VIENNA (Alte Donau) - La trasferta viennese della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone aveva anche uno scopo sportivo, non dimentichiamolo: giocare una partita di calcio contro i colleghi fallimentaristi viennesi. La partita si è giocata e qui ne narriamo la nuda cronaca, così come ci si attenderebbe dal cronista sportivo all’uopo inviato che si piazza in tribuna stampa con il suo bel taccuino per poi fiondarsi negli spogliatoi, a fine gara, per raccogliere, come dicono quelli bravi, “le voci dei protagonisti”. E cronaca sia, allora.
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PRIMO TEMPO
I padroni di casa si presentano con una formazione assai diversa da quella schierata a Vacile in occasione del torneo di food-ball: fra gli austriaci spiccano le assenze del capitano Langer (infortunio alla spalla per lui) e gli inserimenti dei giovani praticanti Kautz e Holzer e dell’affidabile portiere Kaufmann. Mr. Pollini dal canto suo deve rinunciare ai “dispersi” Rumiel e Boschian, potendo tuttavia contare su alcune giovani leve del vivaio forense (leggasi prole Casucci). Al fischio d’inizio il tema tattico della partita appare subito chiaro: l’FC Insolvenz si appropria immediatamente del pallino del gioco, con i neroverdi naoniani bloccati sulla linea difensiva. Il gioco fluente dei viennesi di bianco vestiti imbriglia immediatamente la manovra ospite, la cui tattica evidenzia palesi lacune specie per la frattura che si viene a creare fra difesa ed attacco. Ribetti si ritrova isolato in pieno territorio nemico, con il solo Brosolo che canta e porta la croce nell’infausto tentativo di ricucire lo strappo fra i reparti. Nelle rare circostanze in cui i pordenonesi riescono a recuperare palla, la controffensiva non riesce mai a dischiudere l’ermetica difesa austriaca, ben organizzata dietro l’immaginaria trincea della trequarti contro cui si infrange ogni velleitario tentativo di costruzione di Sarcinelli e compagni. Dopo nemmeno 20 minuti di scaramucce iniziali, la situazione si fa ancor più difficile per il comandante Pollini. Il suo uomo di fiducia, autentico ufficiale di trasmissione, perno del centrocampo e avamposto tattico, al secolo Filippo Fabrizio Gurnari, cade vittima del fuoco amico strambandosi da solo nell’eroico tentativo di sottrarre munizioni agli austriaci. La diagnosi appare immediatamente grave, con il povero mediano spilimberghese costretto ad affidarsi alle cure dell’infermeria da campo montata per l’occasione in prossimità del rettangolo verde. Di lì a poco accade l’irreparabile. Attorno al minuto 25 ennesima sortita offensiva dei fallimentaristi viennesi, percussione centrale che trova impreparata la retroguardia capitanata da Luisa Vissat, prode respinta dell’ultimo baluardo neroverde, il portiere De Col, e fendente vincente dell’attaccante viennese che trafigge la porta sguarnita di fronte all’attonito sguardo di uno sconsolato Pollini: 1 a 0 per l’F.C. Insolvenz. Il colpo subìto ha però il pregio di risvegliare l’orgoglio del condottiero cordenonese, che mette mano alle poche risorse presenti in panchina per ridisegnare la formazione sul campo. A sorpresa viene chiamato alle armi l’affidabile Celano, cui vengono assegnati compiti di attacco con licenza di gonfiare le maglie della rete nemica. La mossa di rivela diabolica per acume tattico, spregiudicatezza, lungimiranza e impavido coraggio. Al grido della celebre frase “non capisce un cazzo di calcio ma è un generoso”, il valoroso soldato, candida espressione della genuinità meridionale, si carica sulle spalle il peso della responsabilità di un’intera nazione e affronta fiero ed impettito il gaudente avversario. L’irrompere di Celano cambia il quadro tattico dell’incontro, ed un repentino uno due naoniano ribalta d’amblais una situazione che appariva disperata. Grazie alla spensierata follia del giovane Paolo Casucci e all’astuzia da rapace d’area dello stesso Celano, i pordenonesi prima pareggiano, poi invertono le sorti dell’incontro. La forza dell’azione d’assalto è tutta racchiusa in quel gesto di contenuta ma intensa esultanza, con cui Celano celebra la rete appena segnata! Quel pugno al cielo, quello sguardo e quel dito puntati verso l’alto, lassù, oltre le nuvole, a ringraziare le stelle o, più probabilmente, il satellite che trasmette gratuitamente il Canale 60…
SECONDO TEMPO
Le velleità calcistiche riprendono dopo pochi minuti di meritato riposo, durante i quali il comandante Pollini continua a proferire parole di sprono e ad elargire indicazioni tattiche all’intera truppa. Fra le voci si levano cori di compiacimento soprattutto all’indirizzo del portiere Leopoldo Da Ros, subentrato al collega De Col nei minuti finali della prima frazione di gioco e autore di un pregevole intervento che ne ha esaltato la longilinea e filiforme figura. Al rientro sul terreno di gara i ramarri naoniani si presentano con diverse novità, a sottolineare la duttilità degli uomini di Pollini e l’irrinunciabile apporto della cosiddetta “panchina lunga”. Si vedono, fra gli altri, Diego Da Ros, Roberto Casucci e Paolo Dell’Agnolo, gente di sostanza, esperienza e un po’ de panza. Nuovo avvicendamento fra i pali, con l’esordio in terra asburgica anche per Cornacchia. L’inizio di ripresa è subito difficoltoso per i pordenonesi, con le linee difensive ripetutamente richiamate all’ordine dal capitano Iodice, che con solerte tempismo invita i suoi indefessi compagni di reparto a repentine risalite oltre la trequarti nel sagace tentativo di mettere in fuori gioco le schiere d’attacco austriache. Ma i colpi dell’artiglieria pesante messa in campo dallo stratega Langer mettono a dura prova la strenua resistenza neroverde, con la porta custodita dall’uccello di Brugnera ripetutamente presa d’assalto da fendenti, rasoiate, traversoni e conclusioni a rete che fanno sobbalzare Pollini e la panchina tutta, con non poche fitte alle sue già deboli coronarie. L’assalto è ormai all’arma bianca, con eroici gesti dei paladini italici che si ergono a difesa della linea di porta. Si segnalano all’onore delle cronache ripetuti interventi di Iodice e l’estremo atto di Eugenio Pergola, letteralmente immolatosi alla causa per mezzo del proprio volto, tramortito in un sol colpo dal bolide scagliato dall’impetuosa punta viennese. Di fronte a cotanta irruenza, tuttavia, i nostri sono costretti a capitolare attorno alla metà del secondo tempo, quando l’ennesimo tentativo di Pergola di contenere le bordate avversarie si tramuta in un diabolico pallonetto che spiazza l’irreprensibile Cornacchia e si infila beffardo nel sacco. Il 2 a 2 appare il risultato più corretto, veritiera espressione delle forze messe in campo dalle due compagini forensi. Ma la generosità ospite, identificata nel veemente gesto atletico dello scultoreo Ribetti, produce un’azione di contropiede di straordinaria efficacia che proietta la punta pordenonese nel cuore della difesa asburgica e consegna ai ramarri, inaspettata, la realizzazione del terzo punto. Proprio il contropiede, antico credo di catenacciara memoria, emblematica espressione del più italico modulo calcistico, diviene la pietra d’angolo su cui l’architetto Pollini erge il suo edificio tattico: per ben due volte – e dicasi due! – la genialità di Brosolo lo conduce solitario ad ingaggiare un personale duello con il guardiano d’area Kaufmann, la cui eroica opposizione tiene a galla i suoi dall’imminente tracollo. E mentre la pressione dei bianchi viennesi, pur esponendo il fianco alle sortite naoniane, mina la solidità difensiva della Pordenone forense, un’immagine all’orizzonte, ai margini del campo di battaglia, lascia tutti i duellanti senza parole, attoniti di fronte all’incombere di una figura imponente. Là, dalle pendici della panchina, dismessa la tuta e l’orologio da polso che stringe a mo' di salsiccia l’avambraccio paffuto, scende orgoglioso e fiero il condottiero in persona, il comandante naoniano, Toni Pollini, che esemplare e paterno raggiunge i suoi ragazzi fin nel mezzo dell’arena, pronto a dirigere in prima persona la resistenza finale. La sua discesa in campo, che da sola riscrive la storia degli Avvocati Pordenone, assume subito un senso allorquando il direttore di gara concede un insidioso tiro franco dal limite in favore degli austriaci. E’ lui, Toni Pollini, che per primo si impettisce a far barriera, stringendo a sé alcuni uomini ed innalzando così una falange umana di cui lui per primo è scudo e freccia assieme. Quando il tiro parte, tuonante e teso sopra il muro eretto all’uopo, Pollini si produce in un gesto atletico impavido e irriverente: le ginocchia flesse, le braccia a spingere verso il basso per indurre lo slancio, il collo allungato verso l’alto, teso e rigido, lo sguardo al cielo in direzione del cuoio scagliato a velocità sostenuta verso la porta, Pollini compie un “balzello” con cui si stacca dal suolo e si eleva al cielo di almeno 1 o forse 2 centimetri da terra, rimanendo sospeso nel vuoto per quasi un intenso, interminabile, millesimo di secondo. L’atletico gesto di Pollini, che si imprime negli sguardi e nella memoria di tutti gli astanti, diviene sacrificio umano nel momento in cui, all’atto del ricadere, una fitta, una stilettata alla coscia causa al muscolo femorale sinistro una contrattura che si manifesta sul volto e sulla voce di Pollini prima ancora che l’acido lattico sortisca i suoi effetti. L’inevitabile abbandono della mischia cui è costretto il vecchio ramarro getta nello sconforto la sua truppa, inesorabilmente consegnata allo strapotere austriaco e ormai del tutto inerme di fronte all’ultima sortita che buca, per la terza e ultima volta, la rete neroverde. La tenzone si conclude dunque con il risultato di parità, che segna il miglior armistizio possibile fra le due compagini e apre una nuova pagina di amicizia e fratellanza suggellata da fiumi di birra e gaudenti momenti di ilarità. Viva il calcio, viva la birra, viva la f….elicità.
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IL TABELLINO
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Vienna, Alte Donau (Polizeisportplatz), 12.9.2009
FC INSOLVENZ - AVVOCATI PORDENONE 3:3 (1:2)
FC INSOLVENZ:
Kaufmann; Honemann, Koroschetz (75. Holzer), Stranzinger (26. Pracht), Schellmann (46. Podoschek), Kautz, Pechmann (46. Abel), Papasoglou (46. Marx), Schmidt (46. Anzböck), Siegert, Holzer (46. Lang, 70. Schmidt). All. Langer.
AVVOCATI PN:
De Col (Da Ros L., Cornacchia), Casucci A. (Da Ros D.), Bellotto, Luisa Vissat, Pergola, Iodice (Pollini), Casucci Pa., Sarcinelli, Gurnari (Fantuzzi, Brovedani), Brosolo (Casucci R., Casucci Pi.), Ribetti (Celano, Dell'Agnolo). All. Pollini.
MARCATORI:
17' Holzer (FCI), 18' Casucci Pa. (APN), 44' Celano (APN), 55' Marx (FCI), 79' Ribetti (APN), 90'+4' Pracht (FCI).
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24 commenti:
Eugenio, oggi è un giorno dispari - potrei fare io l´impaziente? Ci alterniamo, domani tocca a te e così via? ;-)
Stefan
stiamo raggiungendo livelli pazzeschi: arrivano prima i commenti dei post.... diamoci tutti una calmata
...fa molto piacere vedere che i lettori dimostrano interesse per il Blog e attendono con trepidazione le novità... il problema è che sono sempre i soliti 3! (tiratina d'orecchie per tutti, esclusi i fedelissimi!!!).
I commenti sono la vera linfa del Blog (stiamo viaggiando ad oltre 150 contatti al giorno, ma la pigrizia la fa da padrona!).
...finchè non arriviamo a 10 commenti, niente cronaca della partita (è superlativa!), tiè!!! ;-)
20 su 150 contatti al giorno sono i miei perché aspetto con impazienza nuovi commenti e/o articoli ... ;-)
Incrociate le dita stasera: Dalle ore 19 il glorioso Rapid Vienna giocherà in casa (stavolta nello Stadio del Prater) contro l´Amburgo in Europa League. Ci sarò assieme a Susi e i bimbi (in curva, naturalmente!)
Stefan
Bellissimo il resoconto di Matteo. Grazie di cuore Cornix!
Per me un aspetto molto bello del blog sta nel fatto che mi aiuta a estendere il mio lessico. Per questo fine settimana porterò i miei piú grandi dizionari della lingua italiana, troverò e imparerò una decina di parole nuove nel resoconto di Matteo (parole di cui forse capisco il significato ma che finora non saprei applicare attivamente).
Tranquillo Stefan, a volte uso parole di cui anch'io ignoro il significato...
Grande Matte!!!
Qua si va indietro nel tempo... più indietro del mitico Niccolò carosio...
A questo punto do le pagelle e seriamente.
De Col 5.5.(Da Ros 6.5; Cornacchia 6); Casucci A. 6; Bellotto 6.5; Luisa Vissat 6; Iodice 6.5 (Pollini s.v.); Pergola 6.5;Casucci P. 6.5; Sarcinelli 6; Gurnari 6 (Fantuzzi 6; Brovedani 7)Brosolo 6.5 (Casucci R.s.v.; Casucci P. s.v.)Ribetti 6.5 (Celano 6; Dell'Agnolo 6)
Ciao Stefan, ringrazio nuovamente te, Susy e Michy per la spledida ospitalità. Sei in partenza per Caorle? Le previsioni non sono delle migliori: nuvoloso e forse pioggia. Per la prima volta condivido quasi totalmente le pagelle del Koala, anche se avrei dato mezzo voto in più a Celano per il primo gol e a Sarci per il culo che si è fatto a metà campo nel secondo tempo. Che ne dici?
A presto.
A.B.x3
Leggo il blog solo ora e son contento di questo naturale avvicendamento con Stefan per l'impazienza nell'attesa dei post.
Che dire: la fredda cronaca del nostro Portiere/Uccello è puntuale e sagace quasi come la narrazione di un racconto di Achille Campanile, anzi d'ora in poi lo chiamerò Acheo Campanacchia o Mattille Cornile o Acheo Cornile o Mattille Campanacchia (fate voi...).
Le pagelle del Koala in sostanza le condivido (avrei abbassato di mezzo punto tre voti e ne avrei alzato di mezzo altri due, ma non dico quali).
A quando la prossima pubblicazione? Manca la pennellata di Vice, il tocco dell'artista
Ciao Andrea,
ciao Andrea,
ciao Andrea,
io le pagelle di solito non le faccio mai (da noi non siamo abituati ad essere criticati con numeri e qualche nostro giocatore si incazzerebbe, è una cultura calcistica diversa. Critico i miei giocatori verbalmente).
Concordo piú o meno con i tuoi voti, darei però un´ 8 invece del "s.v." a Pollini - a uomini come lui basta poco tempo per farsi valere in campo. Ne sono convinto, non faccio l´adulatore per essere schierato dal mister.
Il culo di Sarci invece non l´ho visto muoversi sul campo, era troppo veloce per me (forse perché sono miope ;-) ) Scherzi a parte: Enrico ha fatto un´ ottima partita secondo me.
Vedremo, se im tempo è brutto nel prossimo week-end magari finiremo a PN per una serata. Dipende anche molto dalla disponibilità di mia mogliettina-autista.
Cari amici! Non posso dilungarmi in questo momento ma volevo annotare quanto segue: le pagelle. Avevo scritto prima la mia versione e l'ho cancellata. Intendendo in questo modo lasciare la piena e totale esclusiva al Koala. Ma dopo quando letto correggo come segue con le mie valutazioni:
Da Ros D. 6.5
Da Ros L. 7 se bastasse;
Bellotto 6.5 (nonostante l'ultima palla vagante in area, la presenza è sempre precisa
Iodice 6.5
Pollini, voto alto per due motivi: il saltino nella barriera che si vede nelle foto, il primo dal 1992, e l'agile passaggio sotto la balaustra;
Pergola 6.5 (+) per l'ordine e la presenza sempre al momento giusto;
Casucci P. 6.5, assolutamente bene;
Sarcinelli 7, perchè anche quando non ci arriva ci prova, e in ogni caso è con Matteo il fulcro del centro;
Celano 6,5, presente al momento giusto.
Semplice, tutto qua. Un saluto. A tutti. Grazie ancora
Grazie a tutti che hanno incrociato le dita per il mio Rapid:
Abbiamo buttuto l´Amburgo con il risultato di 3-0, visto la rivaltà immensa tra austriaci e i teutonici una vittoria del genere contro il capolista della Bundesliga è una soddisfazione immensa.
Complimenti Stefan..risultato clamoroso...tra l'altro l'Hapoel ha battuto il celtic ed è un risultato che va bene per voi...
Vai a Kapfenberg per la prossima di campionato?
Grazie Koala, fra due settimane la tifoseria del Rapid andrà in 2000 a Glasgow per espugnare Celtic Park ... e poi batteremo l´Hapoel ...
La partita in traferta a Kapfenberg non la vedrò allo stadio, è un turno infrasettimanale e (a parte il fatto che fortunatamente c´è molto lavoro da smaltire e ci vorrebbero 90 minuti circa per andare a Kapfenberg) mercoledì prossimo c´è la partitella interna settimanale FC Insolvenz (per me vuol dire: raggiungere i ragazzi per la birra dopopartita e chiaccierare fino a mezzanotte ;-) ).
Perciò la mia prossima partita del Rapid sarà quella con la neopromossa Wiener Neustadt sabato 26.
Una grande settimana per il calcio austriaco: Il FC Insolvenz ottiene un pareggio contro gli Avv PN, il Rapid distrugge l´Amburgo e - anche se odio questa banda di mercenari - il Red Bull Salisburgo vince in traferta a Roma contro il Lazio.
Caro Stefan, visto che sei un cultore della lingua italiana ti segnalo che la Regione Lazio va al maschile "Il Lazio", mentre la squadra di calcio va al femminile "La Lazio".
Gli interventi di Vice sono sempe pregevoli ed attenti. Effettivamente sull'ultima palla vagante in area mi sono fatto saltare adosso come un pivellino, ma l'attaccante ha fatto un fallo netto, affossandomi con le braccia (... così mi è parso!?).
A.B.x3
Grazie Andrea!! Sono sempre grato per tutte le correzioni. Stefan
Che me so' perso!!!!
Gualco
In bocco al lupo/culo della balena per il torneo a San Quirino domani!
Non escludo completamente la possibilità che vi raggiungo e vi tifoa San Quirino. Siccome le previsioni tempo per domani non sono troppo brutte credo però che sia piú probabile che faremo un ultimo giorno al mare nel 2009 (i bimbi verranno con noi).
Da oggi riprendo ad allenarmi (adesso solo corsa, dalla prossima settimana anche in palestra).
Ciao Gualco,
peccato che non sei stato a Vienna il fine settimana scorso.
Facciamo un triangolare a Roma? Cena nella zona di Trastevere, partite all´Olimpico?
Saluti da Vienna
Stefan
Lo studio del noto avvocato fallimentarista Stefan Langer è fallito. Pare che negli ultimi tempi l'avvocato viennese dedicasse molto più tempo a commentare un blog italiano che a seguire le cause.
Pagelle???
Mi diverto anch'io...
De Col 5.5 (Da Ros L. 7; Cornacchia 6); Casucci A. 5 (Da Ros D. 6); Bellotto 6.5; Luisa Vissat 6; Iodice 6.5 (Pollini 8); Pergola 6.5; Casucci P. 6.5; Sarcinelli 6.5; Gurnari s.v. (Fantuzzi 6; Brovedani 7); Brosolo 6.5 (Casucci R. s.v.; Casucci P.G. s.v.); Ribetti 6 (Celano 6.5; Dell'Agnolo 6).
Ma cosa fa Vice nella foto in barriera? La radiocronaca dell'incontro???
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