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sabato 13 settembre 2014

TORNEO CERVIA - Il diario di bordo: venerdí 12

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MILANO MARITTIMA - La spedizione in terra di romagna è partita!
Ritrovo fissato per le ore 13:45 al parcheggio della piscina di Pordenone. Dopo le defezioni dell'ultima ora (Fasan), il gruppo si è assottigliato riducendosi a 19 unità, Pollini incluso; tra questi, Boschian, Gullo e Montico presenziano in veste di turisti causa acciacchi vari. I mezzi a disposizione per affrontare la trasferta sono un pulmino da nove posti (targato Fasan!), due auto "ordinarie" (Pergola e Pollini) e il "Diabolico Coupè" di casa Brosolo con a bordo il duo spilimberghese Brosolo-Gurnari. Si parte con un cielo plumbeo in evoluzione, con l'immancabile ritardo accademico che stavolta trova ragione nell'ultimo arrivato Zanardo. Il viaggio scorre via liscio e alle 18:00 i ramarri sono già a destinazione presso l'Hotel Adria di Milano Marittima.
Dopo le composizioni delle camere e le operazioni di check-in (sempre scoppiettanti), si procede con il rito dell'aperitivo, consumato in centro città ed offerto con grande signorilità dal ritardatario del primo pomeriggio.
Al rientro, per la gioia dei milanisti del gruppo, un incontro a sorpresa di “straordinerio” prestigio: Arrigo Sacchi, il profeta di Fusignano che insegnò il calcio al mondo intero sul finire degli anni ottanta. Saluti, battute (Gullo: «Domani abbiamo un torneo... e siamo senza allenatore...», Arrigo replica: «Guardate che io costo parecchio...»), qualche risata e la foto di rito.
Poi la cena in albergo, allietata dalla presenza dello storico inviato romagnolo di 90° minuto (Roberto Scardova, per gli intenditori: altra foto di rito!), nonchè dall'inaspettata incursione dell'indigeno Attanasio, dopo di che si esce per un drink veloce.
Frattanto giunge da Roma anche il contingente di artiglieria pesante nella persona di “Gualco Zaccardi”, membro permanente della banda neroverde. La serata, dopo un inizio stentato che lasciava ben sperare in vista dell'impegno sportivo del mattino seguente, decolla improvvisamente.
Il cuore pulsante di una Milano Marittima sempre viva, per quanto a fine stagione, si spalanca ed accoglie ospitalmente i pellegrini naoniani a suon di mojitos. Finisce come era prevedibile, per la gioia dei venditori ambulanti resi felici da un magnanimo Boschian e dei gestori dei locali notturni della zona.
L'ultimo sussulto si registra a notte fonda, quando allo zelante portiere di notte dell'Albergo sembravano non tornare (per eccesso!) i conti degli occupanti delle camere pordenonesi... Infine, gli ultimissimi si trascinano dietro le porte dell'Hotel alle 5:59...
Et voilà, la prima serata in riviera romagnola è servita...

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