Marco Santarcangelo (Bassano): "AVVOCUP 2011 AL SUO EPILOGO: E’ VICENZA A SOLLEVARE LA COPPA. BASSANO VICE CAMPIONE".
E così si chiude anche la sesta edizione dell’Avvocup e Bassano ha stavolta davvero sfiorato il colpaccio! Se all’inizio del torneo qualcuno avesse scommesso un Euro su Bassano finalista forse non ci sarebbero state puntate, ma quando sono iniziate le partite lo Jus Sport si è scoperta squadra bella, tenace e ben equilibrata. Di match in match aumentava la consapevolezza nei propri mezzi finché si è ritrovata prima nel suo girone con tutte vittorie e solo un pareggio (quello nel primo incontro con Venezia). Quando poi è scoppiata la “bomba” (Padova eliminata!) allora è davvero maturata la consapevolezza che forse questa era la volta buona. Magari era l’anno giusto per lo Jus Sport e sì, forse si poteva per la prima volta alzare la coppa! Questa consapevolezza è forse stata anche la condanna dei giallorossi perché ha scoperto un nervo dolente all’interno del bel gruppo di Bassano: la paura di vincere! Già dalla semifinale con Bergamo infatti si è notato che la fluidità di gioco che aveva sempre contraddistinto le manovre dello Jus Sport è venuta a mancare; senza nulla togliere al valore degli amici di Bergamo (che invece dalla loro hanno dimostrato di saper lottare fino alla fine e lo si è visto anche nella finale terzo-quarto posto…) già in quell’occasione, seppur giocando tra le mura amiche dello Stadio di Travettore, Bassano ha sofferto ed ha rischiato con la lotteria dei rigori. Per fortuna la semifinale è stata archiviata con una bella festa, ma tutti sapevano che poteva finire diversamente! Giunti quindi alla finale con Vicenza in un derby inedito per il primo posto, non si poteva certamente negare che lo Jus Sport ci credeva. La partita si poteva vincere e sarebbe stato un coronamento perfetto per un percorso golfistico praticamente senza handicap. La storia invece è stata diversa… Ha vinto Vicenza e non ha rubato nulla. Una finale a dire il vero avrebbe meritato ben altra intensità ed emozioni mentre le occasioni da gol sono state davvero poche, da una parte e dall’altra, mentre il gioco è risultato frammentario e spesso inconcludente, da una parte ed anche dall’altra. Ne è uscita una partita “bloccata” con Bassano in preda ai suoi timori e Vicenza più attendista, ma anche più concreta. La cronaca poco ha da raccontare e chi scrive ne ha poca voglia. Basta dire che il pareggio alla fine dei tempi regolamentari è risultato giusto e che i rigori hanno punito lo Jus Sport. Delusione? Tanta. I ragazzi (de na volta) avrebbero davvero voluto regalare questa gioia al Presidente che se la meritava per tutto l’impegno e la fatica profusi in questa manifestazione per tutti questi anni. Trasferte in autobus, abbigliamento dedicato, organizzazione terzo tempo, presenza costante di molti giocatori e panchina lunga in tutte le gare non sono cose che cadono dal cielo. C’è sempre qualcuno che si occupa di trovare sponsor, di chiamare a raccolta tutte le “pecorelle” del gregge in occasione delle partite. Il “segreto” di questa squadra è questo: grande (in tutti i sensi) gruppo e massima considerazione e rispetto per tutti gli impegni e con tutti gli avversari. Bassano è un Foro piccolo e se su sei edizioni ha raggiunto due finali deve esserne orgogliosa e ringraziare soprattutto il suo Presidente Nereo Merlo. Alla fine della partita avevano ragione i vicentini molto “simpaticamente” a cantare: “volevate vincere, l’avete presa nel c…!”. Sì, Bassano voleva vincere e non c’è niente di male in questo: fino a prova contraria è lo scopo del gioco! Lo Jus Sport ha perso ai rigori, ma esce vincitore morale di questa edizione senza aver mai perso con nessuna squadra. Ci riproverai l’anno prossimo Bassano e, sempre e comunque, FORZA JUS SPORT!
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