«Finalmente i Ramarri conquistano i 3 punti, ed addirittura alla seconda partita del campionato Amatori giocatasi a Sedrano contro la squadra di Fiaschetti (due anni fa i punti alla fine del campionato furono in totale 7, sicché alla seconda giornata già è stata fatta la metà dei punti di tutto il campionato di allora…)! Da subito due novità in formazione: esordisce tra i pali Candido Cannavò (alias Matteo Cornacchia) e manca in lista Pergola (destinato infatti a svolgere le mansioni di fotografo ed inviato speciale) a causa di un infortunio cagionato dalle castagne e soprattutto dalle iatture tirategli dal predetto Cannavò/Cornacchia (vedi articolo che precede, in cui lo scrivente viene paragonato al Fico d’India dalla fronte bitorzoluta, e guarda caso poche ore dopo la pubblicazione del citato articolo “Facce da Cul-to” Pergola si procurava in modo rocambolesco un bitorzolo alla fronte che gli impediva di scendere in campo: Cornacchia, un cognome che non porta bene, agli altri…). La formazione iniziale era la seguente: Cannavò/Cornacchia in porta; in difesa (in teoria) da destra a sinistra Angelo Casucci, Luisa Vissat, Iodice, Contento; a centrocampo Diego Da Ros, Rumiel, Brovedani e Stella; di punta Vicenzotto e Tirelli. In panca il solo Celano. Prima di uscire dallo spogliatoio, nel momento clou della tensione e quindi nel silenzio generale, frase storica di Angelo Casucci: “Toni… dicci che sensazioni hai…” (ovviamente detta col tono serio)…. Risata di tutti, paragnosta compreso. Pomeriggio caldo, vento assente, pubblico delle grandi occasioni (lo scrivente, Montico e per qualche minuto Emo Ros; inoltre alcuni locali sulle tribune opposte alle panche ed in curva). La squadra ci metteva l’intero primo tempo per trovare la posizione giusta ad Angelo Casucci ed a Diego Da Ros, che in teoria avrebbero dovuto giocare sulla fascia destra il primo davanti al secondo; ovviamente il tutto condito con continui richiami in particolare al povero A. Casucci sulla posizione da tenere, specie da parte dell’ex taciturno Kaptàno Luisa Vissat, tornato per l’occasione agli sfarzi (strilli) dei bei tempi (meraviglioso come in un’unica occasione A. Casucci sia stato richiamato dall’Energumnold a tenere la posizione a centrocampo e contemporaneamente dal Kaptàno a tenere la posizione in difesa, il tutto mentre il Nostro stava tornando indietro dal limite dell’area avversaria e trovava il fiato anche per rispondere in modo ampio ed articolato, con varie parentetiche e subordinate, ad entrambi). Nessuna occasione di rilievo da parte degli Avvocati nel primo tempo, mentre gli ospiti avevano un paio di occasioni (non clamorose) sventate alla meglio dall’ottimo Cornacchia (grande partita la sua, in quanto è stato impeccabile in ogni occasione, ha dato sicurezza alla difesa, è uscito sempre e bene sui palloni alti e su quelli lunghi: grande acquisto, il suo, tranne che per l’incolumità personale dello scrivente, ma so distinguere i due profili e spero che con questi elogi cessino gli influssi negativi). Nel corso del primo tempo sopraggiungevano in panca Roberto Casucci e Bellotto (Bellotto, Bellotto, Bellotto: Rumiel prima o poi spiegherà ciò), reduce da trasferta lavorativa a Venezia (durante l’appello, prima dell’inizio della partita, Mister Pollinigson, dopo che l’arbitro aveva chiamato Bellotto -Bellotto, Bellotto, Bellotto-, aveva detto “Non c’è, viene dopo, è a Venezia”, e l’arbitro gli aveva risposto “Per me è uguale anche se veniva da Sacile”). All’inizio della ripresa grossi cambiamenti: entrava in campo Bellotto (Bellotto, Bellotto, Bellotto) al posto del Kaptàno e la squadra si schierava in difesa con Rumiel e Bellotto (Bellotto, Bellotto, Bellotto) al centro della difesa e Iodice avanzato a centrocampo; inoltre dopo pochi istanti Rumiel posizionava per bene (anche mediante qualcuno dei suoi mitici strilli) il duo D. Da Ros ed A. Casucci, mettendo il primo definitivamente sulla linea dei difensori ed il secondo un po’ più avanti. Grazie alle capacità ed all’esperienza di Rumiel, riportato nel suo ruolo naturale, la squadra si poneva in campo in modo più razionale e funzionale e ne traevano giovamento il gioco e la manovra, tanto che si cominciavano a vedere azioni manovrate, possesso palla anche da parte dei due attaccanti (ottima la prestazione di entrambi) e giocate ariose (bella una in cui Tirelli partiva sulla destra e metteva indietro a centro area per Vicenzotto, che purtroppo anziché andare incontro al pallone e tirare subito lo attendeva e si allargava troppo, vanificando l’azione con un tiro ormai da posizione difficile), senza che gli avversari creassero particolari problemi. Alla metà del tempo, in un’azione di contropiede Tirelli andava via dalla destra, si accentrava e, sull’uscita del portiere, infilava la palla all’altezza del palo di sinistra: uno a zero! Poco dopo Cornacchia smanacciava in angolo un velenoso rasoterra da fuori area destinato molto probabilmente ad entrare in rete vicino al palo alla sua destra. Assedio finale degli avversari, durante il quale Tirelli si mangiava il raddoppio e davano il loro contributo R. Casucci, entrato al posto del fratello, e Tatanka Celano, subentrato ad un indolenzito Brovedani: si distinguevano nelle fasi finali il menzionato Energumnold (le prendeva tutte di testa) ed anche, per la dedizione alla squadra, Vicenzotto, che arretrava sulla linea dei centrocampisti in difesa del risultato, e lo stesso Celano, utile in un paio di ripiegamenti difensivi. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischiava la fine ed i Nostri potevano festeggiare la prima vittoria ed anche il recente compleanno di Manlio Contento (un altro che merita una menzione speciale per la prestazione agonistica, soprattutto perché nell’ultimo quarto d’ora si è gestito con intelligenza nonostante avesse palesemente finito la benzina: ancora auguri!). Prossimo turno riposo».
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2 commenti:
Grandissima cronaca!
Faccio i complimenti a tutto il gruppo e mi unisco a quelli "individuali" rivolti dal Super inviato. Mi permetto di segnalare altresì la monumentale prestazione a centrocampo del nostro Diego Da Ros... Nella splendida giornata di sport, condita dal successo, voglio ricordare la battuta sopraffina di Angelo Casucci (che confessava di averla colta altrove: nulla toglie alla sua efficacia nè all'intuito del "relatore")che ho avuto il piacere di apprezzare in compagnia degli altri privilegiati che presenziavano al terzo tempo. Il contesto è quello dell'autista "prudente", noto al gruppo neroverde, che circolando per strada costringe in fila anche il trattore. "Sulla macchina di XXXXXXX, i moscerini si spiaccicano di dietro...". Voilà...
E' la stessa cosa che succede a me quando gioco...
ES
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