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venerdì 11 giugno 2010

AVVOCUP 2010, SECONDA SEMIFINALE - Rassegna stampa

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

In un caldo torrido, ai limiti dell'umana sopportazione, si é disputata una grandissima semifinale. Siamo usciti sconfitti dalla battaglia, ma la partita di ieri é entrata di diritto nella breve storia della nostra squadra, nonostante il risultato. Onore, dunque, ai 12 giocatori scesi in campo ieri, 12 combattenti temerari contro una vera e propria corazzata. Mazzariol, Gelmini Colombo Musitelli, Cerullo, Di Dio, Longobardi Senior, Rossini, Cagnazzo senior, Scudeller, Regazzoni, Rossini, Longobardi junior, questi i leoni di Pordenone.
Il prepartita é stato segnato dal sospetto. Forti, infatti, sono i dubbi circa una capillare diffusione di pratiche dopanti fra gli avversari. Il riferimento corre, in particolare, all'innalzamento innaturale dei livelli di testosterone indotto da un calendario, che campeggia all'ingresso dello spogliatoio dei padroni di casa, le cui pagine ritraggono avvenenti praticanti del foro di Pordenone in pose hard. Nella formazione orobica, fra i più colpiti dall'insolita pratica é parso Gelmini, che del resto é solito confondere stretching ed onanismo prima delle gare. In ogni caso, nonostante l'apprezzamento di alcuni per la creatività friulana, non é da escludere un ricorso di Bergamo alla procura antidoping. Ragno si tenga pronto.

Anonimo ha detto...

In attesa dell'intervento della giustizia sportiva, non resta che analizzare il verdetto del campo. La vittoria di Pordenone é, in estrema sintesi, la vittoria dell'organizzazione contro l'improvvisazione. Non é concepibile presentarsi ad una semifinale con gli uomini contati, senza alcuni giocatori chiave, privi di un Mister e di un modulo di gioco.
Allora un plauso ai presenti ed alla fantasia di Mazzariol, il cui modulo 4-2-4 ha fatto sì che la partita di ieri non si trasformasse in una disfatta. L'idea di schierare una formazione a trazione anteriore, sostanzialmente con cinque attaccanti, ha prodotto i frutti sperati. Regazzoni, i 2 Longobardi, Scudeller, Cagnazzo e Rossini hanno per lunghi tratti di gara impensierito Pordenone, contringendola a mantenere basso il baricentro. Il bottino del primo tempo é stato pingue: 3 legni e due gol di pregevole fattura, frutto di manovre corali e di un gioco ordinato, oltre che dell'estro dei singoli. Il centrocampo, di fatto, si é retto sul solo Di Dio, capace di creare gioco ed al contempo di spezzare le azioni offensive avversarie. La difesa a 4 ,invece con Cerullo, Musitelli, Gelmini e Colombo schierati in linea, sempre pronti ad attuare un sistematico fuorigioco, ha bagnato la miccia delle bocche da fuoco neroverdi.
Come prevedibile, tuttavia, nella seconda frazione di gioco Bergamo ha subito un crollo verticale sul piano fisico. Quando la fatica ha iniziato a mordere i muscoli dei bergamaschi, la sproporzione fra le forze in campo é diventata quasi imbarazzante. Ciò nondimeno, la formazione orobica ha retto il colpo e, anche dopo aver subito il gol del 3-2, ha reagito con orgoglio, cogliendo un meritato pareggio. Il gol della sconfitta, giunto a 4 minuti dalla fine, ha spento definitivamente le velleità dei bianchi. Inutile recriminare in questa sede su un possibile fuorigioco non fischiato dall'arbitro. E' intenzione di Bergamo deferire il giuramento decisorio al n. 2 di Pordenone, affinché egli dica se, effettivamente, sul gol del 4-3 ha toccato il pallone oppure no.
Al di là dell'ironia e della sottile vena polemica, la vittoria di Pordenone é stata meritata, non tanto per la superiorità sul piano atletico e tecnico, quanto per la miglior organizzazione di squadra, il maggior entusiasmo e la corale partecipazione di tutti all'Avvocup. Questi sono gli ingredienti per vincere e, infatti, i neroverdi hanno vinto, meritatamente aggiugo io.
Ciò detto, ribadisco quanto ho già avuto modo di dire in altre occasioni: la nostra squadra, al completo, sul piano tecnico é inferiore solo a Padova. Con le altre ce la possiamo giocare ad armi pari e quest'anno lo abbiamo dimostrato.
Ieri mancavano RILLO, Cavagna, Baruffi, Galatti, Fachinetti, Pizzoccheri, Manzoni, Bonomi, Cagnazzo Junior, Birolini....Caro Enrico, ti sarà sufficiente rileggere le cronache degli ultimi due anni per comprendere che si tratta di alcuni dei pezzi pregiati della nostra formazione. Con loro sarebbe stata un'altra partita. Per questa ragione la soddisfazione per la bella prestazione di ieri é pari al rimpianto. Con questo chiudo, invitandovi tutti ad Arcene (BG), dove l'assessore Rillo (regge l'assessorato "Sport & Gnocca"), nonché mister della BG LEX, sarà lieto di mostrarVi la propria abilità nella preparazione di fritti e salamelle dal 4 al 14 giugno. Vi assicuro che in campo é uno che fa la differenza...Forse é capace di tanto anche fra i fornelli...
Ciao! Per la finale tifo Pordenone. Dimenticavo...L'arbitro di ieri é in assoluto il migliore dell'Avvocup. La "flavia" giacchetta nera, prenda esempio. L'arbitro migliore é quello che rende impalpabile la propria presenza.

Anonimo ha detto...

Un breve commento in attesa delle note ufficiali che saranno a breve diffuse da Mr. Blogger. Mi unisco alle parole di elogio sulla prestazione di Bergamo. Grande squadra, davvero. Mi scuso ancora con il gruppo naoniano per l'increscioso episodio del mio ritardo e soprattutto con Toni, il quale, da vero padre di famiglia, compresa la drammaticità dell'evento in sè, non ha voluto infierire sul sottoscritto. Un breve commento sulla partita. Pordenone si è dimostrata una squadra organizzata e con una grande personalità. Non era facile,psicologicamente, invertire un risultato dopo un primo tempo così difficile cui si era aggiunto anche l'errore dal dischetto. Bravi a tutti davvero!
Rispondo all'amico / collega di Bergamo con riferimento all'istanza istruttoria di deferire il giuramento decisiorio al n. 2 di Pordenone. Il giovane si è purtroppo spento, serenamente, a fine gara. Un grazie ai compagni di squadra che lo hanno vegliato sino all'ultimo respiro, tra le note struggenti note del "Lago dei Cigni". L'unico rammarico è che pare non si sia nemmeno accorto del gol vittoria pordenonese, versava già in uno stato di incoscienza.
f.to
Rumnold, in arte, "Fin Che Vuoi... Il ballerino del Bolshoi"...

enrico iodice ha detto...

Grandissimo LUCA!!!

P.S. (tieni d'occhio il Blog: entro mercoledì ci saranno le foto)