO.
GINO, PIERO E PIPPO SONO E SARANNO LA SPINA DORSALE DEL NOSTRO CENTROCAMPO. NON PIU' GIOVANISSIMI, 133 ANNI IN TRE, NON E' UN RECORD, PER LA VERITA'. PIU' MATURO IL TRIO DIFENSIVO DI MARTEDI' SERA CHE AVEVA UN TOTALE DI ANNI 164. TUTTI HANNO ACCETTATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO FINO AL 2020.
PUR ESSENDO GIOVANI HANNO ALLE SPALLE PIU' DI 180 PARTITE. IMPREVEDIBILI, IRRAZIONALI, STRARIPANTI, VANNO A SEGNO CON FREQUENZA SIA IN CAMPO CHE FUORI. SONO TRE INSEPARABILI. CONOSCIUTISSIMI NELLE TRE VENEZIE E NON SOLO PER LA LORO DISPONIBILITA' NEI CONFRONTI DELLE RAGAZZE SOLE E TRISTI. ANDREA, MATTIA E MICHELE SONO I CANNONIERI DELLA NOSTRA SQUADRA.
PAOLO VICENZOTTO: QUANDO VIENE CHIAMATO E' SEMPRE PRESENTE E RAPPRESENTA IL TRATTO DI UNIONE TRA LA VECCHIA E LA NUOVA GENERAZIONE DI ATTACCANTI.
RENE' E ENRICO SI STANNO INSERENDO IN MODO IMPORTANTE NONOSTANTE UNA SALUTE NON PROPRIO DI FERRO.
AL MOMENTO GIOVANNI MARTINI E' CONDIZIONATO DA UN LAVORO IMPEGNATIVO, MA AL SABATO POMERIGGIO E' SEMPRE PRONTO A DARE UNA MANO.
LUCA DE GOTTARDO INVECE E' ANCORA IMPEGNATO, ANCHE DOPO L’INTERVENTO AL NASO, IN TRASFERIMENTI NEI FINE SETTIMANA O A MILANO O A PARIGI PER INCONTRARE LA SUA FUTURA META'. UNA SOLUZIONE SI TROVERA'...
MASSIMO TOME', FIGLIO DI NOE', UNO DEI FONDATORI DELLA SQUADRA DEGLI AVVOCATI, PUO' RICOPRIRE QUALSIASI RUOLO, ANCHE PORTIERE. LA PROSSIMA SETTIMANA AFFRONTERA' ASSIEME A GIORGIO GIUGNO GLI SCRITTI DEL CONCORSO DI AVVOCATO. UN GRANDISSIMO IN BOCCA AL LUPO AD ENTRAMBI DA TUTTI NOI.
MARCO ZAFFINO E' AVVOCATO. QUESTO PER SIGNIFICARE CHE I CALCIATORI-AVVOCATI UNISCONO ALLA INTELLIGENZA CALCISTICA ANCHE E SOPRATTUTTO QUELLA DELLO STUDIO. CONGRATULAZIONI MARCO.
MATTEO ATTANASIO, FIGLIO DI MICHELE, E' UNA DELLE ULTIME CONQUISTE DEL NOSTRO DIRETTORE SPORTIVO. PUO' RICOPRIRE PIU RUOLI. IMPORTANTISSIMO IL SUO APPORTO NELLA FINALE. UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO ANCHE A LUI PER GLI SCRITTI DELLA PROSSIMA SETTIMANA.
PIERFRANCESCO: CHE DIRE DI PIER? SEMPRE PRESENTE. SEMPRE DISPONIBILE. CESTISTA. E' MOLTO MIGLIORATO. LA SUA SPECIALITA' E' LA RIMESSA LATERALE. ECCEZIONALE NEL TERZO TEMPO. GRAZIE.
E’ ARRIVATO STEFANO. UNA SORPRESA PER TUTTI. NASCE PORTIERE MA SI RIVELA UN OTTIMO CENTROCAMPISTA. DOPPIAMENTE UTILE COME LO ERA ED E' MANUELE. UNA BELLISSIMA PERSONA. UN GRANDE ACQUISTO.
I DUE PORTIERI. DUE CARATTERI DIVERSI. DUE STILI DIVERSI. DUE GRANDI GOAL-KEEPERS. MATTEO PIU' PRESENTE, ANCHE DOPO LE PARTITE, NEL TERZO TEMPO. DECISIVO A MANTOVA, TRE SUE PARATE HANNO CONSENTITO DI TENERE INVIOLATA LA RETE. ECCEZIONALE ANDREA, TALVOLTA SEMBRA ASSENTE E FORSE SI CREDE CHE STIA PENSANDO ALLA JUVE O AL SUO AMICO MAGLIORANA. MA IN EFFETTI QUELLO E' IL SUO MODO DI CONCENTRARSI E QUANDO MENO TE LO ASPETTI SFODERA DELLE PARATE SALVA-RISULTATO.
TUTTO TRANQUILLO PER LA DIFESA DELLA PORTA SAPENDO CHE IN CASO DI BISOGNO LEO TIRACCA E' SEMPRE PRONTO.
INFINE IL MISTER. CHE DIRE DI SILVANO? E' SICURAMENTE CAMBIATO. INIZIALMENTE PENSAVA DI AVERE UNA SQUADRA VERA DA DIRIGIRE MA POI PIAN PIANO SI E' ACCORTO CHE LA NOSTRA E' UNA SQUADRA SUI GENERIS E SI E' ADEGUATO. MA ANCHE LA SQUADRA LO HA CAPITO. E' VERO CHE USA TALVOLTA UN LINGUAGGIO “RUVIDO”, CHE PERO' SI E' DIMOSTRATO EFFICACE. NON USA MEZZI TERMINI E VA DIRITTO AL SODO. USA METODI CHE RICORDANO IL ROCCO PADOVANO MA E' RIUSCITO A DARE UN EQUILIBRIO ALLA SQUADRA CON CAPACITA' DI CAMBIARE TATTICA E POSIZIONI DURANTE LA PARTITA. HA MESSO IN SOFFITTA LA TROTTOLA ED I CAMBI SONO SEMPRE UTILI. GRAZIE MISTER. A GENNAIO TI RINNOVIAMO IL CONTRATTO.
ABBIAMO DUE DIRIGENTI: MICHELANGELO E MICHELE CHE D’INVERNO, VISTA LA LORO ETA', NON GRADISCONO LA PANCHINA. STIAMO STUDIANDO UNA FORMA DI RISCALDAMENTO CHE CONSENTA LORO DI SEDERSI.
UN GRAZIE A TUTTE LE RAGAZZE CHE CI SOPPORTANO.
UN GRAZIE AI NOSTRI OSPITI AMERIGO E VALNEA.
UN GRAZIE A MIA MOGLIE VERA, CHE HA FESTEGGIATO IL NOSTRO ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO IN PIZZERIA DA LAURA, DOPO LA PARTITA.
UN FAVOLOSO 2015 A TUTTI.
A QUESTO PUNTO TUTTI STANNO PENSANDO CHE L’ETA' COMPORTA CERTE CONSEGUENZE E TALVOLTA LA MEMORIA… SI E’ DIMENTICATO DI PIERO, DI EMO E DI SANDRO... MA COME POSSO DIMENTICARMI DELLA STORIA DELLA SQUADRA? DI TRE GIOCATORI CHE DA OLTRE 30 ANNI ANCORA OGGI, NEI MOMENTI DI DIFFICOLTA', SONO PRONTI A METTERE A DISPOSIZIONE LE LORO DOTI, LA LORO ESPERIENZA? UN ESEMPIO PER I PIU' GIOVANI. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
TERMINERO' CON UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A MISTER SILVANO GRIGOLETTI. SUBITO DOPO LA PARTITA DI MANTOVA AVEVA TENTATO DI INFILARE IN BORSA UN PAIO DI CALZONCINI "GIVOVA" QUALE RICORDO DELL’IMPRESA. IL MIO OCCHIO VIGILE L’AVEVA SCOPERTO E QUINDI RECUPERATO IL MALTOLTO. MA SILVANO NON AVEVA UN RICORDO CONCRETO, PER CUI GLI CONSEGNIAMO UN PORTACHIAVI CHE QUOTIDIANAMENTE GLI RICORDERA' L’IMPRESA CON L’AUGURIO DI RICEVERE ANCHE IN FUTURO SIGNIFICATIVI RICORDI.
ORA HO VERAMENTE CONCLUSO.
 

sabato 13 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Ramarri ancora beffati sul filo di lana...


Il Tabellino
AVVOCATI PN - SAN GIACOMO SEDRANO 1-1 (1-0)
Formazione: De Col, Coan (Zaffino), Contento [C] (Luisa Vissat), Cesaratto (Vicenzotto), Pergola, Gasparini, Benvenuti (Martini), Gullo, Tirelli, Rumiel, Toffoli (Costanza).
Marcatore: Coan.

SEDRANO (PN) - I ramarri togati lasciano per strada altri due punti preziosi, facendosi raggiungere dal San Giacomo di Sedrano nel terzo dei quattro minuti di recupero, dopo aver controllato agevolmente la gara ed aver offerto l'ennesima prestazione di spessore. I neroverdi, una volta rettificato dopo pochi minuti l'ardito 3-4-3 nel più consono 3-5-2, dimostrano da subito di essere in palla, imbrigliando il gioco degli avversari e rendendosi pericolosi nelle ripartenze. La prima occasione capita sul piede accessorio (il destro) di Tirelli che tergiversa e viene stoppato da un difensore in recupero, sulla ribattuta interviene il Dancer che conclude debolmente tra le braccia del portiere. Dopo che il Koala dice di no in tuffo ad una conclusione del n. 9, a metà tempo arriva il vantaggio dei naoniani: Coan addomestica un pallone respinto al limite dell'area dopo un calcio d'angolo, si coordina e lascia partire un destro chirurgico che si insacca a fil di palo. Primo gol ufficiale con la casacca neroverde per il novello ramarro, che vle un giro al banco. Nell'intervallo Mister Grigoletti inpartisce le dovute disposizioni tattiche, soffermandosi in particolare sui movimenti della “catena di destra” Toffoli-Gullo e regalando l'ennesima perla da spogliatoio (rivolto all'irrequieto e già ammonito Benvenuti: «Il movimento più giusto te lo fa ti adeso! Te te cavi la maia e te va soto la docia! L'arbitro te à puntà e ti no te son bon de taser!»). Nel secondo tempo i naoniani non rischiano nulla, disinnescando sul nascere ogni iniziativa degli "ospiti". L'unico brivido si registra quando il centravanti del Sedrano mette in rete da due passi, ma l'arbitro annulla per un evidente fuorigioco.
Nel recupero, dopo l'espulsione di Rumiel per un generoso doppio giallo (altro giro al banco!), Vicenzotto ha l'occasione per chiudere i conti ma al momento della stoccata viene anticipato in scivolata da un difensore. Ad un minuto dal triplice fischio (leggi: terzo di recupero) succede il patatrac: un tiro dal limite si infrange sulla schiena di Pergola, il pallone si alza a campanile e spiove sulla traversa dove il Koala si esibisce in due vani tentativi di artigliare la sfera e per l'avversario è un gioco da ragazzi appoggiare in rete da pochi centimetri. Il più classico dei gollonzi insomma (terzo giro al banco!), che vanifica l'ottimo lavoro svolto nell'arco di tutta la partita. Al di là dello sciagurato episodio peró, è sempre importante mantenere la lucidità per riconoscere i propri limiti: nel caso di specie, la squadra si è dimostrata incapace di gestire in modo adeguato i quattro minuti di tempo supplementare concessi dal direttore di gara. Per i costanti segnali di crescita che l'undici neroverde ha saputo mostrare in questa stagione, partita dopo partita, la sensazione è che queste disattenzioni non si ripeteranno in futuro...
Di seguito gli "high-lights" della partita:

1) occasione tirex http://youtu.be/Jx2GLyADLSg

2) parata koala http://youtu.be/5Xntz4pTVQY

3) gol coan 1-0 http://youtu.be/eW623FmwHR8

4) gol annullato sedrano http://youtu.be/K9Sd77BnaqY

5) occasione sedrano http://youtu.be/Zydeyxpsbdc

6) gol sedrano 1-1 http://youtu.be/Dxij49c-y6g

giovedì 11 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Le convocazioni per sabato 13 (di Toni Pollini)

 
ECCO I CONVOCATI PER SABATO 13 DICEMBRE 2014 PER LE ORE 13.45 A SEDRANO, INIZIO PARTITA ORE 14.30, AVVERSARIO SAN GIACOMO DI SEDRANO
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BENVENUTI ANDREA – BROVEDANI MATTEO - CAPUZZO RENE’ - CESARATTO IVAN - COAN STEFANO - CONTENTO MANLIO – COSTANZA PIERFRANCESCO – DE COL ANDREA - GASPARINI FABIO – GULLO PIETRO – LUISA VISSAT PAOLO – MARTINI GIOVANNI - PERGOLA EUGENIO - ROS EMO – RUMIEL ALBERTO - TIRELLI MATTIA - TOFFOLI MICHELE – VICENZOTTO PAOLO – ZAFFINO MARCO.
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SI CHIEDE CONFERMA .
TONI

martedì 9 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Ramarri vincenti nel recupero della 3^! (di Pierfrancesco Costanza)

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Il Tabellino
SHARKS 14 – AVVOCATI PN 0-3 (0-1)
Formazione: Cornacchia, Cesaratto, Contento, Luisa Vissat [C], Pergola, Toffoli (Capuzzo), Fasan (Tauro), Tomè (Costanza), Tirelli, Rumiel, Coan.
Marcatori: Toffoli, Tirelli, Capuzzo.
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VIGONOVO (PN) - Tra infortuni (in bocca al lupo ai lungodegenti!) e concomitanti biscotti di Champions, i neroverdi si presentano nell'ormai consueta versione rimaneggiata (12 presenti al fischio iniziale, a cui si aggiungono in corso di primo tempo i ritardatari Costanza e Capuzzo). Fin dall'inizio il Mister punta a tenere alte l'attenzione e le (de)motivazioni dei giocatori. Rivolto a uno dei titolari, che per motivi di riservatezza chiameremo DM, il Mister ha sentenziato: «Ti te gavaria tutto par siogar a balon. Te manca sol che una cosa. L'intelligenza ... (pausa) ... (pausa)... (pausa)... calcistica». Pungolato dalle critiche costruttive appena ricevute, è proprio DM, con il compagno di reparto e di vita T-rex a creare il vantaggio ospite: pregevole passaggio di DM a Tirelli e tentativo di pallonetto respinto dal portiere, ma il centravanti riccioluto non ci sta, recupera la palla mette in mezzo un traversone che DM deve solo spingere in porta con l'organo pensante (intendo la testa). Complimenti di tutta la panchina salvo il buon Sandro Tauro che, data la miopia (regalo dell'età, insieme ai fastidi prostatici) e l'ora notturna, non percepisce nulla di ciò che succede ad oltre due metri da lui. Da lì in poi ha inizio la sagra del gol sbagliato. Su tutte un'occasionissima per DM, che sbaglia uno stop che l'avrebbe messo di fronte al portiere, imitato poco dopo da T-rex, che si allunga il pallone sul più bello, inscenando poi una caduta con presunto fallo fantasma di “tatankiana” memoria (tanto che il Mister lo apostrofa pesantemente dandogli del "Bjelanovic"). E così per arrivare alla pausa in vantaggio occorrono le solite parate del Volatile (Santo subito!). Esauritosi l'intervallo con DM e Tirelli che si accusavano a vicenda di non cercarsi abbastanza (e lasciando così intendere che ad entrambi non basta più solo un rapporto di amicizia), la squadra è rientrata in campo decisa a portare a casa il risultato. Subentrate le poche energie fresche dalla panchina, i naoniani hanno continuato a difendersi ordinatamete (il terzetto di difesa è stato al solito impeccabile) e a creare occasioni. Anche il monumentale Rumiel decide di unirsi alla sagra dei gol mancati e spara sul palo da ottima posizione e a porta ormai sguarnita. Solo a tempo scaduto T-rex si ricorda di essere il bomber neroverde e, su imbeccata del preziosissimo Sandro Tauro che prolunga di alluce (valgo) una respinta della difesa, si invola verso il portiere tra i sospiri di fiducia dei compagni di squadra («La sbaglia!», «Ora canna anche questa!») e insacca il gol della tranquillità. Prima del fischio finale c'è il tempo per un eurogol del Pinciagrilli, l'uomo meno in forma dell'universo conosciuto (fiatone e mani sui fianchi dopo un minuto e mezzo dall'ingresso) ma con doti tecniche che gli consentono di segnare con un tiro a giro dai 25 metri che non lascia scampo al portiere avversario. 3 a 0 e tutti a festeggiare con pizza e birra Da Laura. Soliti discorsi da taverna e brindisi al Presidentissimo che offre la cena ai presenti! Pare che qualche indomito, guidato dall'inesauribile Rumiel, abbia prolungato ulteriormente la serata con la conueta ultimssima al Corner... ma sul punto lascio la cronaca ai protagonisti (quando saranno nuovamente nelle condizioni di scrivere...)
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lunedì 8 dicembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - Le convocazioni per martedì 9 (di Toni Pollini)


CONVOCAZIONI PER MARTEDI’ 09 DICEMBRE 2014, ORE 19.45, CAMPO DI VIGONOVO, INIZIO PARTITA ORE 20.30, AVVERSARIO SHARKS.

CAPUZZO RENE’ – CESATATTO IVAN – COAN STEFANO - CONTENTO MANLIO - CORNACCHIA MATTEO – COSTANZA PIERFRANCESCO - FASAN GINO – GULLO PIETRO - LUISA VISSAT PAOLO - PERGOLA EUGENIO - ROS EMO – RUMIEL ALBERTO – TAURO ALESSANDRO - TIRELLI MATTIA – TOFFOLI MICHELE – TOME’ MASSIMO – ZAFFINO MARCO.

MOLTI SONO GLI INFORTUNATI E GLI AMMALATI O IMPOSSIBILITATI PER MOTIVI DI LAVORO. SI CHIEDE UN SACRIFICIO A TUTTI I CONVOCATI. DOPO LA PARTITA HO GIA’ PRENOTATO DA LAURA.
ENRICO PASSO A PRENDERTI ALLE 19.15. NON PORTARE LA BORSA.
TONI
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COMPLEANNO - Toni Pollini compie 70 anni: ecco il francobollo celebrativo dell'evento!


PORDENONE - Quella di oggi è una data indubbiamene storica: non ce ne voglia la Vergine Maria, ma questa volta l'attenzione è incentrata sul grande istrione neroverde, Antonio Pollini classe 1944, che proprio in data odierna compie 70 anni! La Repubblica Italiana gli rende omaggio con la stampa di un francobollo ad hoc: gli appassionati di filatelia si diano subito da fare per accaparrarsi il pregiato e rarissimo reperto...
 
TANTI CARI AUGURI GRANDISSIMO TONI!!!
 
 

venerdì 5 dicembre 2014

INFERMERIA - Dopo Bellotto, anche Iodice oggi finisce sotto i ferri (spalla dx)

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FAENZA (RA) – Tutto pronto dunque per l'intervento chirurgico in artroscopia alla spalla destra del ramarro togato n° 6, Enrico Iodice, che si terrà presso la Casa di Cura San Pier Damiano di Faenza ad opera del Prof. Gianezio Paribelli. L'accesso in sala operatoria è previsto dopo le ore 14:00, salvo inconvenienti; la precisazione è d'obbligo quando si parla di pratiche ospedaliere, poiché il contrattempo può sempre celarsi dietro l'angolo. E purtroppo anche in quest'occasione, sembra che si possano prospettare all'orizzonte alcune difficoltà o, più precisamente, delle incompatibilità, seppure non di carattere strettamente medico.
Ma facciamo un passo indietro. In occasione della visita specialistica dello scorso 15 novembre, i due (ortopedico e paziente) si erano confessati l'un l'altro la rispettiva fede calcistica: acerrimo interista il primo, juventino fin dal grembo materno il secondo. In quell'occasione, dopo le prime blande disquisizioni calcistiche sul concetto di “fallo di sfondamento” e “fallo di ostruzione” (vedi lo "storico" impatto Juliano-Ronaldo in Juve-Inter del 1998), i toni si sono un po' alzati fino a portare a qualche scaramuccia verbale tra i due, su questioni relative a “conteggi matematici” sui titoli delle rispettive compagini che non trovavano reciproca corrispondenza e su temi grammaticali incentrati sulle prime due lettere dell'alfabeto (leggi: "A" e "B"); pare che addirittura si sia reso necessario l'intervento di un paio di infermieri per separarli. Ieri, dopo il ricovero e le visite mediche di rito, lo zebrato Iodice stava compilando il “Questionario clinico pre-operatorio” e ad un certo punto è sobbalzato sulla sedia! Alla voce “Anamnesi personale e fattori di rischio”, trovava indicate le seguenti opzioni da segnalare: 1) ha o ha avuto tendenza al sanguinamento; 2) ha o ha avuto reazioni insolite dopo anestesia; 3) ha o ha avuto reazioni insolite dopo lo scontro Juliano-Ronaldo del 26 aprile 1998. Il paziente, interpretando forse un po' troppo frettolosamente il richiamo calcistico come un subdolo accenno polemico, si è subito alterato, recandosi immediatamente dal chirurgo e consegnandogli l'elaborato: «Ecco Dottore, ho compilato il questionario: ora attendo le sue “PRESCRIZIONI”, so che lei, da buon interista, è un esperto in materia!» (nuovo intervento degli infermieri per sedare gli animi). Il Professore, stizzito dal perfido richiamo alle responsabilità nerazzurre nella triste vicenda di "Calciopoli", se n'è poi andato via, borbottando lungo i corridoi (qualcuno sembra aver colto una frase del tipo: «Gliela spiano io la gobba a quello lì!»). Cerchiamo comunque di continuare ad essere ottimisti: vi aggiorneremo sul prosieguo...
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Intervento eseguito tra le ore 14:00 e le ore 15:00, in modo pienamente soddisfacente: la disinserzione del capo lungo del bicipite è stata risolta con un ancoraggio artificiale ed anche la lesione al cercine glenoideo (avete presente la guarnizione della caffettiera?) è stata adeguatamente compensata. Nessun risultato apprezzabile invece ha sortito l'operazione di raschiamento della gobba: questa sera infatti dalla stanza n. 404 è partita un'ordinazione di svariate birre e la TV è già sintonizzata su Sky, con collegamento dallo Stadio Franchi di Firenze (FORZA JUVEEEE!!!). La sola nota stonata della giornata viene dal clamoroso equivoco che ha portato l'illustre chirurgo nerazzurro ad intervenire sulla spalla sbagliata, la sinistra, quella sana! Queste le parole a caldo del Professor Paribelli sull'accaduto: "Purtroppo ci siamo capiti male... capita quando si parlano lingue diverse... Ora lo aspetto di nuovo, per terminare ció che ho iniziato...".
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giovedì 4 dicembre 2014

"NON-CI-CREDO" - Sesta uscita: "Il sacro ed il profano"

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Senza voler peccare di blasfemia o di esoterismo spicciolo, l’auto-scatto del “terzo tempo” è in realtà una chiara rappresentazione del famoso dipinto di Leonardo, l’Ultima Cena: tredici, del resto, sono i personaggi raffigurati, nel mentre i boccali di birra prendono il posto dei calici di vino contenenti il “sangue dell’alleanza”.
Scontata la personificazione del Cristo, qui immortalata dal sommo fotografo in una posa iconoclasta, a mani giunte e postura genuflessa (“Ed Egli … postosi in ginocchio pregava” – cfr. Luca 22,41).
Emerge poi con tutta la sua forza evocativa - come nel celebre quadro rinascimentale - l’immagine di Giuda, il terzo in prima fila alla destra del Signore…
Daniele Marrone
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domenica 30 novembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - A Campagna un pareggio che lascia l'amaro in bocca

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Il Tabellino
CAMPAGNA - AVVOCATI PN 1-1 (0-0)
Formazione: De Col, Coan (Tomè), Contento, Luisa Vissat C (Toffoli), Pergola, Gasparini, Fasan, Gullo (Martini), Tirelli, Rumiel, Benvenuti. A disposizione: Cesaratto, Iodice.
Marcatore: Tirelli.
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CAMPAGNA DI MANIAGO (PN) - Nella insidiosa trasferta di Campagna arriva un altro punto che, come si usa dire, "fa classifica". Per come sono andate le cose sul rettangolo verde però, il rammarico per i tre punti sfumati prevale decisamente sulla soddisfazione per il pareggio conquistato. I neroverdi hanno sciupato con Tirelli ben sei (!) nitide occasioni da rete (tre per tempo!), non hanno concesso quasi nulla ai padroni di casa e, dopo essere passati faticosamente in vantaggio, sono stati raggiunti a tempo scaduto con una generosa concessione arbitrale che è valsa un calcio di rigore fatale. Nel calcio succede questo ed altro... I ramarri togati vanno in campo con il lutto al braccio per la recente scomparsa di Mamma Grigoletti: dopo un minuto di silenziosa partecipazione la gara ha inizio. La prima occasione da rete capita ai naoniani con Tirelli che in girata manda a lato da posizione favorevole. Questo, purtroppo, sarà il leitmotiv di tutta la partita. Il puntero neroverde infatti prima della chiusura del tempo si divora altre due occasioni, riuscendo in una di queste a centrare in pieno il malcapitato portiere avversario da distanza ravvicinata. In una gara dagli scarsi contenuti tecnici, anche il secondo tempo prosegue sul filo conduttore "elettrico" (cit. Trapattoni da "Mai dire Gol") del primo. Il monogo del vorace "Giorgione" prosegue: prima un tentativo di pallonetto stoppato dal portiere in uscita, poi un colpo di testa su calcio d'angolo che lambisce la traversa ed infine un'altra cannonata scagliata da centimetri zero sul corpicino inerme dell'estremo difensore di casa. E il Campagna? L'azione più pericolosa viene da una rocambolesca svirgolata di Pergola con conseguente campanile all'indietro che spiove sulla traversa, con il pur vigile Koala che pareva uccellato. Ma l'istinto del gol è una merce rara che appartiene al patrimonio genetico e non si può acquistare al mercato, così a metà ripresa Tirex timbra ancora una volta il cartellino: sguscia tra due difensori e, fatto ingresso in area, conclude con un destro rasoterra lento ma velenoso; il portiere intercetta,  ma non trattiene e la sfera conclude la sua corsa lenta e beffarda oltre la linea di porta.
Sembra fatta, soprattutto quando il puntuale Koala dice di no in tuffo all'unica conclusione nello specchio della porta da parte dei locali. Ma la beffa è scritta nel destino, così su un calcio d'angolo al secondo minuto di recupero, Rumiel in area alita sulla schiena di un avversario che stramazza al suolo: rigore, pareggio e fischio finale. Resta l'amaro in bocca, che dura peró solo lo spazio di una doccia, grazie al sontuoso terzo tempo a casa Fasan: grigliata di carne, anticipata da saporiti snacks al gusto di porco, birra a volontà ed uno spazio dedicato alla cultura con lo straordinario museo della storica "Abarth". Ed il ricordo di quell'infausto rigore si dissolve come per incanto...
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venerdì 28 novembre 2014

CAMPIONATO AMATORI - "Il caso" della settimana...


PORDENONE - Era inevitabile che se ne parlasse per l'intera settimana, dopo aver assistito a quel gesto tecnico che ha quasi dell'incredibile! Non stiamo parlando delle prodezze del talentuoso Pogba esibite sabato scorso contro la Lazio, né delle segnature nel derby meneghino tra Inter e Milan, tanto meno dei gol a ripetizione di Messi e di Ronaldo in Champions League. Il tema fisso, affrontato per giorni e giorni in tutti i bar del triveneto, era uno solo: "Ma Tirelli, voleva far gol oppure ha avuto solo culo?". Difficile dare una risposta... Una cosa è certa: la volontà di offendere era indubitabile. Se il risultato quindi è andato oltre le presunte intenzioni, allora tanto basta per poter classificare la marcatura di Tirex nella nuova categoria coniata tempo addietro dal Prof. Dott. Avv. Alberto Rumiel da Bagnarola: il "Gol Preterintenzionale" (http://avvocatipn.blogspot.it/2008/04/le-nuove-frontiere-del-diritto-il-caso.html).  

In ogni caso, una simile prodezza balistica, merita di entrare di diritto nella galleria della "Moviola del Blog"...