CAMPIONATO AMATORI – Ramarri vincenti... a tavolino!

 

Il Tabellino 

AVVOCATI PN – AVIANO FUTBOL CLUB 2-0 (a tavolino) 
Formazione: Cornacchia, Tomè, Contento, Cesaratto, Rumiel, Iodice [C], Fasan, Gullo, Martini, Carpi, Benetti. A disposizione: Boschian, Giugno, Luisa Vissat, Ros, Zanardo, Vicenzotto.

PORDENONE – Quando in casa dei ramarri togati si menziona la parola “tavola”, il termine viene univocamente ed istintivamente interpretato nella sua accezione più familiare, quella “gozzovigliante” per intenderci, anche perché, su questo terreno, la squadra è ben conscia della propria forza. Qui infatti il successo è puntualmente garantito, per quanto sia sempre e comunque il frutto di un severo impegno e comporti inesorabilmente un enorme dispendio di energie a livello psico-epatico. Questa volta però il tavolo (rectius, “tavolino”...) in questione ha i connotati di una fredda scrivania, priva di colore e di sentimento, scarna ed asciutta; qui transita la parte meno nobile e passionale del calcio, quella burocratica, dove le vettovaglie lasciano posto alle scartoffie, la birra fresca cede il passo all'insipido inchiostro e gli impagabili aneddoti calcistici “da banco” vengono rimpiazzati da grigie norme regolamentari. La pioggia battente, prima ancora dell'arbitro, aveva lasciato intendere che la gara non avrebbe avuto luogo, nonostante i tentativi di alcuni irriducibili che, per testare le condizioni del campo (oramai tradotto in acquitrino), spedivano la sfera di cuoio in cielo, quasi oltre le nuvole.

Ma, come sottolineava con un'osservazione pertinente il saggio Checco, custode dell'impianto sportivo: «Se te lo tiri fin lasù, il balon rimbalsa anche tel mar...». L'espressione dell'arbitro dopo il sopralluogo informale sul terreno di gioco, lasciava spazio a pochi dubbi. Ma, nell'imminenza dell'inevitabile rinvio, accade quel che non ti aspetti: gli ospiti non si presentano al campo! Dopo una lunga e spasmodica attesa, nel corso della quale vi era modo di offrire una reinterpretazione ad hoc del concetto classico di “sportività” («Mica è colpa nostra? Tre punti in classifica e una partita in meno da giocare, meglio di così?!?»), si procedeva come da regolamento. Vestizione, appello e tutti a casa. Anche questa anomala vittoria però, così come tutte le altre, non lasciava indenni i ramarri che, privati loro malgrado della “sessione agonistica”, si presentavano alla Club House con due ore di anticipo rispetto alla norma, con ogni intuibile conseguenza. Ma, senza aver rincorso il pallone, nonostante qualche caraffa in più, in fondo al palato si percepisce una insolita sensazione di asciutto: in futuro lasciateci sudare... l'animo è più franco... la sete è più sincera...