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lunedì 14 marzo 2016

AVVOCUP - Cronaca della sfida di Bergamo (di Luca Cerullo)

 
BERGAMO - Ottimo esordio stagionale per la Bergamo Lex, impegnata nell’inedita sfida contro i Colleghi del Foro di Firenze.
Questo è l’anno della nostra rifondazione.
La rosa è stata notevolmente ampliata con l’inserimento di giovani avvocati e praticanti. L’operazione non è stata agevole, dovendosi trovare il giusto equilibrio fra il rispetto dovuto ai “senatori” e lo spazio richiesto dalle giovani “reclute”: il risultato è un mix di esperienza ed entusiasmo che ci rende fiduciosi per il futuro.
Si è creato un gruppo compatto, composto da soli avvocati e praticanti, fatta eccezione per un unico storico con noi sin dal 2007 (anche se il regolamento lo avrebbe consentito, abbiamo preferito non inserire altri fuoriquota).
Quanto alla partita di ieri, il pareggio è senz’altro il risultato più giusto alla luce del gioco espresso dalle squadre.
Bergamo è scesa in campo con un temerario 3-5-2, schema mai provato prima: Mazzariol (il Capitano) in porta, Gelmin-Colombo e Bonomi in difesa, Cerullo e Andreoletti in fascia, Guida-Parisi-Scarfò in mezzo al campo, Cavenati e Zonca in avanti.
Il modulo all’inizio dà i suoi frutti.
Dopo soli 5 minuti Bergamo trova il gol del vantaggio: passaggio filtrante di Cerullo (Cavallo Pazzo) per Scarfò (Scarface), che con la stessa cattiveria di Tony Montana fredda il portiere avversario.
Il gol, paradossalmente, cambia l’inerzia della partita.
Dopo lo svantaggio, Firenze inizia a condurre il gioco. Zonca (il Cigno delle Sebino) e Cavenati (Pippo detto il Dandy) vengono abbandonati a loro stessi, fanno quel che possono imbrigliati nella rete difensiva avversaria. Il centrocampo fatica fare filtro. Parisi (il nostro Ringhio) e Guida (centrocampista patinato) lottano su ogni palla, ma i Gigliati sono sempre in superiorità numerica. Andreoletti - futuro Cavallo Pazzo, anche se al momento non dà segni di squilibrio - si sfianca in fascia, ma il suo è il ruolo più difficile per l’impegno fisico richiesto.
Lo squilibrio tattico agevola le trame di gioco di Firenze.
Alcune proiezioni offensive dei Gigliati mettono in apprensione la difesa orobica, ma l’arcigno trio difensivo Colombo per -Gelmini-Bonomi è insuperabile.
Fortunatamente gli avversari sono imprecisi sotto rete e non concretizzano le occasioni create. La porta, presidiata da un sempre attento Mazzariol, rimane inviolata; solo una punizione calciata dal n. 10 avversario, fra i migliori in campo, fa tremare la traversa sul finire del primo tempo.
Nel secondo tempo mister Rillo, in sostituzione di Mister Moretti non presente all’esordio per precedenti impegni, cambia modulo: si passa al 4-4-2.
Per esigenze tattiche, non certo per demeriti, vengono sostituiti Bonomi e Andreoletti. rispettivamente da Pizzoccheri (storico terzinaccio orobico) e Lo Monaco (centrocampista tutto fosforo e muscoli). Il centrocampo con Guida, Lo Monaco, e Parisi macina gioco ed impedisce agli avversari di ragionare. Ora è Bergamo a dominare la partita. I Gigliati si limitano ad alcune proiezioni offensive in contropiede. A metà del secondo tempo inizia la girandola delle sostituzioni: subentrano Pasciuti, Invidiata e Ghilardi. Il modulo non ne risente. Pasciuti, all’esordio, sostituisce Cavallo Pazzo e sforna una prestazione fatta di equilibrio, solidità e sostanza. Invidiata (un Cerci in salsa orobica) crea scompiglio nella difesa avversaria: a 10 minuti dalla fine si invola sulla fascia sinistra, penetra in area e calcia a colpo sicuro in porta: il portiere Gigliato sfodera una gran parata ed impedisce a Bergamo il raddoppio. Ghilardi subentra a Guida e va a presidiare la fascia sinistra; anche per lui un ottimo esordio, fatto di dinamismo, ordine ed intelligenza tattica. Poco dopo anche Pezzoli è chiamato a dare il suo contributo; risponde con grinta e determinazione (segnalo che è un tifoso viola e aveva vaticinato il pareggio 1-1).
Quando il destino della partita sembra essere ormai segnato, accade l’imprevedibile.
Il n. 7 Gigliato si inventa un eurogol: parte dalla fascia sinistra, dribbla quattro giocatori orobici, si accentra portandosi al limite dell’area e con un destro a girare mette la palla nell’angolo basso alla destra di Mazzariol (la palla rotea lentamente verso la porta, accarezza il palo e si adagia sul fondo della rete. Chapeau!). Una rivisitazione del primo gol di Roberto Baggio contro la Bulgaria nella semifinale di USA '94.
La partita termina giustamente in parità. Una bella sfida, tra squadre toste e corrette.
Il terzo tempo è stato all’altezza della partita: clima disteso, amichevole e allegro. Firenze è un grande acquisto per l’Avvocup.

PS. Noi sino a maggio saremo orfani di Scudeller, uno dei bomber più implacabili dell’Avvocup insieme a Rondello, Soldà, etc. Scudo si dedica al calcio minore (terza categoria). Da questa pagina lancio l’hastag #SCUDO TORNA A CASA#
F.to
Cavallo Pazzo
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