JUS VICENZA - JURIS MARCA TREVISO 1-0
MARCATORI: Struzziero rig.
Grandissima prova di cuore dei biancorossi che, forse (ma speriamo di no!) per l'ultima volta, onorano la propria carica di CAMPIONI 2011 vincendo all'ultimissimo assalto la sfida coi cugini trevigiani, che ancora una volta ha regalato equilibrio, fiera lotta in campo ed ampio e soddisfacente dopopartita nel terzo tempo (che mi sono perso causa addio al celibato ma di cui mi si è detto un gran bene)..
La partita inizia subito sotto auspici non proprio favorevoli: Bertuzzo (postumi dell'infortunio a Pordenone) e Coltro (setto nasale rotto tre sere prima durante la coppa primavera AICS) devono dare forfait, Novello è indisponibile e dopo un quarto d'ora anche Martini deve alzare bandiera bianca al più infido dei nemici per uno sportivo, il proprio allenat...cioè...LA PUBALGIA! (dai mister, che scherzo!), e viene sostituito da Max Rizzato.
Vicenza parte comunque forte, liberandosi al tiro ripetutamente ma con esito deludenti: Pelliccione, Cusinato, Rizzato e Struzziero, infatti, la passano docilmente al portiere ospite o tirano ai piccioni con l'unico risultato di disperdere palloni nei possedimenti limitrofi al campo.
Treviso dal canto suo risponde a tono, non riuscendo per un pelo a concretizzare un paio di contropiedi ed una mischia successiva a calcio d'angolo.
Il tempo finisce quindi sullo 0-0, con le squadre comunque ben decise a dare tutto nella ripresa, com'è obbligatorio in una sfida decisiva.
La ripresa che si apre con l'episodio che sembra decisivo: Balasso - già ammonito per la classica, quanto involontaria, "strisona' " che mette KO l'avversario (il collega trevigiano è costretto ad abbandonare il campo non proprio felice...) - non si capisce con Dal Santo su un pallone servito con le mani dopo una parata (d'altronde, i due giocano assieme solo dai tempi delle medie...) e, sull'anticipo secco di un avversario che si involerebbe verso la porta, non può esimersi dallo stenderlo con la più tipica delle ostruzioni. Secondo giallo, rosso e Vicenza in dieci.
Nonostante l'inferiorità numerica e la pressione dei trevigiani, però, I CAMPIONI IN CARICA non arretrano il baricentro, decidendo di giocarsela a viso aperto (d'altronde, un pari equivarrebbe ad eliminazione quasi certa) anche a costo di rischiare qualcosa offrendosi alle ripartenze trevigiane.
Arrivano così occasioni da ambo i lati del campo (per noi, la coppia Struzziero-Cesco Rizzato tenta ogni scambio possibile, per Treviso un attaccante risce a liberarsi di Capitan Carta ma tira centralmente permettendo la parata a Dal Santo). Dopo l'ennesima sfiga (la maledizione del Pavo si materializza nello scontro del tutto fortuito naso di Muscolino-spalla di un avversario, con il nostro metronomo che deve abbandonare il campo in una maschera di sangue), arriva però l'episodio decisivo: scambio Rizzato-Struzziero-Rizzato, che salta la difesa, salta il portiere e... viene agganciato da quest'ultimo a pochi metri dal gol. Nonstante le proteste biancorosse, arriva "solo" il giallo, ma il bomber Struzziero dal dischetto è di ghiaccio e firma il vantaggio.
Beffa tremenda per Treviso, passata in pochissimi minuti dal possibile vantaggio al gol subito e che, indubbiamente, ha pagato nel finale il numero limitato di ricambi disponibili e l'uscita per infortunio di due giocatori.
Gli ultimi minuti per i biancorossi sono comunque di pura sofferenza, con Treviso che non molla alla ricerca del pari e i CAMPIONI IN CARICA che resistono strenuamente mentre dalla panchina i compagni li inviato ad emulare il peggior Pippo Inzaghi ed a bivaccare senza pudore in zona bandierina per far trascorrere secondi preziosi.
A questo punto, quello che potevamo fare è stato fatto.
Ora il nostro destino è nelle mani degli altri che, siamo sicuri (avendoli visti da vicino nel giro di poche settimane), non potranno che dare vita all'ennesima partita tirata, a dimostrazione del fatto che questo gironcino ha visto affrontarsi 3 squadre che, nonostante i risultati della prima fase di Vicenza e Treviso, avrebbero tutte ben potuto giocarsi le semifinali (d'altronde, proprio in un'epica semifinale si sfidarono solo 12 mesi fa).
Seppure le motivazioni possono sembrare diverse, con Pordenone che si gioca tutto in un tempo (almeno, credo che si recuperi solo il secondo tempo) e Treviso, pur già eliminata, che sicuramente non intenderà abbandonare il torneo vedendo violate le mura amiche, infatti, il calcio ci ha mostrato spesso come giocare con la testa sgombra a volte permetta di trovare prestazioni anche migliori di quando l'importanza del risultato dovrebbe farti rendere al massimo.
Prossimo appuntamento: mercoledì 23.05.2012, ore 19:00, Santuario di Monte Berico: preghiera collettiva affinchè il risultato di Treviso-Pordenone ci sia favorevole.
Filippo Martini
Filippo Martini
Le pagelle:
DAL SANTO 6,5: un paio di prese "scivolose" provocano problemi alle coronarie di mister Ghirini e partecipa al pasticcio che porta al secondo giallo per Balasso ma, quando nel finale un attaccante trevigiano gli si presenta 1 vs 1, lo ipnotizza e riesce a farsi consegnare la palla.
EDO. GHIRINI 7: sulla fascia o in centro, ormai è una roccia contro cui sbattono tutti gli avversari.
CARTA 6,5: per una volta mezzo voto in meno, per l'autostrada spalancata alla punta trevigiana nel finale: solo che se succede ai compagni è gol (vedi partita di Mantova), se lo fa lui, l'avversario non crede a tanto ben di Dio e perdona. D'altronde ci sarà più di un motivo se è capitano.
BECCARO 7: finalmente è tornata la sicurezza dell'anno scorso, ci arriva sempre, di testa o di piede. Per fortuna, più spesso di testa.
MARTINI S.V.: resiste pochissimi minuti prima di uscire, a detta della dirigenza "per preservarlo per la prossima partita". Che forse non avrà luogo. Memorabile nella ripresa (schierato da segnalinee) il cazziatone preso dall'arbitro perchè anziche rivolgersi al gioco sta parlando di regolamento col mister trevigiano.
MAX RIZZATO 6,5: entra a freddo e ci mette un po' a trovare la posizione, ma poi garantisce la consueta spinta. Mostruosa una progressione su lancio di Pelliccione, che già stava ricevendo insulti da tutta la panchina per l'eccessiva lunghezza del passaggio.
BALASSO 5: nonostante sia evidente il passo indietro rispetto alla grande prova di Pordenone, anche per i due falli da ammonizione (forse uno pure da cartellino arancio...), potrebbe pure starppare la sufficienza, ma l'indegna frase "Nella mia vita non ero mai stato espulso" detta dopo una partita ai compagni che hai appena lasciato in 10 al 2° del secondo tempo merita una netta censura. E le offese dei compagni.
CUSINATO 6: inizia alla grande, ma quando sale il pressing trevigiano deve progressivamente arretrare per dare una mano ai compagni della difesa. Nel finale la spia della riserva si accende di brutto e mister Ghirini lo richiama in panca.
MUSCOLINO 6: Arriva in spogliatoio annunciando di avere un quarto d'ora nella gambe "ma solo quando gli altri sarnno stanchi, eh" e guarda esterrefatto il mister che lo schiera titolare, ma poi fa girare palla con la consueta esperienza. Abbandona nel modo più epico: grondando sangue.
STRUZZIERO 7: la sua disponibilità alla manovra corale è indubbiamente la più piacevole sorpresa stagionale, anche se l'assenza di offese (o, meglio, i consigli spiegati e non urlati, evidente effetto della carriera di allenatore dei bambini) spese spiazza i compagni. Ancora una volta non perdona dagli 11 metri.
PELLICCIONE 6,5: anche per lui i fasti di Pordenone sono lontani, ma le continue percussioni alla lunga sfiancano gli avversari e mette pure lo zampino nell'azione decisiva..."Sì-sì, tu mi piaci...vieni a casa mia che ti faccio..."(cit.).
CESCO RIZZATO 6,5: si libera al tiro ripetutamente, ma la conclusioni non sono all'altezza delle aspettative. Nonostante il consueto muscolo pizzichi a metà primo tempo, nel finale prende per mano i compagni e si procura il rigore decisivo.
MAGARAGGIA 6,5: entra in campo per limitare l'emoragia nasale di Muscolino e, già che è lì, gli viene chiesto pure di sostituirlo. Il Mago si dedica quindi al lavoro sporco, con pressing, contrasti e rilanci verso il trio d'attacco.
CUCCO 10: purtroppo, cambia l'allenatore, ma a causa degli eventi resta abbonato al voto di stima.
GHERARDO GHIRINI 8: poco da fare, il mister che vince una partita decisiva in 10 per un tempo e con tuitolari infortunati da un lato e ampia scelta sui sostituti dall'altra ha ragione da vendere. Cambia modulo e azzecca i cambi, che volere di più?
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