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giovedì 6 dicembre 2012

NUOVA RUBRICA - Una penna illustre al servizio del Blog: "Punto e a capo" di Alvise Beccaccioni!


Cari amici e lettori del blog, questa settimana si è verificato un evento "storico" per il nostro periodico on-line. Sono infatti stato contattato da un giornalista sportivo in carne e ossa che mi ha proposto di collaborare. Ci segue da tempo e vorrebbe darci una mano. In effetti una testata che si rispetti, poco importa se stampata oppure on line, ha bisogno di un editoriale e di un editorialista e ormai il nostro blog ha un numero di contatti talmente elevato che lo rendono un medium di opinione letto dappertutto, in Italia e all'estero. Ho pertanto pensato di accettare la collaborazione con Alvise Beccaccioni, che ringrazio sin d'ora per la disponibilità e l'attenzione che ci ha dedicato. Ovviamente, come accade per le più prestigiose firme dei quotidiani nazionali, al nostro Alvise sarà concessa piena autonomia di opinione e sono certo che, come tutti gli editorialisti, non mancheranno, critiche graffianti, punti di vista contro corrente e letture scomode. Buon lavoro Alvise e grazie ancora!

Prima di assaporare il primo contributo di quella che auspichiamo possa divenire una lunga serie, vi illustriamo brevemente il ricco curriculum del nostro prestigioso nuovo collaboratore, così da consentirvi di apprezzare appieno la caratura del giornalista e la reale dimensione dello sfaccettato “Universo Beccaccioni”.
Nato in provincia di Torino nel 1952, ha iniziato la propria carriera come cronista sportivo di un periodico locale (“La Gazzetta di Moncalieri”), per il quale seguiva le partite di calcio dilettantistico. Trasferitosi a Milano, ha lavorato per "Il Naviglio Sportivo" e "Brianza in gol", prima di approdare alla redazione sportiva di Tele Abbiategrasso, curando in particolare la rubrica "Ti mando in tribuna". Per un breve periodo è stato addetto stampa del Poggibonsi, per poi tornare all'antica passione della carta stampata seguendo il Giro d'Italia per la rivista "In Sella". Oggi lavora come commentatore freelance e segue con passione il fenomeno del calcio amatoriale sul web. Ha scritto un libro su Arrigo Sacchi intitolato "Se non c'era Gullit...", edito da Bistazzoni&Gesualdi.
E dopo le presentazioni, si decolla! Buona lettura cari amici!

Dunque l’ultima vocazione di Toni Pollini sembra essere quella dell’osservatore: il Presidentissimo, accompagnato dai suoi fidi consiglieri Lillo e Conte (più fidi che consiglieri…) se ne va in giro per i campi della provincia, per altro al freddo e al gelo, a studiare i prossimi avversari dei ramarri.
I più attenti lettori del blog avranno però compreso che dietro a questo insolito comportamento interessato si cela in realtà un subdolo tentativo di depistaggio. La realtà è che a Pollini del campionato “amatori” non gliene frega niente e man mano che passano le giornate quel primato in classifica è sempre più indigesto dalle parti di via Nazario Sauro.
Che il campionato “Amici del Calcio” sia un impegno di secondo piano è cosa nota. La società, in tal senso, si è espressa in tempi non sospetti ed il vero agognato obiettivo è la conquista dell’Avvocup, trofeo a lungo rincorso e ancora mai raggiunto. Tuttavia non era mai capitato che i ramarri andassero così bene in campionato e già l’anno scorso, quando qualcuno ventilava ambizioni di promozione, le cose finirono come sappiamo…
La verità è che Pollini è letteralmente terrorizzato da un’eventuale vittoria del campionato e dal conseguente salto di categoria. E a ben vedere, dal suo punto di vista, non gli si può dar torto. Proviamo a fare due conti, allora.
1. Il salto in prima divisione farebbe scattare automaticamente la richiesta di un “premio” da parte della folta rosa nero-verde. Questa è gente che beve senza ritegno, e questo Pollini lo sa bene…
2. La prima divisione aprirebbe un nuovo contenzioso con i procuratori per gli ingaggi: i 7 euri che attualmente ogni giocatore versa per “comprarsi” il suo scampolo di gloria pedatoria potrebbero essere messi in discussione e qualcuno potrebbe addirittura chiedere il pareggio di bilancio. Sarebbe una catastrofe per le casse del club.
3. Per militare dignitosamente in prima divisione bisognerebbe rinforzare la rosa con giocatori di spessore. Il problema, oltre che di costi, è di sostanza: trovare sul mercato gente con uno spessore maggiore di Sarcinelli e Gurnari non è tanto facile…
4. Il salto di categoria imporrebbe l’ammodernamento del Sedrano Stadium: con le probabili sconfitte cui si andrebbe incontro (vedere in quali posizioni annaspa ora il Tecnocad) ci sarebbe la necessità di un chiosco molto più ampio e molto più fornito di generi di conforto e antidepressivi con la schiuma.
5. Questione sponsor: un campionato di prima divisione richiederebbe una sponsorizzazione importante, ma quale ditta con una ragione sociale legale accetterebbe di associare il proprio nome agli “Avvocati Pordenone”? L’ipotesi attualmente sul tavolo di Pollini, ovvero “Edil Riina”, pare possa non essere accolta favorevolmente dalla federazione. L’unica società in ordine ad essersi fatta avanti è il bar "Il Gatto e la Volpe” ma quel nome sulle maglie degli avvocati potrebbe destare qualche perplessità nell’Ordine. Scartate anche le opzioni “Ryanair” e “Viaggi Mazzariol” per antichi dissapori, ci si dovrebbe accontentare del più rassicurante “Pilacorte” di Spilimbergo che tuttavia, come è noto, paga solo in pinte.
Insomma, nelle prossime settimane è lecito attendersi qualche tentativo di sabotaggio da parte del Presidente, un po’ come avvenne fra Borlotti e Canà ne “L’allenatore nel pallone”. Grigoletti non dorme certo sonni tranquilli e, a conti fatti, l’affaire Celano potrebbe essere solo l’inizio di un complotto…
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6 commenti:

Michele ha detto...

meco regá..... Qui ci sono i presupposti giusti per fare il disastro quest anno.... Haha trovato un nuovo pagellista un pelo più autorevole di me...hahah

Benvenuto " esimio collega" ...

Grande enri.

Voglio tornare a prendere a calci quel minkione di un pallone.......

ugè ha detto...

Alvise Beccaccioni... Oronzo Canà... Caro Mr. Blogger, mi hai preso per un co....

Il Gobbo ha detto...

Un benvenuto all'esimio "Becc"....da non confondere col Beccalossi naturalmente!!
...vista la provenienza...che sia di fede granata?...adesso capiterebbe proprio come il cacio sui maccheroni!!!
Complimenti caro Mr. Blogger....ineguagliabile come sempre!
Per quanto concerne il punto 3...necessità di giocatori di spessore...caro Ugè.....o mi ci metto d'impegno e recupero i miei 80 kg......o più facilmente potremmo "scritturare" il buon Mario T......ah ah ah....ma quanto sono "bastardo dentro.com" !!!

enrico iodice ha detto...

Ringrazio di cuore per i complimenti, ma vi garantisco che io non ho nulla a che vedere con l'esimio Beccaccioni...

Ugè ha detto...

Sappiamo che il professore in questione è un sedicente volatile...

Cornix ha detto...

Caro Gegè,
io stavolta non c'entro proprio.