TREVISO - Vittoria dello Juris Marca Treviso conto Bergamo Lex per 3-1; i trevigiani confermano la bontà delle proprie bocche da fuoco (miglior attacco e capocannoniere Piazza con 6 centri!), mentre i colleghi di Bergamo continuano la ricerca dei primi punti in classifica. Ecco il racconto dei nostri inviati speciali.
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Aurelio Munari per Treviso: «Juris Marca batte Bergamo 3 a 1 con la terza doppietta di Aldo "Jurghen" Piazza, sempre più uomo gol di Treviso, che comunque deve impegnarsi a fondo per avere ragione di Bergamo che proprio non si capisce come possa essere ancora a 0 punti. Partita mai chiusa del tutto, anche dopo il terzo gol arrivato su sfortunato autogol del loro uomo migliore, il difensore n. 7. Infatti a causa di un rilassamento di Treviso, Bergamo accorcia le distanze e spinge alla ricerca del gol. Partita molto corretta in cui i giocatori hanno dato una grossa mano alla signora arbitro che non ha avuto particolari problemi a condurre la partita».
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Ed ecco la dettagliata cronaca del collega bergamasco Luca Cerullo: «Partita senza storia fra Juris Marca Treviso e Bergamo Lex, non tanto in ragione della superiorità tecnica dei padroni di casa, quanto a causa delle amnesie difensive degli ospiti. I primi dieci minuti di gioco scorrono all'insegna dell'equilibrio. Le squadre, complici il terreno sconnesso ed un fastidioso vento, non riescono a tessere la trama del gioco. Le palle perse su errore non provocato, soprattutto da parte orobica, non si contano. Treviso, tuttavia, rimedia alle imprecisioni con la possanza fisica ed una maggior aggressività. Al 20° minuto di gioco la svolta. L'ala sinistra trevigiana si invola sulla fascia sbarazzandosi in agilità dei difensori bergamaschi. Giunto in prossimità del fondo, effettua un innocuo cross rasoterra. La palla attraversa stancamente l'area orobica e coglie impreparato il n. 3 di Bergamo (chi vi scrive). Il difensore orobico, vittima del fondo irregolare e della miopia, lascia che il pallone raggiunga l'avversario alle sue spalle, il quale in scioltezza infila il pallone nella porta di un incolpevole Mazzariol. L'attesa reazione di Bergamo non c'é. Anzi, al 34° minuto circa é Treviso a raddoppiare: un tiro-cross dalla sinistra coglie impreparato l'estremo difensore bergamasco, che non trattiene il pallone lasciandolo ricadere nell'area piccola, dove si vivono attimi di paura e concitazione. Il batti e ribatti fra i difensori bergamaschi e gli avanti trevigiani si conclude con la palla che, timida, varca inesorabilmente la linea di porta, non prima di aver impattato sulla traversa. La partita é ormai segnata. Bergamo sconsolata rientra negli spogliatoi. Dopo l'intervallo le squadre scendono in campo con uno spirito diverso. Bergamo, finalmente pugnace ed aggressiva, dopo un primo tempo senza carattere, mostra gli attributi agli avversari i quali, per nulla intimoriti, al 40° minuto profittano dell'ennesimo errore. Luca Cagnazzo perde ingenuamente palla sulla trequarti campo. Un centrocampista trevigiano imbecca il proprio esterno destro, che in assoluta libertà, con un infido tiro in diagonale, sigla il terzo gol. La squadra orobica tenta il tutto per tutto, riversando in campo cuore, polmoni e orgoglio. Treviso attende e si lascia aggredire. Al 55° minuto gli ospiti accorciano le distanze: lancio lungo dalla trequarti per il miope Cerullo che si invola sulla fascia sinistra, punta in velocità il centrale difensivo trevigiano, lo supera e, arrivato sul fondo, porge la palla a Scudeller che insacca. Nei minuti a seguire i bergamaschi mettono in apprensione la difesa trevigiana, senza tuttavia dare concretezza ad un'aggressività che, certamente, gli ospiti avrebbero dovuto mostrare sin dal primo minuto. La partita si chiude sul 3-1. Ora lo spettro del cucchiaio di legno aleggia sulla Bergamo Lex. Urge una reazione decisa. Note a margine. Arbitro (il fascino discreto della giacchetta nera). Certamente il miglior arbitro che abbia mai diretto una nostra partita in oltre due anni di Avvocup. Un direttore di gara con gli “attributi”, nonostante la leggiadria: in ottima condizione fisica, sempre vicina all'azione, puntuale negli interventi, inflessibile con i simulatori, sicura di sé, padrona del regolamento. Insomma, un Collina al femminile, ma con qualcosa in più. Voto 8, per il 10 attendiamo il prossimo incontro. Terzo tempo. Contesto di prestigio ed accogliente. Atmosfera calorosa allietata dalla presenza dell'arbitro. Sin dal primo minuto i trevigiani si dedicano con avidità alle ricche libagioni. I Bergamaschi, per nulla abbattuti nel morale, si consolano con il direttore di gara, che a tavola sfodera lo stesso fascino mostrato in campo. Gli orobici, spenti e svogliati per buona parte della gara, nel terzo tempo insidiano ripetutamente il direttore di gara: dall'avvocato navigato al praticante imberbe nessuno resta insensibile al fascino discreto dell'Arbitro. Voto 10. Ammoniti: per Bergamo nessuno. Per Treviso non so, ero distratto dagli occhi cerulei dell'Arbitro :-) La prossima a Mantova... dove ci attende il super-Presidente, l'uomo più simpatico dell'Avvocup! E non saranno mazzate! Stavolta si vince! Lo prometto! F.to Luca Cerullo (n.3)».
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1 commento:
Dopo un'approfondita indagine con i colleghi di entrambe le squadre, siamo riusciti ad appurare che la terza segnatura dei trevigiani è da attribuirsi a Michielan:
"Ciao,
l'autore del tiro è Michielan, il quale dice che la deviazione c'è stata ma probabilmente non così influente, quindi se anche bergamo dice che è gol, direi di assegnarlo al nostro
probabilmente dalla panchina ho visto male io
aurelio".
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