Formazione: Cornacchia, Rumiel (Brovedani), Bellotto [C] (Lorenzon), Ribetti (Fantuzzi), Pergola, Gasparini, Stella, Gurnari, Moro (Luisa Vissat), Tirelli (Celano), Vicenzotto.
Marcatori: Ribetti
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RICCIONE. “Quando una squadra vince 0 a 1 in trasferta, vuol dire che è tosta”. Questo il primo commento fornito a caldo da Enrico Iodice, il grande assente della partita di ieri. Ci sentiamo di condividere l’opinione di Mr. Blogger, soprattutto alla luce del valore dell’avversario, dimostratosi davvero ostico. I ramarri giungono al centro sportivo Fontanelle con oltre un’ora di anticipo e subito si presenta un dubbio sulla sede di gioco. La struttura è infatti composta da due campi: il campo A, un gioiellino da far invidia anche al miglior Luigino Sacilotto, con manto erboso all’inglese e tipica sagoma a schiena d’asino, e il campo B, un simpatico campo di sfogo sul quale, durante la passeggiata di ricognizione, vengono rinvenuti 3 kg di asparagi, 2,5 kg di porri, otto patate e due carote (non ancora pronte, però…). Il custode spiega ai pordenonesi qual è l’accordo stabilito con i colleghi di Rimini: “Se fino alle 16.00 non piove, è concesso l’utilizzo del campo A. Altrimenti tutti a zappare sul B”. In molti, quasi d’istinto, rivolgono lo sguardo al Capitano, che non si lascia pregare e intona: “Accendilo tu questo sole che è spento!!!”. L’inno funziona: campo A!!!! Consumato anche il rituale dello spuntino da trasferta di Tatanka Celano (stavolta trattavasi di banana), si entra negli spogliatoi per trovare la concentrazione giusta (tentativo subito fallito a causa del “bambino” partorito da Fabiomoro nella turca degli angusti locali…). Pollini conferma la formazione che ha impattato con Padova sette giorni prima, con le sole eccezioni di Tirelli (per l’assente Galasso) e Ribetti, schierato al posto di PLV che si accomoda in panca. Nei primi minuti Pordenone prende subito in mano il pallino del gioco, cercando di utilizzare al meglio gli insegnamenti dei campioni patavini: muovere continuamente palla e fare possesso. Gurnari, protetto dai corazzieri Rumiel e Ribetti, assume la regia. Sulle fasce Moro è molto più gettonato dell’amico Stella, al quale giungono pochi palloni. Proprio i ripetuti affondi di Fabiomoro – evidentemente alleggerito dall’evacuazione – sono la cosa più interessante fatta vedere dai ramarri nella fase iniziale del match, con un paio di traversoni mal sfruttati dalle punte e un diagonale di poco al lato. Verso la metà della prima frazione Paolino Vicenzotto si procura una punizione a circa 5 metri dall’area di porta. Lo stesso numero 11 pordenonese si incarica del tiro che viene deviato sopra la traversa dall’ottimo portiere di casa. Sul calcio d’angolo seguente un ispiratissimo Fabiomoro pennella un cross teso a centro area, spizzata di testa della prima torre (Rumiel) e correzione in rete sul secondo palo della seconda torre (Ribetti): 1 a 0 per gli ospiti (fin lì meritatissimo). Il gol subìto accende la fiamma del Rimini, che inizia a guadagnare metri oltre la metà campo. La pressione degli arancioni, tuttavia, non sortisce particolari effetti anche per l’ottimo lavoro dei difensori di Pollini. Per portare qualche pericolo alla porta del volatile i riminesi ci provano allora con un paio di calci piazzati. Sul primo, dai 25 metri circa, il n. 4 fa partire un terra-aria che si stampa all’incrocio dopo deviazione di nuca di Bellotto; sul secondo, lo stesso n. 4 replica praticamente dalla stessa posizione, indirizzando però il bolide sul palo basso: Cornix ci mette i pugni in tuffo e disinnesca l’ordigno. Nella ripresa Bellotto (ammonito) lascia uomo e postazione a Lorenzon, che giocherà una partita perfetta (con la sola macchia di un cartellino giallo). Un’altra ammonizione viene comminata anche a Ribetti, anch’egli richiamato in panca per dare spazio all’inventiva di Vice Fantuzzi. Nella girandola dei cambi vengono coinvolti anche PLV per Fabiomoro, Brovedinho per l’acciaccato Rumiel e Tatanka per Tirelli. Proprio Celano, appena entrato, ha sul piede il colpo del KO: grande azione sulla sinistra di Vicenzotto, passaggio smarcante a centro area per il “Cinghiale del Noncello” che, tutto solo, spara in bocca al portiere, abbattendolo. Gli ultimi 15 minuti sono di grande sofferenza, con la pressione del Rimini che diventa sempre più asfissiante. Un paio di punizioni dal limite (calciate fuori o sulla barriera) fanno venire i brividi a Pollini. Alcune mischie in area sono risolte da Cornacchia con uscite a pugni uniti: in una di queste occasioni il pallone finisce fra i piedi di un centrocampista del Rimini, ma lo stesso Cornix rimedia a mano aperta, deviando in angolo. I 6 minuti di recupero sono di autentica passione, ma la difesa nero verde tiene fino alla fine. Il terzo tempo si svolge nell’adiacente ristorante “Alla Conchiglia”, all’insegna della piadina romagnola e di una carovanata di pizze farcite con ogni bendiddio. Nella tarda serata il solito gruppo di irriducibili prova a dare un senso mondano alla lunga trasferta nel centro di una Riccione praticamente deserta, sotto la pioggia battente. Il tragico tentativo si conclude con foto tristissime sulla spiaggia bagnata, davanti a un mare grigio e un cielo plumbeo. Solo il Capitano, anche in condizioni così estreme, riesce a portare a casa un numero di telefono e un nome da mettere in rubrica: Flo. Già oggi viene dato sulla strada verso Firenze. O verso la Norvegia, fate voi…
In calce il commento succinto dell'inviato speciale di casa Federico Cavagna: "Rimini-Pordenone 0-1. Traversa di Rimini e occasioni mancate da Pordenone. Ospiti gagliardi ed ordinati. Rimini sfortunato e appannato".
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7 commenti:
Articolo D.O.C. (Denominazione di Origine Cornix).
Grande Matte!!!
Prestazione da SQUADRA vera!!!
Grandissimi ragazzi!!!
Forza ragazzi! Grande Matteo, che bello leggere il tuo articolo.
Sabato prossimo Tatanka non distruggerà né la rete della recinzione nè il portiere - la prossima volta segnerà!
Grandi!
Questi sono tre punti d'oro!
Ivan
Buongiorno a tutti! Grande Matteo,
volevo solo aggiungere al tuo splendido articolo alcune note. La prima, che è l'ultima in ordine cronologico. Al di là del campo che avremmo potuto calpestare, o "pisar" dallo spagnolo e che forse meglio avrebbe reso l'idea nel simildialetto nostrano, se la pioggia non fosse cessata e dello spogliatoio, un pò stretto, l'accoglienza si concretizza nel fine partita, oltre che nello svolgimento di una gara sostanzialmente corretta da entrambe le parti. Il tavolo, imbandito con tutto ciò che esattamente avremmo desiderato pur non conoscendolo, si è materializzato davanti ai nostri occhi e sciolto o "sminuzzato" nelle nostre gole. Grazie. Bellissimo. Bravissimi. Il secondo. La squadra ha fatto un bellissimo primo tempo. Sarà stato il campo, ma vedere la palla girare è proprio gradevole. Se, poi, la squdra che la fa girare è la tua, allora è un piacere. Se, poi, la stessa palla che fai girare entra nella rete avversaria è un piacere enorme. Manca ancora, secondo me, oltre agli altri "imprendibili", il tocco e la geometria del Sarci, perchè lì si indietreggia troppo e si perde spesso il filo semplice di due cose: un pò di ordine e passare la palla un pò più spesso e prima di essere marcati. Un voto positivo per tutti, questa volta. Marco e Alberto (Lupo???) s'imbavagliano, stante la promessa di un minor nervosismo anche verbale, oltre che nell'agonismo. Poche parole e grande generosità. Bravi. La difesa, dal tranquillizzante pilone centrale, copre ogni spazio, lasciando il pericolo alle sole punizioni fuori area. Bene a metà campo, con le solite finezze di Pippo e le giocate di Fabio. Bene davanti. Bravi Paolino e Tirex - anche se passare un pò di più renderebbe il loro gioco meno faticoso e più redditizio. Però bravi, perchè spesso sono là da soli e anche le difese più attempate, quando sono schierate, riescono a imbrigliarli. Ho slatato qualcuno di nome ma non di reparto. Primo in ordine di importanza e ultimo di cronologia. Noto da almeno tre partite consecutive un crescendo nella prestazione calcistiche di Eugenio. Come ho fatto a fine partita, mi congratulo qui con lui. Direi, perfetto. Nessun sbavatura, nessuna concessione all'attaccante, gioco di squadra, concentrazione, attenzione e agonismo. Veramente una grande prestazione. Bravo Eugenio.
vice
Alcune considerazioni varie:
1. Vice è un amico e lo ringrazio, vede le mie partite con gli occhiali celesti (non mi veniva altro colore: quelli rosa son dell'amore; azzurri avrebbe avuto troppo una colorazione politica; viola o glicine potrebbe far pensare male sui nostri gusti sessuali) dell'amicizia e dell'affetto;
2. capitolo Mattia Tirex. L'ho bistrattato alla fine del primo tempo, ma ritengo che uno come lui, cioè giovane e bravo, debba giocare con la squadra e per la squadra e non da solo, e pertanto sono stati un po' troppo 5/6 palloni di fila persi per non volerli palesemente passare ai compagni liberi e meglio piazzati rispetto a lui, come il colpo di tacco a centrocampo con palla persa. Non si rimprovera mai un compagno che sbaglia se l'errore è legato alla poca capacità tecnica, ci può stare, l'importante è che ci siano l'impegno e la voglia di giocare con gli altri e per gli altri; quello che non va è vedere un attaccante che gioca solo per sé, che non scarica il pallone ai centrocampisti che son vicini a lui e che, tra l'altro, son pronti a ridarglielo, e che per giunta perde palla, consentendo agli avversari di ripartire (e impone al difensore di farsi un ennesima corsa "indebita"). Tutto qua. Tirex è bravo, ma come tutti quelli bravi deve mettersi in testa che gioca tutta la squadra e che è un comportamento irriguardoso quello di non passare sistematicamente la palla, irrispettoso verso i compagni. Siccome lo abbiamo visto giocare molto molto meglio e soprattutto con la squadra, l'irritazione è stata tanta;
3. capitolo Rumnold. Quest'anno è la vittima sacrificale di Mr. Pollinigson (a turno ciascuno di noi lo è stato, alcuni anche a più riprese: gli unici ancora risparmiati sono, e si capisce il perché, Vice e Pippo, anche se quest'ultimo la tirata per il disuso dell'esterno l'ha ricevuta), e sabato si è avuta un'altra puntata. Debbo dire che Alberto è stato ripreso immeritatamente, perché ha giocato una buona partita, sia come impegno che tecnicamente, con due o tre passaggi sbagliati certamente, ma con tanto agonismo e presenza fisica e, soprattutto, senza gli atteggiamenti da primadonna che gli erano stati rimproverati nelle ultime prestazioni. Degli eccessivi rimproveri sembra si sia reso conto lo stesso Mister, il quale è stato visto aggirarsi nei pressi di casa Ru' domenica mattina con aria non-belligerante...
4. capitolo Tatanka. Si è divorato un gol incrediiiibbble, è vero, giustificandosi col fatto che era ancora freddo (in realtà il collega panchinaro Brovedinho ha detto che Toni lo ha fatto entrare quando Tatanka si è sentito ben riscaldato...), ma ha giocato un discreto spezzone di partita, impegnandosi e rendendosi utile;
5. capitolo partita in generale. Abbiamo giocato nel complesso bene, tenuto conto che tre ore e mezza di auto si sentono sempre; il fatto di esser venuti a giocare con la panchina lunga è importante, perché consente di avere forze fresche, di sostituire giocatori a rischio espulsione, di fare cambi fino all'ultimo. Buona circolazione di palla, tranne i suddetti blocchi causati da Tirex. Primo tempo dominato, anche se i riminesi hanno preso un palo; nel secondo tempo siamo arretrati troppo ed abbiamo smesso di giocare troppo presto, anche se abbiamo rischiato solo una volta ed abbiamo avuto la ghiotta palla gol con Tatanka. Dobbiamo continuare così, il gruppo c'è, i risultati verranno;
6. capitolo Riccione. Viale Ceccarini è sempre bello, anche sotto la pioggia; il mare fa sempre un misto di allegria e tristezza; le pizzette di quel bar aspettano ancora il Bipede Pennuto, le piadine e la pizza aspettao tutti noi, Flo aspetta il Kaptàno;
7. ora tutti a Lubljiana (se si scrive così)
Anche a me la squadra è piaciuta.
Difesa (portiere compreso): il reparto è veramente affidabile. Concentrazione, vigore e spirito di sacrificio. Da 7.
Il centrocampo: decisamente più consono alle nostre caratteristiche il modulo a tre centrocampisti con Pippo a fare da playmaker.
Qualche buona circolazione di palla (conto 5 o 6 cambi di gioco con palla a terra - davvero eccezionali per la ns. squadra), buon pressing e molte (finalmente) palle giocate rasoterra sulle punte. Molto buono l'approccio alla gara del Ribo (ammonizione a parte). Pippo, come sempre, insostituibile ma in certi momenti poco pronto a girare il gioco da destra a sinistra per sfruttare il dinamismo (e la solitudine) di Marco Stella. Voto: 6,5.
Attacco: gli attaccanti partecipano molto all'azione anche se non danno mai l'impressione di dialogare appieno con la squadra e di muoversi in modo coordinato tra loro.
In un modulo a due punte un attaccante viene incontro e l'altro scappa. Non lo abbiamo mai fatto. Cmq siamo in crescita: 6+.
Il gruppo: eccezionale, forse uno dei più compatti degli ultimi anni.
Avanti così Ragazzi!
Rumnold
Bravi ragazzi!!!!
e grazie Vice per il pensiero, assai generoso...
Venerdì sera ho di necessità virtù giocato l'ultimo derby di stagione (vinto cinque a zero con il Dignano, secondo in classifica..........) ed a tutt'oggi entrambe le mie caviglie sono impresentabili. Non riesco a camminare.
Mi son fatto visitare "di sfuggita" dall'ortopedico, il quale mi ha fissato una risonanza e mi ha detto che giocare ancora una volta sarebbe una follia. Beh, queste frasi le ho già sentite e non mi spaventano...
Infatti, per festeggiare il fatto di essere un folle (o un cretino, come amiamo chiamarci io e pippuzzo) anticipo che mia madre a San Francesco è pronta con le pignatte...
Forza ASDAvvPN1979!!!!!
Sarci
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