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Ritrovo
fissato per le ore 13:45 al parcheggio della piscina di Pordenone.
Dopo le defezioni dell'ultima ora (Fasan), il gruppo si è
assottigliato riducendosi a 19 unità, Pollini incluso; tra questi,
Boschian, Gullo e Montico presenziano in veste di turisti causa
acciacchi vari. I mezzi a disposizione per affrontare la trasferta
sono un pulmino da nove posti (targato Fasan!), due auto "ordinarie"
(Pergola e Pollini) e il "Diabolico Coupè" di casa Brosolo
con a bordo il duo spilimberghese Brosolo-Gurnari. Si parte con un
cielo plumbeo in evoluzione, con l'immancabile ritardo accademico che
stavolta trova ragione nell'ultimo arrivato Zanardo. Il viaggio
scorre via liscio e alle 18:00 i ramarri sono già a destinazione
presso l'Hotel Adria di Milano Marittima.
Dopo
le composizioni delle camere e le operazioni di check-in (sempre
scoppiettanti), si procede con il rito dell'aperitivo, consumato in
centro città ed offerto con grande signorilità dal ritardatario del
primo pomeriggio.
Al rientro, per la gioia dei milanisti del gruppo,
un incontro a sorpresa di “straordinerio” prestigio: Arrigo
Sacchi, il profeta di Fusignano che insegnò il calcio al mondo
intero sul finire degli anni ottanta. Saluti, battute (Gullo: «Domani
abbiamo un torneo... e siamo senza allenatore...»,
Arrigo replica: «Guardate
che io costo parecchio...»),
qualche risata e la foto di rito.
Poi la cena in albergo, allietata
dalla presenza dello storico inviato romagnolo di 90° minuto
(Roberto Scardova, per gli intenditori: altra foto di rito!), nonchè
dall'inaspettata incursione dell'indigeno Attanasio, dopo di che si
esce per un drink veloce.
Frattanto giunge da Roma anche il
contingente di artiglieria pesante nella persona di “Gualco
Zaccardi”, membro permanente della banda neroverde. La serata, dopo
un inizio stentato che lasciava ben sperare in vista dell'impegno
sportivo del mattino seguente, decolla improvvisamente.
Il cuore
pulsante di una Milano Marittima sempre viva, per quanto a fine
stagione, si spalanca ed accoglie ospitalmente i pellegrini naoniani
a suon di mojitos. Finisce come era prevedibile, per la gioia dei
venditori ambulanti resi felici da un magnanimo Boschian e dei
gestori dei locali notturni della zona.
L'ultimo
sussulto si registra a notte fonda, quando allo zelante portiere di
notte dell'Albergo sembravano non tornare (per eccesso!) i conti
degli occupanti delle camere pordenonesi... Infine, gli ultimissimi si trascinano dietro le porte dell'Hotel alle 5:59...
Et
voilà, la prima serata in riviera romagnola è servita...
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