.

.

giovedì 12 aprile 2012

AVVOCUP GIRONE "B" - Jus Sport Bassano: il poker è servito! (di Marco Santarcangelo)


JUS SPORT BASSANO - VENEZIA FOOTBALL LAWYERS 4-0
MARCATORI: Conte, Conte, Di Benedetto, Di Benedetto

4-0 SULLA CAPOLISTA VENEZIA E PARTITA PERFETTA

Lo osservo da lontano. Lui è solo in fondo al tunnel che sta guardando il suo campo, il “nostro” campo; quel campo che non lo ha mai tradito. Lui guarda l’arbitro e qualcun altro che un po’ perplesso se ne va in giro a vedere se la palla rimbalza e se si può giocare. Lui sa che si può giocare, che si deve giocare perché il suo campo non ha mai tradito e lui lo sente che non tradirà nemmeno stasera, nemmeno se piove a “secie roverse” e se fa un freddo cane considerata la stagione e le tiepide lusinghe che aveva regalato fino a pochi giorni fa. Lui, il Presidente, continua a guardare il campo e con un mezzo sorriso vede il film della partita prima ancora che qualcuno inizi a fare il riscaldamento. L’altro aspetta. Aspetta che qualcuno si degni di entrare per testare e capire di persona che Lui, il campo, è in perfetta forma e la pioggia serve solo per mettere alla prova gli altri, non certo Lui che non fa una piega e drena l’acqua come se fosse quella degli irrigatori in una normale e tiepida giornata primaverile. E’ pronto a fare la sua parte ed a dare una mano ai “tosi”, come sempre. E così si gioca. Venezia in riscaldamento fa impressione: vabbè che saranno abituati all’acqua da bravi lagunari, ma appena arrivati e superate le prime perplessità circa l’opportunità di giocare, iniziano insieme il riscaldamento uniti e compatti come “quelli veri”. Bassano non si vede. I giallorossi il riscaldamento preferiscono farlo in spogliatoio, chiacchierando: “Si gioca?” “Non si gioca?” “Oh ma hai sentito che freddo boia che fa?” “Sì vabbè, ma io vengo su da Ferrara apposta per giocare e voglio giocare! Mica mi farete tornare a casa così no?” “Embè che vuol dire? Io vengo da Verona ma mica mi offendo se andiamo diretti dal “Nemico” a farci una bella magnata senza prendere acqua e freddo e poi ritorno un’altra volta col caldo, così gioco e mi faccio un’altra magnata!” “Basta ragazzi. Smettiamola di cazzeggiare e tutti fuori a fare riscaldamento che Venezia è già venti minuti che corre per il campo finché voi perdete tempo!” “Oh se lo dice il mister…. Tutti fuori!”. E così si comincia. Finalmente si parla di calcio che non se ne può più delle divagazioni filosofiche del cronista! Bassano parte subito con il piglio giusto interpretando la partita nei migliore dei modi e con il campo pesante si organizza per perdere meno palloni possibili e, al contrario, recuperarne il maggior numero grazie alle inevitabili imprecisioni sui lanci avversari. Sulla fascia sinistra Conte a modo suo cerca di asciugare il campo correndo come un matto avanti ed indietro e giocando molti palloni. A centrocampo mister Taras serve ai lagunari un bel “rombo” in umido con Branciforti vertice basso a dettare i tempi dei movimenti offensivi giallorossi. L’altro “metronomo” dello Jus Sport e vertice destro del famoso “rombo”, Gasparini, grazie al “meticoloso” riscaldamento, pensa bene di infortunarsi dopo cinque minuti lasciando il posto all’ottimo Cortese che entra in campo già dotato di maschera da sub purtroppo (per lui) sfornita di tergicristalli. Il vertice sinistro è il già nominato Conte che con i suoi movimenti in giro per il campo scombina del tutto la figura geometrica sognata dal mister. Il vertice “alto” è Agostini che come al solito fornisce una prestazione di qualità e quantità. Peccato che si ritrovi, per tutta la partita, a lottare con le stesse due pozze d’acqua senza rendersi conto che sarebbe stato meglio spostarsi lui piuttosto che aspettare il sopraggiungere della siccità. Dopo i primi minuti giungono le prime conclusioni giallorosse, soprattutto con Conte che inizia a prendere le misure. Il primo gol giunge verso il quarto d’ora su un caparbio pressing di Rebecchi che è bravo ad approfittare di una incertezza dei “Lawyers” in fase difensiva e quindi la palla finisce sui piedi di Conte il quale, a bruciapelo, scarica il sinistro verso la porta avversaria. Il tiro viene però respinto dal portiere, ma la palla non si allontana di molto et voilà… buona la seconda e Conte ci riprova stavolta gonfiando la rete! 1-0. Poco dopo il bravo esterno bassanese realizza la seconda rete, stavolta da destra siglando con soddisfazione la sua doppietta personale. Poco dopo ci riprova con un tiro dal limite dell’area finito alto… peccato perché se avesse servito il liberissimo Di Benedetto probabilmente sarebbe giunta subito anche la terza rete. Da parte sua Venezia è evidentemente frastornata. Non digerisce il campo e si vede in quanto si ritrova sempre a giocare palla al piede con schemi e movimenti evidentemente poco adatti alle condizioni del campo il che si traduce in ghiotte occasioni da gol per Bassano sulle palle recuperate davanti mentre, per quanto riguarda la difesa dello Jus Sport, mai come in questa partita così puntuale e sicura, nessun pericolo ha corso Simioni ad esclusione di un paio di tiri sui quali si è a sua volta dimostrato sicuro e pronto. I “centraloni” Gasparotto e Lugoboni si dimostrano a “tenuta stagna” nell’acqua ed i terzini Chiminazzo e Vidale (si possono chiamare ancora così?) corrono da tutte le parti ora tappando buchi, ora sostenendo la fase offensiva. Davvero difficile oggi trovare qualche difetto alla prestazione dello Jus. Alla fine del primo tempo, sullo 2–0, Bassano è consapevole e quasi incredulo al cospetto della capolista del girone, ma tant’è… Nel secondo tempo Lugoboni deve uscire per un “calo di zuccheri” anche se dalla panza di tutto rispetto che si porta appresso sembra che di zuccheri ne assuma parecchi durante il giorno! Poco male, entra Santarcangelo con molta meno panza ma, ahimè, anche con ben altri piedi. Vidale si sposta così a fare il centrale accanto ad un Gasparotto finalmente con la giusta concentrazione ed atteggiamento in campo. Per un quarto d’ora non succede più nulla con lo Jus Sport che tiene saldamente il controllo della partita e Venezia che cerca (inutilmente) di risollevare le proprie sorti. Poi arriva il Di Benedetto show che in pochi minuti cesella un calcio di punizione con il calibro che si insacca alle spalle del numero uno lagunare dopo una pregevole traiettoria a giro e poco dopo su azione, da difficile posizione che sembrava ormai troppo defilata per centrare la porta, lascia partire il suo personale tiro “arcobaleno” (infatti aveva smesso di piovere…) che aggira il portiere infilandosi nell’angolo sinistro della porta. Gol splendido salutato con un applauso persino da qualche avversario! E’ il poker! Venezia è ormai spacciata, ma onora il campo sino alla fine spingendo e cercando a sua volta il gol della bandiera. Un paio di occasioni sono propizie, ma Simioni ci mette una pezza ora producendosi in un plastico tuffo alla sua sinistra, ora uscendo a “valanga” in anticipo sull’avversario. Verso la fine Rebecchi lascia il campo per Muschitiello e Conte per Andreatta. Finisce così il film del Presidente. Marco Santarcangelo (Bassano)

Nessun commento: