VIENNA/PORDENONE - Un fine settimana iniziato già nei primi mesi di quest’anno proprio quando, al termine di una partita giocata sul campo di Sedrano, il nostro centro avanti Stefan Langer sfoggiava una t-shirt verde con la scritta “Block West”…. impossibile per un appassionato di calcio e, soprattutto, del mondo del tifo non conoscere il significato di quella scritta: il Block West è il nome della curva dei tifosi del Rapid Vienna, una tifoseria conosciuta e rispettata in tutta Europa! Da quella t-shirt nacque una bella chiacchierata al chiosco del nostro campo sportivo in cui emerse la comune passione di andare allo stadio e di seguire dal vivo la propria squadra: l’Udinese per il sottoscritto ed il Rapid Vienna per Stefan. E fu proprio in quell’occasione che Stefan, dopo aver saputo che in passato ero andato a Vienna a vedere l’Udinese giocare una semifinale di Intertoto contro i cugini “rivali” dell’Austria Vienna, si sentì ferito nell’orgoglio e mi lanciò l’invito a ritornare in Austria per seguire un match dell’unica “vera” squadra della capitale, ovvero il suo Rapid. Un invito che è stato rinnovato più volte gli scorsi mesi e a cui ho potuto finalmente aderire questo weekend in occasione della partita di Bundesliga tra il Rapid Vienna e la capolista Wacker Innsbruck. Così succede che venerdì alle ore 18 salgo in macchina con un mio amico e partiamo con destinazione Vienna. In poco più di 5 ore siamo già in centro città: nonostante sia un po’ tardi, Stefan viene ad accoglierci e ci accompagna nel cuore della Innere Stadt dove riprendiamo la “chiacchierata di Sedrano” e facciamo le ore piccole gustandoci un’ottima birra austriaca. Il giorno seguente, sabato 16, è il match-day. Dopo la mattinata trascorsa a passeggiare e a fare shopping in centro, a ora di pranzo ci raggiunge anche Stefan e ci porta a mangiare in un ristorante con cucina tipica viennese. Assieme ai figli di Stefan, i simpaticissimi Nikolaus e Konstantin, ci dirigiamo dapprima alla zona del Prater quindi al Wiener Naschmarkt dove ci aspetta Christian, un altro avvocato (nonché giocatore dell’FC Insolvenz) di fede biancoverde, i colori del Rapid. Ci fermiamo un’oretta nel simpatico mercato cittadino e dopo aver bevuto una birra ceca e chiacchierato di calcio internazionale e non solo, prendiamo la metro e ci dirigiamo tutti insieme verso il Gerhard Hanappi Stadion. La partita con i tirolesi dell’Innsbruck fa registrare il “tutto esaurito” e si vede: il viale che porta allo stadio è un fiume di persone colorate di bianco verde. L’atmosfera è senz’altro bella e coinvolgente. Abbiamo anche il tempo di visitare l’Official Fanshop e soprattutto di passare per il Rapiddorf, il tendone adiacente allo stadio sotto cui si ritrovano migliaia (non esagero) di sostenitori del Rapid nel pre-partita per far festa e prepararsi a sostenere i loro beniamini. Verso le 18 entriamo nel Block West con Stefan, Christian ed i loro amici, mentre le squadre sono già in campo per il riscaldamento: il pubblico di casa saluta con un caloroso applauso i giocatori del Rapid, in particolare l’attaccante olandese Jan Vennegoor of Hesselink, ex PSV Eindhoven e Celtic Glasgow. Il fischio d’inizio è fissato alle 18.30 e l’ingresso in campo delle squadre è preceduto da una spettacolare coreografia del Block West, a cui seguiranno 90 minuti di sostegno incessante e rumoroso per i giocatori del Rapid. La tifoseria viennese ci ha fatto senz’altro un’ottima impressione, soprattutto per essere molto colorati ed organizzati. La partita è sostanzialmente equilibrata per la prima mezz’ora, poi il fattaccio: l’arbitro commette il classico errore di scambiare un netto fallo da rigore con una simulazione e così sventola il secondo cartellino giallo ad un giocatore del Rapid, lasciando i padroni di casa in 10 per tutto il resto della gara. I tirolesi dell’Innsbruck ne approfittano subito e passano in vantaggio. Il Rapid però ha il merito di continuare a lottare anche con un uomo in meno e, grazie anche alla spinta rumorosa del suo pubblico, trova il pareggio al quarto d’ora della ripresa. Il match prosegue con continui capovolgimenti di fronte e nel finale gli ospiti cercano in tutti i modi di sfruttare l’uomo in più per tornare in vantaggio, colpiscono addirittura un palo e una traversa, ma la difesa del Rapid tiene e dopo quattro minuti di recupero la gara termina col punteggio di 1-1. Lasciamo lo stadio Hanappi con una temperatura praticamente invernale e torniamo in centro città per cenare tutti assieme. Stefan e Christian fanno fatica a smaltire la rabbia per l’errore arbitrale che ha fortemente penalizzato il Rapid, mentre noi gli facciamo i complimenti per la tifoseria e lo stadio che hanno: assolutamente migliori degli “odiati” cugini viola. La domenica mattina ci ritroviamo per fare colazione insieme in tarda mattinata e per salutarci alla nostra partenza poco prima di mezzogiorno.
Rinnovo con queste righe il ringraziamento sincero a Stefan e alla sua famiglia per l’ospitalità con cui ci ha accolto ed accompagnato in questo fine settimana. Con il suo altruismo ha dimostrato un’altra volta di essere un campione non solo in campo, ma sopratutto fuori.
Stefan, ti aspetto a Pordenone e naturalmente allo stadio Friuli di Udine! Grazie di cuore!
Carlo
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3 commenti:
Grande Carletto!
Sembra il resoconto dei F.A.S.
Hai dimenticato di specificare quale settore dello stadio occupavate.
Spero la curva.
Ti ricordo che i "simpatici" viola viennesi giunsero a Udine intonando l'internazionalmente noto "Vaff....".
Infine, hai detto a Stefan che la Curva Nord è gemellata con gli Ultras del Salzburg?
Ivan
Certo che eravamo in curva, nella roccaforte del Block West!
Stefan conosce tutto del calcio italiano e anche della curva nord di Udine....ma l'alleanza forense Pordenone-Vienna va al di là anche delle rivalità tra le squadre professionistiche!!
NB: anche perché i viennesi a loro volta sono gemellati con gli ultras del Venezia...ti immagini che bel quadrangolare salterebbe fuori?!
CARLO
Secondo le mie informazioni il gemellaggio dei tifosi dell' Udinese esiste o esisteva con gli ultras dell' Austria Salisburgo, squadra di tradizione nata nel 1933. Dopo il take-over della squadra salisburghese da parte della azienda Red Bull i tifosi che non volevano piú tifare una squadra con una nome diverso, colori diversi e sopratutto una cultura di marketing invece di una di calcio fondavano una "nuova" Austria Salisburgo che oramai - dopo qualche anno e promozione - mililta già in Serie C. Secondo me non puó esistere un gemellaggio con la tifoseria del Red Bull Salisburgo visto che seconda me questa squadra non ha tifosi ma solo clienti.
Mi complimento con l´Udinese per la terza vittoria consecutiva in campionato. Il Rapid invece si è fermato sull' 1-1 a Wiener Neustadt, un' altra volta siamo rimasti in 10. Stavolta il fallo che portava la seconda ammonizione era da cartellino rosso diretto, sull' altra parte l'arbitro ha regalato un rigore agli avversari. Purtroppo il Red Bull ha vinto a Innsbruck.
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