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lunedì 30 novembre 2009

AMATORI - “PAGELLANONIMO”: voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 6,5: deve scaldare i guanti solo dopo il gol (sul quale nulla può).
Casucci 6-: il suo lo fa, ma alcune volte, con praterie libere sulla fascia e palla nostra, si ferma a centrocampo per timore della fase difensiva.
(Da Ros) 6-: tiene bene; presente, ma non efficace, quando noi eravamo costretti ad attaccare.
Contento 6,5: quando il giornalista non si ricorda chi marcava un difensore, vuol dire che ha giocato bene.
(Celano) 6-: alcune volte poteva essere servito meglio. Ma deve dettare di più i passaggi e non aspettare sempre che arrivi la palla buona.
Luisa Vissat 6,5: di lì non si passa, più attento del solito.
Pergola 6,5: finchè c’è, il 10 gira largo.
(Cesaratto) 6+: fisico e anche un pizzico di personalità. Una pedina utile allo scacchiere polliniano.
Gasparini 6,5: una sicurezza. Mezzo punto in meno perché ci preferisce un Beha qualunque.
(Boschian) 6: a centrocampo soffre se deve accentrarsi a chiudere, ma non sfigura.
Stella 7-: moto instancabile, con sprazzi di lucidità. Cede nel finale.
Moro 6: bene il primo tempo, secondo tempo un po’ sfiduciato.
Iodice 6,5: da punta spizzica e difende buoni palloni, deve studiare di più per la posizione da “bomber”. In difesa regge.
Gurnari 7: due o tre lanci col contagiro, in mezzo a tanta quantità.
Vicenzotto 7-: bene per movimento e passaggi. Sfortunato sui 2 pali. Però un mio bravo allenatore diceva “al Bar Sport si ricordano sempre degli attaccanti fortunati, ma mai quelli sfortunati. I primi, guarda caso, sono sempre gli stessi ogni domenica, dei secondi ci si dimentica subito e, alla fine, vanno a fare il libero in terza categoria…”. Comunque uno dei migliori.
Pollini 7: le azzecca tutte, anche nei cambi. Mantiene sempre un modulo equilibrato ma non rinunciatario. Certo non sarebbe male inventasse anche qualche rito scaramantico (il sale, l’acqua Santa, le mutande fortunate…).
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domenica 29 novembre 2009

AMATORI - Nota a margine: «Grazie Angelo...»

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PORDENONE - Per puro dovere di cronaca, non possiamo esimerci dal riportare quanto accaduto ad inizio ripresa, in occasione della sostituzione di Casucci. All'atto della quatrocentonovantottesima staffetta Angelo Casucci-Diego Da Ros (presto le 500 candeline!), lo stizzito numero 2 naoniano si rivolge con tono polemico a Mister Pollini tacciandolo di scarsa inventiva: «Toni... un pò di fantasia nei cambi...» e in seguito rincara la dose commettendo un involontario harakiri: «Bisogna anche guardare la partita...». Poi si dirige mestamente verso gli spogliatoi scuotendo il capoccione. Vista l'ormai lunga militanza del terzino goleador tra le fila neroverdi ed il grande attaccamento alla maglia (in particolare a quella col numero 2 stampato sulla schiena!) dimostrato negli anni, mi sento di dover dire che questa sua voce discreta merita ascolto. Per soddisfare la richiesta del nostro beneamato Cafucci ed interrompere così la stancante monotonia dei cambi preconfezionati, nasce spontanea un'idea per il prossimo futuro che costituirebbe senza ombra di dubbio una innovazione assoluta: "Casucci si alza dalla panchina e subentra a...". Un ringraziamento sentito al nostro storico n° 2 per il coraggio (che evidentemente difetta ai vari Boschian, Da Ros, Celano, Montico, ecc., ecc.) dimostrato nel lanciare il sasso nello stagno: in fondo, la lamentela sommessamente levata, pare sotto un certo aspetto più che condivisibile. Lasciamo ai lettori l'incombenza di commentare l'accaduto...
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AMATORI - Ramarri ancora fermi al palo (anzi, ai 2 pali!), ma la squadra c'è...

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Il Tabellino AVVOCATI PORDENONE - AMATORI FIASCHETTI 0-1 (0-0) Formazione: Cornacchia, Casucci (Da Ros), Contento (Celano), Luisa Vissat C, Pergola (Cesaratto), Gasparini (Boschian), Stella, Moro, Iodice, Gurnari, Vicenzotto. DANDOLO (PN) - Eccoci qua, ancora una volta a tessere le lodi della squadra che disputa la migliore prestazione stagionale e... rientra a casa con le classiche pive nel sacco. I ramarri si presentano all'appuntamento con il reparto offensivo decimato (solo Super Vicenzotto a disposizione), al punto da spingere Mr Pollinigson ad inventarsi Iodice centravanti; scelta peraltro adeguatamente motivata dall'ardito "inventore" che replica alle velate perplessità manifestate dall'interessato con argomentazioni di carattere squisitamente tecnico, a dir poco ineccepibili («Sei alto!»). La gara è equlibrata ed il primo tempo si chiude a reti inviolate, visto che la faccia della traversa, indispettita per lo schiaffone ricevuto da Super Vicenzotto con una stupenda sforbiciata su palla calciata dal corner, aveva deciso di respingere la sfera al mittente. Nella ripresa ancora il bomber neroverde pericoloso (caro Lippi, invece di perderti nelle minchiate Cassano o non Cassano, facci un pensierino...): da posizione defilata si coordina perfettamente ed incrocia un diagonale che va a stamparsi sul palo lontano. Come impone la nota legge del calco, poco dopo arriva il vantaggio degli ospiti con un autentico eurogol (qui bisogna scomodare Van Basten nella finale degli Europei del 1988!). Poi il solito generoso ed infruttuoso forcing dei neroverdi, che prestano inevitabilmente il fianco alle repliche avversarie (con l'acciaccato Cornacchia - gran legnata gratuita al costato - fin lì inoperoso, che si guadagna la pagnotta). Nell'ottima prestazione del collettivo, va segnalata la grande prova dei centrocampisti ed in particolare quella monumentale dell'onnipresente Stella.
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giovedì 26 novembre 2009

Che fine hanno fatto i leoni dell'Antitrust Roma? (di Gualco Zaccardi)

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ROMA - Ricompaio sul blog dopo un’assenza che durava più o meno da maggio, affogato come sono dalle 2.550 cause sul ruolo che mi trovo (con 1200 nuovi ingressi annui). Vi sarete chiesti e, se non ve lo siete chiesti, vi rispondo lo stesso: che fine hanno fatto i leoni dell’Antitrust Roma? Come già vi ho informato, a maggio abbiamo strapazzato l’omologa Autorità tedesca, con un bomber che non conoscete: Quaglieri, detto anche Re Roberto. Poi la pausa estiva e, da fine agosto, la solita sgambata del giovedi sera, quest’anno al Pantegan’s Stadium (abbiamo dovuto abbandonare il circolo della Polizia per una questione di mancato accordo sui diritti televisivi, come potrete immaginare). Nei primi due week end di ottobre siamo stati impegnati in un torneo di calcio a 5 tra istituzioni, del quale devo per forza dirvi due parole. Il 3 ottobre, sabato, abbiamo affrontato niente popo’ di meno che la rappresentativa del… Vaticano!!! Dopo una cazzata del nostro portiere che ha incassato un gol da metà campo, per una volta ordinati, per una volta duri, per una volta facendo girare la palla, per una volta lucidi sotto porta (con Re Roberto), abbiamo ribaltato il risultato chiudendo in difesa e proteggendo sino alla fine il 2-1 (addirittura difendendo alti). Qui, mi aspettavo la rottura del Concordato del 1929 ma, invece, la cattiva sorte che a volte tormenta chi si mette contro certi poteri, si è rivelata sotto altre spoglie. Sicuramente è un caso ma… Sabato 10, alle 10, semifinale contro la Camera (badate bene: il torneo si svolgeva al Circolo Montecitorio, quindi non certo a casa nostra). Alle 8,30 dato il diluvio che affligge Roma dalla notte precedente, ci chiama l’organizzatore e avverte: partita rinviata. Facciamo in tempo a bloccare Clooney Merlino che stava per partire da Latina (più di 80 Km). Alle 9,45 Toninho D’Ambrosio viene richiamato: “La squadra della Camera è qui. Vogliono giocare, se non vi presentate, partita persa”. Già partito, nel mentre, io per Frosinone e non partito da Latina Clooney, chiediamo un rinvio almeno all’una. Naturalmente differimento non concesso e partita persa a tavolino, nella più ridicola delle farse. Mi viene in mente Toni e la sua bandierina: a lui non l’avrebbero mai fatto! Ma adesso si guarda al futuro. Sabato 28 novembre, al Pantegan’s Stadium, alle 11, quadrangolare di calciotto interno all’Antitrust, con semifinali e a seguire finali. Parteciperanno: 1) Spilimbergo, orfana del bomber Toro di Sora (disperso da fine agosto, quando alzò il dito al cielo per due volte) ma con Malinconico (incerto fino al fischio… di chiusura!!!), il rientro, dai tempi di Spilimbergo, di Tacchiventuri - il quale, diventato padre per la seconda volta, non era più venuto - Clooney, al solito, infortunato per due terzi e, ahimè, Morreale determinatissimo a esserci. Ma la squadra ha lo spirito giusto. Pensate che Ceschèl (è tornato a Orsago e quindi l’accento si è rispostato sull’ultima) viene giù apposta. Chi l’avrebbe mai detto che c’è gente che si fa 600 chilometri per una partita e una mangiata con gli amici? 2) Minuto Rizzo, dal cognome del capitano della squadra, giocatore veramente forte, una specie di Krol dell’Antitrust. E’ la squadra favorita, anche perché ha messo in lista dei nomi sconosciuti e tutto lascia presagire che siano buoni, se è vero che i nuovi sostituiscono altri che erano gli unici abbordabili. 3) Legal: una squadra di avvocati che frequenta il mondo Antitrust. Abbiamo prestato loro Quaglieri e soprattutto Paolone, il quale sta giocando alla Balbo dei tempi dell’Udinese. L’unico avversario, forse, alla nostra portata. 4) Stagisti: che dire? Il più vecchio ha 31 anni e un paio giocano o hanno giocato di recente in squadre vere. Se la batteranno loro con Minuto Rizzo. Ma Toninho ha piazzato un colpo da maestro: ha ceduto loro Er Fenomeno, che molti di voi ricorderanno per le epiche gesta di Spilimbergo. E ha pure organizzato un finto referendum via mail per far sembrare all’interessato e a tutti che sia stata una mossa decisa democraticamente! Personalmente mi sono occupato della prenotazione dei campi (Andrè, venimo tutti i giovedì, me devi fa’ n prezzone. Ricordete che semo cresciuti nello stesso quartiere) e degli arbitri (Angelo, nun me poi dì de nò. Devi venì a arbitrà, sabbato). Avevo anche suggerito a Toninho: “Er sorteggio soo combinamio da per noi, se mettemo co’ i Legal), ma purtroppo, la sorte burlona e la troppa onestà di Toninho ci hanno consegnato i Minuto Rizzo. Abbiamo solo due certezze. La prima, il terzo tempo. Proporrò un tonnarello cacio e pepe da Gianni, amico di sempre. La seconda: stasera tutti in ritiro! Omessa la formalità non essenziale (la sgambata del giovedi), lo staff si vedrà direttamente davanti a una grigliata per preparare al meglio l’incontro. Se vi interessa, vi farò sapere come sarà andata, con corredo fotografico. Per adesso è tutto: un caro abbraccio a quel mondo lontano che, da qui, si va appena delineando all’orizzonte. Gualco
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martedì 24 novembre 2009

AMATORI - “PAGELLANONIMO”: voti spietati, rigorosamente anonimi

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Un saluto dal pagellanonimo. Questa settimana pagelle versione light (senza foto e commento)
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Cornacchia 6/7 evita il peggio
Casucci 5,5 perde troppe palle
(Da Ros) 6- falli ingenui
Contento 6,5 sempre attento
Luisa Vissat 5 sarebbe oltre la sufficienza senza l'errore sul go
(Celano) 5,5 poteva segnare il gol del pareggio
Pergola 6,5 preciso
Bellotto 7 bene di testa
Moro 6,5 corre sempre
Gurnari 6 meno lucido del solito
Anzil 6- si arrende presto
(Boschian) 6- se crossasse...
Fantuzzi 5,5 litiga con la palla
(Tauro) 6- manca del solito guizzo
(Rumiel) 6- un pò fermo
Vicenzotto 6 sguscia via ma innocuo
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AMATORI - Dopo Gazzetta e Messaggero, anche il Gazzettino torna sul "Caso Langer"!

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domenica 22 novembre 2009

AMATORI - La squadra (senza voler competere con il serial TV) (di Vincenzo Fantuzzi)

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Purtroppo ho dovuto abbandonare il campo, presto. E neppure dopo il piacere di essermi, personalmente, granchè entusiasmato della mia non-prestazione. Ma, saltato questo passaggio, resta quello che ho visto della partita. Inizio degli avversari. Bella squadra. Veloce. Ordinata. La nostra tiene bene il campo, nonostante gli attacchi degli avversari e il loro imperversare nella nostra metà. Ci difendiamo bene, attacchiamo in alcune occasioni con pregevoli scambi e con i due attaccanti nostri che, quando hanno supporto, riescono ad avvicinarsi con "piacere" alla porta avversaria. A metà campo i soliti Pippo e Fabio "lavorano" la palla interrompendo il gioco altrui e proponendo una bella spinta offensiva. Il gioco è frizzante, gradevole, ordinato, nonostante il campo. Che il campo abbia favorito noi o loro poco importa (in spogliatoio si apre questo dibattito tra "piedi buoni" e "piedi cattivi" - ci sono anche quelli "mediamente buoni" e quelli "non così cattivi nonostante tutto ma..."): la palla corre male e si vede. Quindi bene. Bravo, assolutamente, Andrea che come "libero" esce al momento giusto, raccorda e copre, "chiama" e mette ordine. Così Manlio, Eugenio e Paolo e Matteo, che in porta, mette una certa non indifferente sicurezza. A destra giochiamo poco, ma questa è una cosa già vista e sottolineata in altre partite. Angelo copre bene in difesa ma non riusciamo a supportare il resto. A questo punto, a fine del primo tempo si arresta il mio resoconto. Sono in auto e chiamo Enrico. Il mio timore sono i primi dieci minuti del secondo tempo. Invece, Enrico mi dice che è andato tutto bene fin quasi alla fine. 1 - 0, il risultato finale. Peccato per la classifica. Ma soddisfazione, leggo tra le parole di Enrico, per aver giocato "la nostra partita". Au revoir.
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sabato 21 novembre 2009

AMATORI - Una sconfitta (immeritata) di misura con grande onore...

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Il Tabellino AMATORI SAN DAN – AVVOCATI PN 1-0 (0-0) Formazione: Cornacchia, Casucci (Da Ros), Contento, Luisa Vissat [C] (Celano), Pergola, Bellotto, Moro, Gurnari, Anzil (Boschian), Fantuzzi (Tauro) (Rumiel), Vicenzotto. SAN GIOVANNI DI POLCENIGO (PN) – Quella che si è vista oggi pomeriggio in campo, specialmente nella ripresa dopo lo svantaggio, è una SQUADRA vera, che ha lottato unita fino all'ultimo secondo alla ricerca di un meritatissimo pareggio. Purtroppo il risultato non è arrivato, ma la prestazione lascia ben sperare. Il gol che ha deciso la gara ad inizio ripresa è un'inedita anticipazione sulla santa ricorrenza del prossimo 25 dicembre, elargita da Vissat-Santa Claus in persona (autore, fin lì, di una prova gagliarda): palla regalata agli avversari che si involano verso Cornacchia (scusate il gioco di parole...) e realizzano da pochi passi. Poi, come detto, i ramarri si rovesciano nella metà campo avversaria, iniziano a tessere interessanti trame di gioco e, nonostante le infami condizioni del terreno, offrono persino sprazzi di buon calcio. A nulla vale però neanche l'assalto finale alla porta dei locali, portato con tutti gli effettivi a disposizione (portiere compreso!). Va detto, per dovere di cronaca, che i padroni di casa hanno sfiorato più volte il raddoppio con giocate di rimessa (due efficaci interventi di piede di Cornacchia ed un paio di reti mancate a pochi centimetri dalla riga). Da segnalare purtroppo le uscite per infortunio nel primo tempo di Anzil e Fantuzzi: vi aspettiamo presto.
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mercoledì 18 novembre 2009

E intanto a Pordenone divampa la Langer-mania! (di Matteo Cornacchia)

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PORDENONE - Sono tornati gli anni della “febbre da straniero”. Avete presente gli anni Ottanta? I romanisti impazzivano per Falcao, i napoletani per Maradona, gli juventini per Platinì, gli udinesi per Zico, i milanesi (sponda Inter) per Rumenigge. E le rispettive città, a modo loro, risentivano di questo strano influsso, in una commistione di usi, culture, tradizioni. Dal “Zico, polenta e frico” di Udine, al ritmo della samba all’ombra del cupolone, dal tango argentino nei vicoli dei quartieri spagnoli alla "Mole-Eiffel", fino al perenne clima da Octoberfest sotto lo sguardo della Madunina. A distanza di oltre 20 anni anche Pordenone si scopre improvvisamente diversa e con l’arrivo del ciclone Langer in riva al Noncello in città si respira un’aria insolitamente asburgica. La Langer-mania ha investito tutti: nei locali del centro il boccale di birra è un must, mentre nei ristoranti va per la maggiore lo stinco di maiale. Le vetrine dei negozi sono agghindate con drappi bianchi e rossi, con il walzer che la fa da padrone nei circuiti musicali locali. E che dire delle sciarpe, delle magliette, dei cappellini? Il prestigioso negozio di calzature “Falcomer” ha lanciato per l’occasione l’idea Natale 2009, ovvero le ciabatte da doccia di Stefan Langer. Il caffè Municipio propone la colazione “Langer”, ovviamente in tipico stile austriaco, con panetti di burro, marmellate, ma anche affettati, uova, pancetta e, ovviamente, wurstel; nelle boutique di abbigliamento per uomo sono andati a ruba i lupetti neri alla Langer. La febbre asburgica ha coinvolto praticamente tutti, ed è notizia di oggi che anche i licei pordenonesi proporranno al direttore dell’ufficio scolastico regionale la sostituzione dell’inglese con il tedesco. A Sedrano, teatro delle gesta di Stefan, il BauBar da sabato scorso è diventato per tutti il LangerBar, il primo locale in cui il bomber austriaco ha brindato (ovviamente con boccale di birra) per festeggiare degnamente il suo esordio con i ramarri e il primo gol straniero nella storia degli Avvocati Pordenone. Purtroppo, come in tutti i fenomeni di costume di massa, anche qualche nota negativa. Le scuole calcio di Pordenone e dintorni hanno avuto una vistosa defezione di iscritti: pare che i bambini siano ora tutti attratti dall’hockey su ghiaccio che, ricordiamolo, è lo sport praticato dal Konstantin, il figlio minore di Stefan Langer. L’assenza a Pordenone di un palaghiaccio è dunque un grosso problema per l’amministrazione comunale. E, a proposito di Comune, va opportunamente condannato l’atto vandalico di qualche tifoso un po’ troppo sopra le righe che ha imbrattato i muri del Municipio con la scritta “Langer Sindaco” (foto). L’attuale primo cittadino, Sergio Bolzonello, ha così commentato: «Capisco l’entusiasmo del momento, ma bisogna contenere certi eccessi che danneggiano l’immagine della città. Per quanto riguarda l’ipotesi di Langer sindaco, al di là della scritta, non è da escludere che possa prendere il mio posto: dalle sue dichiarazioni abbiamo senz’altro capito che può essere l'uomo giusto…».
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martedì 17 novembre 2009

AMATORI - “PAGELLANONIMO”: voti spietati, rigorosamente anonimi

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CORNACCHIA: 6
Si fa notare per alcuni ottimi interventi in bagher. Attento Pollini: anche Mila ha iniziato la carriera di pallavolista casualmente, ricevendo alcuni palloni in bagher scagliati da Nami Haiase, mentre andava a prendere il fratellino Sunny che faceva pipì sul campo di pallavolo dove si stava disputando una partita. .
CASUCCI: 6+
Svolge diligentemente i suoi compiti. La sua è come la storia della siora Maria. Tutti gli uomini si riempiono la bocca al bar parlando di Moana, Samantha, Susy… ma alla fine è sempre la Maria che ti cuce i calzini e stira le camice.
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(MORO): 6,5
Entra in campo, prende le misure e cuce un paio di vestiti su misura. Uno di questi è l’assist per il pareggio nero verde. .
BELLOTTO: 7-
Araba fenice. Risorge dopo un paio di partite al di sotto delle sue possibilità. Ferma il suo uomo che ancora si chiede quando inizia la partita. Il meno è per il fallo (?) da cui scaturisce la punizione del pareggio. E addirittura nel finale rischia l’apoteosi. LUISA VISSAT: 6,5
Prende spunto dal calendario appeso in spogliatoio e in campo incarna subito il ruolo del fotografo nei calendari osè. Ne vede passare tantissime (di palle da giuoco, ovviamente) e le ferma con una serie di scatti. Di solito il risultato non è dei migliori, questa volta ci riesce. (IODICE): 6
Prestazione più che buona, macchiata solo dall’errore di posizione sul gol. Compri 6 bottiglie di Brunello di Montalcino, 5 sono ottime, una sa da tappo. Succede. . PERGOLA: 6/7
Sulla carta deve marcare Speedy Gonzales “Il topo più veloce del Messico”. In campo, dopo una serie di sfuriate, lo anestetizza, tanto che i più lo scambiano per il cugino ciompo Piedelento Rodriguez (il "topo più lento del Messico"). .
GASPARINI: 7
Se Walter Ulbricht capo di Stato della DDR lo avesse usato al posto del Muro di Berlino, non solo non ci sarebbero stati morti, ma avrebbe fermato tutti i fuggiaschi con interventi puliti sul pallone, senza falli. .
(FANTUZZI): 7
Manco fosse Manfred von Richthofen, il famoso “Barone Rosso”: usa i piedi come il celebre triplano Fokker Dr.I, il terrore dei cieli nella prima guerra. Da un suo bombardamento nasce il gol (tutto austroungarico) della riscossa neroverde. .
STELLA: 6,5
Prestazione da Martina (Stella): recita bene, incanta per sorrisi e gentilezza e di “rossi” non ne ha visti se non il campionissimo Valentino.
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GURNARI: 7,5
A centrocampo incarna da solo le tribù di Lakota, Sioux, Cheyenne e Arapaho. A tratti sembra di vedere fuggire a gambe levate il Tenente Colonnello George Armstrong Custer nella battaglia di Big Horn.
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LANGER: 8
Ricalca le gesta di Carlo V d'Asburgo, che era contemporaneamente Re di Spagna, re d'Italia, Arciduca d'Austria e Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. E così copre una marea di chilometri non solo per venire a giocare, ma anche nel corso della partita. Svaria in attacco da fronte a fronte, aggredendo tutti i palloni e sfornando anche il tapin vincente. (CELANO): 6
Tiene in apprensione la retroguardia avversaria, come la Torre negli scacchi quando non permette alla loro regina di muoversi. Hai sempre l’impressione che può essere l’arma letale.
. BROVEDANI: 6
Come si dice: canta e porta la croce. Solo che alla decima avemaria cede il tessuto muscolare e ci lascia. .
(MAZZOLI): 6
Mura elevate, un bello spiazzo e al massimo qualche tugurio per dormire. Non si può chiedere ad un caravanserraglio della Cappadocia di avere anche la Jacuzzi e due bottiglie di Veuve Clicquot. VICENZOTTO: 7+
Giornata di grazia. Con due colpi stende due fagiani. Nel match ha anche altre due cartucce buone (la punizione e un contropiede) ma i ricorsi d’urgenza della LAV fermano la carneficina. POLLINI: 7 Memore dei cali di zucchero della squadra nel secondo tempo, questa volta tiene pronti in panchina un paio di cani Sanbernardo con bottiglietta di Gatorade al collo. In realtà, dopo i cambi, abbiamo preso due pappine, ma si sospetta che qualche cagnolone portasse grappa nella bisaccia, e non Sali minerali!
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lunedì 16 novembre 2009

AMATORI - Un pareggio ricco di significati...

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Il Tabellino AVVOCATI PN – FONTANAFREDDA DUE 3-3 (1-1) Formazione: Cornacchia, Casucci (Moro), Bellotto, Luisa Vissat (Iodice), Pergola, Gasparini (Fantuzzi), Stella, Gurnari, Langer (Celano), Brovedani (Mazzoli), Vicenzotto. Marcatori: Vicenzotto, Langer, Vicenzotto. SEDRANO (PN) – La squadra doveva dimostrare qualcosa dopo la figuraccia di giovedì sera, per dare un senso al Campionato e (soprattutto)... alla cena organizzata per festeggiare il nostro Stefan Langer giunto appositamente da Vienna dopo sette ore di treno! Ebbene la risposta è arrivata. Gli avversari che si presentano al cospetto dei ramarri evidenziano subito una palese carenza: la loro media di età è inferiore di circa 15-20 anni rispetto a quella dei neroverdi! Consapevoli dello schiacciante vantaggio tradotto in termini di esperienza, gli uomini di Pollini scendono in campo con la massima determinazione. Il primo tempo, svoltosi all'insegna dell'equilibrio, registra l'invenzione di Vicenzotto che porta in vantaggio i suoi dopo aver saltato il portiere e calciato a rete da posizione praticamente impossibile (quasi sulla linea di fondo) ed il pareggio degli ospiti su un piazzato a foglia morta dal limite dell'area. La ripresa si apre secondo il canovaccio oramai collaudato delle ultime gare: alcuni cambi nei reparti cruciali, qualche clamorosa amnesia difensiva ed un paio di gigantesche minchiate (intese nel senso calcistico del temine) che portano gli avversari sul 3-1 in un battibaleno, con Pollini che rinnova il collaudo (superato peraltro brillantemente...) dei suoi bypass aorto-coronarici. Ma oggi la musica è diversa... Si odono infatti nell'aere le armoniose note del valzer viennese che, in un crescendo impetuoso, si materializzano infine nel sommo gesto atletico del bomber giunto dalla capitale austriaca: tiro di Fantuzzi, il portiere non trattiene ed il generosissimo centravanti asburgico piomba come un rapace, scaraventando la sfera nel sacco. Primo gol straniero nella storia degli avvocati pordenonesi, firmato Stefan Langer! Da quel momento si assiste ad un monologo neroverde (senza alcun riferimento alla consueta logorrea di "Casucciana" memoria!). Le forze dei naoniani si moltiplicano e, ci sia concesso, in certi frangenti vi è persino modo di ammirare giocate di qualità sopraffina (il sontuoso "Fantivori" su tutti!). Splendido assist volante di Moro a smarcare Super Vicenzotto che si invola verso la porta avversaria e sigla il pareggio. Poi l'arrembaggio finale alla ricerca della memorabile impresa, dapprima con Vicenzotto (ancora lui!) che cavalca solitario verso la gloria ma viene clamorosamente disarcionato da un fuorigioco inesistente ed infine con Bellotto in proiezione offensiva che a tempo scaduto mette seriamente a repentaglio l'incolumità della sua fornitissima cantina personale (conclusione respinta sulla linea di porta). Grande soddisfazione negli spogliatoi, dove il perfezionista Pollini trova comunque il modo di rimbrottare il goleador d'oltre confine, per una imperdonabile mancanza (le ciabatte da doccia!). Poi la serata, con la cena di gruppo presso "Il Favri" di Rauscedo dove, come da tradizione, le note di colore non sono di certo mancate (grazie Kaptàno!).
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venerdì 13 novembre 2009

AMATORI - Domani in campo il primo straniero nella storia dei ramarri

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PORDENONE - Domani pomeriggio a Sedrano, in occasione della quinta giornata del Campionato Amatori, i neroverdi di Pollini caleranno l'asso proveniente dalla terra asburgica: Stefan Langer! L'evento è uno di quelli che si è soliti classificare come "storico": è la prima volta in assoluto infatti che tra le fila pordenonesi viene schierato uno straniero. Sono i miracoli dell'era della multimedialità e della globalizzazione che ha sbaragliato i limiti imposti dalle distanze chilometriche ed ha trasformato gli insormontabili confini geografici in docili linee colorate tracciate su un pezzo di carta, rendendo oramai possibile ogni cosa. Ebbene, questo devastante influsso, ha avuto dei riverberi in ogni campo, ivi compreso quello calcistico ed amatoriale nel caso di specie. Il nostro Stefan si desterà domani all'alba e, dopo aver rimboccato le coperte alla moglie ed ai figli (che seguiranno le sue gesta via etere nel pomeriggio), salirà sul quel treno che, al culmine di 7 (!) ore circa di viaggio, lo porterà a Pordenone. Il prode viennese si è spinto fino in Friuli per onorare quella maglia neroverde che gli è stata ufficialmente consegnata nello scorso settembre in occasione della nota gita viennese. Personalmente sono ammirato dalle numerose e concrete testimonianze di attaccamento alla maglia e di vicinanza alla squadra, già offerte a distanza dal puntero austriaco in questi due (soli) mesi di militanza ufficiale. Un acquisto davvero prezioso per la nostra squadra, capace di trasfondere un entusiasmo contagioso (o pandemico?). Eccovi infine le ultime dichiarazioni del protagonista alla vigilia della partenza: «Avevo sperato di leggere un altro esito della partita di ieri sul blog stamane ma domani c´è già la possibilità di rifarsi. Sono pronto a dare il massimo. L´impegno non mancherà da parte mia, i miei limiti calcistici li devo accettare. A domani!». Grande Stefan! Grazie di cuore a nome di tutti! Per noi hai già stravinto la partita più importante... Ora la parola passa al campo di gioco...
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giovedì 12 novembre 2009

AMATORI - Prestazione indecorosa ed ennesima batosta...

. Il Tabellino MUZZATTI – AVVOCATI PN 4-0 (1-0) Formazione: Cornacchia, Casucci (Da Ros), Gasparini, Luisa Vissat [C], Rumiel (Celano), Iodice (Cesaratto), Moro, Mazzoli, Tirelli, Gurnari, Dal Ben.
. SAN QUIRINO (PN) – Se si va avanti così il rischio è di non divertirsi più e di rompere definitivamente il giocattolo. Chi ha a cuore la squadra deve esporsi per cercare di uscire da questo tunnel. Questa sera si è vista una squadra impalpabile, con troppa gente che vagava per il campo con il solo intento di far trascorrere il tempo. Oltre all'allenamento (carenza assai grave), mancano soprattutto la serietà, l'umiltà, la voglia, l'orgoglio ed anche il rispetto per chi investe il proprio tempo per dedicarsi agli altri (carenze decisamente più gravi della prima). Le sconfitte si possono, anzi, si devono accettare ed insieme a queste anche le serate storte che capitano a tutti, ma certi atteggiamenti assolutamente no: chi è svogliato, chi non rincorre l'avversario, chi critica il compagno, chi gioca per conto proprio, chi dà per scontato l'impegno degli altri. Io, personalmente, mi sono proprio stufato e, anche nella veste di "uno-degli-anziani-del-gruppo", d'ora in avanti non intendo tollerare mai più, nè in campo nè fuori, questi comportamenti. Questo mio pensiero lo esprimerò anche con fatti concreti, ogni volta che ne sentirò la necessità, confidando di non essere solo... Coloro che non hanno voglia di giocare, stiano a casa per cortesia: sarebbe una manifestazione di rispetto verso chi ha ancora voglia di divertirsi giocando (o tentando di giocare) a calcio. E se non saremo abbastanza, pazienza... non ce l'ha prescritto di certo il medico di disputare campionati di calcio. Dimenticavo la cronaca della gara. Muzzatti: quattro gol e tre pali; Avvocati PN: zero tiri in porta. Per sabato è attesa una prova d'orgoglio... .

mercoledì 4 novembre 2009

AMATORI - Secondo me non è andata male... (di Vincenzo Fantuzzi)

. Annotazione "moleskine style", anche un pò di calcio. Cerco di riassumere brevemente ciò che ho visto. Arrivo che la temperatura è perfetta, giornata tiepida e gradevole; le persone che, girato l'angolo della parrocchia, camminano lungo il viale alberato non vanno al campo di calcio, ad omaggiare i giocatori, ma la gran parte all'altro campo, quello davanti. Il terreno mi sembra in ottime condizioni. I giocatori sfilano in un riscaldamento piuttosto blando (lo so, lo so che io non debbo parlare!). La partita inizia e subito la squadra di casa si allunga in piacevoli ma poco "fruttiferi" scambi. Noto alcune cose. Fabio, che non conoscevo, si sposta facendo e portando gioco da 3/4 in avanti. Bravo. La nostra fascia destra non raccoglie gioco. Paolo "the Kap", questa volta, è assolutamente in giornata "out", non dal punto di vista agonistico ma da quello del coordinamento con la squadra: cosa che sarà ancor più evidente nel secondo tempo. Paolo Vicenzotto ne sa qualcosa, soprattutto quando gli indica la direzione lungo la quale calcerà la palla (che finisce sempre dalla parte opposta). Questa dei lanci lunghi, non è colpa del Kap, ma resta un punto incomprensibile del nostro gioco. Noto, in particolare, un Alberto "the myth" in grande forma; Andrea che stempera gli svarioni divensivi; alcune triangolazioni gradevoli, ma non si arriva mai in porta; Diego arcigno a sedare e sedere l'avversario che scende in fascia, coadiuvato da Manlio; Brovedinho bene, Marco che tiene gioco, non male non male... Non andiamo male ma siamo un pò "caciaroni". Due cose: gli avversarsi perdono palla; Diego la calcia per restituirla e finisce nella roggia a 30 mt. La palla si alza su un respinta e Alberto calcia... la stanno cercando. La partita continua con un pregevole gioco espresso dai locali. Bei fraseggi, allunghi, intese. Fino al secondo tempo, risultato che premia noi, ma non in modo così evidente. Il secondo tempo si apre all'insegna dei molti cambi. Che cosa dire a questo punto. Guardo loro e mi rendo conto della qualità che possono esprimere. Ma guardo il nostro centrocampo e credo di non aver visto, da un bel pò, una qualità così alta (anche se mancano Sarci e Oli) tutta in un colpo. Tutto ciò se non fosse che manca un trascinatore-organizzatore che sale in cattedra e tira le fila. Ci prova Pippo, ma poco, che sicuramente ha doti per tutto; Marco resta - nonostante il solito gran lavoro - un pò isolato. Dall'altra parte, Paolo M., non riesce ad agganciare il gioco e riverdire la giocata della scorsa volta. Guardo e sono ancora convinto, nonostante gli ospiti inizino a realizzare, che un centrocampo così non riesce a sviluppare gioco per propria mancanza piuttosto che per bravura altrui. Il che non significa poter vincere, ma potersela giocare bene. E dietro, Enrico non regge come al solito. Nessuno chiama nessuno. Nessuno chiama una posizione, una giocata, un giocatore che scende, se non quando è troppo tardi. I locali raddoppiano meritatamente e, se non ricordo male, segnano ancora. Fino a venti minuti alle 16. Quando Paolo "Buitre" Vincenzotto premia lo sforzo corale con una zampata delle sue. Gol! Per 20 minuti esatti la squadra prende il campo, gioca con passione, alla pari con i locali e....purtroppo un pò all'attacco, sguarnendo fascia e difesa, che vengono punite da un ottimo team locale. Alle quattro me ne vado. Con un pò di dispiacere, che qualcosa in più si meritava, se non altro un risultato meno pesante. Nulla da togliere ai locali. Qualcosa in più si poteva fare. Esco e mi fermo a bere un caffè, dalla signorina Barbara, al bar che si trova all'angolo "Plen de morbin". La bellezza del paesaggio che incontro, mentre torno a Pordenone, mi dona un piacevole pensiero: con una squadra così, qualche buon risultato si prepara a venire. E se non vien il risultato qualche buona partita si può, però, fare. Salut.
Bravi Eugenio, Paolo Montico, Tatanka ed Enrico, nel primo tempo!!!! Sempre con rispetto. Non riuscivo a postare da qualche giorno.
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martedì 3 novembre 2009

AMATORI - Spunti e riflessioni, tra carote e bastoni... (di Eugenio Pergola)

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PORDENONE - Alcuni spunti e riflessioni, tra il serio ed il faceto (o fa aceto, a seconda dei casi), in aggiunta al pezzo di Mr. Blogger sulla partita di sabato contro il Milan Club di San Martino al T/to, seguiti dalle pagelle. 1. arrivare al campo 15/20 minuti prima dell’inizio della partita vuol dire che non si ha voglia di giocare con impegno e non si rispettano i compagni e l’allenatore che erano nello spogliatoio in tempo; 2. visti da fuori si nota la mancanza di preparazione fisica in molti di noi ed allora occorre domandarsi se quelli che pensano che non serva allenarsi (o che comunque di fatto non sono mai venuti all’allenamento o meglio ancora hanno boicottato l’idea di allenarsi) si siano mai visti da fuori e soprattutto se pensano di venire a giocare in quelle condizioni e di avere il posto da titolari o comunque di partire nella formazione del primo tempo; 3. tolti gli iniziali quindici minuti (in cui si giocava con il solito filare di viti umane sulla fascia destra, intente soprattutto a sovrapporsi nel litigare), la squadra ha tenuto bene il campo quando si è messa secondo lo schema più facile e consono ai nostri attuali mezzi ed uomini e cioè a 5 in difesa, con i due esterni che a turno (forse) spingevano (nei limiti del possibile) in fase offensiva, 3 centrocampisti e 2 in attacco; una volta che nel secondo tempo, a causa dei cambi, la squadra si è sistemata diversamente, tutto è sballato; 4. Marco Mazzoli, gran giocatore che però sabato era in una di quelle giornate in cui lo vedi che non ha voglia di giocare (almeno con noi), messo sulla fascia sinistra è uno spreco che noi non ci possiamo permettere, lui deve stare in mezzo al campo, dove è in grado di cantare e portare la croce; 5. un capitolo a parte merita il nostro Kaptàno: ove ce ne fosse stato bisogno, sabato ha dimostrato non tanto che non deve più venire a giocare quanto che deve stare più lontano possibile dalla difesa, poiché o gioca 15/20 metri dietro i compagni oppure lascia 10/15 metri al suo avversario (nell’azione del terzo o quarto gol ha guardato il suo uomo che partiva mentre erano entrambi a centrocampo, si è girato verso la fascia dove era in fuga l’avversario con la palla, ha guardato in giro, ha consultato il volo degli uccelli e le interiora dei pesci ed è partito, quando ormai il suo uomo era quasi in area ed ha avuto tutto il tempo di stoppare il cross, sistemarsi la palla e segnare in girata); oppure deve venire a giocare con altra testa (e si torna al punto n. 1. di cui sopra); l’unico merito della sua prestazione è quello di averci riproposto l’ormai mitico numero di cabaret del noto duo Pollinigson – Kaptàno, con i vari siparietti di repertorio specie durante il primo tempo (notevole quello in cui il Mister, verso il 30° minuto, gli dice “Paolo, i nostri son quelli con la maglia blu, non nera…”), mentre nel secondo tempo Toni era così demoralizzato che non riusciva neppure ad arrabbiarsi; 6. ed ora le (poche) note liete: auguri a Fabio Moro ed ai suoi 29 anni (età che manco ricordo come era fatta) e complimenti per come si è inserito nel gruppo e per come gioca e si comporta in campo e fuori; complimenti a Diego Roccia Da Ros per la sua partita, precisa, puntigliosa e soprattutto per il pallone restituito agli avversari nella roia lì accanto…; complimenti a quelli che son venuti a Spilimbergo e poi ad Istrago, per la serata fatta di bei momenti di minchiate; complimenti per la signora beccata al ristorante non col marito… .
LE PAGELLE
CORNACCHIA: 7,5. Il Volatile si esibisce in alcune parate spettacolari (la più bella all’incrocio dei pali, anche se su azione già fermata dall’arbitro ma lui e l’attaccante non se ne erano accorti) ed in un paio di uscite di piede pregevoli; peccato per il gol preso con rimpallo sulla sua schiena. TIRAMOLLA CAFUCCI: 4/5 di affetto. Litiga con Roccia Da Ros sulla posizione a filare di vite, poi litiga col pallone, con i compagni e gli avversari. Si distingue per il solito vizio di restare a protestare con l’arbitro anziché inseguire l’avversario. ALLENARSI ROCCIA DA ROS: 6 pieno. Una diga in tutti i sensi ed anche in fase di riproposizione dell’azione non demerita (mirabile la citata restituzione della palla agli avversari). DIGA KAPTANO: tra il 3 ed il 4 di stima ed affetto. Getta lo scompiglio nelle fila della squadra, giocando a non meno di 15 metri da tutti, avversari o compagni che siano; memorabile il solito numero del lancio chiamato verso Paolo Vicenzotto e spedito nella direzione opposta; si riscatta nella serata, dove da il meglio di sé abbracciando e salutando tutti quelli che passavano per l’osteria e beccando in flagranza una signora delle sue parti… STACCA – STACCA – SEI TROPPO STACCATO, DALLA SQUADRA CONTENTO (LUI): 5/6. Gioca nel primo tempo, quello concluso a reti bianche, facendo una prestazione senza infamia e senza lode. STANDARD BELLOTTO, BELLOTTO, BELLOTTO, BELLOTTO: 5 di stima. Regge abbastanza nel primo tempo, mentre nel secondo viene travolto dalle folate avversarie senza mostrare di raccapezzarsi in alcun modo; si vede che è privo di allenamento, è spesso indeciso se andare incontro al pallone o attendere. DEVE APPLICARSI MARCO MAZZOLATORE: 5 di stima. Si vede già nello spogliatoio che è venuto contro voglia e la sua prestazione è conforme alle attese; senza nerbo, sbaglia anche cose facili per uno bravo come lui; nella ripresa viene collocato sulla sinistra, fuori dal vivo del gioco ma non da alcun valido contributo. SVOGLIATO BROVEDINHO: 6/7. Il regime di vita più accorto e morigerato sta dando i suoi frutti: la linea fisica è asciutta, la prestazione è per l’ennesima volta di pregio, sia per l’impegno che per la qualità. Esce nel finale, a risultato ormai compromesso, per un dolorino alla coscia. RITROVATO RUMNOLD: 6 di stima ed affetto. Si vede che è sulla via del recupero fisico, ma, sebbene utilizzato in ruoli dove non può dare il meglio di sé (a centrocampo e poi in attacco), poteva fare meglio e di più, specie per un giocatore forte come lui (e si è rivisto a lungo il vero volto di Rumnold, che non fa molto bene alla squadra ed a lui…). CONTINUA COSI’ MA MIGLIORA FABIO MORO: 6+. Si è inserito molto bene nella squadra, in campo e fuori. In campo si impegna e sacrifica (all’inizio viene inopinatamente messo sulla fascia sinistra a coprire i suoi 70 metri di campo…), corre molto, cerca il dialogo con i compagni, con un po’ più di ordine ed affiatamento renderà al meglio; fuori nel terzo tempo è molto molto apprezzato per il festeggiamento del suo compleanno e l’offerta reiterata di cibo e soprattutto bevande. OTTIMO ACQUISTO PAOLO VICENZOTTO: 6 e mezzo. Unica punta di ruolo, si impegna con profitto, nel primo tempo viene randellato e gli capitano le 2 migliori palle gol, nel secondo tempo finalizza l’unica occasione che gli capita. FROMBOLIERE ROMANTIK ONE (Montico): 6-. Entra nel secondo tempo e cioè nel momento peggiore della squadra, viene posizionato in un ruolo certamente non suo e cioè sulla fascia, tuttavia tiene degnamente la posizione e rende secondo le attese e le attuali possibilità. RECUPERATO MR. BLOGGER: 5+ di stima ed affetto. Anche lui entra nella ripresa e cioè nel momento peggiore, specie a causa del cattivo posizionamento dei giocatori in campo, tuttavia non riesce a fornire alla squadra quegli spunti che sono nelle sue corde, sia in fase difensiva che in fase propositiva (si vede che gli manca allenamento). DA RIVEDERE PIPPO: 6 di stima ed affetto. Rientra dopo la distorsione rimediata a Vienna e subito rimedia una bella botta al piede in questione. Gioca nel secondo tempo, nel momento peggiore cioè, e, tenuto conto delle condizioni sue e della squadra, non demerita. C’E’ TATANKA: 5 di affetto. Arriva al campo a partita iniziata perché credeva che si giocasse a Sedrano, avendo letto sul giornale anziché sul blog la partita che si doveva disputare (meriterebbe un bel 2 solo perché crede ancora ai giornali e soprattutto perché non legge il blog); entra nella ripresa e non riesce a stoppare neppure un pallone, connotandosi per un paio di tentativi di colpo di tacco al volo ovviamente non andati a buon fine (dovrebbe allenarsi molto molto e, con tutto il rispetto, dimagrire un po’). DAI, DAI, GIOVANNI!!! MR. POLLINIGSON: 4/5 di stima, affetto, stima ed affetto (sennò non gioco più). Sbaglia tutto quello che può (a venire al campo, si potrebbe dire…) nello schierare la formazione, nei calzini da dare al portiere, nella scelta delle maglie (e da’ la colpa a me perché sabato scorso si confondevano con quelle degli avversari) e nel non venire a cena con noi (anche se stamattina mi ha detto che aveva un impegnativo pranzo la domenica, onorato da par suo). DAI, DAI, TONI!!!!!!.... IL MIGLIORE: PERGOLA: 8, di stima ed affetto. Il migliore perché non sbaglia nulla: resta in panca tutta la partita causa doloroso “lopez” rimediato due giorni prima e riesce a non entrare nei minuti finali perché nessuno si fa male. OPPORTUNISTA E MODESTO (leggasi: PARAKULO)
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lunedì 2 novembre 2009

AMATORI - “PAGELLANONIMO”: voti spietati, rigorosamente anonimi

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Cornacchia 6: ultimo samurai
Casucci 6-: fa il suo compitino
(Montico 5,5): polveri bagnate
Contento 6-: c’è (guevara?)
(Iodice 5,5): afono atono
Luisa Vissat 5: si è perso l’uomo 42.195 volte
Da Ros D. 6-: di qua meno, di là meglio
(Gurnari 6): lumicino
Bellotto 5: spighetta
Rumiel 6: w la diga!
Mazzoli 5: A28 a sinistra
Moro 6: impegno
Brovedani 5,5: lumicino bagnato
(Celano 5,5): ancora a Sedrano
Vicenzotto 6: segna
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Pollini 6: L’idea è buona: costruisce una squadra modello “silicone sigillante” nel primo tempo e nel secondo tempo azzarda con un "all-in": sposta la torre in avanti (Rumiel), forgia un centrocampo di piedi “buoni” (Gurnari, Montico e Brovedani) sperando in un golletto, per poi chiudersi dietro e confidare nella rodata esperienza della linea difensiva e magari in qualche contropiede. Accade l’esatto contrario: il golletto lo fanno loro, la rodata esperienza non si è vista e ci hanno trapanato in contropiede. Non gli darei grandi colpe.
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THE BEST: Rumiel.
Specifichiamo, il Rumiel del primo tempo. Diga insormontabile: rompe e costruisce come un muratore bergamasco. E quando arriva l’ossigeno al cervello anche qualche buon passaggio. Da punta però non incide.
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domenica 1 novembre 2009

AMATORI - Harakiri dei ramarri dopo un primo tempo a reti inviolate...

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Il Tabellino MILAN CLUB - AVVOCATI PN 5-1 (0-0) Formazione: Cornacchia, Casucci (Montico), Contento (Iodice), Luisa Vissat, Da Ros D. (Gurnari), Bellotto, Rumiel, Mazzoli, Moro, Brovedani (Celano), Vicenzotto. Marcatori: Vicenzotto.
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SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO (PN) - Primo tempo chiuso a reti inviolate, senza significative occasioni da rete, con le due squadre che si equivalgono. Eccovi l'unico episodio degno di nota della prima frazione di gioco. Siamo circa al 10', giungono al campo di San Martino i Celanos, dopo avere atteso invano in quel di Sedrano; Tatanka scende dall'auto ed il generale cerca un parcheggio tra i 27 liberi a disposizione. Al 37', dopo una serie articolata di manovre (probabilmente dettate dall'imbarazzo della scelta), la Celano's Mobile trova finalmente pace. Nella ripresa arrivano i cambi, gran trambusto in campo, saltano tutti gli equilibri e si materializza la disfatta: 2-0 per gli avversari in pochi minuti (il secondo in rovesciata!), accorcia le distanze il solito Vicenzotto, terzo gol del Milan Club (traversa, palla che rimbalza sulla schiena del volatile proteso in tuffo e finisce nel sacco) e poi altri due peri in contropiede, con l'ottimo Cornacchia che limita il passivo in più circostanze. Riassumiamo la giornata calcistica nel telegramma di Pollini, rivolto a fine gara ad uno dei suoi giocatori, di cui non facciamo il nome e neanche il doppio cognome (battuta mutuata da altri... Non ricordo chi...): «Ti vogliamo bene, grazie di tutto, ma era meglio se oggi non giocavi...». Segue cena presso la trattoria "Agli Amici" di Istrago per una rappresentanza dello zoccolo duro, dove, oltre alla rinomata "cortesia e qualità" del locale (e dell'oste!), si hanno modo di apprezzare il sublime baccalà e le lezioni di bon ton dispensate da un esuberante Kaptàno...
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