De Col: 6,5 - Nella giornata che segna il più che probabile abbandono di ogni velleità di promozione della squadra, si impegna molto per evitare il tracollo finale; certo, non è colpa sua se i primi due goal avversari si infilano nell'angolino scoperto dal portiere (soprattutto perché il secondo proviene da un nostro vecchio compagno al Don Bosco, ossia quel Qualizza che nel lontano 1987 aveva realizzato un autogoal simile con retropassaggio al portiere Sessolo da centrocampo in una partita storica contro la Ramuscellese di Beppino Zoppolato, mentre il padre - ormai morto da qualche anno: reato estinto, caro Eugenio, anche perché non era stata presentata alcuna querela da parte dell'interessato nei termini di legge - di un altro mio compagno apostrofava l'allora arbitro come "figlio di una cooperativa di prostitute", visto che tollerava il gioco duro contro il figlio in campo... Bei tempi!) e, anzi, nella ripresa ferma più volte gli avanti roveredani giunti a tu per tu con lui. Mi dicono che non sia stato irreprensibile sul terzo goal, ma la realtà è che la difesa non teneva più gli scatenati punteros della Pedemontana, per cui resta ugualmente più che sufficiente, ma deve ricordarsi di restituire a Toni la muta di gioco nella borsa di plastica.
Benvenuti: 7- - Per me, è il migliore in campo, sebbene abbia fallito una ghiotta occasione da goal a metà primo tempo, che avrebbe probabilmente spento le velleità di rimonta degli avversari. Spingeva come un ossesso, era calmo (anzi, serafico), subendo i falli altrui con cristiana rassegnazione, pompava sulla fascia, lanciava i compagni all'azione di attacco e difendeva con energia: questo è il Benvenuti che mi piace vedere in campo, solo che non gli si può chiedere di cantare e portare la croce, per cui ci sta che possa sbagliare un goal dopo una volata di almeno 50 metri e non me la sento di affondare il bisturi nei suoi confronti, soprattutto in una giornata in cui i problemi erano altrove, secondo me.
Contento: 6- - Ha giocato il solo primo tempo, disimpegnandosi in maniera quasi sufficiente; come spesso gli capita, aveva da marcare un tipo svelto con un passo diverso dal suo, ma il mestiere non gli manca, per cui ha cercato di supplire con l'esperienza al maggior dinamismo del diretto avversario, tuttavia, sa fare di meglio; esce nell'intervallo per un piccolo infortunio, lasciando spazio a Bellotto e, soprattutto, andando così esente dal marasma della ripresa, che ha investito la nostra difesa con le sembianze di un tornado.
Bellotto: 5,5 - Entra subito dopo l'intervallo e sembra che se la cavi bene sull'avversario diretto, tant'è vero che la squadra passa rapidamente in vantaggio, ma poi partecipa attivamente al tracollo (senza colpe specifiche e dirette, peraltro) della difesa, che consente nel suo complesso di segnare due volte all'A.C.A.R. in due minuti; forse avrebbe potuto chiudere meglio sul marcatore della terza segnatura, ma, del resto, non era di sua pertinenza. Cambia poco: il risultato condanna la squadra oltre i suoi demeriti, ma questa è la dura legge del calcio, che determina pure il suo voto, in breve.
Gullo: 5,5 - L'ho visto assai più efficace in altre partite, mentre stavolta era un po' abulico e svagato in mezzo al campo; lo ricordo come un gran mazzolatore, mentre in questa occasione ha palesato un piccolo calo di condizione fisica. Urge rimediare con prestazioni migliori e più toniche: non può lasciarsi andare così, per poi essere sostituito nell'intervallo, visto che appartiene alla vecchia scuola (a cui mi onoro di prendere parte anch'io, tra l' altro) del calcio, dove quelli come lui non perdevano mai la bussola. Attendiamo il riscatto, O.K.?
Rumiel: 5,5 - Subentra a Gullo dopo l'intervallo; era da un po' che non lo vedevo e mi ha subito impressionato per la ridotta mobilità rispetto al passato. Il tocco di palla resta buono e tatticamente non lo si può discutere, ma bisogna recuperare una condizione fisica accettabile, perché a noi serve il vecchio Rumiel con le sue entrate determinanti sull'avversario e gli intercetti (da football americano) sui lanci altrui, per poi armare il nostro centrocampo o direttamente gli attaccanti. Dov'è finito quell'Alberto Rumiel? Andiamolo tutti a cercare, perché ci manca assai!
Pergola: 6,5 - Il suo personale periodo positivo sta proseguendo, tant'è vero che la sua uscita dal campo avviene prima del nostro tracollo; è in buone condizioni fisiche e si vedono i risultati di tanto allenamento; peccato solo per il primo goal, dove l'attaccante avversario (non so se era marcato da lui, tuttavia) ha tutto il tempo di sistemarsi il pallone con il petto, prima di spararlo nell'angolino lontano di De Col e, di conseguenza, di raggiungere il provvisorio pareggio. E' un peccato che la squadra non approfitti di tale sua condizione di grazia, vanificando il tutto nelle successive azioni. Speriamo che duri così e buon compleanno!
Luisa Vissat: 5+ - Stavolta non mi è piaciuto più di tanto; sarà certamente un caso, ma con lui becchiamo due goal (di cui uno, cioè il secondo, evitabile con un po' più di accortezza difensiva, siamo sinceri) e salutiamo il campionato, vanificando gli sforzi finora effettuati, anche se non è ancora detta l'ultima parola matematica. Forse bisogna scegliere tra le marce ed il calcio: mantenere entrambi gli impegni sembra nuocergli, difatti, almeno a mio avviso. A noi serve il vecchio capitano sempre sul pezzo, pronto ad urlare (anche a sproposito ogni tanto, in verità) e dedicato al morale altrui, capisci, Paolo?
Iodice: 6+ - Anche lui festeggiava il compleanno ed è riuscito persino a bagnarlo con un bel goal di rapina nella ripresa; la famiglia ha partecipato ai festeggiamenti finali, così come la squadra, però dispiace che il tutto sia coinciso con una prestazione tutto sommato deludente del team forense, che si è lasciato sfuggire per l'ennesima volta l'occasione di dire la sua in un campionato amatoriale ormai stregato. Enrico, peraltro, non ha colpe specifiche sulle amnesie difensive, se non quella - derivante dalla responsabilità oggettiva che concerne il libero di ogni formazione - di non dare grande sicurezza ai compagni, che, quindi, si lasciano "imperare" tre volte dagli avversari. Le chiusure difensive lo vedono in affanno, ma, del resto, sabato non ce n'era per nessuno.
Fasan: 5,5 - Qui si tratta di un altro caso di "tutto o niente"; ci sono giornate in cui è uno sfracello sulla fascia e giornate in cui, invece, lascia a desiderare; mi pare che sabato scorso si sia trattato di un giorno poco felice, anche se non rammento sue nefandezze particolari; forse non era semplicemente una giornata favorevole per la sua condizione globale, tant'è vero che Grigoletti lo cambia durante l'intervallo con Toffoli, ricercando forse un maggior dinamismo unito alla freschezza atletica. Mal gliene incoglie, ma ne parliamo subito....
Toffoli: 5 - Il discorso fatto per Fasan va ripetuto "a fortiori": sabato scorso non mi ha convinto, anche se, a sua discolpa, va detto che è entrato proprio mentre la difesa stava affondando sotto gli impietosi colpi avversari, il che aveva poco a che vedere con lui. Tuttavia, doveva dare - nelle intenzioni dell'allenatore, credo - quel "quid pluris" sulla fascia, di cui è senz'altro munito, e, invece, è stato devastante con i suoi battibecchi con i compagni (segnatamente con Tirelli ma anche con qualcun altro) e nelle contese per il pallone dato o non dato. Perché bisogna buttarsi via così? La parabola dei talenti gli si addice alla perfezione, purtroppo; provi con la camomilla prima delle partite e migliorerà del 50%!
Sarcinelli: 6- - Dura la vita per tutti, anche per quelli maggiormente dotati di tecnica e tocco come lui, se la squadra non gira nonostante tutto. Cerca di mettere un po' d'ordine in mezzo al campo e, in verità, per più di un tempo ci riesce, ma non è un incontrista e nulla può fare per impedire che la squadra arretri inopinatamente il baricentro, andando, così, incontro all'inevitabile sconfitta; si infortuna battendo (maluccio) un calcio d'angolo a nostro favore, ma ormai la frittata era fatta.
Celano:6- - Entra ad un quarto d'ora dalla fine, riportando Benvenuti nella sua posizione più congeniale sulla fascia; gli capitano poche palle e tante botte, ma si dà da fare il giusto. Gli si presenta una mezza occasione, che cerca di risolvere con un tiro sul primo palo: va fuori (alto, per la precisione, di 40 centimetri sulla traversa); il digiuno continua, ma qualche cosa si sta muovendo al suo interno: prevedo novità future... "Tanto tuonò, che piovve"? Speriamo, altrimenti dall'estero verranno critiche di chi non vede direttamente le nostre partite, senza notare gli assist al bacio in passato dispensati ai compagni così fortunati da ricevere tanti regali dal cielo...
Tirelli: 5,5 - La sua prestazione non è stata pessima, però il nervosismo (vedi alla voce "Toffoli") l'ha inevitabilmente contagiato, rendendolo meno preciso del solito; va detto, a sua discolpa, che il suo compagno di reparto stavolta era l'ombra dell'attaccante a noi noto (ne parliamo più avanti) e che l'arrembaggio finale l'ha più danneggiato che altro, pur avendo Grigoletti usato le tre punte; forse lo si sarebbe potuto spostare sulla fascia sinistra alla fine, per sfruttare le doti acrobatiche del sottoscritto, che di testa si fa valere, al centro, ma questo è un discorso ormai postumo. Va aggiunto, peraltro, che sabato era in versione generosa – ha provato più volte l'assist - e ciò torna a suo onore.
De Gottardo: 6,5 - Il goal iniziale (o gollonzo? Ai posteri l'ardua sentenza!) l'ha esaltato non poco, tant'è vero che nella ripresa scheggia la traversa con un bel tiro da fuori area; è apparso senz'altro in ripresa rispetto a Padova (correva più di Sarcinelli, oh yes!) ed ha dato concretezza ad un centrocampo privo di lampi di genio, ma Luca non è un inventore di gioco, purtroppo, per cui non gli si può chiedere il fosforo dato in dote ad altri, secondo me. Comunque, svolge il suo compito in maniera egregia ed è l'ultimo a mollare, pur non servendo ciò a muovere la classifica, sfortunatamente.
Martini: 4,5 – Gli do questo voto con la morte nel cuore, perché mi dispiace tantissimo dover affondare il coltello su di un compagno di reparto (e forse futuro collega di lavoro...) tanto dedito alla causa - rammento il suo infortunio muscolare di un anno fa... - e gentile in campo, poiché non ha mai polemizzato con nessuno, però i due errori sotto porta incidono non poco nel risultato finale e ci costano tantissimo; il primo tiro, sul finale del primo tempo, è andato altissimo sulla traversa, mentre bastava un diagonale sul secondo palo, mentre il secondo - un appoggio a due metri dalla porta ormai vuota - è capitato anche a me in altri campionati con squadre diverse. La giornata era nerissima per lui, che ha pagato colpe pure altrui. Gli do tutta la mia solidarietà da punta a punta: la situazione non è certamente delle migliori, ma passerà presto! Comunque, si può parlare anche di calamità in attacco e non solo in difesa.
Boschian Pest: 5,5 - Subentra ad uno spaesato Martini e si colloca in difesa a sinistra; spinge con alterne fortune sulla fascia e non tutti gli appoggi gli riescono bene, però ci mette l'anima, pur partecipando al disastro difensivo, che ci ha visti soccombere contro una squadra complessivamente alla nostra portata (l'avevamo quasi sempre sconfitta in passato, infatti); probabilmente lo penalizza il fatto di saper usare solo il piede sinistro - dovrebbe allenare pure il destro: non è mai troppo tardi per migliorarsi, in effetti - e di non avere il lancio tracciante di un Sarcinelli, ma aspettiamo ugualmente il professore a lezione.
Grigoletti: 6- - Non lo invidio affatto; avere una squadra che ti si squaglia sul più bello è una prospettiva tutt'altro che esaltante, anche perché le sta provando tutte: sabato ha persino rischiato le tre punte nel finale con poco esito, dopo aver ruotato i giocatori a sua disposizione. Notava giustamente Bellotto che dallo scorso mese di dicembre gli Avvocati hanno perso il filo diretto con la vittoria ed il bel gioco: per la prima posso dare il numero telefonico di mia figlia Vittoria (forse servirà come mascotte...), mentre per il secondo occorre recuperare la miglior forma di alcuni calciatori, in alternativa, rimpiazzarli con gli altri a disposizione, lasciando che tornino all'antico splendore. C'è ancora un Avvocup da disputare con immutate possibilità di successo, magari procedendo all'inizio sotto traccia, per poi uscire sul più bello, no? Smentisco categoricamente tutte le possibili voci sulla sua panchina: per me Silvano resta ben saldo in sella, non ambendo a fare il Segafreddo e non essendo Toni Pollini comparabile con Moras. A buon intenditore, poche parole!
Costanza: 8,5 - Non ha giocato, né era della partita, ma merita questo voto meraviglioso per un altro scintillante motivo post partita: sta a voi capire perché...
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9 commenti:
quel qualcosa che si muove dentro deve essere senz'altro indigestione.....
Siamo alla ricerca di acrobati per lo spettacolo di domani sera presso il nostro circo itinerante. Purtroppo il nostro precedente professionista è stato questa mattina sbranato dai leoni. Avete mica il numero di questo Giovanni Celano?
è da mesi che vi osservo e noto costantemente un migliore in campo.... quale procuratore con mandato speciale del circo Orfei ma anche di Zelig Circus chiedo cortesemente di recapito telefonico del vostro cabarettista di PUNTA per battute al volo....
Gradirei essere informato per tempo delle prossime apparizioni sugli spalti del Costanza...
Pacciani
"Aspirìna" un "momènt", "okì" tu "cialìs"...
"Voltarèn" il "librium"!
"aùlin" "dipipèron" Tatanka!!!
Il Farmacista (cazzo che fatica a rimanere anonimo ;))
Oggi l'anonimo è in ferie... e in grande forma!!!
Hahaha vi voglio bene! confermo il nervosismo.....purtroppo quest anno giocato poco e male non mi ha aiutato... Forza e coraggio!
Ho le merendine, Vengo anch'io?? .....nottunò.....
L'amico Giovanni non ci entra.
Ho stato io a fare le paggelle.
Un caro saluto al mio compagnio di facolta Andrea Benvenuti.
M. Misseri
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