Blog Ufficiale (rigorosamente umoristico!) della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone
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venerdì 30 aprile 2010
AVVOCUP 2010, RECUPERO 1^ GIORNATA - Vittoria "scoppiettante" a Treviso...
martedì 27 aprile 2010
GITA BUDAPEST - Tutti a lezione di ungherese da Herr Doctor Langer!
lunedì 26 aprile 2010
GITA LJUBLJANA - Gran successo della trasferta in terra slovena!
domenica 25 aprile 2010
AVVOCUP 2010, 4^ GIORNATA - "Bergamo Vicenza 3-3: sangue e lacrime" (di G. Ghirini)
venerdì 23 aprile 2010
giovedì 22 aprile 2010
AVVOCUP, 4^ GIORNATA - "Jus Bassano vince ancora!" (di M. Santarcangelo & N. Merlo)
martedì 20 aprile 2010
AVVOCUP - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi
lunedì 19 aprile 2010
domenica 18 aprile 2010
AVVOCUP, 3^ GIORNATA - Ramarri corsari a Rimini (di Matteo Cornacchia)
sabato 17 aprile 2010
AVVOCUP 2010, 3^ GIORNATA - Le sfide del Girone "A"
venerdì 16 aprile 2010
AVVOCUP 2010, 3^ GIORNATA - Nell'anticipo Treviso sbanca Padova! (di Aurelio Munari)
giovedì 15 aprile 2010
martedì 13 aprile 2010
AVVOCUP - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi
lunedì 12 aprile 2010
domenica 11 aprile 2010
AVVOCUP, 2^ GIORNATA - Le altre gare...
AVVOCUP, 2^ GIORNATA - I ramarri impattano con Padova dopo un lungo inseguimento
venerdì 9 aprile 2010
giovedì 8 aprile 2010
AVVOCUP, 2^ GIORNATA - Alla "prima" in casa lo Jus Bassano non "stecca" (di M. Santarcangelo)
mercoledì 7 aprile 2010
La R.F.A. (Redazione dei Freelance Associati) presenta:
«Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine» (Eric Cantona). Giorno di grazia dell’anno 2010. La genesi è all’incrocio tra due strade: Parigi e Meduno, una sorta di “tra la via Emilia e il West” che, raccontata Aux partages des eaux, davanti a un “kir” o un “moresque” ghiacciato fa un effetto che è difficile raccontare. Se uno se lo chiede oggi, in tempi di low-costs, new age e a trasmigrazione di anime e corpi, ricerche spirituali tra i monti, auto che si muovono così velocemente da accorciare gli spazi, tutto filerebbe liscio e parrebbe facile. Ma che fare se tornassimo indietro con la macchina del tempo o gli occhiali fantachimerici?! Se tornassimo indietro di quattro decadi e uno sputo? Non necessariamente al tempo di quel vecchio saggio, quasi leggendario e che conosco solo per riporto di racconto - che abita al terzo piano di qualche arrondissement parigino, mangia ancora senza fastidio alcuno e con la passione che si deve all’arte culinaria, rifiuta di usare l’ascensore alla soglia del secolo vissuto - ma anche ad uno più recente. Uno potrebbe pensare ad una scelta lucida che non ha bisogno di altro se non dell’essenziale. Mi viene in mente “Credo che la voglia di scappare da un paese con 20.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merkxs” (Radio Freccia). Sarà stata questa massima, così profonda, a far mettere radici in queste lande, terre storicamente di “senza dio” (ahi! la censura). Che sia l’una o l’altra delle cose, il risultato non cambia. Il prodotto è questo incrocio di eleganza e sensibilità: una bottiglia pregiata di Villa Russiz Superiore, da bere ovunque. Oggi il ruolo è quello del difensore mille usi, con qualche puntata in attacco, ma forse il centrocampo è sufficiente. Non ti verrebbe mai in mente che tutto è iniziato con la pallavolo, con il disegno, il vino che abbonda la notte di Natale e fa cantare tre “fringuelli” per le strade di Maniago, le camminate alla ricerca di fossili e della pietra filosofale (quella famosa che pigiata con i piedi produce vino), il pesce cotto su sassi piatti in Val di Preone, il gusto per il cibo e ancora più per la cucina (che soggetto sarebbe il nostro per il grande scrittore catalano che dedicò le sue parole alla narrativa e alla cucina). Avrà anche lui calzato le Tepa Sport o le Valsport, quando Nike e Adidas era ancora un mondo lontano. Credo di aver allineato abbastanza elementi. Riconsciuto? E allora vi allego questa "primizia". Tanti auguri, caro...