ROMA - Che la corsa dovesse giungere prima o poi al capolinea lo si sapeva bene, ma certamente nessuno poteva immaginare il nome del "giustiziere" che avrebbe imposto lo stop alla cavalcata romana del Kaptàno: CELANO! Ebbene sì... Gli intenditori di calcio, solleticati dal nome roboante, avranno avuto un sussulto; il loro pensiero sarà corso subito al centro boa dell'attacco neroverde, al Gerd Muller naoniano, al bisonte dell'area di rigore, insomma al nostro "Tatanka"... Invece no. Si tratta più semplicemente di un piccolo paese in provincia dell'Aquila. La sconfitta è maturata proprio nella prova finale, dopo che «l'avvocato più famoso e più amato di Maniago» (Volpe dixit), recidivo, ci aveva regalato per l'ultima volta l'opportunità di rivedere il suo ridente faccione incorniciato dentro la gigantesca manona di gomma piuma. Ed è proprio così che vogliamo ricordarlo (a destra), è questa la toccante immagine che rimarrà scolpita per sempre nei nostri occhi. Si parla comunque di una nuova comparsata per le finali in primavera... Ma veniamo alle note dolenti: con sommo rammarico dobbiamo constatare che il Kaptàno non ha trovato il tempo per salutare la sua squadra nemmeno nell'ultima occasione... Cose che fanno male al calcio... I compagni pretendono (giustamente) una adeguata e convincente spiegazione e non solo... Buona visione...
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1 commento:
lui offre il pranzo e noi portiamo in dono un bel maglioncino color blucobalto...kap, a questo punto non lavarlo sperando che abbia conservato il selvatico gusto della volpe...
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