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martedì 17 aprile 2012

CAMPIONATO AMATORI - Caporetto (di Matteo Cornacchia)

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Il Tabellino
G.S. HAIDUCII PN – AVVOCATI PN 7-2 (3-1)
Formazione: Cornacchia, Toffoli (Costanza), Contento, Luisa Vissat [C], Lombardini (Zanardo), Gurnari, Sarcinelli, Stella, De Gottardo, Celano (Simonato), Tirelli. A disposizione: Brovedani.
Marcatori: Sarcinelli, Tirelli.
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CAPORETTO (SLO) - E’ una sera fresca e tranquilla. Il cielo, plumbeo fino al tardo pomeriggio, inizia ad aprirsi e regala qualche squarcio di tramonto, prima dell’incombere dell’oscurità. Nulla fa presagire al peggio: c’è calma, c’è tranquillità, c’è pace. Anche il paesaggio si presenta splendido agli occhi delle truppe avvocate, che godono rilassate della piacevolezza della serata e di un manto erboso davvero bello: soffice, umido, verdissimo. La grande spianata, delimitata da curiose linee bianche in calce e gesso, è meravigliosa, mozza il fiato. Nessuno, nemmeno i Generali Pollini e Celano, immaginano che quell’ampia distesa sarà, di lì a poco, il teatro di una disfatta. Alle prime avvisaglie di manovre nemiche all’orizzonte, il colonnello Grigoletti assume il comando delle operazioni e dispone le proprie truppe in allerta, occupando zone strategiche del prato verde e affidando a suoi luogotenenti di fiducia l’organizzazione della difesa sul campo. C’è ancora silenzio. Una brezza fresca soffia sulla spianata. Poi un fischio. Assordante. Nemmeno il tempo di rendersi conto del segnale, e le truppe rumene si riversano in massa fra le maglie della prima linea di difesa, dove operano gli uomini del luogotenente Luisa Vissat. Nel giro di pochissimi minuti, forse venti, giungono in trincea diverse munizioni romene: colpi di mitraglia, pali, bombe a mano, rimpalli, colpi di baionetta, raffiche di proiettili, fendenti. Un soldato avvocato, solitario e disperato, prova a contenere i danni dell’offensiva tentando di ergere un muro con sacchi di sabbia davanti alla sua postazione di porta. Il tenente Cornacchia – questo il nome dell’impavido ufficiale – sembra riuscire nell’impresa, ma d’improvviso viene trafitto da un colpo di arma da fuoco sparato da distanza ravvicinata che lo supera e fa esplodere la rete alla sue spalle. Frattanto, il sergente Lombardini, durante un corpo a corpo d’altri tempi, viene gravemente ferito e abbandona anzitempo la tenzone. Con un’azione sconsiderata l’avamposto spilimberghese comandato dai caporalmaggiori Gurnari e Sarcinelli tenta di incunearsi fra le truppe nemiche e giunge con un ordigno fino ai confini della trincea rumena. Sarcinelli, piazzato l’ordigno al limite dell’area, innesca l’artificio e lo scaraventa in territorio straniero, provocando danni alla rete nemica (1 a 1). Dalle colline, il Generale Pollini, dall’alto della sua posizione ma soprattutto della sua esperienza, assiste alla scena e si produce in un “NOOOOOO” che fa da presagio al disastro. I rumeni, trafitti nell’orgoglio, intensificano le operazioni e molto prima del previsto scatenano l’inferno con la contraerea. Su un rapido rovesciamento di fronte si consuma anche il dramma del caporal Contento, che in preda alla disperazione si abbandona a un atto di ammutinamento e colpisce a freddo il suo compagno Cornacchia fra lo stupore dei commilitoni. Lo sgomento è ancora tanto quando un altro incursore rumeno si infila nella parte sinistra della trincea avvocata e fa diverse vittime prima di sfondare per la terza volta la barricata. Durante il breve periodo di armistizio i Generali e il colonnello Grigoletti provano a rinfrancare i superstiti: il caporal Contento, ancora sotto choc per l’accaduto, viene confortato e prova a fornire qualche timida spiegazione, che tuttavia non varrà a sottrarlo dalla corte marziale in caso di rientro in patria. La raccomandazione è ormai una sola: tenere, tenere e ancora tenere. Il sottotenente Toffoli la prende alla lettera e decide di tenere, tenere e ancora tenere… la palla in zone assai pericolose. Le spie rumene se ne avvedono e intercettata la sfera scaraventano sull’ormai tramortito tenente Cornacchia un’altra raffica di colpi. Artiglieria pesante, artiglieria leggera, contraerea, incursioni all’arma bianca: il comandante Rumeno Vedisfu fa affidamento a tutto il campionario a sua disposizione, senza alcuna pietà. Nell’ormai sguarnito campo base avvocato piove di tutto: piccioni, braccia, tortore, pali, cornacchie, traverse, arti umani… tutto quello che è a tiro viene tirato giù. Quando è ormai troppo tardi il Colonnello Grigoletti e il Generale Celano provano a inviare rinforzi, fatti giungere anche da molto lontano (nella fattispecie la compagnia del tenente Simonato). Il sergente Tirelli tenta con una disperata azione personale e suicida di sottrarsi al bruto destino, ma è solo un gesto effimero. La carneficina è ormai compiuta e alla fine si conteranno sul campo molte vittime e ben sette – dicasi sette – enormi squarci sul gonfalone nero-verde. La Caporetto naoniana si è consumata in una fresca serata di aprile. Il cielo, plumbeo fino al tardo pomeriggio, aveva appena iniziato ad aprirsi e a regalare qualche squarcio di tramonto, prima dell’incombere dell’oscurità. E che oscurità…
In ricordo ai caduti:
Cornacchia, Toffoli, Costanza, Contento, Luisa Vissat, Lombardini, Zanardo, Gurnari, Sarcinelli, Stella, De Gottardo, Celano, Simonato, Tirelli, Brovedani.
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15 commenti:

ugè ha detto...

Prima ancora che esca l'articolo scrivo il mio "minchiamente"!

Caporetto e capo rotto (e mi fermo...) ma risorgeremo e torneremo più belli e grandi che prìa!!!!

Anonimo ha detto...

Bellissimo!
Emo
P.S. Questo articolo geniale compensa abbondantemente il rovescio sul campo

ugè ha detto...

Anche dopo la lettura del pezzo (d'artiglieria) del Volatile confermo il precedente commento (meravigliosi l'articolo ed il fotomontaggio...)

Cornix ha detto...

Nella cronaca ho dimenticato il maggiore Brovedani!!! Era a disposizione, in panchina, e non è entrato. Chiedo a Mr. Blogger di integrare formazione e omaggio ai caduti.

brovedinho ha detto...

E Bravo il nostro tenente... ma la genialità del brillante vice-blogger (co-blogger mi suonava male!) è arrivata a delineare anche un collegamento storico in vista della prossima battaglia con Vittorio Veneto!?!

brovedinho ha detto...

Giuro che ero infortunato.. non vorrei mai che dopo il processo sommario per alto tradimento al caporal Contento si aprisse il mio per diserzione!

brovedinho ha detto...

..A proposito ci sono notizie degli altri disertori!?

Anonimo ha detto...

se ci fosse un premio per il miglior blog non avreste rivali!
The Anguillon

Anonimo ha detto...

Mitico Cornix, un grande in porta e anche fuori ... dalla porta.
Paolo The Kap

Mister ha detto...

Ringrazio ancora Andrea Bellotto di avermi coinvolto in questa battaglia....Geniali

Luca Sutera Sardo ha detto...

Ciao ragazzi, noi dell'acar siamo riusciti a perdere solo 3-0 sul campo di questi marziani...squadra assolutamente di altro livello, credo che potrebbero benissimo giocare in 1 o 2 categoria....

ma sbaglio o il livello del nostro girone si è alzato notevolmente?

enrico iodice ha detto...

Gran pezzo amici...
Il buon Cornix non è vice-blogger, nè co-blogger, ma ... "Redattore Capo ad honorem", munito di carta bianca!!!
Forse in pochi ricordano che il volatile è colui che mi ha "iniziato", il mio "Master Blogger"...

P.S. (Caro amico Luca dell'Acar, benvenuto sul Blog! 3-0 è un risultato invidiabile: noi in due gare ne abbiamo raccolti 11!!!)

Stefan Langer ha detto...

Sono una spia austriaca (infatti sono un doppio agente, per fortuna nessuno lo sa).

Ho subito inoltrato il resoconto del Maggiore Cornacchia all' Imperiale e Reale Ministero della Guerra dell'Impero d'Austria-Ungheria.

Gli specialisti di strategia del ministero mi dicono che il glorioso "Battiglione Forense Friuli Occidentale Garibaldi e Pollini" si sta logorando perché impegnato in troppe battaglie contemporaneamente.

Per la imminente battaglia di Vienna vi avviso che l´esercito austriaca intende l´uso di armi biologiche e chimiche come birra, vino e schnaps. Non ci interessa il Protocollo di Ginevra che vieta l´uso delle stesse. Abbiamo intenzione di attaccare in primo luogo soldati giovani e meno esperti per indebolire la loro forza combattiva.

Firmato:
Gen. Langer

Anonimo ha detto...

Grande cornix!!! Comunque specifico che il disertore soldato semplice vicenz8 era praticamente arrivato al fronte con il suo moschetto bullonato, quando veniva allertato che la truppa di casa era stata colpita da arma chimica segreta (si pensa ad un virus gastrico) E veniva urgentemente richiamato nelle retrovie, fin quasi al Piave...

ugè ha detto...

Tranquilli ragazzi, per sabato contro i cappellani ci saranno due novità:
1. il rientro (almeno part - time) del più forte difensore e, onestamente, giocatore della storia dei ramarri: THIAGO UGE !!!!!

2. l'arma chimico - nucleare globale totale: GUALCUS !!!!!