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lunedì 14 ottobre 2013

TROFEO "LE RADICI DEL VINO" - Ramarri vincenti nel "derby del vino"



VACILE (PN) - Ecco un altro piacevolissimo appuntamento (mattutino!) fisso che trova posto oramai da quattro anni nel calendario dei ramarri togati, proprio a ridosso della vendemmia: la sfida tra Sommeliers ed Enologi del Friuli Venezia Giulia per l'assegnazione del trofeo "Le radici del vino". «Che c'entrano i legali?», potrebbe inopportunamente domandarsi qualche disinformato. 
Prima di tutto gli avvocati-calciatori, nella loro veste conclamata di "enofili", non sono affatto estranei alla "materia" in oggetto ed in secondo luogo i togati per l'occasione sono capitanati da uno dei veterani della squadra, l'avv. Andrea Bellotto, Sommelier di terzo livello. L'iniziativa, che nelle scorse edizioni aveva trovato sede a San Giorgio della Richinvelda, da quest'anno é divenuta itinerante, con lo scopo dichiarato di valorizzare il nostro territorio e le sue ricchezze. La sfida calcistica si é tenuta presso il campo sportivo di Vacile ed ha visto il netto successo della compagine mista Avvocati/Sommeliers per 2-0. Dopo le foto di rito ed il saluto tra le squadre, con gli enologi che consegnano la “materia prima” nelle mani di ciascun avversario (una bottiglia a cranio!), si dà il via al "derby del vino". L'emergenza inattesa tra i pali, consente di apprezzare nel primo tempo tra i ramarri un inedito Ivan Cesaratto nelle vesti di portiere (salvo poi, a gara in corso, tramutarsi con un colpo di bacchetta in arcigno marcatore). Il risultato si sblocca intorno al 10' con un goffissimo autogollonzo di un difensore enologo che, nel dubbio, sbuccia una palla vagante ad un passo dalla riga di porta spedendola nel sacco. A pochi minuti dall'intervallo, i sospetti sulla sparizione della bottiglia di Cabernet consegnata a Zanardo diventano certezza. L'Anguillone naoniano s'invola solitario verso la porta degli enologi, con tutte le opzioni del mondo a disposizione: «Faccio un pallonetto?», «Avanzo e scarto il portiere?», «Bevo qualcosa, mi rilasso e poi decido con calma?», «Prima di agire ne parlo coi miei compagni?», «Torno piú tardi?», ecc.; purtroppo però, forse anche condizionato dal peso ingombrante della maglia n° 10, il nostro beneamato caracolla e colpisce malamente col manico della scopa, spedendo la sfera in direzione Gaio-Baseglia con una traiettoria terra-aria. Nella ripresa giunge il raddoppio con un rigore concesso per un banale fallo di mano su una palla innocua e trasformato con freddezza da un "Pinciagrilli" Capuzzo in costante crescita.
Prima della chiusura delle ostilità, c'é modo di assistere al miglior gesto tecnico della gara con il giovane Tomé che si incunea in area e con un guizzo alla Garrincha si destreggia fra tre avversari, concludendo poi a lato sul più bello. Va così in archivio una sfida che, se da un lato ha espresso sul campo un tasso tecnico piuttosto modesto, dall'altro ha messo in mostra la potenzialità di un tasso alcolemico di straordinario spessore. Dopo la doccia e gli onori dovuti al chiosco di casa, si é passati alle premiazioni ed allo scambio di presenti tra Sommeliers ed Enologi. Infine il trasferimento a due passi nell'area festeggiamenti di Baseglia (ove peraltro è stato rinvenuto il pallone scagliato da Zanardo in mattinata) per il pranzo collettivo offerto dagli Enologi e curato con maestria dalla Pro Loco dei due Campanili di Gaio e Baseglia, con un pimpante “Anguillon” ancora protagonista. Insomma, una bella giornata, resa ancor più gradevole da un tiepido sole autunnale, trascorsa in buona compagnia all'insegna di un binomio che è garanzia certa di successo: il calcio e la buona tavola! Arrivederci alla prossima vendemmia...
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