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mercoledì 5 giugno 2013

EUROLAWYERS - I ramarri esordiscono con un pareggio positivo


PAESTUM (SA) – La giornata di ieri, che segnava l’arrivo dei neroverdi in Cilento, si è conclusa come ce la racconta Fabio Gasparini (“El Perticon”): «La truppa è rientrata in albergo dopo la serata istituzionale dei sorteggi. L'appendice non ha portato i risultati sperati nonostante un capitano sugli scudi. A livello calcistico da segnalare che la manifestazione ha un inno ufficiale coniato per l'occasione, nonché il pallone ufficiale eurolawyers 2013. Domani ore 9.00 rifinitura e consegna materiale sportivo. Nel pomeriggio si incomincia a fare sul serio». Dopo la visita estemporanea alle “bellezze locali” di ieri sera, stamane i ramarri hanno proseguito il loro giro turistico visitando la stupenda area archeologica di Paestum (Poseidonia). Poi tutti concentrati per l’impegno calcistico del pomeriggio che segnava l’esordio nel torneo: ad attenderli allo Stadio Comunale “Dirceu” di Eboli c’era la compagine del Foro di Santa Maria Capua Vetere (avversario ostico, già incontrato in passato nel torneo di Montepulciano). La sfida (due tempi da 25') si è conclusa con un giusto pareggio. Dopo il primo tempo a reti inviolate, i neroverdi sono passati in vantaggio a quattro minuti dal termine con il terzino sinistro argentino Adriàn Arino, tra i migliori in campo. Non c’è stato neanche il tempo di assaporare la gioia del vantaggio, poiché dopo appena un giro di lancette è giunto il pareggio degli avversari con una conclusione dai trenta metri. Il risultato di parità lascia intatta ogni speranza e trasfonde comunque ottimismo e fiducia in una squadra che oggi ha cominciato a conoscersi. Fortunatamente non si segnala nessun infortunato.
L’altra sfida del Girone “B” nel quale sono inseriti i naoniani, ha fatto registrare una vittoria sonante di Budapest contro i colleghi di Bruxelles: 8-0! Domani giornata campale con due gare: al mattino, ore 10:45, Bruxelles (si impone già la vittoria, possibilmente con svariati gol di scarto), nel pomeriggio, ore 17:30, Budapest (altra vecchia conoscenza che risale alla trasferta di Dublino). In serata dunque sapremo se i ramarri saranno stati capaci di centrare uno dei due posti del girone che regalano l'accesso ai quarti finale.
Stasera, quindi, tutti a nanna presto, possibilmente ciascuno nel giaciglio designato...

Di seguito il tabellino della gara odierna:
AVVOCATI PORDENONE – SANTA MARIA CAPUA VETERE 1-1
Formazione: Nahhas, Cesaratto, Arino, Gasparini, Luisa Vissat [C] (Frangi), Benvenuti, Gurnari, Ferreyra, Veron, Tirelli (Losada F.), Losada R. (Ludena).
Marcatore: Arino.

Per chiudere, il sunto sulla gara e non solo dell'ottimo Gasparini: "Partita equilibrata in quel di Eboli. Il gol argentino-neroverde ha illuso i pordenonesi, ma il pareggio immediato ha riportato sulla terra gli uomini del duo Gallego-Pollini. Domani giornata impegnativa e ci giochiamo il passaggio del turno con sfide internazionali. Da segnalare, per gli appassionati di calcio, uno Stadio con la S maiuscola. Tribuna coperta, e gradinate su tutti lati. Per raggiungere il campo dagli spogliatoi, un tunnel angusto sotterraneo di oltre 100 metri (ah se quelle mura potessero parlare...quante scene di calcio dal sapore antico nei derby ebolitana-turris, ebolitana-battipagliese, ebolitana-nocerina, ecc...). In serata ancora una volta capitano sugli scudi, ma neanche stasera sono arrivati i tre punti...! El Perticon".

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene!
Nulla è perduto, dunque.
Gol del mancino de dios e andale!
Attendiamo però un minimo di resoconto da parte dei nostri corrispondenti più assidui (Emo, Perticon, Kap e magari una bozza di pagelle.
Forza Ramarros!

Ugè

Anonimo ha detto...

bravi, bravi.....vice

Anonimo ha detto...

Partita equilibrata in quel di Eboli. Il gol argentino-neroverde ha illuso i pordenonesi, ma il pareggio immediato ha riportato sulla terra gli uomini del duo Gallego-Pollini. Domani giornata impegnativa e ci giochiamo il passaggio del turno con sfide internazionali. Da segnalare, per gli appassionati di calcio, uno Stadio con la S maiuscola. Tribuna coperta, e gradinate su tutti lati. Per raggiungere il campo dagli spogliatoi, un tunnel angusto sotterraneo di oltre 100 metri (ah se quelle mura potessero parlare...quante scene di calcio dal sapore antico nei derby ebolitana-turris, ebolitana-battipagliese, ebolitana-nocerina, ecc...). In serata ancora una volta capitano sugli scudi, ma neanche stasera sono arrivati i tre punti...! El Perticon

Anonimo ha detto...

Almancacco del mese dopo (meno qualche giorno)

(Stadio Comunale) - domenica 11 maggio 1947 – ore 15,30
Italia-Ungheria 3-2 (Am)
Reti: 24’ Gabetto, 52’ Szusa, 70’ Gabetto, 76’ Puskas rig., 89’ Loik
ITALIA: Sentimenti IV (Juventus 4), Ballarin (Torino 3), Maroso (Torino 4), Grezar (Torino 5), Rigamonti (Torino 1), Castigliano (Torino 4), Menti II (Torino 2), Loik (Torino 5), Gabetto (Torino 3), V. Mazzola (Torino 6), Ferraris II cap. (Torino 14). Ct: V. Pozzo.
UNGHERIA: Toth G., Rudas, Balogh II, Kiradi, Szücs S., Nagymarosi, Egresi, Szusa, Zsengeller, Puskas, Patkolo (Szilagyi I (cap.). Ct: Gallovic.
Arbitro: Von Wartzburg (Svizzera).


Contrariamente alle aspettative, non è stata una bella partita: il "sistema" torinista e di Pozzo, vecchia maniera, stenta contro il "metodo" dei magiari che mettono in crisi i nostri con l'applicazione sistematica del fuorigioco. ... Va in vantaggio l'Italia con Gabetto che, lanciato da Mazzola, scarta il portiere Toth e trascina la palla in rete andando poi a sbattere la testa contro un palo. Pareggia nella ripresa Szusza, ma è ancora il "barone" granata a portare in vantaggio l'Italia: fuga sulla destra di Castigliano, tiro sul palo, riprende Gabetto, gol. Sei minuti dopo però Ballarin devia con una mano un pallone proveniente dal corner: rigore per l'Ungheria prontamente trasformato dal giovanissimo Puskas per il 2-2. Ci si avvia alla fine stancamente, la gente sfolla già, quando c'è il gol della vittoria azzurra: da Mazzola a Castigliano e a Loik libero sulla destra: il fiumano, con la sua classica staffilata a mezz'altezza, manda la palla a sbattere alla base del palo di sinistra e, dopo aver rimbalzato sul palo di destra, la sfera entra in rete. È l'89': gol della vittoria in "zona Cesarini". Sembra un caso incredibile! L'espressione Zona Cesarini è stata coniata il 13 dicembre 1931, in occasione di un altro Italia-Ungheria disputato a Torino, terminato con la stessa sequenza di gol e con la rete vincente realizzata all'89' da Renato Cesarini, il quale avrebbe indossato il numero 8 come Loik. Di diverso c'è solo la squadra di provenienza dell'autore della rete. Il centrocampista granata alla fine piange di gioia mentre la gente impreca alla brutta Alcide De Gasperi è costretto a rimettere nuovamente il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.
Intanto si risveglia anche il mondo culturale, probabilmente quello maggiormente penalizzato da vent'anni di controllo di regime. La libertà durerà molto poco: la nazione sta andando incontro ad un altro regime occulto: quello clericale. Comunque a Milano il 14 maggio nasce il Piccolo Teatro diretto da Giorgio Streler, uno dei grandi maestri del XX secolo.

In bocca al lupo! Pippo lancia l'assalto! vice