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venerdì 4 febbraio 2011

PUNTI DI VISTA "STORICI"- Gli irrinunciabili 45 minuti prima della gara (di Emo Ros)

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Personalmente, all'aspetto prettamente giuridico, preferisco il "convincimento". Vediamo, a mio parere i famosi 45 minuti andrebbero o dovrebbero andare più o meno così. I primi 15' in spogliatoio, tra i saluti ed i commenti sugli eventi calcistici dalla Champions League all'ultimo torneo amatoriale, calcio femminile compreso. Poi c'è sempre qualcuno che comincia a chiedere: "Oggi tacchetti di alluminio o di gomma?" (ora con la variante rotondi o lamellari); puntuale arriva poi l'osservazione: "Avete visto l'arbitro?", "Si, è quello che ci ha arbitrato ad Azzano nel 2005 e ci ha dato un rigore contro"; "...ma anche ad Aviano, 4/5 anni fa quando ci hanno fatto un gol in fuorigioco ed io ho colpito un palo interno" (dovete sapere che l'animale da spogliatoio può scordarsi dell'anniversario di matrimonio o del compleanno della moglie - quello della suocera gli sfugge sempre - ma non scorderà mai un palo interno colpito, perchè la considera una delle più gravi ingiustizie possibili). Si passa poi alla vestizione e qui come non ricordare il soggetto che si mette, pensando di non dare nell'occhio (ovviamente inutilmente), il classico costume tipo slip anni '70/'80 fantasia hawaiana e cordone bianco, che a Lignano non può più usare perchè certamente il bagnino farebbe immediata istanza per la nomina di un amministratore di sostegno; al contrario c'è invece chi anche sotto i pantaloncini da calcio utilizza mutande D&G o Armani perchè altrimenti non si sente sicuro (normalmente chi punta molto sulla mutanda ha dei problemi appena la toglie... ma protrebbe essere una milignità). E che dire poi sul tema "calzini"? Anche qui c'è chi tenta di dare gli ultimi momenti di gloria al calzino a rombi colorati di provenienza cerimonia della cresima e chi invece preferisce il calzettone di lana spessore 30 mm, eccessivo perfino per una ciaspolada notturna in Quebec e che, tra l'altro, rende strettissime le scarpe con il risultato che il povero si aggira dopo pochi minuti per il campo con andatura barcollante per le numerose vesciche al tallone. Che dire ancora dei Dr Gibaud de noialtri? C'è chi estrae dalla borsa fasce chilometriche con le quali comincia a fasciarsi caviglie, ginocchia e musucoli vari... i fanti della grande guerra gli fanno un baffo; il top del settore è però indubbiamente rappresentato da chi ha osato far ricorso alla famigerata pancera di lana. In questi casi, però, raramente il soggetto ha il coraggio di indossarla alla luce del sole (segno che percepisce una certa gravità nel fatto) e si avvia con fare indifferente verso il bagno dal quale fa ritorno con la maglietta della salute indossata, pensando che, così, la pancera non si noti. Si sbaglia di grosso perchè il bordo rialzato non può sfuggire all'Animale da spogliatoio che, quindi, puntualmente lo smaschera. La massima soddisfazione che si può avere in questi primi 15 minuti però è sempre rappresentata, a fronte dell'imprecazione: "Maledizione ho rotto un laccio", dal poter rispondere: "Io ne ho uno nuovo"... Trascorsi dunque i primi 15 minuti, si può uscire per una ventina di minuti di riscaldamento. Qui c'è il grande vantaggio dell'assenza totale di pubblico (sull'assoluta discrezione del Generale Celano mi sono state date ampie garanzie), così che nessuno assisterà alle penose scene dei tentativi di palleggio che spesso naufragano ai primi tocchi (ho personalmente notato che alcuni di noi hanno superato quota 5 palleggi solamente in rarissimi momenti di grazia ed in presenza di congiunzioni astrali praticamente irripetibili) o agli "allungamenti" che paiono realizzati da reduci di guerra. Gli esercizi poi sono iperclassici e, diciamolo chiaramente, chi si avventura in manovre ai più sconosciute per atteggiarsi a moderno viene considerato un po' uno sborone. Siamo così agli ultimi 10 minuti di nuovo in spogliatoio: appello dell'arbitro (che quanto a tristezza spesso non scherza davvero) alla fine del quale alla classica domanda: "Qualcosa da chiedere?", se non vengono minacciate prima esemplari sanzioni, vi imbatterete spesso nell'immancabile domanda: "Ehm... e le punizioni?", risposta altrettanto immancabile: "Dirette nessun segno, di seconda braccio alzato". Sentita la risposta per la settecentesima volta l'interessato annuisce soddisfatto. E magari cerca di sviare gli sguardi severi dei compagni con le domande standard tipo: "Oggi maglietta da sotto di lana o di cotone?". Rimangono solo le raccomandazioni del Toni di turno (nel nostro caso di Toni e basta) che variano intorno ai temi: "Portiere para, difensori attaccati agli avversari, centrocampisti fate gioco, attaccanti buttatela dentro". E così tutti contenti verso il magico rettangolo verde. Ora, vi domando: ma davvero vi par il caso di rinunciare a questi 45 minuti così unici? Se la vostra risposta sarà SI, a mio parere, potete anche essere abbonati a Sky calcio, aver visto tutte le partite di qualificazione al mondiale della zona Oceania, sapere le formazioni a memoria degli ultimi decenni, ma non avete davvero capito perchè lo sport praticato regala momenti così speciali. Ciao a tutti. Emo
. P.S. (Sbaglio o ho scritto piccolo trattato?)
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6 commenti:

koala ha detto...

Captain Leader Legend...grandioso...chissà se qualcuno ha capito...

Anonimo ha detto...

Direi semplicemente straordinario!!!
Grande Emo!!!!!!!!!!!!!!1
Rumnold

Anonimo ha detto...

Quanti indimenticabili e irripetibili riti, perfetta sintesi di centinaia pre-partite, irrinunciabili esorcismi per fermare il tempo.
Emo, ti aspetto in campo.
Paolo The Kap

enrico iodice ha detto...

Semplicemente SUPERLATIVO!!!
Confidiamo, per il futuro, in una assidua presenza del nostro Emo... non solo sul Blog!!!

ugè ha detto...

E allora, per farvi invidia, vi comunico che da alcuni mesi Emo viene a giocare, praticamente quasi tutti i giovedì, a calcetto con me ad altri 7 malati di mente...

Peccato non averlo in campo con i Ramarri, se non avesse avuto il problema al ginocchio si sarebbe ancora divertito con noi e ci avrebbe fatto divertire, trattandosi di Vero Giocatore di Balòn

Unknown ha detto...

grande Emo !!!!!
e pensare che, mi par di ricordare il tuo esordio è stato nella fatal Vicenza dove quei fatidici 45 minuti ante e soprattutto post partita li abbiamo trascorsi scortati dai Carabbbinieri....
paoloquellochehasegnatopiùgol