JUS SPORT: PARTENZA IN SALITA
Si potrebbe dire che per Bassano il tempo e lo spazio si sono fermati. Eh sì, perché i ragazzi avevano finito a Padova, con la finalissima per il titolo Avvocup 2011 e sono rimasti lì nove mesi, il tempo di gestazione di un bambino, per vedere venire alla luce una nuova sconfitta, stavolta inflitta dai legittimi proprietari del campo. Si potrebbe dire quindi che hanno ricominciato dove avevano lasciato, da quel campo stregato a cui evidentemente la Grappa non piace. Insomma la storia si ripete. E invece no! Il campo è lo stesso, ma ha da raccontare una storia molto diversa rispetto all’ultima volta. I piedi giallorossi che solcano il terreno di gioco sono sempre gli stessi (o quasi), ma sono più veloci, più leggeri e certamente meno disorientati rispetto alla scorsa prestazione. Bassano tiene in mano le redini del gioco e lo fa costantemente, praticamente per tutta la durata della partita, sia nel primo che nel secondo tempo. Il possesso di palla è certamente prerogativa degli ospiti che, seppure con prudenza (siamo pur sempre al cospetto di Padova e non si scherza!) macinano gioco a partire dalla difesa, con Branciforti a distribuire i primi palloni, per continuare con il centrocampo che assicura una buona circolazione di palla, per finire con gli esterni (Conte a sinistra e Sartore a destra) a cavalcare le fasce. Davanti Di Benedetto (ritrovato in ottima forma) e Rebecchi provano a finalizzare. Il risultato? 2 – 1 per Padova e zero punti in classifica! Sarebbe troppo semplice e certamente semplicistico dire che il risultato è bugiardo, ma in effetti per il volume di gioco espresso e per le occasioni da gol avute Bassano avrebbe meritato di raccogliere qualcosa in più. Certamente almeno un pareggio! Ma si sa, il calcio è bello anche per questo e comunque i padroni di casa non hanno rubato nulla, ma hanno piuttosto “strappato” un risultato ottimizzando cinicamente le poche occasioni da gol avute: mentre lo Jus Sport organizzava le proprie manovre di gioco con passaggi, rifiniture e dialogo tra i vari reparti di gioco (stile Barcellona dei poveri…), Padova non si perdeva molto in simili amenità rilanciando subito la palla a saltare il centrocampo per cercare (e molto spesso) trovare direttamente gli attaccanti pronti a colpire. La difesa bassanese in realtà non ha mai avuto grossi problemi tranne in due occasioni in cui, guarda caso, Padova ha segnato. Il primo tempo vede appunto un’unica occasione da gol per i padroni di casa con il bravo Luca Ferrari, aiutato nell’occasione dai difensori giallorossi che lo hanno lasciato nell’occasione più solo della particella di sodio dell’acqua “Lete”, pronto ad inzuccare da distanza ravvicinata un cross dalla destra: nessuna possibilità per il vecchio leone Dal Bianco – n.° 1 bassanese – di raggiungere la sfera impedendo la rete. Molti invece i tentativi del Bassano che hanno più volte impegnato il bravissimo e giovanissimo portiere di Padova senza alcun apprezzabile risultato. Si va quindi negli spogliatoi con la delusione di chi ha seminato tanto e non ha raccolto nulla, ma anche con la convinzione che questo Padova si può battere! Nella ripresa Bassano effettua qualche cambio, mentre Padova mantiene la formazione iniziale (del resto erano in undici contati!) e finalmente, durante una delle sue numerose incursioni, Conte riesce a trovare lo spazio per tirare dalla sinistra a distanza abbastanza ravvicinata lasciando “secco” il portiere che stavolta nulla può fare: gran bel gol, 1 – 1 e palla al centro. La sensazione è che Bassano abbia più benzina (anche grazie ai cambi) e possa portare a casa i tre punti e così si protende in avanti cercando il colpo del KO. Si scopre però troppo esponendosi ai contropiedi patavini ed è così che Francesco Riondello spegne le speranze giallorosse con un ottimo tiro dal limite dell’area che si insacca alla destra di “Bissa” Dal Bianco. Siamo sul finire del secondo tempo ed a questo punto Bassano non ha più nulla da perdere e si riversa in avanti. Ne nascono molte concitate azioni, in realtà frutto più della collettiva bramosia di gol piuttosto che di una ragionata manovra, ma Padova è schiacciata in difesa e più di una volta si salva in modo rocambolesco. Sartore colpisce un palo e Rebecchi si vede togliere dal portiere una palla che sembrava già nell’angolino della rete. Alla fine il risultato non cambia e comunque tanto di cappello agli amici di Padova che si sono comunque dimostrati compatti, concreti e freddi per tutta la durata della partita. Da segnalare anche una partita sostanzialmente corretta con un arbitraggio all’altezza. Unico episodio spiacevole l’espulsione (meritatissima) di Gasparotto avvenuta nell’ultimo minuto di recupero per proteste del centrale giallorosso nei confronti di una decisione arbitrale. Il campo ha comunque mostrato una partita piacevole ed a tratti anche spettacolare con molti segnali positivi per mister Taras. Certo i gol sono mancati e si spera arrivino presto…. Mercoledì prossimo arriva Pordenone e sarà certamente tosta contro i ramarri!
Marco Santarcangelo
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