PORDENONE – Dopo una settimana di riflessione, torniamo a sorridere con la nostra rubrica... Il protagonista è il nostro portierone Andrea "Peruzzi" De Col. I (molto) meno giovani ricorderanno senz'altro il mitico portiere spagnolo degli anni '30 Ricardo Zamora (soprannominato El Divino): si sussurrava che avesse stretto un patto con il diavolo o che ipnotizzasse gli avversari con lo sguardo. Ebbene, il suo erede milita nella nostra gloriosa squadra: anche "DE KOAL", infatti, con il bagliore intenso che promana dai suoi occhi magnetici (la foto è emblematica), è in grado di ammaliare gli attaccanti avversari. In campo, dunque, non cercate sul suo volto "gli occhi di tigre", perché l'arma segreta del "cinghialone naonese" sono i suoi ormai leggendari... "occhi di koala"!
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2 commenti:
Gli occhi del Koala sono subdoli, non te ne accorgi ma ti hanno già stregato, l'attaccante viene smontato nella sua aggressività senza saperlo, diventa una mammola al solo guardare quegli occhi magnetici che lo inteneriscono e quindi finisce per sbagliare il tiro ed anzi a consegnare con un sorriso la palla al Nostro.
Il problema è che anche i difensori rischiano alle volte di rimanere incautamente ammorbiditi dallo sguardo del Koala, e ciò spiega alcune (rare) sviste della rocciosa ed agguerrita difesa dei ramarri.
Peggio poi è quanto il Nostro si porta in campo uno specchio che appende ad un palo, poiché alle volte si autointenerisce (così si spiegano le rarissime papere, quei sonni che vengono sottolineati dal gentile grido di Toni "ANDREAAAAAAAAAAA!!!!! CAZZO!!!!!! MA NON SO, IO!!!!...").
rileggo e mi accorgo di un paio di refusi nel mio commento precedente: "per consegnare" e "quando il Nostro", anche se ormai il frutto della mia ignoranzità o ignorantezza è visibile...
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