Blog Ufficiale (rigorosamente umoristico!) della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone
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sabato 30 aprile 2011
AVVOCUP - Si completa anche il quadro del girone "A": Mantova esce di scena...
giovedì 28 aprile 2011
AVVOCUP - Le pagelle veneziane: "Un ocio da la panca!" (di Paolo Emilio Rossi)
AVVOCUP - Definito il girone "B": Bassano in testa!
Marco Santarcangelo (Bassano): “TRIESTE NUMBER ONE!!! Nonostante la sonora sconfitta (2-6) con lo Jus Sport Bassano esce a testa alta dal campo e pure dal ristorante!”. “Alla fine è stata festa grande per tutti mercoledì sera in quel di Bassano, con lo Jus Sport ebbro di gioia (e non solo di gioia) per un epilogo alla grande di una grande “regular season”! Il tabellino parla chiaro: mai una sconfitta, solo vittorie ed un pareggio alla prima in terra lagunare… C’è davvero di che essere felici a Bassano che mai in tutti gli anni di Avvocup ha mostrato qualità e rendimento a questi livelli. Il primo posto del girone era già assicurato addirittura prima del fischio d’inizio in quanto, a conti fatti, anche un’eventuale sconfitta non avrebbe cambiato le cose e quindi l’atmosfera in casa giallorossa era alquanto distesa. Quel che p'erò più preme rilevare, prima della cronaca di quest’ultima partita, è una menzione particolare agli amici triestini i quali, ultimi in classifica e senza aver nulla da chiedere a questa fase preliminare dell’Avvocup, sono venuti in trasferta a giocare con i primi in classifica facendo un bel po’ di strada in mezzo al traffico che notoriamente avvolge la città del Grappa ed hanno onorato il campo con orgoglio. Da parte sua lo Jus Sport ha messo subito le cose in chiaro: niente partitina tra amici, tanto i giochi son fatti… si gioca per vincere e mister Taras schiera il meglio di cui dispone. Tutti presenti a parte Sartore ancora convalescente e formazione a trazione anteriore (4-4-2 un po’ bugiardo viste le propensioni offensive anche dei centrocampisti schierati). La partita inizia in ritardo, appunto per i noti problemi di traffico, ed i Colleghi triestini si presentano in undici contati e con un’anagrafica in effetti un po’ “impegnativa”… Una pioggerella leggera non infastidisce più di tanto se non per il campo reso un po’ più veloce del solito. Tutti pronti…. Via! Lo Jus Sport prende in mano il pallino del gioco, come era lecito aspettarsi, ma nei primi minuti stenta a carburare: pare una Volvo 240 degli anni ’80! Ciò nonostante le azioni da gol non mancano ma, vuoi perché la “zampata” finale degli attaccanti non arriva a segno, vuoi per gli interventi difensivi (soprattutto del portiere triestino che merita una lode particolare…), la palla non va dentro! Da parte sua Trieste, a dispetto dell’età veneranda di alcuni giocatori, tiene il campo con ordine e buona tecnica, pur senza infastidire più di tanto i giallorossi tanto che la difesa bassanese risulta ben poco sollecitata. In sostanza passa il tempo, ma il risultato non cambia: 0-0 sino alla fine del primo tempo. Negli spogliatoi i giocatori dello Jus Sport si guardano in faccia ed il mister chiede di affondare i colpi con più determinazione senza avere però fretta di segnare: il tempo c’è e le possibilità pure… In effetti al rientro in campo le cose appaiono subito diverse! Alla prima azione Conte lanciato in una delle sue classiche incursioni sulla fascia si spinge verso la porta di Trieste lasciando partire un potente tiro che si schianta sulla traversa (forse il legno sta ancora tremando…). L’appuntamento con il gol però è solo di poco rinviato in quanto, all’azione successiva, il “gioiello” Farronato lascia filtrare un bel passaggio per l’arrembante Vidale (nella circostanza schierato come centrocampista invece che come difensore) il quale senza farselo dire due volte approfitta dell'occasione ed affetta in tre passi l’area avversaria terminando l’azione con un bel tiro che (finalmente!) batte l’estremo difensore Triestino. Ogni elemento ha il suo punto di rottura e, evidentemente, Bassano ha trovato quello degli ospiti i quali, dopo il primo gol subito, sembrano dissanguati e non in grado di orchestrare più alcuna azione. Ha così inizio la “mattanza” con il gol di Rebecchi frutto di una serie di combinazioni astrali tipo “cometa di Halley” in quanto: 1) su un cross alto riesce a vedere la palla; 2) invece di scansarsi come al solito salta e la colpisce di testa; 3) la indirizza con precisione dentro al sacco! Increeedibbbbbbbile! Tutti i compagni compresa la panchina esultano con le mani tra i capelli per la sorpresa 2 – 0! Tocca poi a Di Benedetto segnare il terzo gol e ne farà poi ancora uno portando a sei il suo personale bottino in Avvocup: niente male no? C’è poi gloria per Dionello, il “pendolino del Brenta” (dove per pendolino non s’intende il treno sia chiaro…) che, appena entrato, regala al pubblico una delle sue “perle” uccellando il bravo portiere avversario con un delizioso pallonetto. Segnerà poi ancora lui realizzando una doppietta. Le squadre ora sono molto “lunghe”, gli schemi saltati e Trieste giustamente mira a segnare il gol della bandiera in una partita il cui risultato, obiettivamente, è troppo ingeneroso. Dopo un paio di belle parate di Tomasello, finalmente impegnato, arrivano così non uno, ma due gol, entrambi timbrati da Rossi (sul primo grosse responsabilità della difesa giallorossa, ma senza far nomi basti dire che solitamente “il pesce puzza dalla testa...” .Al fischio finale Bassano esulta per il primato e la prestazione mentre Trieste spera nell'abbondanza e qualità delle libagioni da consumare nella “Club House” dello Jus Sport presso la Trattoria da Fernando detto “il Nemico” . In effetti il terzo tempo viene apprezzato come sempre alla grande da tutti ed a tal proposito una particolare menzione va attribuita al clima di festa e complicità tra le due compagini... La cronaca è di Marco Andreatta che riferisce di un vero proprio tributo con tanto di applauso e “standing ovation” al Presidente triestino Amatulli il quale, presa la parola, dopo i ringraziamenti sentiti agli amici Bassanesi ha intavolato un discorso particolarmente gradito a tutti i giocatori dello Jus Sport: in sostanza ha proposto di unire le forze per affrontare insieme traguardi sportivi di alto spessore quali tornei internazionali e, udite udite, tornei misti! A quel punto l'attenzione dei presenti si è attestata ai massimi livelli e la proposta è stata accolta con il massimo entusiasmo! Addirittura i bassanesi hanno acclamato a gran voce il buon Amatulli come nuovo Presidente dello Jus Sport, per non parlare di qualcuno, non nominabile per l'incarico pubblico che ricopre, il quale ha lamentato che in quattrto anni di Avvocup non riteneva giusta la quasi totale assenza di gno ..a! Un sentito grazie quindi a Trieste! Ora però la festa è finita! In terra del Grappa si pensa già ai quarti di finale che incombono... Marco Santarcangelo".
mercoledì 27 aprile 2011
AVVOCUP - Le "PaGEGE'lle" (di Eugenio Pergola)
martedì 26 aprile 2011
AVVOCUP - Si chiude senza vittorie un'avventura da dimenticare (di Matteo Cornacchia)
Il Tabellino
AVVOCATI PN - VENEZIA FOOTBALL LAWYERS 1-1 (0-0)
Formazione: Cornacchia, Boschian (Feltrin), Gasparini, Rumiel (Brovedani), Bellinato, Sarcinelli, Stella, Gurnari (Ribetti), Tirelli (Celano), Galasso (Del Bianco), Vicenzotto [C].
Marcatori: Tirelli (PN), Niero (VE).
SAN QUIRINO (PN) - Nell’inusuale cornice di San Quirino è andato ieri in scena l’ultimo atto dell’Avvocup per i ramarri, già esclusi dalla competizione con una giornata d’anticipo. Contro Venezia si giocava dunque solo per l’orgoglio, mentre gli ospiti si sono presentati con l’obiettivo minimo di portare a casa un punto per blindare il terzo posto nel girone. E alla fine punto è stato, ma solo dopo una partita combattuta e giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Vista la posta in gioco – dicevasi dell’orgoglio – Pollini approfitta della gara per farne un test-match e concedersi alcuni esperimenti che potranno risultare utili nel prossimo futuro, magari già a Dublino. Accantonato dunque il suo credo calcistico (il 3-5-2), Mr. Pollinigson schiera un inedito 4-3-1-2, con Boschian, Gasparini, Rumiel e Stella a comporre il pacchetto difensivo, Sarcinelli, Gurnari e Bellinato a dar sostanza al centrocampo, e Galasso dietro le due punte Tirelli e Vicenzotto. Fra i pali torna Cornacchia, per l’occasione in un inusuale completo blu scuro (maglia giallo-blu per il resto della squadra). Il primo tempo è giocato all’insegna dell’ordine. La linea di difesa funziona assai bene, con belle giocate di prima che danno respiro alla manovra. I problemi, semmai, si verificano fra centrocampo e attacco, dove i meccanismi di gioco, non perfettamente oliati, producono spesso confusione e intasamento. La squadra tuttavia è vogliosa e in palla, al cospetto di Venezia che conferma quanto di buono si è detto e scritto in questi giorni sulla compagine lagunare (minchia, quanti anni è che sognavo di scrivere “la compagine lagunare”….; vado via di testa anche per “gli orobici” o “le rondinelle”; per fortuna non abbiamo Bologna in Avvocup, perché “i felsinei” mi provoca sempre un orgasmo). La prima frazione si segnala dunque per qualche bella giocata, ma di occasioni nitide non se ne vedono: per Pordenone il più pericoloso è Stella che con un paio di calci d’angolo maligni mette in difficoltà il bravo portiere veneziano; dall’altra parte Cornacchia è costretto a intervenire una sola volta, in uscita bassa di piede su un’incursione della punta avversaria. Nella ripresa solita girandola di sostituzioni e gli Avvocati Pordenone iniziano a scomporsi. Paradossalmente, però, la partita si ravviva e iniziano a fioccare le occasioni da rete. Fra i ramarri il più attivo in attacco è Tirelli, che prima impegna severamente l’estremo ospite con un diagonale insidioso, poi lanciato in profondità in posizione defilata si accentra e batte il portiere sul palo opposto: 1 a 0! Da quel momento Venezia prende in mano il pallino del gioco e schiaccia i naoniani nella propria tre quarti. I pali della porta di Cornacchia si fanno entrambi la barba su due diverse conclusioni dal limite; altre situazioni pericolose sono risolte in mischia a centro area, mentre sul finale è lo stesso volatile a doversi superare per mettere in angolo una conclusione a botta sicura dall’altezza del dischetto di rigore. La vittoria sfuma proprio sul finale, quando su un preciso traversone dalla sinistra l’ottimo n. 8 veneziano svetta di testa su Feltrin e incrocia sul palo lontano, dove il pennuto non può proprio arrivare. Il gol vale il meritato 1 a 1 e chiude di fatto il match poco prima del minuto di recupero chiamato dall’arbitro. Pordenone dunque a casa, con tre pareggi e due sconfitte e la testa già rivolta ai prossimi impegni internazionali (torneo di Food-ball e ELF Cup); Venezia, al suo esordio in Avvocup, centra invece l’obiettivo dei quarti e si propone come graditissima “sorpresa” del torneo, dotata di ottime individualità e soprattutto di una panchina simpaticissima, non fosse altro per quel continuo “da sboro”… (con erre alla mestrina) pronunciato ad ogni giocata dei compagni. E hanno giocato…