BERGAMO – VICENZA 3-3 (Girone "A")
Luca Cerullo (Bergamo): "In quel di Zanica, partita straordinaria della squadra orobica: in undici uomini contro dieci sin dall'inizio della partita, non solo non ha saputo profittare della superiorità numerica, ma é stata addirittura costretta ad una costante rimonta. I parziali di gara parlano chiaro: 0-1, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3, 3-3. Se ci fosse stato il Tie Break, Bergamo avrebbe certamente concesso il vantaggio agli avversari, ma, fortunatamente era solo una partita di calcio, ed é finita in pareggio. Nell'occasione tornano alla mente le parole del Barone Niels Liedholm: “E' meglio giocare in 10 che in 11”. Sia chiaro, dunque, é Bergamo ad aver giocato in condizione di evidente svantaggio, vittima di se stessa più che degli avversari! Adesso a molti di noi non resta che abbandonare i campi da gioco e dedicarsi, come Liedholm a fine carriera, alla viticoltura, nella speranza che un Conti, un Pruzzo, un Ancelotti, un Falcao intraprendano la carriera forense e partecipino all'Avvocup. Ma veniamo alla cronaca della partita, che preannuncio sarà assai spicciola. Schieramento iniziale. Bergamo, guidata da Mister Rillo, si schiera con il contestatissimo modulo 3-5-2. Il reparto difensivo é rimaneggiato: Bonomi e Fachinetti assenti per colpo della strega, Gelmini non presente per festeggiare il “mesiversario”, Pizzoccheri impegnato con il catechismo in Parrocchia. Svolgimento dell'incontro. La manovra é farraginosa, fra difesa e centrocampo il deserto dei Tartari, l'attacco abbandonato a se stesso, costretto ad affrontare in solitudine la trincea vicentina, con bomber Scudeller nei panni del soldato Ryan. Vicenza, per contro, si mostra compatta, schierata con un eroico 4 – 3,5 – 1,5. Gli avanti biancorossi, segnatamente i nn. 9-10, fanno reparto da soli , approfittando degli svarioni difensivi orobici. Così é sul primo e, soprattutto, sul secondo gol, quanto il centrale sinistro orobico (chi vi scrive), si smarrisce e consente all'avanti vicentino di “uccellare” l'incolpevole Mazzariol. Il terzo gol é siglato dal n. 10 vicentino, il quale: estrae il cellulare dai calzettoni; chiama l'estremo difensore orobico dicendogli “sto per tirare”; saluta i difensori bergamaschi a passo di samba; inquadra la porta avversaria e scatta una fotografia; si mangia un panino; scocca un tiro a mo' di palombella a “velocità moviola”; segna; esulta. I gol orobici sono stati segnati da Bomber Scudeller (1-1), da Cagnazzo JR (2-2) e da Mr Rillo (3-3). Terzo tempo sfarzesco, allietato dall'arbitro (direzione di gara senza infamia e senza lode) e da due avvenenti amiche della giacchetta nera, una mora ed una bionda. A fine partita scatti fotografici compromettenti sul prato verde, protagonisti gli orobici e l'inusuale “terna” arbitrale. Per concludere: partita oscena dei Bergamaschi. Spero che l'autocritica serva da sprone a tutta la squadra".
Gherardo Ghirini (Vicenza): "Alle 15:30 come da copione i nostri eroi si trovano al parcheggio dell'autostrada: per quanto si contino il risultato non cambia mai: siamo in 11, ma una è una ragazza. Dopo un rapido (?) consulto si decide di partire lo stesso verso le Orobie. Il morale è basso dovendo giocare in 10 contro 11 e per giunta con in campo un vecchietto sfiatato (il mister, che non gioca una partita intera da almeno 4 anni e fuma come un turco). Gli orobici alla notizia iniziano a ridacchiare. La squadra scende in campo rilassata e, nonostante l'inferiorità numerica, con due punte. Fortini e barricate. La difesa giganteggia, due parate del portiere (improvvisato), il centrocampo corre e sbuffa, le punte si sacrificano a combattere e tenere palla. Pelliccia affonda a sinistra, tiro a incrociare leggermente strozzato e Cera, appostato sul secondo palo insacca. Inopinato vantaggio! Gli orobici increduli tentano di reagire e poco dopo trovano il pareggio. I vicentini però sono galvanizzati e insistono con difesa a oltranza e ripartenze che mettono in difficoltà Bergamo. Cera riceve palla sulla tre quarti, un secco dribbling, resiste alla carica di un avversario e fulmina l'incolpevole portiere atalantino: 1:2! Inizia a mancare il fiato, i bergheimer si rendono conto dell'improvvisazione del portiere ma il fortino regge. Gol del Bergamo e 2:2. Il mister, visto che il centrocampo è sempre più in affanno decide di coprirsi. Sposta il bomber a stopper (ovvi insulti) e avanza Carta a rinforzare la mediana. Pelliccia si sacrifica in avanti, la difesa è impeccabile; Tiso sulla destra anticipa l'uomo, fugge in fascia, lancia Carta che controlla stretto fra due avversari, vede il portiere fuori dai pali: palombella dalla distanza e 2:3. La squadra sbuffa ma regge. Gli orobici si innervosiscono, mandandosi a quel paese reciprocamente. Il fantasista Magaraus, evidentemente offuscato dalla fatica del lavoro di copertura tocca male sottoporta e la palla rotola innocua verso il portiere: 2 a 4 mancato e ora bisogna soffrire fino alla fine. 90° minuto e la maledizione della zona Cesarini colpisce ancora. Dribbling del fantasista atalantino che lascia sul posto il mister esausto (sembrava un reduce, commenterà poi un sadico Balasso) e lascia partire un tiro loffio, che supera le mani protese di Ghirini A. (poi detto Dida per le parate miracolose, una delle quali ingiustamente annullata dall'arbitro per fuorigioco dell'attaccante) e si insacca. L'arbitro prolunga il recupero raddoppiandolo ma arriva il triplice fischio senza ulteriori danni. 3:3 finale. La squadra berica non sa se essere delusa o soddisfatta per un risultato che lascia l'amaro in bocca ma per cui avrebbe firmato al fischio iniziale".
PADOVA – RIMINI 1-2 (Girone "B")
Marco Cappellari (Padova): "Perso 2-1. Soliti 11 con un paio di rotti. Doppio vantaggio loro. Noi abbiamo accorciato con Rondello".
Federico Cavagna (Rimini): "Padova-Rimini 1-2. Doppio vantaggio Rimini su pregevoli (e per noi irripetibili) azioni di contropiede con reti di Pompili e Cavagna. Reazione tardiva di Padova con gol nel finale. Adesso si ricomincia a tavola. A presto"..
2 commenti:
Scusa il ritardo, ma domenica non c'era un post di riferimento ed io sono a letto con 39 di febbre...dopo la bronchite un virus intestinale ....vabbé
Ecco uan specie di cronaca...
In quel di Zanica, partita straordinaria della squadra orobica: in undici uomini contro dieci sin dall'inizio della partita, non solo non ha saputo profittare della superiorità numerica, ma é stata addirittura costretta ad una costante rimonta. I parziali di gara parlano chiaro: 0-1, 1-1, 1-2, 2-2, 2-3, 3-3. Se ci fosse stato il Tie Break, Bergamo avrebbe certamente concesso il vantaggio agli avversari, ma, fortunatamente era solo una partita di calcio, ed é finita in pareggio.
Nell'occasione tornano alla mente le parole del Barone Niels Liedholm: “é meglio giocare in 10 che in 11”. Sia chiaro, dunque, é Bergamo ad aver giocato in condizione di evidente svantaggio, vittima di se stessa più che degli avversari! Adesso a molti di noi non resta che abbandonare i campi da gioco e dedicarsi, come Liedholm a fine carriera, alla viticoltura, nella speranza che un Conti, un Pruzzo, un Ancelotti,, un Falcao intraprendano la carriera forense e partecipino all'Avvocup. Ma veniamo alla cronaca della partita, che preannuncio sarà assai spicciola.
Schieramento iniziale.
Bergamo, guidata da Mister Rillo, si schiera con il contestatissimo modulo 3-5-2. Il reparto difensivo é rimaneggiato: Bonomi e Fachinetti assenti per colpo della strega, Gelmini non presente per festeggiare il “mesiversario”, Pizzoccheri impegnato con il catechismo in Parrocchia.
Svolgimento dell'incontro.
La manovra é farraginosa, fra difesa e centrocampo il deserto dei Tartari, l'attacco abbandonato a se stesso, costretto ad affrontare in solitudine la trincea vicentina, con bomber Scudeller nei panni del soldato Ryan. Vicenza, per contro, si mostra compatta, schierata con un eroico 4 – 3,5 – 1,5. Gli avanti biancorossi, segnatamente i nn. 9-10, fanno reparto da soli , approfittando degli svarioni difensivi orobici. Così é sul primo e, soprattutto, sul secondo gol, quanto il centrale sinistro orobico (chi vi scrive), si smarrisce e consente all'avanti vicentino di “uccellare” l'incolpevole Mazzariol. Il terzo gol é siglato dal n. 10 vicentino, il quale:
estrae il cellulare dai calzettoni;
chiama l'estremo difensore orobico dicendogli “sto per tirare”;
saluta i difensori bergamaschi a passo di samba;
inquadra la porta avversaria e scatta una fotografia;
si mangia un panino;
scocca un tiro a mo' di palombella a “velocità moviola”;
segna;
esulta.
I gol orobici sono stati segnati da Bomber Scudeller (1-1), da Cagnazzo JR (2-2) e da Mr Rillo (3-3).
Terzo tempo sfarzesco, allietato dall'arbitro (direzione di gara senza infamia e senza lode) e da due avvenenti amiche della giacchetta nera, una mora ed una bionda. A fine partita scatti fotografici compromettenti sul prato verde, protagonisti gli orobici e l'inusuale “terna” arbitrale.
Per concludere: partita oscena dei Bergamaschi. Spero che l'autocritica serva da sprone a tutta la squadra.
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