«QUI SPILIMBERGO»: venerdì sera e... venerdì notte!
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VACILE (PN) - Rieccoci dunque al chiosco, nella stupenda cornice di Vacile, con il sole che splende, il profumo dell'erba tagliata di fresco, mille graditi ospiti e... tanta tanta birra! La compagine naoniana si ricompatta con il rientro da Barbeano del quartetto delle meraviglie Sarcinelli-Gurnari-Fantuzzi-Rumiel: il primo ha fatto circa tre minuti di riscaldamento con la casacca udinese, l'ultimo ne ha fatti altrettanti in campo, infortunandosi. Ah, l'esperienza... La sosta "obbligatoria" e prolungata al chiosco produce i suoi frutti (o danni, a seconda dei punti di vista). Il mio coscritto Marco, nuovo amico incontrato per l'occasione, addetto alla spina della birra, comincia a lamentare i primi sintomi da "gomito del tennista" (o "epicondilite omerale dello spinatore": trattasi di sindrome dolorosa localizzata all'epicondilo laterale, secondaria all'insulto micro-traumatico dei tendini dei muscoli estensori del polso e della mano. E' una patologia degenerativa infiammatoria che, anche se abbastanza comune tra gli osti che operano in zone visitate da bevitori assidui, è sottovalutata a causa della sintomatologia spesso modesta nelle fasi iniziali. Al contrario, invece, è spesso invalidante anche a causa della frequenza delle recidive, indotte da quell'incedere incalzante delle ordinazioni tipico degli alcolisti. Scusate la digressione...). Il raduno dell'intera comitiva è fissato per le 20:00 al Grand Hotel President, dove ci attende una cena regale... Viennesi puntualissimi: alle otto sorseggiano già l'aperitivo di benvenuto. La sala è gremita, ogni cosa pare al proprio posto, anche se la vista è un tantino annebbiata: le vivande nel piatto, la bottiglia sul tavolo, qualche commensale già SOTTO il tavolo, il vino nel bicchiere, il bicchiere nella mano... Intorno alle 22:00 c'è un gradito momento musicale con il Maestro Davide che si esibisce al pianoforte, sebbene non ancora posseduto per intero dal demone dell'alcool, commuovendo l'attenta platea con le note morriconiane di "C'era una volta il west". Poesia pura... Grande! Segue momento solenne con discorso di Pollini (ed incursione dell'indisciplinato Cardona da Salzburg) e consegna delle magliette commemorative della manifestazione a tutti i presenti da parte dei due omonimi organizzatori. Poi il momento più temuto: verso mezzanotte, con la scusa banale del dessert, si scende nei sotterranei e la serata decolla! Si aprono le danze e fino alle 4 del mattino c'è modo di ammirare un'autentica parata di veri talenti: un superbo Diego Da Ros che reincarna il mito di John Belushi, l'ottimo Morreale che si "rodolfovalentinizza" in pista, un Blogger danzante in versione "molleggiato", un sinuoso ed ammiccante Rumnold, "Er Cornacchia" che improvvisa una sorta di "tuca-tuca" con la scatenata giudice viennese, un Brovedinho che, attingendo alla sua brasilianità, regala spaccati autententici del "Carnevale di Rio" e tanti altri ancora (scusate, i ricordi non sono propriamente nitidi). Ma certamente non dimentico infine la mirabile prestazione offerta dal generosissimo Stefan Langer, cuore di capitano in versione "barcollo ma non mollo", più volte applaudito dalla claque pordenonese appollaiata sul bancone del bar, immolatosi sulla pista da ballo e stoicamente presente fino alla chiusura... Alle 4:15, finalmente (!!!), gli ultimi residui umani vengono scopati fuori dai locali della discoteca dal personale delle pulizie... Un gran bel venerdì, non c'è che dire...
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