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martedì 14 settembre 2010

TORNEO RICCIONE - Il diario di bordo: 2) sabato 11

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SABATO 11 SETTEMBRE
. RICCIONE - Risveglio inusuale in assenza dei consueti mal di testa e/o acidità di stomaco e, dopo aver reso onore al buffet regale allestito per la colazione, ci presentiamo puntuali - nonostante l'ostruzionismo del satellitare di Bellotto - al campo di gioco in erba sintetica presso l'antistadio di Riccione. Nell'azzurrissimo cielo estivo di Romagna splende un magnifico sole, ma sul terreno di gioco aleggiano delle fantozziane nuvole... di moscerini, che non daranno un attimo di tregua ai prestanti atleti. Quella di oggi è una giornata davvero molto speciale per la compagine neroverde che si appresta a vivere un evento che non esitiamo a definire di portata storica. Dopo l'ultra trentennale gestione "monodirigenziale", una nuova figura carismatica si affianca nel quadro dirigenziale societario a quella del monolite indiscusso Toni Pollini. I naoniani togati celebrano infatti quest'oggi il battesimo del nuovo dirigente accompagnatore ufficiale, con mansioni ausiliarie, Generale Francesco "Ciccio" Celano! Un giusto riconoscimento a colui che nelle recenti passate stagioni, dimostrando uno straordinario attaccamento alla squadra, ha speso larga parte del proprio tempo sulle strade del nord Italia, affrontando sui cingoli lunghe trasferte e coprendo memorabili distanze. Dopo il rito solenne dell'investitura, culminato nella nomina a custode della borsa valori e nella consegna dei palloni da gara, l'attenzione torna sulla kermesse calcistica. I ramarri, assai rimaneggiati, fanno conto sui "Cavagna Boys", gli amici/colleghi riminesi che si mettono generosamente a disposizione con ben cinque effettivi. Purtroppo il responso del campo, sul quale non ci soffermeremo oltre, non sarà dei migliori: due sconfitte nette, 0-2 contro Livorno (palo di Del Bianco sull'1-0) e 1-4 contro Roma, con punto dell'onore firmato dall'amico riminese Gencarelli e leggera distorsione al ginocchio per il Kaptàno. Il momento topico dell'intera mattinata calcistica si registra nel corso della gara contro Roma quando il vellutato collo piede destro dell'intramontabile Ragogna addomestica elegantemente un campanile che spiove dall'alto: ostilità interrotte per qualche secondo e applausi a scena aperta. La giusta punizione per l'indegna performance sul rettangolo verde giunge con l'orario fissato per la finale per il 5°/6° posto contro i colleghi di Padova: in campo domattina alle 9:30! I due dirigenti che hanno assistito alla disfatta da bordo campo non infieriscono negli spogliatoi: doccia e rientro mesto verso l'albergo... Il morale dei ramarri comincia a fare capolino da sotto i tacchi grazie all'ausilio di un birrone gelato consumato al bar della spiaggia come aperitivo; l'escalation prosegue poi a tavola a suon di Trebbiano, fino a raggiungere in seguito l'apice nell'intenso pomeriggio trascorso in riva al mare. Si torna (?) bambini sguazzando fra i cavalloni che imperversano e misurandosi in un'interminabile sfida a beach volley, per chiudere infine con un ulteriore bagno ristoratore serale. Il sapiente ed equilibrato Ragogna sentenzierà: «E' stato per me il giorno più divertente di tutto l'anno! E adesso ricomincio anche ad allenarmi...». Frattanto il diabolico Bellottik, con un bieco sotterfugio tenta di irretire il buon Brovedinho, che sta presenziando diligentemente al congresso di partito nella non proprio limitrofa Chianciano: «Siamo in finale, non puoi mancare!». Il prode clauzettano, fugata la più che legittima perplessità iniziale («Finale quinto-sesto?») grazie alla impensabile perseverante mendacia dell'amico fraterno, risponde all'appello: «Per cena son lì, prenota una camera!». La serata prosegue con il trasferimento dell'intera comitiva presso l'Hotel Mediterraneo dove si tiene la cena di gran gala. Degno di menzione il menù a base di pesce accompagnato dall'immancabile Trebbiano (oramai una presenza amica), che poco per volta contribuisce a riscaldare il clima nella sala. La miccia si accende però intorno alle 22:00 quando si scatena un furibondo Karaoke che coinvolge tutti i componenti di tutte le squadre (ndr: nel frattempo il Brovedinho si è aggregato alla comitiva!). Qui i ramarri calano il jolly, grazie al talent scout Enzo Del Bianco che catapulta sul palco le sue protette: parliamo delle "Pradolin Sisters", Ilenia & Eleonora, note in tutta la vallata tramontina con l'appellativo di "I usignòi di Vil di Mieç" (trad: "Gli usignoli di Tramonti di Mezzo"), che vanno subito a scomodare niente popò di meno che la grande Mina. Risultato: un autentico tripudio, con ovazione ed applausi scroscianti a non finire che si levano dalla folta platea. Una vittoria schiacciante e senza appello, ottenuta nonostante il tentativo di sabotaggio del temerario Canzian (attesa la querela da Ivan Fossati), che riabilita per intero l'onore pordenonese preso a calci in mattinata. Dopo la chiusura, durante la passeggiata per le vie del centro, l'inopinato incontro con i colleghi padovani fa crollare il castello di carte allestito da Bellottik ai danni di Brovedinho (oramai psicologicamente preparato per la finalissima): i due sono ancora amici, anche se dal "Tu" sono passati al meno confidenziale "Lei"... Per completare infine degnamente la trionfale giornata, una delegazione dei ramarri si imbarca sul pullman stipato di esuberanti adolescenti che conduce alla Baia Imperiale: canti, balli e... birra fino alle 4:00 e poi tutti a letto per il meritato riposo (?)...
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5 commenti:

ILE ha detto...

COMPLIMENTI , RACCONTI BENISSIMO E LEGGENDO MI VIENE ANCORA DA RIDERE, ,BRAVO!!!!
COMUNQUE ANCORA GRAZIE A TUTTI VOI PER LO SPLENDIDO WEEK E TUTTO IL DIVERTIMENTO !!! ....

enrico iodice ha detto...

Grandissima!!!
Una delle due ugole d'oro presenti sul Blog! Siamo onorati...
Grazie mille a voi ragazze!!!

canzi ha detto...

Giuro che un tempo cantavo decentemente... sarà l'età (o il trebbiano?).
Prometto che la prossima volta mi alleno (solfeggio, respirazione, ecc.).

ugè ha detto...

Cavolo!!!!

Commenti da due delle tre ugole d'oro di Riccione!!!...

Miiiiii......

Il blog si allarga sempre di più.

Benvenuti entrambi!

Eleonora ha detto...

...adesso...ugole d'oro, non esageriamo secondo me il migliore è stato Canzian che ha avuto il coraggio di salire sul palco!!!!comunque volevo solo far notare che se qualcuno ci raggiunge in vallata e chiede degli "usignoli di vil di miec" trova un bel gruppo di donzelle in cui la più giovane ha 70 anni...;)