JUSPORT PADOVA - JUS SPORT BRESCIA 0-0 (6-5 d.r.)
PADOVA TORNA A SEDERSI SUL TRONO! (di Francesco Rondello)
Arriviamo alla finale vogliosi di riconquistare il trofeo. Scendiamo in campo con Skizzo, Naza, Juanito Lucio, Miki in difesa, a centrocampo superFaggio, Tullio Guido e Tambu, davanti Loco e Ciuffo, a disposizione Mario, Mirkuz, Frodo, Mitia, Verri, Pacca, Latermite. Partita molto bella e combattuta durante la quale si vedono degli sprazzi di ottimo calcio. Brescia parte forte e conquista subito un rigore che però super Skizzo toglie dall’angolino. Diverse occasioni da entrambe le parti. Nel secondo tempo schiacciamo sull’acceleratore ed abbiamo diverse occasioni da rete di cui alcune clamorose come quella, a poco dalla fine, del sottoscritto. Quindi la lotteria dei rigori ci premia con ancora un SuperSkizzo. Un grazie a questo splendido gruppo, direi maestosi! Un altro grandissimo grazie ai Colleghi Amici di Pordenone che ci hanno ospitato nella splendida location del centro sportivo De Marchi ed un grandioso plauso ad Enrico il Nostro Blogger. Al prossimo anno con un saluto… sarà difficile toglierci il titolo!
Francesco Rondello (Jusport Padova)
Le Pagelle di "Faggio"
Stiva-Stivanello = Piazzato prima a destra e poi a sinistra il soldatino risponde sempre Sissignore. Sulle fasce le rondinelle hanno due caccia ma lui infila l’elmetto e piazza la contraerea con il piglio del veterano che ha già visto tante battaglie. Alzi la mano chi direbbe che non ha mai giocato a calcio. Se non fosse per gli occhiali sembrerebbe un giocatore vero. Soldatino voto 7,5!
Mazzolo = Ringhia e mostra i denti a tutti quelli che passano dalla sua parte anche se con la faccia che si ritrova sembra più Bubù che l’orso Grisly. La movida milanese lo ha un po’ fiaccato nel fisico ma la classe non è acqua e Mazzolo esce sempre con il sombrero. Don Mazzolo voto 7,5!
Juanito Marchetti = Sia con lo statuario Battisti al fianco sia con il prode Cappellari, lui fa sempre la figura del salsicciotto. Che sfiga. Di brasiliano ha solo il titolo di avvocato ma non sbaglia proprio un cazzo e Soldà è rispedito a casa con la coda tra le gambe. Arcigno! voto 7,5
Lucio Battisti = Se fumasse, lui queste partite potrebbe giocarle con la cicca in bocca. Sigilla la difesa a doppio mandato. Parte al centro ma poi si deve spostare a destra per spegnere il 18. E’ suo il rigore decisivo. Predestinato! voto 8
Giulio-Guido-Diego Grassetto = Bodyguard si mette a protezione della fascia sinistra e da quella parte la Jusport costruisce le azioni più pericolose. Si spara 300 km di autostrada e altrettanti sulla fascia laterale: commovente! Mezzo voto in più per l’attaccamento alla maglia. Voto 8,5
Tamburino = Si presenta con la solita faccia da panda suonato che suscita maliziosi interrogativi tra i nuovi arrivati, solo conferme per i più vecchi. Quando c’è da giocare sa il fatto suo eccome e in campo intona la marcia in un crescendo Rossiniano. Tamburo-battente! voto 7,5
Tullio = Accende il match con giocate di classe, dal cilindro pesca sempre qualcosa. Ammonito per una forbita disputa filosofico-dottrinale, non capita, con il 7 avversario: scienziati a confronto! Maghetto! voto 7,5
Biasia = El pistolero Mackay aspetta il colpo giusto che non arriva. Sfortunato quando a due metri dalla porta esce il coniglio che gli fa marameo, altruista quando dopo aver seminato mezza difesa avversaria porge ad un esausto Loco Rondello una palla che basta spingere in porta. Sempre pericoloso. Bomber voto 7,5
Loco Rondello = Dimostra ancora una volta che il soprannome conquistato sul campo (e soprattutto fuori) è quanto mai meritato. Dopo aver rivitalizzato e trascinato la squadra alla finale, a 2 minuti dal termine e a 1 metro dalla porta ha l’occasione di entrare nella storia, ma si incarta. Destino beffardo. Sempre e comunque trascinatore! voto 8.5!
Arena = il dinoccolato entra a 10 minuti dalla fine ma non gli tremano le gambe. Un paio di chiusure notevoli. Prezioso! voto 7,5
Martinelli = Da vero capitano telecomanda la squadra dalla panchina ed entra per dare la scossa decisiva nei rigori. La Jusport è lui. Chapeau! Voto 9
Faggion = Lo spirito guerriero è la dote che lo ha reso protagonista nella sua brillante carriera da dilettante, con l’avanzare degli anni non ha riposto l’ascia di guerra ma ha impreziosito il suo bagaglio qualitativo con stop, dribbling e tocchi da giocatore completo. Si diverte come un matto a lanciar lungo il buon Grassetto che ringrazia i primi 10 minuti, accetta i secondi 30 e lo manda letteralmente a cagare verso la fine del match… fondamentale… dulcis in fundo... svela il suo lato umano quando fallisce il rigore dimostrando che anche lui è capace di provare emozioni… GRANDE GRANDE GRANDE VOTO 9 (anche da parte di Tullio) Aggiunta di Ciuffo Biasia
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Bisogna saper perdere, ma forse, anche, e soprattutto, bisogna saper vincere. Chapeau a Rondello per il suo equilibrato commento. L'esito opposto al buon "faggio" il quale usa le pagelle, che tutti leggono, non solo i suoi compagni e, con la scusa di esaltare (questo per inciso sarebbe solo giusto visto la prestazione maiuscola) il suo portiere, si prende la licenza di mancare di rispetto ai parenti degli avversari, senza neanche avere il buon gusto di mettere il nome e cognome del giocatore, ma solo il numero.
Ultimo mio commento sull'argomento, con molta amarezza visto che sono un laureato del Bo.
Giulio Soldà (Jus Sport Brescia)
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“Bisogna saper perdere e anche vincere certo. Il pagellone era uno scritto destinato al nostro circuito interno per festeggiare in linea con lo stile della Goliardia Padovana. Se l’averlo esternalizzato ha offeso la sensibilità di qualche collega-avversario me ne scuso personalmente. Se poi vogliamo parlare di sportività, caro Giulio, siccome nessuno dei presenti al campo era sordo, qualcosa da dire proprio a quel tuo giocatore, di cui non conosco il nome, ce l’avrei anch’io. Ma non lo faccio, perché, da ex sportivo, so che il sano agonismo, circoscritto al campo, è il sale di questo bellissimo sport in cui una squadra vince e l’altra rosica. Arrivederci all’anno prossimo, allora, sperando di poter divertirci ancora disputando un’altra bellissima finale. Sempre viva i laureati del Bo.”
Mauro Faggion (Jusport Padova)
Caro Giulio, in effetti il buon Faggio aveva creato le pagelle solo per noi ed io mi sono preso la responsabilità di mandarle “in stampa”. Comunque da Uomo di diritto quale sei, dovresti comprendere che le pagelle erano esclusivamente create con spirito goliardico che rende famosa la nostra Università in tutto il globo e non sicuramente con spirito polemico, e Tu, poi, che Ti sei laureato nella prestigiosa Università Patavina dovresti saperlo, tra l’altro anche il buon Faggio si è laureato al Bo. Pertanto: Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. Un abbraccio.
Francesco Rondello (Jusport Padova)
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BELLA FINALE, COMPLIMENTI A PADOVA (di Giulio Soldà)
Ospiti nella splendida cornice pordenonese, Brescia e Padova giocano una finale di alto livello. Un tempo per parte. Il primo appannaggio delle rondinelle che falliscono un rigore con Soldà, peraltro ben parato dal portiere patavino, e alte tre occasioni con Abate, Losi ed Esposito. Il secondo di marca padovana, con il duo Rondello- Biasia che come i colleghi bresciani nel primo si divora due nitide palle gol. Grande partita, giustamente finita in parità. Grandi portieri. Guarneri fa il possibile e l'impossibile. Al terzo rigore ad oltranza, per un provvido attacco di sindrome da Falcao (Roma Liverpool per i più giovani), va sul dischetto per Brescia il secondo portiere che ha il coraggio di farlo... vince Padova.
Arriviamo alla finale vogliosi di riconquistare il trofeo. Scendiamo in campo con Skizzo, Naza, Juanito Lucio, Miki in difesa, a centrocampo superFaggio, Tullio Guido e Tambu, davanti Loco e Ciuffo, a disposizione Mario, Mirkuz, Frodo, Mitia, Verri, Pacca, Latermite. Partita molto bella e combattuta durante la quale si vedono degli sprazzi di ottimo calcio. Brescia parte forte e conquista subito un rigore che però super Skizzo toglie dall’angolino. Diverse occasioni da entrambe le parti. Nel secondo tempo schiacciamo sull’acceleratore ed abbiamo diverse occasioni da rete di cui alcune clamorose come quella, a poco dalla fine, del sottoscritto. Quindi la lotteria dei rigori ci premia con ancora un SuperSkizzo. Un grazie a questo splendido gruppo, direi maestosi! Un altro grandissimo grazie ai Colleghi Amici di Pordenone che ci hanno ospitato nella splendida location del centro sportivo De Marchi ed un grandioso plauso ad Enrico il Nostro Blogger. Al prossimo anno con un saluto… sarà difficile toglierci il titolo!
Francesco Rondello (Jusport Padova)
Le Pagelle di "Faggio"
Skyzzo-Cordella = Come può uno scoglio arginare il mare? cantava Battisti qualche anno fa… la stessa canzone che avranno cantato Soldà e il 7, accompagnato dalla mamma, ripercorrendo tristemente l’A4 in direzione Brescia dopo aver visto tutti i loro tentativi infrangersi contro un monumentale Skyzzo-Cordella. E sì, perché il buon Cordella, decide di lasciare nell’armadio il costume ed infilare il mantello di Super-Skizzo per volare a parare l’impossibile. 1-2-3 rigori parati. Super-Skyzzo! voto 8!
Stiva-Stivanello = Piazzato prima a destra e poi a sinistra il soldatino risponde sempre Sissignore. Sulle fasce le rondinelle hanno due caccia ma lui infila l’elmetto e piazza la contraerea con il piglio del veterano che ha già visto tante battaglie. Alzi la mano chi direbbe che non ha mai giocato a calcio. Se non fosse per gli occhiali sembrerebbe un giocatore vero. Soldatino voto 7,5!
Mazzolo = Ringhia e mostra i denti a tutti quelli che passano dalla sua parte anche se con la faccia che si ritrova sembra più Bubù che l’orso Grisly. La movida milanese lo ha un po’ fiaccato nel fisico ma la classe non è acqua e Mazzolo esce sempre con il sombrero. Don Mazzolo voto 7,5!
Juanito Marchetti = Sia con lo statuario Battisti al fianco sia con il prode Cappellari, lui fa sempre la figura del salsicciotto. Che sfiga. Di brasiliano ha solo il titolo di avvocato ma non sbaglia proprio un cazzo e Soldà è rispedito a casa con la coda tra le gambe. Arcigno! voto 7,5
Lucio Battisti = Se fumasse, lui queste partite potrebbe giocarle con la cicca in bocca. Sigilla la difesa a doppio mandato. Parte al centro ma poi si deve spostare a destra per spegnere il 18. E’ suo il rigore decisivo. Predestinato! voto 8
Giulio-Guido-Diego Grassetto = Bodyguard si mette a protezione della fascia sinistra e da quella parte la Jusport costruisce le azioni più pericolose. Si spara 300 km di autostrada e altrettanti sulla fascia laterale: commovente! Mezzo voto in più per l’attaccamento alla maglia. Voto 8,5
Tamburino = Si presenta con la solita faccia da panda suonato che suscita maliziosi interrogativi tra i nuovi arrivati, solo conferme per i più vecchi. Quando c’è da giocare sa il fatto suo eccome e in campo intona la marcia in un crescendo Rossiniano. Tamburo-battente! voto 7,5
Tullio = Accende il match con giocate di classe, dal cilindro pesca sempre qualcosa. Ammonito per una forbita disputa filosofico-dottrinale, non capita, con il 7 avversario: scienziati a confronto! Maghetto! voto 7,5
Biasia = El pistolero Mackay aspetta il colpo giusto che non arriva. Sfortunato quando a due metri dalla porta esce il coniglio che gli fa marameo, altruista quando dopo aver seminato mezza difesa avversaria porge ad un esausto Loco Rondello una palla che basta spingere in porta. Sempre pericoloso. Bomber voto 7,5
Loco Rondello = Dimostra ancora una volta che il soprannome conquistato sul campo (e soprattutto fuori) è quanto mai meritato. Dopo aver rivitalizzato e trascinato la squadra alla finale, a 2 minuti dal termine e a 1 metro dalla porta ha l’occasione di entrare nella storia, ma si incarta. Destino beffardo. Sempre e comunque trascinatore! voto 8.5!
Arena = il dinoccolato entra a 10 minuti dalla fine ma non gli tremano le gambe. Un paio di chiusure notevoli. Prezioso! voto 7,5
Martinelli = Da vero capitano telecomanda la squadra dalla panchina ed entra per dare la scossa decisiva nei rigori. La Jusport è lui. Chapeau! Voto 9
Faggion = Lo spirito guerriero è la dote che lo ha reso protagonista nella sua brillante carriera da dilettante, con l’avanzare degli anni non ha riposto l’ascia di guerra ma ha impreziosito il suo bagaglio qualitativo con stop, dribbling e tocchi da giocatore completo. Si diverte come un matto a lanciar lungo il buon Grassetto che ringrazia i primi 10 minuti, accetta i secondi 30 e lo manda letteralmente a cagare verso la fine del match… fondamentale… dulcis in fundo... svela il suo lato umano quando fallisce il rigore dimostrando che anche lui è capace di provare emozioni… GRANDE GRANDE GRANDE VOTO 9 (anche da parte di Tullio) Aggiunta di Ciuffo Biasia
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Bisogna saper perdere, ma forse, anche, e soprattutto, bisogna saper vincere. Chapeau a Rondello per il suo equilibrato commento. L'esito opposto al buon "faggio" il quale usa le pagelle, che tutti leggono, non solo i suoi compagni e, con la scusa di esaltare (questo per inciso sarebbe solo giusto visto la prestazione maiuscola) il suo portiere, si prende la licenza di mancare di rispetto ai parenti degli avversari, senza neanche avere il buon gusto di mettere il nome e cognome del giocatore, ma solo il numero.
Ultimo mio commento sull'argomento, con molta amarezza visto che sono un laureato del Bo.
Giulio Soldà (Jus Sport Brescia)
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“Bisogna saper perdere e anche vincere certo. Il pagellone era uno scritto destinato al nostro circuito interno per festeggiare in linea con lo stile della Goliardia Padovana. Se l’averlo esternalizzato ha offeso la sensibilità di qualche collega-avversario me ne scuso personalmente. Se poi vogliamo parlare di sportività, caro Giulio, siccome nessuno dei presenti al campo era sordo, qualcosa da dire proprio a quel tuo giocatore, di cui non conosco il nome, ce l’avrei anch’io. Ma non lo faccio, perché, da ex sportivo, so che il sano agonismo, circoscritto al campo, è il sale di questo bellissimo sport in cui una squadra vince e l’altra rosica. Arrivederci all’anno prossimo, allora, sperando di poter divertirci ancora disputando un’altra bellissima finale. Sempre viva i laureati del Bo.”
Mauro Faggion (Jusport Padova)
Caro Giulio, in effetti il buon Faggio aveva creato le pagelle solo per noi ed io mi sono preso la responsabilità di mandarle “in stampa”. Comunque da Uomo di diritto quale sei, dovresti comprendere che le pagelle erano esclusivamente create con spirito goliardico che rende famosa la nostra Università in tutto il globo e non sicuramente con spirito polemico, e Tu, poi, che Ti sei laureato nella prestigiosa Università Patavina dovresti saperlo, tra l’altro anche il buon Faggio si è laureato al Bo. Pertanto: Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. Un abbraccio.
Francesco Rondello (Jusport Padova)
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BELLA FINALE, COMPLIMENTI A PADOVA (di Giulio Soldà)
Ospiti nella splendida cornice pordenonese, Brescia e Padova giocano una finale di alto livello. Un tempo per parte. Il primo appannaggio delle rondinelle che falliscono un rigore con Soldà, peraltro ben parato dal portiere patavino, e alte tre occasioni con Abate, Losi ed Esposito. Il secondo di marca padovana, con il duo Rondello- Biasia che come i colleghi bresciani nel primo si divora due nitide palle gol. Grande partita, giustamente finita in parità. Grandi portieri. Guarneri fa il possibile e l'impossibile. Al terzo rigore ad oltranza, per un provvido attacco di sindrome da Falcao (Roma Liverpool per i più giovani), va sul dischetto per Brescia il secondo portiere che ha il coraggio di farlo... vince Padova.
P.S. (Visto che, a parte lo scrivente, tutti hanno disputato una grande partita, la formazione di Brescia: Mattia Guarneri, Francesco Masguotiere, Soldi Manuel, Decio Piccolo, Caruso Giampiero, Abate Federico, Losi Alberto, Giulio Soldà, Abate Gianfranco, Bisignano Stefano, Bonometti Roberto, Luca Mesa e il migliore in campo Massimo Belleri).
Giulio Soldà (Jus Sport Brescia)
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8 commenti:
Grande classe del numero 6, anche nella vittoria.
Commentare ulteriormente sarebbe abbarssarsi al suo livello..
Complimenti comunque ai colleghi padovani per la vittoria, una delle partite più belle giocate nell'avvocup.
Dai ragazzi.. E' evidente il carattere goliardico delle pagelle! Il riferimento al buon Abate e' l'epilogo del simpatico scambio di complimenti in campo, ma e' ironico e senza animosità. Se conosceste il personaggio Faggio non avreste dubbi in proposito! Sinceri complimenti a Brescia, squadra tosta e con individualità di grande livello!all'anno prossimo per la rivincita!!
Speriamo solo che il piccione che ha colpito con il suo rigore non abbia riportato conseguenze serie.
Il piccione e' stato raccolto e prontamente impagliato ... Insieme alle rondinelle impallinate dagli altri rigoristi! Le galline padovane invece fanno festa!
Caro Faggion, leggo ora il tuo commento alle considerazioni di Giulio.
Non fare il santo per cortesia. Non mi sembra che dal punto di vista dialettico tu ti sia tirato indietro (quando mi hai invitato ad andare a piangere dalla mamma ce lo ricordiamo entrambi cosa hai detto) così come non hai tirato indietro il piede, e la mia caviglia ne porta ancora i segni.
Mi hai anche preso per il collo della maglietta e non ti ho detto niente, anche se tra me e te ci sono almeno 10 cm di differenza.
In campo queste cose sono sempre accadute ed accadranno sempre e lì dovrebbero rimanere.
Ciò che hai scritto nelle pagelle invece beh potevi evitarlo, non ce n'era proprio bisogno, hai passato quel sottile confine che da ex giocatore dovresti conoscere..
Ah, per la cronaca mi sono fatto accompagnare anche da mio papà, lui qualche partita l'ha giocata, ha sentito e visto tutto anche lui.
Alla prossima Faggion.
Ragazzi fate i bravi ... sarebbe un vero peccato rovinare lo spettacolo offerto in finale da Brescia e Padova.
A.B.x3 (Pordenone)
Dai, Federico, sotterra l'ascia di guerra! Le pagelle sono davvero una forma di goliardia e non sono mancate nemmeno in occasione delle partite precedenti.. Il riferimento al tuo rientro a casa dalla mamma ovviamente non vuole mancare di rispetto né a te né ai tuoi genitori (e ci mancherebbe pure!!) ma è un semplice sfottò che riprende ironicamente quanto vi siete detti in campo tu e Faggion. Questa polemica è durata già due giorni più del dovuto e non rispecchia lo splendido spirito di amicizia e colleganza che contraddistingue il torneo.. Propongo che andiate in vacanza insieme per ritrovare l'armonia perduta!! Un caro saluto a te e a tutti gli amici bresciani!
Raga, alla fine è stata una bella partita... il rimpianto è quello di non aver "chiuso" nel primo tempo... quando si perde (o si vince!) ai rigori è evidente che i valori in campo si sono pressocchè equivalsi. Poi, il giorno che non ci incazzeremo, vorrà dire che dobbiamo smettere... l'importante è che le animosità finiscano al termine della partita. Poi, da sempre, chi vince canta e gli altri muti! Comunque, tanto per parlare di goliardia, invito i colleghi patavini a visualizzare il gruppo Jus sport Brescia, dove sono già stati pubblicati i video di Elio: "Il concetto di banana" e "La cinica lotteria dei rigori"! Evidentemente auto-dedicati! P.S. il rigore decisivo l'ho sbaglià mì! Ciao!
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