MARON DI BRUGNERA (PN) - Caro Toni, con la presente voglio ringraziarti nuovamente per le splendide mute da portiere che hai appositamente fatto confezionare per me in vista della trasferta di Dublino. Sono davvero fantastiche, sia per i colori (quella rosa, in particolare, è un gioiellino), sia per il taglio (taglia L elasticizzata, sembra fatta su misura per me). Era da tempo che speravo di poter indossare un completo con maglia e pantaloncino dello stesso colore, come già usavano Fabrizio Lorieri ai tempi del Torino (in rosso con inserti bianchi) e Mario Paradisi ai tempi del Como in serie A (verde, sempre con inserto bianco). Ora anch’io ho due completi di colori diversi!!! Come sai, il completo non sarebbe completo senza i calzettoni. Qui si pone un piccolo problema perché le due nuove mute sono sprovviste del “terzo articolo”, per cui, onde evitare di dover giocare in infradito, propongo un rimedio. Preso atto della difficoltà di trovare in commercio calzettoni da calcio color rosa o color oro, eviterei il nero. Come giustamente mi hai fatto notare, e come confermato dal resto della squadra, gli inserti neri della maglia e del pantaloncino chiamerebbero il nero (Sarci dice che calzino chiama cravatta, ma gli abiti da uomo e le mute da calcio sono cose assai diverse!). In realtà non è così: nella storia dell’abbigliamento del portiere di calcio (di cui sono grande esperto), il completo ha da sempre una ferrea legge stilistica: se il calzettone non è dello stesso colore di maglia e pantaloncini, allora va rigorosamente in bianco (indipendentemente dagli inserti). Certo, anche le moda-portieri ha avuto i suoi momenti di rottura, specie con Campos del Messico o il francese Janot, ma io sono per il classico, come credo di averti dimostrato con la mia predilezione per il completo nero senza inserti. Ho tuttavia pensato che le due mute che mi hai donato sono “celebrative”, create ad hoc per un’occasione importante (l’Europeo in Irlanda!!!). Ho dunque pensato di adeguarmi e ti propongo anche il calzino (il calzettone non l’ho trovato) celebrativo. Come mostrano inequivocabilmente le foto, la soluzione con il trifoglio, la pinta di birra e la scritta “legless in Ireland”, può essere un giusto compromesso per presentarmi più che dignitosamente al cospetto degli attaccanti avversari. Vorrei sapere cosa ne pensi. Ancora grazie – anche da parte di mia moglie – e a prestissimo.
Tuo, volatile.
3 commenti:
...che bei momenti...
Per chi non conoscesse Jeremie Janot suggerisco questo video: http://www.youtube.com/watch?v=tntnwd7sHVs&feature=fvst
Tutto questo per la precisione
Dimenticavo... fra le foto della finale del torneo di food-ball ci sono un paio di scatti di Toni strepitosi. I miei complimenti a Brovedinho
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