Cornacchia:
«Buongiorno giovanotto. Si
accomodi... Forza, cominciamo con un argomento a piacere, così dopo
che ti avrò bocciato non avrai la faccia tosta di venire a rompermi
le balle...».
I:«Ehm...
mi perdoni Professore, ma oggi le domande le facciamo noi... Lei deve
solo rispondere...».
C.:
«Hops, chiedo scusa... la
forza dell'abitudine...».
I.:
«Partiamo dall'inizio: Sedrano...
sabato 25 ottobre 2008... Campionato Amatori... Avvocati PN –
Amatori Fiaschetti 1-0...»
C.:
«Cos'è un quiz? Allora mi prenoto!
E' il giorno del mio esordio in porta con la squadra degli Avvocati
Pordenone Calcio... Lo ricordo come fosse oggi quel sabato, anche se
il tempo è volato... (mi perdoni l'involontario riferimento
ornitologico). Che emozione incredibile ritrovarmi faccia a faccia
nello spogliatoio con tutti quei personaggi illustri, che fino a quel
momento avevo conosciuto solamente attraverso il Blog: Cafucci,
Rumnold, Tatanka, Pollini, ecc... Per me si trattava di autentiche
icone, come le figurine dei calciatori dell'Album Panini, tanto per
capirci... Cosa avrebbe provato lei, dopo averne scambiato la
ricercatissima figurina contro dieci o venti, destreggiandosi tra un
capannello di pretendenti, a ritrovarsi a tu per tu con Pizzaballa
sotto la doccia?».
C.:
«Devo dire prima di ogni cosa che
qui non si gioca SOLO a calcio... e ho detto tutto! Si tratta di un
grande gruppo, solido e ben affiatato, non c'è che dire, dove regna
un grande spirito di condivisione... Pensi che talvolta si arriva a
condividere persino... i dati anagrafici! Sinceramente non avevo mai
capito perchè la gente parlasse sempre così male degli avvocati...
ora lo so...».
I.:
«Che cosa intende?».
C.:
«Sorvoliamo... (mi perdoni
l'involontario riferimento ornitologico)».
I.:
«Ma cosa l'ha spinta ad abbandonare il comodo palquet al chiuso, per
tornare nuovamente all'aperto a calcare il rettangolo verde?».
C.:
«Per me la porticina del calcetto
era divenuta oramai una gabbia troppo stretta (mi perdoni
l'involontario riferimento ornitologico), avevo bisogno di sentire il
profumo dell'erba e soprattutto la grande necessità di potermi
librare in aria da un legno all'altro (mi perdoni l'involontario
riferimento ornitologico). Così, appena mi è capitata l'occasione
giusta, l'ho colta al volo (mi perdoni l'involontario riferimento
ornitologico). Non voglio sputare nella mangiatoia in cui mi sono
nutrito per anni (mi perdoni l'involontario riferimento
ornitologico), ma il calcio a 11 è davvero un'altra cosa...».
I.:
«A livello personale, è
soddisfatto dei suoi primi sei anni di militanza con la casacca
neroverde?».
C.:
«Direi che il bilancio è
senz'altro positivo. Sono contento del rendimento offerto, anche se,
come tutti, anch'io ho dovuto superare dei periodi di flessione:
d'altronde,
anche l'aquila per mangiare deve volare più basso... (mi perdoni
l'involontario riferimento ornitologico)».
I.:
«Qualcuno la definisce eufemisticamente “maniacale”
nella cura dell'abbigliamento da gara...».
C.:
«La ringrazio per la delicatezza, ma so bene che il termine
tecnico è “rompicoglioni” (e so anche chi lo utilizza!). Beh,
che posso dire? Anche l'occhio vuole la sua parte, no? C'è gente che
andrebbe ad un matrimonio in bermuda... Io no. E' semplicemente una
questione di punti di vista e, in un certo senso, di abitudini: per
esempio, gli uccelli nati e
cresciuti in una gabbia pensano che volare sia una malattia (mi
perdoni l'involontario riferimento ornitologico).
Aggiungo però che quello dell'abbigliamento è l'unico vezzo che
manifesto in seno alla squadra, sul resto non metto becco (mi perdoni
l'involontario riferimento ornitologico)».
I.:
«Lo sa che nessuno potrebbe permettersi quello che Lei si
permette con il vulcanico Patron neroverde Toni Pollini?».
C.:
«Già, è vero... Tra me e Toni c'è un rapporto
incredibile... Ricordo che una volta, prima di andare in campo, mi
consegnò in spogliatoio (sbellicandosi!), davanti a tutti i miei
compagni, un pensiero che aveva preso al mare apposta per me: un osso
di seppia! E un'altra volta, in occasione di una gara amichevole a
Meduno, si presentò con ben cinque mute da portiere, una diversa
dall'altra... In effetti devo riconoscere che fin dal primo giorno
Toni mi ha tenuto sotto la sua ala protettrice (mi perdoni
l'involontario riferimento ornitologico). Io non ho mai ricevuto
minacce di morte da lui...».
I:
«I maligni però dicono che Pollini stia già pensando al futuro per
quanto riguarda la difesa dei pali e stia cercando di ingaggiare
qualche baldo giovane...».
C.:
«Ho
sentito circolare qualche voce in proposito... Come si dice a
Venezia: “Le cative nove ga le ale” (mi perdoni l'involontario
riferimento ornitologico). Io sono a sempre a disposizione, non sono
il tipo che cova rancore o che va a rompere le uova nel paniere a
nessuno (mi perdoni l'involontario riferimento ornitologico). E poi,
le garantisco che questa è l'unica squadra dove ci si diverte di più
a stare in panchina che a giocare...».
I.:
«Quest'anno avete conquistato il prestigioso Torneo Forense,
che gli Avvocati Pordenone inseguivano da 35 anni: sarebbe disposto a
barattare il successo in Avvocup con un trionfo a livello
internazionale?»
C.:
«Io sono un tipo molto concreto e
(a dispetto del nome) con i piedi ben piantati a terra; non amo fare
voli pindarici e se devo scegliere, preferisco una gallina oggi che
un uovo domani (mi perdoni l'involontario riferimento ornitologico).
Quindi mi tengo quello che ho e domani si vedrà...».
I.:
«Perchè i guanti sardi?».
C.:
«Perchè no? E poi sono i
migliori...».
C.:
«Vede, io nella mia carriera non ho
vinto un granché, è vero. Ma questo mi è servito molto: ho
coltivato ed appreso la cultura della sana sconfitta e, soprattutto,
quella universale del “terzo tempo”. Ecco, su questi ultimi due
aspetti, fondamentali per la mia esistenza, devo dire che la squadra
dei togati mi ha dato un prezioso ed insostituibile supporto. La
mentalità sportiva che ho acquisito negli anni, mi insegna ogni
giorno a rispettare l'avversario, ad essere tollerante ed obbiettivo,
a rifiutare gli atteggiamenti faziosi e di parte. Posso affermare
senza timore di smentita di non essere un sostenitore del cosiddetto
“campanile”...».
I.:
«Ci sta dicendo che depreca
quelle rivalità esasperate che avvelenano il calcio di oggi?».
C.:
«No, intendo semplicemente
dire che DETESTO nel modo più assoluto... i palloni che scendono giù
in verticale dalle nuvole e che spiovono dritti come un caccia in
picchiata nella mia area piccola!».
I.:
«Si sente dire spesso, con
riferimento agli atleti in generale, che mettere su famiglia aiuta a
maturare e trovare serenità e che ciò si traduce anche in un
miglior rendimento sportivo. Per lei, che è diventato papà da
qualche anno, è stato così?».
C.:
«Mi permetta di essere
franco: questa è una gran cazzata! Prima mi bastavano due occhi,
adesso devo averne quattro: un paio sono dedicati alle vicende del
campo e l'altro paio, quello posizionato dietro alla testa, a
monitorare le gesta del mio vispo figliolo che sovente mi accompagna
alla partita...».
I:
«Quali progetti per il futuro?».
C.:
«Non mettiamo limiti alla provvidenza: sono convinto che ognuno di
noi abbia dentro di sé un paio di ali, ma solo chi sogna impara a
volare (mi perdoni l'involontario riferimento ornitologico)».
I:
«Una curiosità extracalcistica
prima di chiudere: ma quanto le pesa sulle spalle il suo
cognome?».
C.:
«Proprio per niente: come
potrebbe mai pesarmi un cognome… che ha le ali?».
I:
«Però i suoi compagni non perdono
occasione per canzonarla: “Volatile”, “Pennuto”,
addirittura “Piumato”...».
C.:
«Che vuole, dopo oltre 40
anni di vita vissuta con un cognome di stampo “avicolo”, oramai
ci ho fatto il callo... In fondo è meglio così, che avere il
cognome storpiato...».
I:
«Grazie per la squisita
disponibilità ed auguri per una lunga e gloriosa carriera...
Professor Pernacchia...».
C.:
«Ti ta morti cani...».
4 commenti:
L'ennesima bloggperla!!!....e complimenti al pennuto per le sue doti sportive e qualità umane....bravo Cornix (hops gli ho storpiato il cognome....)
...... e mo' so' veramente volatili per diabetici (scusate il riferimento ornitologico) per il prof.: quest'articolo sarà la prima cosa che comparirà cliccando il suo nome su internet.....
La considerazione di Eugenio sulla gogna mediatica di Internet mi ha incuriosito… il volatile è apparentemente salvo (il primo risultato di google è il suo incarico universitario) ma subito sotto, tra le immagini, spicca tra le primissime posizioni una gloriosa effige della Cappone Cup a torso nudo!!
A me compare una scimmiesca caricatura da pagellatore e lo stesso Eugenio non risulta completamente immune (foto con occhio gioioso davanti ad una sfilza di birre dublinesi… )
E' un giochino divertentissimo (propongo al blogger di fare una pubblicazione periodica delle più significative prime pagine dei risultati di ricerca: dopo facce da cult non sarebbe male un "facce da google").
Bellissimo pensare a quanti dei nostri clienti cercano i nostri riferimenti di studio su internet… ma in fin dei conti non possiamo sempre tarparci le ali (scusate il riferimento ornitologico).
Ora scusate ma devo istruire una ventina di nuovi disciplinari..
Caro Brovedinho, per me è un dramma!!! Ormai per Google (dunque per il resto del mondo) sono il Volatile, il Pennuto, il portiere dei naoniani, l'estremo dei ramarri, etc, etc, etc... E questa intervista non autorizzata non potrà che peggiorare la situazione e spezzare definitivamente le ali della mia carriera accademica (scusate l'involontario riferimento ornitologico...). Ma porc....
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