Lo
stadio Danilo
Martelli (Viale Te, 7/9) è l'impianto sportivo
di Mantova che
ospita le partite interne dell'omonimo
club cittadino.
È
intestato al giocatore del Grande
Torino, nativo di un paese della provincia di Mantova che morì nella tragedia di Superga nel 1949, jolly della squadra e componente del leggendario Trio
Nizza, di cui facevano parte Valerio
Bacigalupo e Mario
Rigamonti.
La
capienza iniziale dello stadio era di 15.000 posti ed aumentò fino a
21.000 circa quando, negli anni '60, il Mantova approdò in Serie A.
Successivamente, durante la gestione Grigolo, il Martelli fu oggetto
di una ristrutturazione che comportò una riduzione della capienza a
12.000 posti a sedere che, nel 2005
con il Mantova nella cadetteria, aumentò nuovamente (14.884 posti)
quando il Comune antepose alla storica Curva Te un'impalcatura
metallica e costruì una tribunetta scoperta sotto la tribuna
centrale.
Era
in discussione la proposta di un nuovo stadio per il Mantova, che
avrebbe preso il posto dello stadio attuale, ma il progetto è stato
accantonato dal Comune.
Con
la rifondazione del Mantova in serie D, la capienza omologata del
Martelli è stata, però, ridotta a 7.400 posti per evitare di
incombere nella legge Melandri, del 2007, sull'utilizzo dei tornelli
e sulle normative in vigore che impedivano l'accesso degli striscioni
e delle bandiere allo stadio, imponendo l'utilizzo dei biglietti
nominali.
Dati
Tecnici
- Distinti: 5.075 (2.158)
- Curva Te: 3.849 (2.552)
- Curva Cisa: 2.401 (250)
- Tribuna Laterale: 1.963 (1.636)
- Tribuna Scoperta: 792 (chiusa)
- Tribuna Centrale: 644
- Poltronissime: 130
- Disabili: 30
- Totale: 14.884 (7.400)
Caratteristiche
- Dimensione campo: metri 105 x 68
- Altezza s.l.m.: metri 64
- Campo per destinazione, distanza minima ostacoli fissi: metri 2,50
- Separazione interna: recinzione
- Tabellone elettronico: si
- Amplificazione sonora: si
- Campo preriscaldato: no
- Copertura: si (2767)
- Telone protezione campo: si
- Impianto TV circuito chiuso: si
- Parcheggio pubblico: si
- Parcheggio atleti: si
- Distanza max spettatori dal campo: metri 183
UN VELOCE RIPASSO DI STORIA...
Le
origini del calcio a Mantova risalgono al 1911, allorquando mosse i
primi passi una società sportiva che cominciava a dedicarsi ad uno
sport che, in Italia veniva praticato da poco più di un decennio.
Negli
anni ’20 la formazione lombarda partecipò ai suoi primi
campionati di serie A.
Era
un calcio pioneristico, con poche squadre, il Genoa,
la Juventus,
il Torino,
a farla da padrone.
Per
rivedere la compagine virgiliana ai massimi livelli, occorre
attendere la metà degli anni ’50, allorquando il dirigente Italo
Allodi e l’allenatore Edmondo Fabbri costruirono un vero e
proprio gioiello che, nel giro di poche stagioni, scala tutte le
categoria arrivando nel massimo campionato di calcio italiano.
Sono
stagioni esaltanti per i tifosi lombardi che possono vedere da
vicino le gesta di campioni dell’epoca del calibro di Sormani,
Alleman, Schnellinger e Dino Zoff.
Il
Mantova riesce a mantenere la serie A per diverse stagioni poi,
lentamente, arriva il tracollo: la B, la C e, nel 1983, arriva il
fallimento.
La
compagine lombarda riparte ma deve accontentarsi di anonime
stagioni nell’inferno della C2 e della C1.
Il
nuovo anno d’oro per il calcio mantovano è il 2004 quando, un
giovane presidente, Fabrizio Lori, prende in mano le redini del
sodalizio scudato e lo conduce nuovamente in serie B.
L’anno
successivo, al suo ritorno nel calcio che conta dopo diversi anni,
la formazione allenata da Mimmo Di Carlo sfiora addirittura la
clamorosa promozione in serie A, sfuggita per un soffio solo nel
finale di stagione dopo aver condotto a lungo la graduatoria.
Il
“Danilo
Martelli”
è lo stadio in cui il Mantova
disputa le sue gare casalinghe ed ha una capienza di 15.000
spettatori.
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