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domenica 11 aprile 2010

AVVOCUP, 2^ GIORNATA - I ramarri impattano con Padova dopo un lungo inseguimento

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Il Tabellino
AVVOCATI PN - JUSPORT PADOVA 1-1 (0-1)
Formazione: Cornacchia, Rumiel (Iodice), Bellotto, Luisa Vissat [C] (Cesaratto), Pergola (Lorenzon), Gasparini, Stella, Gurnari, Moro (Fantuzzi), Galasso, Vicenzotto. A disposizione: Celano, Brovedani. Marcatori: Galasso. SEDRANO (PN) - La lunga rincorsa alla lepre padovana si è conclusa nei minuti di recupero con il sinistro velenoso di Carletto Galasso: 1-1 e tutti contenti, più o meno. I ramarri si presentavano al debutto nell'Avvocup privi del loro fantasista principe, Ale Manfroi. Dopo due minuti di gioco capita subito una clamorosa occasione per i neroverdi: Galasso, appena dentro l'area, calcia a colpo sicuro ma la sfera sbatte sull'interno del palo e rimbalza in grembo al portiere [video]. Poco dopo arriva il vantaggio degli ospiti con un bellissimo pallonetto di Michieli (colpo sotto) [video], sugli sviluppi di un'azione agevolata da una gravissima e colpevole disattenzione a centrocampo (Giuda ladro!). Comincia l'inseguimento, ma la banda Pollini è nervosa e confusionaria. Prima del riposo Cornacchia mette una pezza su una conclusione ravvicinata del n° 4 avversario (autore del gol) [video]. Si va negli spogliatoi con qualche apprensione per Vicenzotto, toccato duro dall'arcigno marcatore (resterà poi in campo fino al termine). Nella ripresa le cose migliorano: i ramarri crescono e gli ospiti (presentatisi in formazione rimaneggiata e con soli undici effettivi) calano vistosamente. Si gioca a una porta sola, anche se i neroverdi non concretizzano il loro pressochè costante possesso palla. Un'accelerazione di Speedy Galax che si conclude con un altro palo ed un tiro di Vicenzotto respinto in tuffo dal portiere sono il preludio al gol del meritatissimo pareggio che giunge come detto ad opera di Galasso a tempo scaduto: colpo di bliardo e diagonale rasoterra che si infila lentamente nell'angolino lontano. In una gara estremamente corretta ed all'insegna del fair play, c'è purtroppo da segnalare un episodio violento occorso nel finale. L'inatteso protagonista è Tatanka Celano che infierisce... su se stesso! Il Nostro, in veste di guardalinee, segue con lo sguardo una palla spiovente che esce dal campo e prosegue la traiettoria in direzione della rete di recinzione: per evitare la fuoriuscita della sfera dal rettangolo recintato (che avrebbe portato via del tempo prezioso), il leggiadro Tatanka si esibisce in un tentativo di aggancio aereo, ma l'attenzione rivolta esclusivamente al pallone che cala dall'alto distrae il buon Giovanni dal pericolo che incombe. Risultato: scarpino da calcio intrappolato nella rete e spettacolare carpiato all'indietro con rovinosa caduta al suolo a seguire. Peccato, fin lì la gara era filata via liscia, all'insegna della correttezza...
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8 commenti:

Stefan Langer ha detto...

Grande! Complimenti ragazzi!

Finalmente l´attacco colpisce. Carlo e Paolo faranno un sacco di gol in questo torneo.

Spero che nel episodio finale né Tatanka nè la rete di recinzione si abbia fatto male ...

vice ha detto...

Bene. L'annotazione che volgio fare è semplice. Giocare con (contro) Padova è sempre un bel match! Per quanto siano a ranghi ridotti, per quanto la velocità non sia stata il massimo nella specifica occasione, per quanto la mancanza di pedine fondamentali possa pesare, per tutti gli altri "quanto", mi viene solo da dire che è piacevole vederli giocare. Certo, avessimo vinto, sarebbe stato un bel colpo. Ma finisce lì. Nelle ipotesi. Del resto, posso solo annotare che, seppur con panchina lunga, anche a noi mancava qualche pedina di un certo valore. E, allora, alla prossima, squadre complete e via...Per quanto riguarda la partita, poche note. Gradevole, alcuni buoni spunti, qualcuno più in vista degli altri. Ottima ancora una volta, la difesa. L gol del Padova, seppur aiutato dall'errore grossolano, è quello per cui "paghi il biglietto". Alberto molto nervoso al centro. E forse troppo avanzato nel ruolo. Pippo, Marco e Fabio, fanno alcune belle giocate, ma non producono quanto e come vorrebbero. Carletto e Paolo fanno la loro parte, ma l'esperienza degli ospiti compensa la loro minor velocità. I cambi - solo nostri - arrivano portando più voglia che qualità e spinta. E forse questo aiuta alla fine di questa partita ad ottere il pari e patta. Un saluto

Cornix ha detto...

Ottimo il riassunto di Vice. Partita di grande sofferenza per il nostro Toni Pollini, che ancora il giorno dopo, di fronte ad una sontuosa grigliata di pesce, ha preferito non parlare... Affranto, ha scelto la via del silenzio stampa, molto di moda in questo periodo.

ugè ha detto...

Alcune considarazioni:
1. i padovani hanno giocato bene, sono squadra, hanno sempre cercato il gioco, hanno fatto sempre girare la palla (ricordo a tutti la frase che dicevano perennemente ai compagni i nn. 4 ed 8, i loro centrocampisti di riferimento "muovere sempre la palla!", cosa che noi non abbiamo fatto, la palla la portavamo troppo invece di farla girare), hanno fatto un gran bel gol, sono stati corretti anche senza tirare indietro la gamba: complimenti!
2. siamo stati troppo nervosi e contratti, ci siamo aiutati poco, eravamo troppo statici, avevamo poco mordente e poca cattiveria agonistica, mettevamo poca pressione agli avversari (tranne i primissimi minuti);
3. non abbiamo avuto fortuna in occasione dei due pali e di due calci d'angolo in attacco.


Ora alcuni appunti che vogliono essere costruttivi per il futuro e quindi debbono esser presi in tal senso, senza alcuna intenzione polemica, nemmeno sotto il profilo non dico del dolo eventuale ma neppure della colpa cosciente:
1. Paolino Vicenz8: gioca purtroppo di fatto come punta unica, in una posizione che non ama, ma siccome deve rendersi utile per la squadra, deve cercare più possibile in partite come queste di tenere la palla, di far salire la squadra, di appoggiarla dietro, di guadagnare qualche punizione, invece di cercare sempre di girarsi e partire;
2. Carlo Galax: anche lui gioca in un ruolo che non si addice del tutto alle sue corde, ma con i mezzi fisici e tecnici che ha deve giocare anche lui di più con la squadra e col compagni di attacco, cercare di più lo scambio e, come finalizzatore, cercare il tiro in porta non appena può;
3. Alberto: uno come lui, forte fisicamente e tecnicamente, che ha giocato in categorie superiori, deve essere maggiormente d'esempio e d'aiuto alla squadra, non innervosirsi ad ogni palla persa o che un compagno non gli passa o non gli serve come lui si aspetta, altrimenti paradossalmente rischia di diventare dannoso più di altri che sono certamente molto meno bravi e capaci di lui (insomma, Ru', meno nervoso e più collaborativo coi compagni);
4. Fabiomoro: purtroppo sabato non ha mai trovato la posizione e quindi ha inciso molto poco;
5. the Kap: è l'unico che non ha fatto il riscaldamento con i compagni che hanno iniziato la partita, e da un Kaptàno, nel torneo forense o Avvocup che sia, questo non va bene, ed anche nel gioco è sembrato poco partecipe e molto distratto (a prescindere dalle affermazioni di Mr. Pollinigson sul fatto che stava già pensando alla partita delle vecchie glorie Maniago alla quale doveva andare: anzi, a proposito, nello spogliatotio, nell'intervallo, gli ho chiesto se si stava mettendo in tuta per vedere il secondo tempo e farsi la doccia alla fine e mi ha risposto di sì e poi invece si è dileguato alla volta di Maniago a giocare....).

Sono solo spunti (o sputi) di riflessione, stimoli per la discussione, ed attendo anche critiche sulla difesa e su di me, senza che vi facciate problemi (per esempio mi rendo conto che, personalmente, un paio di volte ho recuperato palla ma l'ho calciata via anziché cercare di controllarla e passarla, ma ciò è dovuto al fatto che non giocavo sul campo grande da quasi un mese: cercherò di migliorare, son giovane, ho tempo e mi so applicare...).

Un saluto a tutti, belli e brutti, soprattutto ai due che sono in viaggio in centro Italia...

Anonimo ha detto...

Molto bene la difesa: A.B x 3 su tutti.
A centrocampo, soprattutto il primo tempo è mancata la lucidità ed in qualche caso la cattiveria (quella buona....ammesso che esista) a cui si è sostituito il nervosismo fine a se stesso. Il loro n. 4 (gran giocatore) ha potuto prendere per mano la squadra e dettare i tempi delle giocate con troppa facilità senza che nessuno gli ringhiasse nelle orecchie (è mancato un mediano alla Mazzoli per intenderci).
In attacco Paolo e Carletto hanno fatto il loro. Purtroppo ci manca il centravanti ma non è una novità.
Personalmente la squadra di Padova mi ha fatto una buona impressione nella gestione del pallone, mentre, dal punto di vista atletico non mi è sembrata un granché.
Ivan

enrico iodice ha detto...

...un saluto da quelli che si trovano in centro Italia (Colle Val D'Elsa, per ora...).
Come esordio, direi assolutamente accettabile (lo spirito è quello giusto, anche se abbiamo giocato maluccio. In passato, una gara così, l'avremmo persa)...
Concordo con tutte la valutazioni lette, in particolare su Rumnold: deve essere il nostro uomo in più... accendilo tu questo "suegno" che è spento!!!

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente l'analisi e le critiche sollevate alla squadra ed al sottoscritto, in particolare.
In futuro cercherò, nei limiti del possibile, di contenermi.
Quanto all'aspetto tattico posso dire che la scelta di giocare con due mezze punte è stata a dir poco "sciagurata".
Interpretare il ruolo di Carletto e Fabio Moro è estremamente difficile.
E'un lavoro che prevede un pressing quando i portatori di palla avversari giocano nella loro mtà campo(il 4 e l'8 nel caso di sabato) e uno smarcamento verso le linee esterne in fase d'attacco.
Invece la squadra non ha aggredito se non nei primissimi minuti il 4 e l'8.
A mio parere la fase difensiva non può essere svolta dai soli centrocampisti o difensori ma deve coinvolgere anche gli attaccanti, cosa che non è avvenuta.
Gli esterni dovrebbero poi cercare di dettare meglio il passaggio ai centrocampisti evitando sterili ed istintive fughe in avanti.
Credo sicuramente che la squadra con l'ingresso di giocatori del calibro di Olivier e Manfroi possa crescere davvero molto MA, non illudiamoci sia facile per loro giocare in una squadra che, fatta eccezione per i difensori, gioca sempre fuori tempo, con tocchi in più e con singoli atti di eroismo patetici che non hanno nulla a che fare con il calcio.
Il "motivo" della partita doveva essere questo:
palla dal centrocampo a Paolo Vicenzotto, 1 tocco e passaggio indietro nuovamente al centrocampista e palla in profondità a destra verso Fabio o a sinistra verso Carlo.
Non si è mai visto qualcosa di simile.
Rumnold

ugè ha detto...

Ooooohhhh!!!!!

Finalmente si parla di CALCIO, se ne parla serenamente e si cerca di mettere le basi per migliorare, se possibile.

Bravo Rù!

Un tuo estimatore anonimo...