Carissimo Enrico, Carissimi amici, dopo tre giorni di meditazione e di attesa devo purtroppo pensare che la decisione del nostro storico capitano Paolo di dedicarsi solo alla “Sauna” ed al turismo non Calcistico abbia un certo fondamento. Confido, come tutti voi, che Egli receda dalla sua insana, devastante, dolorosa, sconvolgente, immatura, imperdonabile, anticipata, imprevedibile sia tecnicamente che tatticamente, etc. etc. decisione e ricaricato dalla trasferta Ungherese possa riprendere il Suo posto e la Sua fascia di Capitano già nell’incontro con Trieste.
Sappi comunque Paolo che per tutto quello che hai dato ed hai fatto per la Squadra degli Avvocati quando Tu deciderai di appendere le scarpe al chiodo, la Tua maglia numero 4 con annessa fascia di capitano color verde verrà ritirata e non sarà mai più indossata da alcuno.
Ci vediamo a Budapest, con affetto.
Il presidente
Toni Pollini
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14 commenti:
Mi associo alla commovente e mielosa lettera di Mr. Pollinigson anche perché, in tua assenza, caro Kap, sabato scorso nel triangolare di beneficenza il Mr. mi ha appioppato la maglia n. 4 anziché la mia ormai fissa n. 5, il che da un lato denota sbandamento in certe convinzioni e tradizioni di Toni e dall'altro mi preoccupa in quanto non vorrei (in nessun senso...) essere il tuo sostituto (e gli accidenti che stai tirando da giovedì hanno già colpito chi ha inconsapevolmente ed incautamente indossato la mitica n. 4, visto che nella partita teoricamente amichevole con gli alpini mi son preso una bella randellata all'emicostato destro...).
p.q.m.
torna con noi, Kaptàno,
'sta casa aspiett'atté!!
Erano anni che non piangevo più così ...
A.B.x3
P.S. Scrivo subito a Maria De Filippi!
... a parte gli scherzi ... Paolo TORNA con noi ...
A.B.x3
Il Kaptàno non ha bisogno di tornare perchè...
THE KAP IS STILL HERE!!!
FIN CHE VUOI!!!
Siccome sono uno dei giocatori piú nuovi della squadra (nonostante la mia età avanzata per un calciatore) credo che non spetti a me dare consigli, però voglio aggiungere due pensieri dalla mia prospettiva da lontano:
La prima volta che ho incontrato dei giocatori degli Avv PN era il 12 settembre 2008 al "Teston". Per parlare di progetti calcistici sull' asse PN-Vienna c´erano Toni Pollini, Enrico Iodice, Eugenio Pergola, Alberto Rumiel è il KAPTÀNO Paolo Luisa Vissat per accogliere un comitato dell´ FC Insolvenz composto da mio cugino Christian Podoschek e me nonché dai nostri mogli. Ho capito subito che qui si tratta di un gruppo compatto (ci siamo trovati molto bene e tutti eravamo molto contenti dopo l'incontro e conventi che i progetti a Spilimebergo e Vienna andasserò in porto) e che il Kaptàno fosse una vera bandiera della squadra. Dopo avere rivisto la squadra otto volte nel frattempo sono sempre convinto di più che il Kaptàno è e rimmarà per sempre una parte irrinunciabile della squadra, in campo e fuori.
Come capitano dell´ FC Insolvenz chiedo solidarietà per noi capitani, bisogna sottoporrci a tutela ambientale! Senza noi capitani non funziona nulla. Ma se ogni tanto restiamo in panchina possiamo sempre pensare che dopo la partita ci sarà una bella cena lo stesso, si chiacchiera con i compagni, si beve 'na roba insieme ecc. Sappiamo tutti che nel calcio il Mister e l´arbitro hanno sempre ragione, per cui ho deciso che resterò allenatore dell´ FC Insolvenz finchè non appendo le scarpe al chiodo nel 2050, così mi potrò o fare giocare quando vuoi e se mi metto in panchina controvoglia mi arrabbio solo con me stesso. ;-) Direi che dobbiamo essere contenti che nella nostra/vostra squadra ci sono molti personaggi forti, fa il tempo che viviamo insieme molto piú interessante e se il grande Toni - il Dio del calcio incarnato - ci mette in panchina ogni tanto ... dobbiamo accertarlo (detto questo mi arrabierei se viaggiassi da Vienna a PN e poi restassi in panchina tutta la partita ;-) ).
Spero che tu torni il piú presto possibile e ci vedremo già tra 3 giorni a Budapest!
Stefan
Un intervento bello come un valzer ...
A.B.x3
... ovviamente un valzer viennese.
A.B.x3
Comunicazione di servizio per Mr. Langer Stefan: non son affatto sicuro di poter giocare al torneo di Budapest causa costole molto dolenti, pertanto credo che verrai marcato da altri ottimi difensori.
Firmato: il tuo marcatore del cuore
Comunicazione di servizio per il mio marcatore di cuore:
Mi dispiacerebbe molto se non potessi giocare a Budapest. Un colpo alle costole te lo volevo dare io durante la nostra partita ;-) ! Segnare a Budapest sarà meno divertente se non contro te.
Allora facciamo così:
entro in campo, mi dai un bel colpo alle costole, segni ed esco (e vado direttamente in ospedale)
Ottima idea Eugè! ;-)
In contropartita ti offro 'na roba da bere.
Scherzi a parte: credi davvero che tu non possa giocare a Budapest? Sarebbe un peccato ...
Oggi come oggi non giocherei, anche per precauzione, ma vedremo nei prossimi giorni (in ogni caso saremo in tanti e debbono giocare tutti).
Comunque accetto 'na roba da bere e rilancio l'offerta
... ed io credevo sempre che in Italia i giudici fossero assolutamente incorruttibili ...
A proposito del Kap, sabato scorso, at General Cornacchia's home, il nostro, alle ripetute richieste di non fare il mona e di venire a Budapest in quanto nulla c'entrava la sua decisione (rispettabile ma errata e comunque revocabile) di smettere di giocare con i Ramarri con la gita ungherese, ha detto che sarebbe venuto a patto di avere una stanza riservata per due..... proposta immediatamente accettata da tutti, Mr. Blogger in particolare....
Vedremo....
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