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lunedì 11 ottobre 2010

AMICHEVOLE ENOLOGI - Ramarri, sommeliers per un giorno: altro pareggio in meno di 24 ore

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COSA DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA (PN) - Il tour de force pallonaro dei neroverdi (ieri negli inediti panni di Sommeliers) si chiude con un altro pareggio nella gara amichevole che li vedeva opposti agli Enologi del Friuli Venezia Giulia. Una sfida che qualche voce maligna ha voluto classificare come il confronto tra "Enologi ed Enofili". E' stata una partita vera, molto maschia, con il giusto agonismo e qualche sana tensione, dominata in lungo ed in largo dai naoniani che nel primo tempo hanno realizzato due reti, colto un palo a portiere battuto e sciupato almeno cinque nitide occasioni; poi gli avversari hanno accorciato le distanze sul finale di tempo e raggiunto il pari nella ripresa, dopo altri tre generosi regali dei ramarri sotto rete. I Sommeliers si sono schierati con la difesa a filare di vite, due botti di rovere stagionato (Pippo e Sarci) a macinare gioco in mezzo al campo, qualche indispensabile portatore d'acqua per "sprizzare" le iniziative più esuberanti ed un distillato di pura classe dalla trequarti in su con Fantuzzi e Simonato su tutti. I degustatori in neroverde sono partiti subito bene, pigiando gli avversari nella loro metà campo ma, dopo aver sistemato in cantina le due bottiglie pregiate con etichetta "Simonato Prestige Bomber D.O.C.", non sono stati in grado di far fruttare quella che, sin dai primi grappoli, pareva prospettarsi come una ricca vendemmia. Gli assaggiatori di Pollini hanno avuto il torto di trattenersi troppo a lungo a brindare allegramente sotto porta, anziché portare a termine l'operazione di imbottigliamento, permettendo così agli Enologi di smaltire un pò per volta la sbornia fin lì maturata. La gara è stata lasciata a decantare per troppo tempo, al punto da consentire agli Enologi di far fermentare la rimonta, stappando nella ripresa il 2-2 e mettendo sotto trappa un pareggio che, quanto meno a metà damigiana, pareva imbevibile. La terna arbitrale ha interrotto spesso le trame offensive dei Sommeliers per fuorigioco, ma è parso in più occasioni che abbiano scambiato Chianti classico per vino novello. Annullato infine per off-side ad una manciata di chicchi dalla fine il potenziale 3-2 ad opera del solito Simonato, battezzato "Brunello" dai compagni per la stagionatura e la qualità delle giocate. Facendo una analisi organolettica della gara, il risultato ottenuto non deve essere considerato un fiasco: per le occasioni travasate in campo dalle due compagini, il pareggio lascia sicuramente in bocca ai Sommeliers un pò di gusto di tappo ma, visti il corpo e la struttura della prestazione offerta, il bicchiere va senz'altro considerato mezzo pieno. A fine gara tutti insieme sotto il tendone, con amici e familiari al seguito, a consumare il pranzo gentilmente offerto dalla comunità di San Giorgio della Richinvelda. Un ringraziamento sentito agli splendidi padroni di casa che, oltre al lauto pasto, hanno omaggiato la squadra ospite dei neroverdi con un Magnum di Ribolla... "dorata"! Si è chiusa così una gradevolissima domenica che, con la regia accorta del buon Bellotto, ha visto i ramarri togati trasformarsi in Sommeliers per un giorno...
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5 commenti:

vice ha detto...

Grande Enrico! Che prosa, che meraviglioso racconto: i-n-e-b-r-i-a-n-t-e! Meglio di "La confraternita del Chianti" J. Fante. Giornata spendida, partita gradevole, compagnia ottima. Un buona domanica

Stefan Langer ha detto...

Grande Enrico! Che bello resoconto, poetico e divertente. Meglio sprecare le occasioni gol che sprecare il buon vino.

ugè ha detto...

Mr. Blogger si conferma, se ce ne fosse bisogno, un vero raffinato cesellatore dei fatti di vita dei Ramarri e dintorni: un vero oste della parola scritta!!! anzi, OSTE della parola scritta (LUI ama che oste si scriva con le maiuscole)...

Giornata splendida, in campo e fuori: peccato per il risultato (il primo tempo si doveva concludere con almeno tre gol di scarto per noi), ma la magnum è nostra.

Riviste anche le ugole tramontine tra il folto pubblico, ed un nuovo acquisto che promette bene e forse toglierà il posto in squadra a qualcuno (mi riferisco al bassotto di Vera e Toni, che si chiama Conte...)

Anonimo ha detto...

Mr. Blogger non finisce mai di sorprendere: questa volta alla solita verve narrativa si accompagna un uso "sapiente" della terminologia legata al mondo del vino.
La magnum è al sicuro [forse… :-)] nella mia cantina e sarà consumata in occasione della prima cena di squadra.
Grazie a tutti per la partecipazione.
A.B.x3

Stefan Langer ha detto...

... belle anche le foto dell' evento.

Trovo molto interessante la divisa di uno dei portieri della squadra avversaria, assomiglia un pó al fuco Willi, amico dell' ape Maia ... era la squadra degli Enologi o quella degli Apicoltori? :-)