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martedì 3 novembre 2009

AMATORI - Spunti e riflessioni, tra carote e bastoni... (di Eugenio Pergola)

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PORDENONE - Alcuni spunti e riflessioni, tra il serio ed il faceto (o fa aceto, a seconda dei casi), in aggiunta al pezzo di Mr. Blogger sulla partita di sabato contro il Milan Club di San Martino al T/to, seguiti dalle pagelle. 1. arrivare al campo 15/20 minuti prima dell’inizio della partita vuol dire che non si ha voglia di giocare con impegno e non si rispettano i compagni e l’allenatore che erano nello spogliatoio in tempo; 2. visti da fuori si nota la mancanza di preparazione fisica in molti di noi ed allora occorre domandarsi se quelli che pensano che non serva allenarsi (o che comunque di fatto non sono mai venuti all’allenamento o meglio ancora hanno boicottato l’idea di allenarsi) si siano mai visti da fuori e soprattutto se pensano di venire a giocare in quelle condizioni e di avere il posto da titolari o comunque di partire nella formazione del primo tempo; 3. tolti gli iniziali quindici minuti (in cui si giocava con il solito filare di viti umane sulla fascia destra, intente soprattutto a sovrapporsi nel litigare), la squadra ha tenuto bene il campo quando si è messa secondo lo schema più facile e consono ai nostri attuali mezzi ed uomini e cioè a 5 in difesa, con i due esterni che a turno (forse) spingevano (nei limiti del possibile) in fase offensiva, 3 centrocampisti e 2 in attacco; una volta che nel secondo tempo, a causa dei cambi, la squadra si è sistemata diversamente, tutto è sballato; 4. Marco Mazzoli, gran giocatore che però sabato era in una di quelle giornate in cui lo vedi che non ha voglia di giocare (almeno con noi), messo sulla fascia sinistra è uno spreco che noi non ci possiamo permettere, lui deve stare in mezzo al campo, dove è in grado di cantare e portare la croce; 5. un capitolo a parte merita il nostro Kaptàno: ove ce ne fosse stato bisogno, sabato ha dimostrato non tanto che non deve più venire a giocare quanto che deve stare più lontano possibile dalla difesa, poiché o gioca 15/20 metri dietro i compagni oppure lascia 10/15 metri al suo avversario (nell’azione del terzo o quarto gol ha guardato il suo uomo che partiva mentre erano entrambi a centrocampo, si è girato verso la fascia dove era in fuga l’avversario con la palla, ha guardato in giro, ha consultato il volo degli uccelli e le interiora dei pesci ed è partito, quando ormai il suo uomo era quasi in area ed ha avuto tutto il tempo di stoppare il cross, sistemarsi la palla e segnare in girata); oppure deve venire a giocare con altra testa (e si torna al punto n. 1. di cui sopra); l’unico merito della sua prestazione è quello di averci riproposto l’ormai mitico numero di cabaret del noto duo Pollinigson – Kaptàno, con i vari siparietti di repertorio specie durante il primo tempo (notevole quello in cui il Mister, verso il 30° minuto, gli dice “Paolo, i nostri son quelli con la maglia blu, non nera…”), mentre nel secondo tempo Toni era così demoralizzato che non riusciva neppure ad arrabbiarsi; 6. ed ora le (poche) note liete: auguri a Fabio Moro ed ai suoi 29 anni (età che manco ricordo come era fatta) e complimenti per come si è inserito nel gruppo e per come gioca e si comporta in campo e fuori; complimenti a Diego Roccia Da Ros per la sua partita, precisa, puntigliosa e soprattutto per il pallone restituito agli avversari nella roia lì accanto…; complimenti a quelli che son venuti a Spilimbergo e poi ad Istrago, per la serata fatta di bei momenti di minchiate; complimenti per la signora beccata al ristorante non col marito… .
LE PAGELLE
CORNACCHIA: 7,5. Il Volatile si esibisce in alcune parate spettacolari (la più bella all’incrocio dei pali, anche se su azione già fermata dall’arbitro ma lui e l’attaccante non se ne erano accorti) ed in un paio di uscite di piede pregevoli; peccato per il gol preso con rimpallo sulla sua schiena. TIRAMOLLA CAFUCCI: 4/5 di affetto. Litiga con Roccia Da Ros sulla posizione a filare di vite, poi litiga col pallone, con i compagni e gli avversari. Si distingue per il solito vizio di restare a protestare con l’arbitro anziché inseguire l’avversario. ALLENARSI ROCCIA DA ROS: 6 pieno. Una diga in tutti i sensi ed anche in fase di riproposizione dell’azione non demerita (mirabile la citata restituzione della palla agli avversari). DIGA KAPTANO: tra il 3 ed il 4 di stima ed affetto. Getta lo scompiglio nelle fila della squadra, giocando a non meno di 15 metri da tutti, avversari o compagni che siano; memorabile il solito numero del lancio chiamato verso Paolo Vicenzotto e spedito nella direzione opposta; si riscatta nella serata, dove da il meglio di sé abbracciando e salutando tutti quelli che passavano per l’osteria e beccando in flagranza una signora delle sue parti… STACCA – STACCA – SEI TROPPO STACCATO, DALLA SQUADRA CONTENTO (LUI): 5/6. Gioca nel primo tempo, quello concluso a reti bianche, facendo una prestazione senza infamia e senza lode. STANDARD BELLOTTO, BELLOTTO, BELLOTTO, BELLOTTO: 5 di stima. Regge abbastanza nel primo tempo, mentre nel secondo viene travolto dalle folate avversarie senza mostrare di raccapezzarsi in alcun modo; si vede che è privo di allenamento, è spesso indeciso se andare incontro al pallone o attendere. DEVE APPLICARSI MARCO MAZZOLATORE: 5 di stima. Si vede già nello spogliatoio che è venuto contro voglia e la sua prestazione è conforme alle attese; senza nerbo, sbaglia anche cose facili per uno bravo come lui; nella ripresa viene collocato sulla sinistra, fuori dal vivo del gioco ma non da alcun valido contributo. SVOGLIATO BROVEDINHO: 6/7. Il regime di vita più accorto e morigerato sta dando i suoi frutti: la linea fisica è asciutta, la prestazione è per l’ennesima volta di pregio, sia per l’impegno che per la qualità. Esce nel finale, a risultato ormai compromesso, per un dolorino alla coscia. RITROVATO RUMNOLD: 6 di stima ed affetto. Si vede che è sulla via del recupero fisico, ma, sebbene utilizzato in ruoli dove non può dare il meglio di sé (a centrocampo e poi in attacco), poteva fare meglio e di più, specie per un giocatore forte come lui (e si è rivisto a lungo il vero volto di Rumnold, che non fa molto bene alla squadra ed a lui…). CONTINUA COSI’ MA MIGLIORA FABIO MORO: 6+. Si è inserito molto bene nella squadra, in campo e fuori. In campo si impegna e sacrifica (all’inizio viene inopinatamente messo sulla fascia sinistra a coprire i suoi 70 metri di campo…), corre molto, cerca il dialogo con i compagni, con un po’ più di ordine ed affiatamento renderà al meglio; fuori nel terzo tempo è molto molto apprezzato per il festeggiamento del suo compleanno e l’offerta reiterata di cibo e soprattutto bevande. OTTIMO ACQUISTO PAOLO VICENZOTTO: 6 e mezzo. Unica punta di ruolo, si impegna con profitto, nel primo tempo viene randellato e gli capitano le 2 migliori palle gol, nel secondo tempo finalizza l’unica occasione che gli capita. FROMBOLIERE ROMANTIK ONE (Montico): 6-. Entra nel secondo tempo e cioè nel momento peggiore della squadra, viene posizionato in un ruolo certamente non suo e cioè sulla fascia, tuttavia tiene degnamente la posizione e rende secondo le attese e le attuali possibilità. RECUPERATO MR. BLOGGER: 5+ di stima ed affetto. Anche lui entra nella ripresa e cioè nel momento peggiore, specie a causa del cattivo posizionamento dei giocatori in campo, tuttavia non riesce a fornire alla squadra quegli spunti che sono nelle sue corde, sia in fase difensiva che in fase propositiva (si vede che gli manca allenamento). DA RIVEDERE PIPPO: 6 di stima ed affetto. Rientra dopo la distorsione rimediata a Vienna e subito rimedia una bella botta al piede in questione. Gioca nel secondo tempo, nel momento peggiore cioè, e, tenuto conto delle condizioni sue e della squadra, non demerita. C’E’ TATANKA: 5 di affetto. Arriva al campo a partita iniziata perché credeva che si giocasse a Sedrano, avendo letto sul giornale anziché sul blog la partita che si doveva disputare (meriterebbe un bel 2 solo perché crede ancora ai giornali e soprattutto perché non legge il blog); entra nella ripresa e non riesce a stoppare neppure un pallone, connotandosi per un paio di tentativi di colpo di tacco al volo ovviamente non andati a buon fine (dovrebbe allenarsi molto molto e, con tutto il rispetto, dimagrire un po’). DAI, DAI, GIOVANNI!!! MR. POLLINIGSON: 4/5 di stima, affetto, stima ed affetto (sennò non gioco più). Sbaglia tutto quello che può (a venire al campo, si potrebbe dire…) nello schierare la formazione, nei calzini da dare al portiere, nella scelta delle maglie (e da’ la colpa a me perché sabato scorso si confondevano con quelle degli avversari) e nel non venire a cena con noi (anche se stamattina mi ha detto che aveva un impegnativo pranzo la domenica, onorato da par suo). DAI, DAI, TONI!!!!!!.... IL MIGLIORE: PERGOLA: 8, di stima ed affetto. Il migliore perché non sbaglia nulla: resta in panca tutta la partita causa doloroso “lopez” rimediato due giorni prima e riesce a non entrare nei minuti finali perché nessuno si fa male. OPPORTUNISTA E MODESTO (leggasi: PARAKULO)
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso capisco perchè qualcuno continua a restare nascosto...
"Sentenza" magistrale.

vice ha detto...

Annotazione "moleskine style", anche un pò di calcio. Cerco di riassumere brevemente ciò che ho visto. Arrivo che la temperatura è perfetta, giornata tiepida e gradevole; le persone che, girato l'angolo della parrocchia, camminano lungo il viale alberato non vanno al campo di calcio, ad omaggiare i giocatori, ma la gran parte all'altro campo, quello davanti. Il terreno mi sembra in ottime condizioni. I giocatori sfilano in un riscaldamento piuttosto blando (lo so, lo so che io non debbo parlare!). La partita inizia e subito la squadra di casa si allunga in piacevoli ma poco "fruttiferi" scambi. Noto alcune cose. Fabio, che non conoscevo, si sposta facendo e portando gioco da 3/4 in avanti. Bravo. La nostra fascia destra non raccoglie gioco. Paolo "the kap" , questa volta, è assolutamente in giornata "out", non dal punto di vista agonistico ma da quello del coordinamento con la squadra: cosa che sarà ancor più evidente nel secondo tempo. Paolo Vincenzotto ne sa qualcosa, soprrattutto quando gli indica la direzione lungo la quale calcerà della palla (che finisce sempre dalla aprte opposta). Questa dei lanci lunghi, non è colpa del Kap, ma resta un punto incomprensibile del nostro gioco. Noto, in particolare, un Alberto "the myth" in grande forma; Andrea che stempera gli svarioni divensivi; alcune triangolazioni gradevoli, ma non si arriva mai in porta; Diego arcigno a sedare e sedere l'avversario che scende in fascia, coadiuvato da Manlio; Brovedinho bene, Marco che tiene gioco, non male non male... Non andiamo male ma siamo un pò "caciaroni". Due cose: gli avversarsi perdono palla; Diego la calcia per restituirla e finisce nella roggia a 30 mt/ La palla si alza su un respinta e Alberto calcia....la stanno cercando.
La partita continua con un pregievole gioco espresso dai locali. Bei fraseggi, allunghi, intese. Fino al secondo tempo, risultato che premia noi, ma non in modo così evidente. Il secondo tempo si apre all'insegna dei molti cambi. Che cosa dire a questo punto. Guardo loro e mi rendo conto della qualità che possono esprimere. Ma guardo il nostro centrocampo e credo di non aver visto, da un bel pò, una qualità così alta (anche se mancano Sarci e Oli) tutta in un colpo. Tutto ciò se non fosse che manca un trascinatore-organizzatore che sale in cattedra e tira le fila. Ci prova Pippo, ma poco, che sicuramente ha doti per tutto; Marco resta - nonostante il solito gran lavoro - un pò isolato. Dall'altra parte, Paolo M., non riesce ad agganciare il gioco e riverdire la giocata della scorsa volta. Guardo e sono ancora convinto, nonostante gli ospiti inizino a realizzare, che un centrocampo così non riesce a sviluppare gioco per propria mancanza piuttosto che per bravura altrui. Il che non significa poter vincere, mapotersela giocare bene. E dietro, Enrico non regge come al solito. Nessuno chiama nessuno. Nessuno chiama una posizione, una giocata, un giocatore che scende, se non quando è troppo tardi. I locali raddoppiano meritatamente e, se non ricordo male, segnano ancora. Fino a venti minuti alle 16. Quando Paolo "Buitre" Vincenzotto premia lo sforzo corale con una zampata delle sue. Gol! Per 20 minuti esatti la squadra prende il campo, gioca con passione, alla pari con i locali e....purtroppo un pò all'attacco, sguarnendo fascia e difesa, che vengono punite da un ottimo team locale. Alle quattro me ne vado. Con un pò di dispiacere, che qualcosa in più si meritava, se non altro un risultato meno pesante. Nulla da togliere ai locali. Qualcosa in più si poteva fare. Esco e mi fermo a bere un caffè, dalla signorina Barbara, al bar che si trova all'angolo "Plen de morbin". La bellezza del paesaggio che incontro, mentre torno a Pordenone, mi dona un piacevole pensiero: con una squadra così, qualche buon risultato si prepara a venire. E se non vien il risultato qualche buona partita si può, però, fare.
Salut
Bravi Eugenio, Paolo Montico, Tatanka ed Enrico, nel primo tempo!!!! Sempre con rispetto. Non riuscivo a postare da qualche giorno.

Anonimo ha detto...

Ci sono due "anonimi" diversi ...

Stefan Langer ha detto...

Cari compagni,

ovviamente la partita sabato scorso è andata male. 3 punti persi, nè più nè meno. La prossima partita e quindi l´occasione di rifarsi verrà presto.

Penso che ci sia una grande cultura di comunicazione nella squadra visto che è in grado di sostenere critiche dure come quelle del "Pagellanonimo" e di Eugenio. Se io dicessi ai compagni FC Insolvenz sovrappesi che debbano dimagrire ecc. scoppierebbe l´inferno ;-)

Il 14 novembre andrò a PN e se il mister mi schiera sarò pronto per la partita con il Fontanafredda 2. (Toni: non ho però intenzione di dimagrire per la partita in argomento, peso sempre 73 o 74 chili su 181 cm di altezza. Se peso troppo per giocare fammi sapere). Sono lieto di rivedervi così presto!

Stefan

sarci ha detto...

Stefan , pesi troppo poco per giocare con noi, e non troppo.
Te lo dice un maestro.

Stefan Langer ha detto...

Grazie Sarci. Dieta di schnitzel, würstel, birra, torta per una settimana e sarò pronto per la partita.