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venerdì 17 giugno 2011

ELF CUP (Diario di bordo) - Martedì 14: arrivederci Dublino!

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DUBLINO (EIRE) - Eccoci dunque giunti all'epilogo, oggi si rientra a casa. Il volo è fissato per le 16:10, quindi c'è ancora qualche scampolo di Dublino da godere, magari per gli ultimi acquisti da portare a casa come ricordo. Il pullman dell'organizzazione "Filini" che deve portare i ramarri all'aeroporto arriva con quasi un'ora di ritardo: dopo le 14:00, anziché alle 13:15 come concordato. Pollini minaccia pesanti ritorsioni, soprattuto tenendo conto che il saldo dovrà essere versato al rientro in Italia. Nonostante gli sforzi del comitato organizzatore della ELF Cup, la "banda Pollini" giunge all'imbarco a pochi secondi dalla chiusura e si conquista meritatamente i seggiolini sull’aereo: si tratta di un bel risultato, tenuto conto del notevole carico di bagagli e delle “difficoltà di movimento” per chi aveva con sé la prole. Dopo l'ormai consueto abbozzo di rissa tra il focoso Pollini ed il personale della Ryanair per questioni di... borse, si può finalmente decollare. Non è una soddisfazione da poco guardare dall'oblò e vederli tutti lì in piedi, elegantissimi, a salutare con le lacrime agli occhi la nostra partenza, agitando i fazzoletti bianchi... Chi l'avrebbe mai detto che anche i membri del consiglio di amministrazione di una multinazionale come la Guinness hanno un cuore che pulsa, proprio lì sotto al portafoglio? Alle 20:00 all'aeroporto di Bergamo c'è il pullman ad attendere il gruppo, per affrontare le ultime quattro ore di viaggio: non si tratta de "Il sogno di un viaggio brillante", ma nella vita non si può avere tutto... La sfida a tre sette Pergola-Cornacchia contro Pollini-Donadon, richiama alla memoria dei meno giovani quella "storica" a scopone scientifico tra Pertini-Zoff e Bearzot-Causio al rientro degli azzurri dai trionfali Mondiali di Spagna nel 1982: in fondo anche loro, proprio come noi, tornavano a casa col ricordo indelebile di una grande avventura scolpito nel cuore, con qualche trofeo in più e molte birre in meno... A quei tempi qualcuno dei nostri non era ancora nato, né era stato nemmeno concepito: per esempio il giovin virgulto Luca De Gottardo, di gran lunga il miglior giocatore del Torneo tra le fila neroverdi. Qualcun altro invece aveva già concluso una brillante carriera calcistica: per esempio l'intramontabile Piero Ragogna, il cui talento non è inferiore a quello di nessun altro. E nasce proprio da qui una delle risorse più importanti del gruppo, che ha contribuito a trasformare la gita in un successo: l'eterogeneità che dà forma a quel variopinto mosaico composto da tante generazioni, tutte diverse tra loro, che trova il suo collante nella voglia di divertirsi. Tra il più giovane ed il meno giovane dei 43 (!) partecipanti alla spedizione irlandese, c'è una differenza di 64 anni di vita vissuta: ebbene entrambi, seppure ciascuno a proprio modo, sono riusciti a divertirsi un sacco! Intorno a mezzanotte e mezza il pullman si arresta dinanzi alla residenza Pollini, il cerchio si chiude. I saluti, gli abbracci e poi la lenta processione delle auto che poco per volta prendono ognuna la propria direzione, perdendosi nella notte...
Alla prossima amici, grazie di cuore a tutti!
I colleghi di Bilbao e di Valencia ci hanno formalmente invitati a far loro visita: fate posto dunque nell'incolmabile cassetto dei ricordi, c'è ancora un sacco di spazio da riempire...
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2 commenti:

Stefan Langer ha detto...

Grande Enrico!

Sono in treno da Graz a Vienna dopo una udienza nel capoluogo della Stiria e mi sono accorto che poco tempo fa il chitarrista al Temple Bar Pub ha stabilito un nuovo record di mondo con 114 ore e 30 minuti!!!

Stasera si giochera' Grossrussbach - FC Insolvenz con dei maialini allo spiedo che rotoleranno gia' durante la partita.

Anonimo ha detto...

l'unica differenza tra le due foto è che noi non abbiamo messo la nostra coppa sul tavolo.
Sarà per la prossima ...
Paolo The Kap