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domenica 10 febbraio 2008

Dall'archivio storico: "Torneo di Montepulciano 2006: le pagelle!"

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Secondo pezzo dall'archivio storico: le pagelle della squadra che ha dato lustro all'edizione 2006 del mitico Torneo di Montepulciano...
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LE PAGELLE DEGLI “ATLETI” (a cura di A. Daguanno) BOSCHIAN Luca: 7 Conferma la solita generosità in campo ed il suo umorismo “per intenditori” fuori dal campo. PERSONAGGIO.
BROSOLO Olivier: 10 Straordinerio in campo e fuori. Primo artefice delle due serate danzanti, contribuisce concretamente (insieme con gli altri 7 dello zoccolo duro) a rendere “nobile” l’intero soggiorno. Encomiabile il motto di umanità che lo spinge a prestare soccorso al compagno di stanza sul letto di morte, confortandolo con le parole più adatte nel momento giusto (“stai bene?”). MONUMENTALE. CASUCCI Angelo: 7,5 Prodigo in campo, morigerato fuori. Si conquista i gradi di capitano. Pesano sulla votazione l’avversione per il vino rosso (fiorentina con birra!) ed il formaggio (“detesto il formaggio!”), platealmente rivelate. Se non ci fosse, però, bisognerebbe inventarlo. UNICO. CASUCCI Paolo: 7 Buone potenzialità. Contribuisce con la sua presenza in campo allo storico record (4 Casucci in campo!). PROMETTENTE.
CASUCCI Pier Giovanni: 6,5 Poco impiegato, presenzia comunque nella finale di consolazione contribuendo allo storico record (4 Casucci in campo!). POSITIVO. CASUCCI Roberto: 7,5 Rappresentante storico della squadra degli avvocati, capostipite della genia dei Casuccidi, ha il grande merito di aderire all’iniziativa con l’intera famiglia. Offre un saggio delle sue grandi potenzialità alla cena di chiusura, contribuendo alla grande moria di bottiglie e narrando qualche gustoso aneddoto di stampo calcistico. EPICO. DA ROS Diego: 7 Si dedica, com’era prevedibile, alla moglie. La sua è una presenza discreta, fatta eccezione per il molesto fragore della sua auto neo-tagliandata che pare un mezzo cingolato. AFFIDABILE. DE COL Andrea: 8 Protagonista assoluto sul rettangolo di gioco. Dimostra una insospettata malizia (distrae il portiere avversario chiamandolo al momento del rigore!). Il voto è il risultato della media tra le prestazioni calcistiche (10) e quelle extra calcistiche (6). PERUZZI. DE ZAN Alberto: 7 Dedito alla famiglia, offre comunque il suo contributo. FIDATO. FANTUZZI Vincenzo: 8 Sul campo regala lampi di classe cristallina, come sempre... Fuori, si limita all’ordinaria amministrazione, complice anche una forma fisica non ottimale. La sua presenza è sempre e comunque significativa. SONTUOSO. GURNARI Fabrizio (“Pippo”): 10 Prestazioni maiuscole, dal primo al terzo tempo! Si inserisce nel gruppo al punto da rivelarsi una delle colonne portanti. Anche per lui, al pari degli altri compagni dello zoccolo duro, l’unico contatto con l’acqua si registra nelle docce post-partita. PILASTRO. IODICE Enrico: 9,5 Esordisce nel ruolo di saltimbanco con un “sacco” immediato ai danni del buon Angelo. Gli acciacchi fisici che lo limitano in campo (emblematici il patetico infortunio calciando il rigore e la rovinosa caduta inseguendo la sfera che piove dal cielo), svaniscono come per incanto al banco e... in pista! Coordinatore della spedizione insieme al grande “Gualco”. Anche nei momenti più drammatici non smarrisce il proprio senso di responsabilità (“se mi vedesse mia madre...”). ESPERTO. LUISA VISSAT Paolo: 6 Sacrifica il gruppo per gli agi e perde la fascia di capitano per volontà dello spogliatoio. Sopperisce a modo suo all’assenteismo dimostrato, proponendo in campo una presenza molto “attiva”, come da tradizione (litiga con un paio di compagni). SMARRITO. MONTICO Paolo: 9,5 Sempre a disposizione, sia per l’allenatore che per la bottiglia. Ha un merito che gli vale mezzo voto in più: nei tre giorni di apnea alcolica ininterrotta, è l’unico ad emergere per pochi istanti per prendere una boccata di... “gnocca”. ESEMPLARE. PAPAIS Fabio: 7 Unico attaccante della squadra, spremuto ad oltranza. Dimostra di credere fortemente nei propri mezzi, fino al punto da concepire l’idea di... lanciare se stesso! (rimbrottato dalla panchina per non aver stoppato la palla, replica con convinzione: “volevo lanciarmi!”). Anch’egli condivide il soggiorno con la moglie. EFFICACE. PERGOLA Eugenio: 9,5 E’ presente, sempre e comunque. Regala un pizzico di genuina scurrilità romanesca (su tutti il... “braccio di scimmia”, metafora che fotografa in modo efficace il prodotto copioso di una “seduta”!). Catechizza in campo il capitano degradato che lo invitava a... staccare (“stacca il cazzo!”) e lo richiama alla cruda realtà (“sei un coglione come tutti, non sei più il capitano!”). ONNIPRESENTE. RUMIEL Alberto: 10 Quello che un uomo può dare, sia in campo che fuori, lui l’ha dato... forse anche di più! Quando appare sull’orlo del baratro, risorge puntualmente. Furoreggiante sul rettangolo di gioco e mai domo sul banco dell’osteria (ha sangue di oste nelle vene e si vede!). Dinanzi a cotanta generosità, svanisce nel dimenticatoio l’errore dal dischetto che nega l’accesso alla finalissima: inezie... BIONICO. STELLA Marco: 9,5 L’immagine che rimane di lui, purtroppo, è quella legata al tragico epilogo della gita, che si traduce nell’epigrafe dedicatagli dagli amici che lo ricordano così: “A l’ha patiit come un cjan!!!”. Timbra tutte e tre le serate fino a completo esaurimento (anche di se stesso!). Si sacrifica per la causa ed arriva fin dove il fisico glielo consente, schiantato dai fumi dell’alcool. MARTIRE. TAURO Mario: 7 Dà “peso” al gruppo partecipando anch’egli con la famiglia al gran completo. CONCRETO. ZACCARDI Glauco (“Gualco”): 9 Padre spirituale della spedizione, tradito dalla sfortuna. Dispensa, insieme al collega, perle attinte dal repertorio “coatto” (in spogliatoio, nel pre-partita: “Mo’ ve scheggio la tazza!”). Si concede quello che la malasorte gli consente. Socio ad honorem dell’azienda vinicola Ercolani, insieme allo zoccolo duro che si è guadagnato i galloni sul campo (18 bottiglie in una sera!). GRANDE. All. POLLINI Antonio: 10 La squadra di calcio degli avvocati è lui. Impeccabile anche dal punto di vista organizzativo (tre partite, tre mute!!!). CAPOFAMIGLIA. All. 2° SARCINELLI Enrico: 10 Si cala nel ruolo di allenatore-psicologo con estrema naturalità, contribuendo a cementare il gruppo ed indicando in prima persona ai suoi giocatori la strada da seguire. Dietro il suo pacato aplomb britannico, si cela un bevitore professionista di caratura mondiale. Elargisce nella giusta misura le perle di saggezza ereditate da nonna Gina. IRRIDUCIBILE. VOTO COMPLESSIVO ALLA SQUADRA: 10 e lode con bacio accademico! Vincitrice morale della competizione, interpreta nel modo più autentico il vero spirito (alcolico) del Torneo, sintetizzato nel titolo: “IL CALCIO E’ NOBILE!”
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