ROMA - «...PARLIAMO DI BELLE DONNE, QUESTO CREDO SIA UN ARGOMENTO DI CUI LEI SI INTENDE PIU' CHE DEI PROMONTORI!»: è questa la fotografia del nostro Kaptàn Katodik (scattata da Magalli!) che rimarrà indelebile nella memoria degli italiani, insieme al sorriso ammiccante e compiaciuto dell'homo televisivus per antonomasia [video sottostante]. La frase ci pare davvero ricca di significato, anche se il concetto di "promontorio" (nessuna allusione, per carità...) si concede a qualche simpatica e variegata interpretazione... Si è conclusa dunque la lunga cavalcata televisiva (nessuna allusione, per carità...) del Kaptàno errante che lo scorso week-end è rimasto tramortito da un violentissimo colpo di... Culo (degli avversari), quando oramai stava già assaporando il gusto dolce della finalissima con la coppa ben stretta tra le mani. Ma si sa, la sorte dà e la sorte toglie... Possiamo affermare quindi che, in questa stagione ricca di soddisfazioni calcistiche e non (nessuna allusione, per carità...), la semifinale si è rivelata in ogni campo ("Calcio" & "Caccia alla Volpe") uno scoglio insormontabile per tutti i membri (nessuna allusione, per carità...) della compagine neroverde. Ora l'eroe del piccolo schermo dovrà tornare a vestire i panni dell'uomo comune, dimenticare i lustrini e le... pajate e calarsi nuovamente nel grigiore della monotona quotidianità, rientrando umilmente tra i ranghi con la consapevolezza di non aver celebrato il saluto atteso dai compagni... La misericordiosa famiglia neroverde è però già pronta a riabbracciare amorevolmente il figliol prodigo (sacrificando una zona del campo di gioco, in luogo del vitello più grasso), ovvero colui che, per dirla con Magalli, potremo chiamare d'ora in avanti "L'INTENDITORE"... e non stiamo parlando di promontori! (nessuna allusione, per carità...). Sic transit gloria mundi...
3 commenti:
Domenica mattina ad una certa ora accendo la tv e casualmente mi imbatto nel Kaptàno insaccato dentro una manona e decido di gustarmi lo spettacolo da quel momento in poi.
Sono in 5 di Maniago contro 1 di Manziana; il Nostro viene eliminato per secondo o terzo nella gara canora; Maniago vince all'ultimo, quando le manone sono rimaste 1 vs. 1 ...
La coppa viene data in mano al Kap e resta, per Manziana, la prova Strappacoppa: uno di loro ad occhi bendati deve bloccare il cronometro quanto secondo lui sono trascorsi 30 secondi, con la possibilità di un margine di errore di soli 2 decimi di secondo.
A quel punto l'incredibile: il manzianese (o manzianico, mi piace di più) blocca il cromometro sui 30secondi netti, senza nemmeno un decimo in più o in meno!!!
Vince Manziana, in finale vanno gli altri, il Kap, delusissimo ed incredulo, deve cedere la coppa...
Qual'è la morale di tutto ciò?
Come dissi 3 anni addietro in quel di Montepulciano, è tornato ad essere un cojòn come tutti noi e sabato sarà dei nostri!!!
Forza grande Kap!!!
Per la cronaca: "Stacca stacca er cazzo...sei un coglione come tutti noi..."
imparato molto
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