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martedì 29 settembre 2009

GITA VIENNA – Il soggiorno vissuto da... "dietro le quinte"! (1) (di Stefan Langer)

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Cari amici lettori, con la chicca che segue, poniamo definitivamente (o quasi...) in archivio tra i ricordi più belli, la stupenda gita a Vienna di oltre due settimane fa. Quella che vi proponiamo è una vera e propria escursione "dietro le quinte" dell'evento: il nostro Stefan, autentico deus ex machina della tre-giorni viennese, ci regala una prospettiva diversa del soggiorno, svelando sensazioni, emozioni e... segreti (!) di chi ha egregiamente curato e coordinato in prima persona ogni più piccolo dettaglio. Sono certo che gli spunti per disquisire sul Blog (e per sbellicarsi!) non mancheranno. Considerato che il materiale è piuttosto corposo, ve lo proporremo in tre "rate". Buona lettura... .
Venerdì 11 settembre 2009 VIENNA - Alle ore 8 arrivo in studio. Le scelte importanti per il fine settimana sono tutte fatte, le previsioni del tempo per il week-end sono abbastanza buone, e a 550 km di distanza i ramarri si radunano per la partenza con il pullman. Per me è un giorno abbastanza impegnativo in studio con delle scadenze, telefonate importanti... Alle ore 9 mi raggiunge la prima e-mail di Enrico: la corriera è partita (più o meno) puntuale. Mi rilasso pensando alla esperienza con la gita della squadra dell´Ordine di Udine a Vienna due anni fa: anche loro erano partiti puntuali, poi finivano smarriti in una birreria in Carinzia e arrivavano tardissimo in serata... Penso che i pordenonesi faranno una pausa pranzo, poi ci saranno mamme italiane preoccupate che chiedono soste per i bambini... quindi il gruppo non arriverà prima delle ore 17. Dopo qualche tempo in Tribunale compro i biglietti per la metropolitana per tutti i partecipanti (ora, dopo tante disdette, conosco finalmente il numero dei partecipanti partiti e da buon ottimista assumo che tutti coloro che sono partiti da PN arriveranno a Vienna). Finisco le pratiche urgenti in studio. Poi una breve telefonata a Walter Kainz, è tutto preparato per la sera alla “Gusshaus”. Visto che c´erano disdette nel gruppo pordenonese chiamo tre nostri giocatori e li invito per la serata perché ci siano le 54 persone previste al ristorante. Nel pomeriggio mi dirigo verso l´Hotel Austria Classic. Anche lì trovo tutto preparato, la Signora Brüstle mi fornisce di 30 piantine della città di Vienna in lingua italiana. Faccio un piccolo salto al negozio del "fornitore ufficiale" FC Insolvenz per prendere la maglia d´onore per Toni, fortunatamente si trova a solo 200 metri dall’albergo. Torno e vedo già un camper con targa italiana parcheggiato davanti all’Hotel e un uomo che sta leggendo il programma del week-end, dunque lo saluto: è Paolo Dell´Agnolo con la sua famiglia. Nel suo camper distribuisco i primi biglietti per i trasporti pubblici e le prime mappe di Vienna: poi dobbiamo ancora organizzare un camping per Paolo e famiglia, una telefonata al camping e fortunatamente c’è spazio lì. Paolo s’incarica di procurare un posto al camping anche per Leopoldo Da Ros e famiglia (arriveranno in serata). Nel frattempo arriva un messaggino di Enrico: la corriera si trova già a 8 km da Vienna. Ultime preparazioni! Pochi minuti dopo (verso le ore 17) tutti arrivano, che bello rivedersi, saluti, abbracci, poi tutti in camera (l’albergo è molto organizzato nel distribuire le chiavi e nel check-in semplificato: tocca soltanto a Enrico compilare il modulo per lui e i suoi 27 accompagnatori). Aspetto al bar dell’Austria Classic, chiacchierando col Kaptàno e con tutti e tre i Bellotto. Mano a mano distribuisco biglietti e mappe a tutti. Nel frattempo ci raggiungono il mio compagno di squadra Michael Lang e suo figlio Sascha. Poi il programma prevede la scelta tra camminata e metropolitana per raggiungere il ristorante. La prima grande sorpresa: quasi tutti sono pronti per partire alle ore 18.30 (!!!) e tutti hanno voglia di andare a piedi per 40 minuti (anche sabato mattina scopriremo che un gruppo di italiani preferisce stare insieme come un gregge. Inutile offrire programmi diversi. Così è più facile per noi organizzatori!). Andiamo lungo Praterstrasse, attraversiamo il Canale del Danubio e proseguiamo lungo Ringstrasse e Stadtpark, una volta raggiunto Schwarzenbergplatz cambiamo la rotta prevista per passare dall'edificio del Musikverein (molti vogliono vedere la casa da dove viene trasmesso il Concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker). Dopo la piccola deviazione arriviamo al ristorante (quasi puntuali), ci aspettano già il nostro presidente Walter Kainz, la sua socia, qualche nostro giocatore con mogli e bambini, nonché mia moglie, mio figlio maggiore e i miei suoceri. A serata inoltrata arriva anche mio zio con mio figlio minore che aveva il suo allenamento di hockey su ghiaccio, finalmente tutta la famiglia è riunita. Allegria, battute, birre (extra large per gli italiani, misura normale per gli austriaci, vuol dire: 0,5 litri per tutti), finalmente il mio discorso di benvenuto (con gli appunti scritti con le mie zampe di gallina, perciò non riesco a leggere tutto e mi perdo l’informazione essenziale che il ristorante "Gusshaus" è anche la splendida cornice di tutte le feste natalizie del FC Insolvenz, queste feste hanno sempre luogo venerdì sera perché sarebbe inutile lavorare l’indomani). Bellissimo il discorso di Toni Pollini! Poi una cena molto viennese: ancora una volta grazie di cuore, Walter! Sei il presidente più generoso e disponibile del mondo! Poi verso le ore 22.30 la partenza dal ristorante. I giocatori viennesi presenti sono già preoccupati che forse gli amici italiani abbiano bevuto troppo poco... Siccome io sono infortunato (e la formazione titolare per la partita l’ho già decisa e comunicata ai giocatori, quindi non posso più commettere gravi errori a causa dell’alcol), tocca a me estendere la serata degli Avvocati PN in un locale del centro città. Scegliamo lo Skybar in Kärntnerstraße, posto molto gettonato con vista diretta e perfetta del tetto della Cattedrale di Santo Stefano... Dopo un pò di succo di mela (versione per Toni) tutti i giocatori pordenonesi partono, con la migliore intenzione di scendere nella stazione metrò che dista 200m circa dal bar e tornare sulla rotta diretta all’albergo. Il destino ha però una idea diversa: I bravi calciatori friulani si buttano subito dal tetto del Duomo nelle tette (un gioco di parole di bassissimo livello. Mi scuso subito con tutte le donne del mondo, da buon viennese offro baciamani) di un gruppo di ragazze (molte già abbastanza cotte) che festeggia un addio al nubilato distribuendo schnaps a tutti gli interessati... una occasione da non perdere per me. Spiego alle donzelle in stretto dialetto viennese (non si sa mai, magari uno degli amici pordenonesi parla e capisce il tedesco e nasconde bene la sua padronanza della nostra lingua?) la situazione tattica e strategica: ci sarà una partita tra avvocati austriaci e italiani domani, sarebbe utile se loro bevessero un pò di schnaps, dunque siete ragazze carine, trattate bene gli ospiti italiani, abbracciateli e soprattutto riempiteli un pó con i deliziosi superalcolici austriaci… e loro obbediscono con grande entusiasmo e piacere… Pochi minuti dopo mezzanotte ci salutiamo in Piazza Santo Stefano, vado a casa dopo una bellissima serata (e sapendo che nonostante il mio infortunio ho contributo almeno un pò al successo del FC Insolvenz nella gara dell´indomani…). Sabato mattina mi accorgo che qualche giocatore degli Avvocati PN ha sentito il bisogno di bersi un digestivo (o due) in più, rientrando alle cinque di mattina… questi però non sono cavoli miei…
...to be continued...
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3 commenti:

ugègno ha detto...

Per quanto mi riguarda non ce n'era bisogno, ma ove mai servisse, quest'opera di Stefan in tre atti è la dimostrazione della sua genialità, simpatia e follia, tutte qualità che avevo già apprezzato in lui (dietro la sua apparente compostezza mitteleuropea) e che infatti mi hanno spinto a lanciare la proposta di tesserarlo con i Ramarri: UNO DI NOI, STEFAN E' UNO DI NOI!!!!

Stefan Langer ha detto...

Koala, se non sbaglio vai a Monaco di Baviera per vedere Bayern - Juve domani sera:

Lo stadio (Allianz Arena) è bellissimo (ci sono stato una volta sola: Bayern - Rapid 4:0 nella Champions 2005/06), la tifoseria bavarese invece tiepida come la squadra (il Bayern non mi piace).

Ti godi anche l´Oktoberfest (credo che nei giorni di partite del Bayern o del 1860 ci voglia una prenotazione)?

Un mio amico e compagno di squadra FC Insolvenz si è perso il primo tempo di una partita del Bayern in Champions (si è addormentato nello stadio) dopo una visita all´ Oktoberfest due anni fa. Non faccio nomi, però ...

Prevedo un pareggio, 1-1 o 2-2. Con Buffon in porta la Juve prende sempre gol, con Manninger vincerebbe anche a Monaco ...

Anonimo ha detto...

Perche non:)