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sabato 13 dicembre 2008

Maltempo: fermi tutti i campionati, giocano solo gli Avvocati PN... per "Gualco"!

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PORDENONE - Quando si dice che l'amore muove ogni cosa... Questa storia che mi accingo a raccontare è, nella grandezza della sua semplicità, profondamente commovente (De Amicis a confronto fa la figura dell'essere abietto e senza "cuore"). Il "Gualco" (nome fittizio) cresce nell'entroterra romano, nel quartiere del Testaccio, manifestando sin dalla più tenera età una smisurata passione per il calcio e per una delle due squadre della capitale, quella vera (continuiamo volutamente a non dare riferimenti di alcun genere, per mantenere il racconto nella scia dell'assoluto, slegato dalla banale realtà di tutti i giorni). Il frugolo cresce (a suon di pajate e code alla vaccinara... porzione abbondante... "Beh, se 'ste patate nun le magna propio nessuno... Ahò, a oste, che me devo strozzà?!? Pure 'na bottigliata de vino de li castelli... Ahò, che er desserte nun ce l'avete? O sostituimo co' 'n'abbacchietto và... De che?!? E vabbeh, famose pure 'sti du spaghi... Ahò, che lo volemo lascià mezzo vivo e mezzo morto 'sto caffè?!? E porteme l'ammazza caffè che 'o giustiziamo và...". Ehm, scusate la piccola digressione...), al pari della sua innata passione, assimila nella maturazione i veri valori dello sport e si fa paladino di quei principi che costituiscono l'essenza di ogni sana competizione agonistica: la lealtà ed il rispetto del rivale. Diventa adulto e, come spesso accade, i fatti della vita lo sradicano dalla sua terra natia per catapultarlo nel profondo nord (dove si parla il friulano...). Lì si ambienta in fretta grazie anche all'inserimento, con un ruolo che ormai negli anni ha fatto suo (fantasista), in una squadretta locale. Lì vive la profonda esperienza che gli vale l'appellativo di "Mosè del balon" ("salvato dal calcio"). Poi il ritorno, tra le lacrime "clauzettane", nella capitale ("L'acqua acetosa" e poi, addirittura, il "Maestrelli") ed il cuore, proprio "quel" cuore forte salvato dal calcio, che rimane con la squadra. Infine le occasioni, preziosissime, per ritrovarsi con i compagni sul rettangolo verde e/o imbandito, con il rischio talvolta di "Ronaldizzarsi" o di lasciare ad altri il privilegio del volo... E veniamo infine ai giorni nostri. Il maltempo che imperversa senza tregua su tutta la regione: le massime autorità del calcio si riuniscono e decidono di sospendere tutti i campionati! Anche la gara che il "Gualco" è venuto a disputare, oggi, percorrendo a piedi (con gli scomodi scarpini bullonati) centinaia di chilometri. Qualcosa si muove: l'"Uomo-che-tutto-può" intercede presso le alte sfere e, come per magia, giunge l'atteso annuncio: la disfida calcistica avrà luogo! I riflettori dunque saranno puntati lì, a Sedrano, dalle 14:30 in poi, dove si terrà la sola ed unica partita di calcio in regione (tra Amatori e dilettanti!) per rendere omaggio al... "Gualco"! In conclusione (depongo il fazzoletto, ormai zuppo...), la domanda che certamente sorge spontanea a ciascuno di noi: che senso ha non vincere la partita in una giornata come questa??? Ai posteri l'ardua sentenza...
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