Blog Ufficiale (rigorosamente umoristico!) della squadra di calcio degli Avvocati Pordenone
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giovedì 31 marzo 2011
AVVOCUP - Girone "B": posticipo 1^ giornata e anticipo 2^



"Esordio con i brividi per Venezia, sfortunata all’inizio e meritatamente in svantaggio per quasi tutta la partita, ma capace di sbloccarsi in tempo utile per agguantare un pareggio ormai insperato. Meglio Bassano nel complesso, dalla disposizione in campo alla gestione della partita, ma Venezia l’aveva annunciato fin da subito: puntavamo tutto sul terzo tempo, che per sfortuna degli amici di Bassano è iniziato dieci minuti prima che finisse il secondo! Ci teniamo stretto il primo punto e ci prepariamo ad affrontare l’insidiosa trasferta di sabato in terra vicentina. Un particolare ringraziamento agli amici di Bassano per averci regalato una bellissima targa commemorativa del nostro debutto nell’Avvocup 2011: la classe non è acqua! E se lo dice un veneziano…"
Paolo Emilio Rossi
mercoledì 30 marzo 2011
AMATORI - Le convocazioni per sabato 2 aprile
Convocazione per Sabato 2 Aprile 2011 ore 14,15 a San Giovanni di Polcenigo.
Inizio gara con il SAN DAN ore 15,00
BUCCIOL STEFANO
BOSCHIAN LUCA
BROVEDANI MATTEO
CAPOMACCHIA FILIPPO
CASUCCI ANGELO
CELANO GIOVANNI
CONTENTO MANLIO
CORNACCHIA MATTEO
DEL BIANCO ENZO
FELTRIN MICHELE
LUISA VISSAT PAOLO
MAIORANA FRANCESCO
PERGOLA EUGENIO
ROS EMO
RUMIEL ALBERTO
SARCINELLI ENRICO
STELLA MARCO
Toni Pollini
martedì 29 marzo 2011
AMATORI - Le pagelle del volatile (di Matteo Cornacchia)
lunedì 28 marzo 2011
AVVOCUP - Le altre sfide della prima giornata
Luca Cerullo (Bergamo): "Zanica (BG), 26.03.2011. Esordio casalingo vittorioso per l’AC BERGAMO LEX contro lo JUS SPORT BRESCIA: 2 a 0 il risultato finale. Gli orobici, in un’inconsueta tenuta giallorossa, conquistano meritatamente i tre punti, legittimando la vittoria con una prestazione maiuscola, soprattutto nella seconda frazione di gioco. Mister Rillo schiera la formazione secondo il modulo 4-4-2 di sacchiana memoria: Mazzariol fra i pali, Bonomi-Colombo-Galatti-Fachinetti a comporre la linea difensiva, Cagnazzone-Rillo-Di Dio-Cerullo sulla mediana, Regazzoni-Scudeller in attacco. Nel primo tempo la BERGAMO LEX lascia la manovra nelle mani delle Rondinelle che, in almeno 3 occasioni, sfiorano la rete del vantaggio con il n. 9. E’ il numero 9, infatti, a cogliere il palo con un insidioso tiro in diagonale scagliato dall’interno dell’area. La difesa orobica, tuttavia, non concede molto altro agli avversari. Galatti guida i compagni con piglio deciso, armonizzando i movimenti difensivi, chiudendo gli spazi con ordine e senso della posizione. I due esterni bassi, Fachinetti e Bonomi, mordono le caviglie degli avversari con la consueta grinta. Colombo infonde al reparto sicurezza e sovrasta gli avanti bresciani nel gioco aereo, sin quando, a metà del primo tempo, un infortunio lo costringe al cambio. Gli subentra Birolini, che immediatamente ingaggia un duello all’arma Bianca con il n .9 bresciano, riuscendo a contenerne gli spunti offensivi. A centrocampo, mentre Mister Rillo disegna trame di gioco precise e ragionate, Di Dio svolge un fondamentale ruolo di interdizione, senza rinunciare alla costruzione del gioco. L’esterno destro Cagnazzone si sacrifica aiutando Bonomi in copertura e spezzando le trame di gioco avversarie. Sulla fascia sinistra Cerullo contiene la propria esuberanza marcando a uomo il n. 7 bresciano, uno dei giustizieri di Bergamo nella gara d’esordio dell’Avvocup 2010. In avanti Scudeller e Regazzoni, con veloci ripartenze, impensieriscono a più riprese la retroguardia bresciana, ma riservano per il secondo tempo il
meglio del proprio repertorio. La prima frazione di gioco, segnata da una certa supremazia degli ospiti, si chiude in parità. Durante l’intervallo Mister Rillo ridisegna la formazione: Gnazzino rileva il fratello Cagnazzone, Pizzoccheri subentra a Bonomi collocandosi sulla fascia sinistra al posto di Cerullo. Cavallo Pazzo allora retrocede sulla linea difensiva, sempre guardando a vista il n. 7 dello Jus Sport Brescia. Nel secondo tempo il volto della partita cambia radicalmente e netto è il predominio della Bergamo Lex. Cagnazzino sulla fascia destra ricorda Maicon: funge da collante fra il reparto difensivo e l’attacco, ispirando in più occasioni le pericolose folate offensive di Bomber Scudeller e di Zlatan Regazzoni. Sulla fascia sinistra Pizzoccheri pare Gareth Bale, roba da non credere: aiuta Cerullo nell’oscuro lavoro di contenimento del n. 7 bresciano e si concede a pericolose proiezioni offensive. Regazzoni è il signore incontrastato della trequarti campo. E’ un mix di potenza, eleganza, tecnica ed intelligenza calcistica. E’ incontenibile, solo i pali riescono a limitarlo: a metà del secondo tempo coglie la traversa con un fendente scagliato dal limite dell’area. I pali stanno ancora tremando quando, al 20' del secondo tempo Bomber Scudo segna la rete del vantaggio con un insidioso diagonale, che si infila lentamente alla sinistra dell’estremo difensore bresciano. A quel punto Mister Rillo, ormai stremato dal duplice ruolo di allenatore-giocatore, chiama il cambio e viene sostituito da Guarino. Con il suo ingresso la Bergamo LEX è più che mai una squadra a trazione anteriore. Brescia certo non demorde e continua ad impensierire la difesa orobica: in un paio di occasioni il n. 7 della squadra ospite si invola sulla fascia destra servendo pericolosamente la palla al centro dell’area, ma, fortunatamente, nessuno ne approfitta (in almeno un paio di occasioni è un sicuro Mazzariol a mantenere “vergine” la porta orobica). Il risultato è tutt’altro che al sicuro ed, infatti, dopo soli 5 minuti lo Jus Sport Brescia sfiora il pareggio. Galatti atterra in area un avanti bresciano e l’arbitro concede il penalty. Il n. 9 bresciano va sul dischetto, calcia deciso alla destra di Mazzariol,
ma la traversa gli nega la gioia del 300° gol. Mister Rillo chiama una nuova sostituzione: Longobardi Junior rileva uno stremato Fachinetti, protagonista di una partita giocata sempre con il coltello fra i denti. Longobardi dà il suo contributo sia alla fase difensiva sia a quella offensiva, copre quando necessario ed avanza quando ampi varchi si aprono nella retroguardia bresciana. I cambi ed il pericolo scampato infondono nuovo coraggio agli orobici che, a 5 minuti dal termine, con una concitata azione nell’area piccola avversaria, siglano il gol del raddoppio grazie ad un implacabile Scudeller. Il risultato rimane sul 2-0 sino al termine dell’incontro. Al fischio finale si accende una piccola disputa fra Birolini ed il n. 9 di Brescia, sedata dai compagni di squadra di entrambi.
oro: DECISIVO, voto 10 GUARINO: è il Garrincha orobico, un furetto sgusciante: affidabile, voto 7,5 CAGNAZZINO: coriaceo, veloce, resistente, tecnico: Maicon veste giallorosso, voto 9 PIZZOCCHERI: per un volta la classe operaia va in paradiso: sorprendente, voto 7/8 LONGOBARDI: pronto, un uomo squadra, tenace e deciso: quando la squadra chiama, lui c’è, voto 7,5 MUSITELLI: assente per infortunio, ieri nel vederlo mi sono commosso: mi ha ricordato l’addio al calcio di Van Basten; ma il suo non è un addio, è solo un arrivederci: sempre presente, istituzionale, voto 10+ RUBER ROSSINI: presente sugli spalti con prole al seguito: nel 2012, Maya permettendo, in gol anche in campo! Voto 10 SUSANNA FERRARO: unica collega presenta per sostenere le toghe orobiche: fuori classifica! MARCELLO BRIGNOLI: un penalista prestato alla fotografia o un artista prestato al diritto? Che la sua arte abbia ispirato la Bergamo Lex? Voto 10domenica 27 marzo 2011
AMATORI - Successo dei ramarri e record assoluto di punti in Campionato!
SEDRANO (PN) - Una vittoria di spessore, ottenuta con il contributo di tutti gli effettivi a disposizione (tra i quali si registra il gradito ritorno dello “storico” ma pur sempre “attuale” Emo Ros!), contro una squadra di valore e con la soddisfazione di essere usciti indenni dall'assalto all'arma bianca portato in massa dagli avversari nel finale di gara. La sfida comincia bene per i ramarri con il vantaggio firmato da Tirelli, lesto a raccogliere un rimpallo sulla barriera dopo una punizione calciata da Anzil: bel controllo di tacco, sinistro sporco e pallone che finisce in rete. Poco dopo però, una palla persa malamente a centrocampo da Stella innesca il contropiede avversario: fuga sulla fascia, cross teso
sul secondo palo con anticipo dell'avversario su Casucci e palla appoggiata in gol. Si va negli spogliatoi sull'1-1. Nella ripresa i neroverdi trovano la zampata del nuovo vantaggio con gli stessi protagonisti del gol subito: uno spiovente in area finisce sui piedi di Casucci che appoggia all'accorrente Stella, controllo perfetto e palla scaraventata sotto la traversa! Di lì ha inizio l'arrembaggio del Milan Club che si riversa nella metà campo neroverde; i naoniani hanno però il merito di rimanere compatti ed ordianti, lottando su tutti i palloni e rintuzzando ogni offensiva, senza far correre gravi rischi al sempre vigile Cornacchia. Un risultato dunque di grande pregio che consente alla "banda Pollini" di far registrare in classifica (a tre giornate dal termine) ben 22 punti: mai successo nella storia! Il prolungato terzo tempo (chiosco, Bau Bar, ecc.) è ampiamente giustificato… sabato 26 marzo 2011
venerdì 25 marzo 2011
AVVOCUP - I voti (dal campo ed oltre) del Blogger!
AVVOCUP - La gara vista da... Treviso! (di Michele Boscato)
TREVISO - Rieccoci cari Ragazzi, un altr’anno a parlare di calcio forense… ossigeno, ossigeno puro! I più “diversamente giovani” (grande Aure, al quale rubo la felicissima definizione) ricorderanno come io sia stato solito affermare centinaia di volte che Jurismarca è l’unica ragione valida per iscriversi all’ordine avvocati di Treviso: mai come di questi tempi la mia iperbole diventa realtà, “proletarizzazione della categoria” (definizione tratta da quell’infame pubblicazione che è il notiziario della Cassa Forense, al quale farei fare volentieri la fine che tanti anni orsono quei volenterosi ragazzi in camicia nera diedero all’Avanti: bruciato), quella cazzo di nube tossica made in japan e la ridicola guerricciola che Messieur Sarkozy ha voluto fare a quel buffone in turbante, pronto per il museo delle cere: ma dico io, come cazzo si fa a sprecare 112 fantastici missili tomahawk (che costano ciascuno come la concordanda clausola rescissoria di Paulo Enrique Ganso, ossia una trentina di milioni di euro) con uno che va ad arruolare mercenari in nigeria e costa d’avorio???? Vabbè, con un po’ di fortuna, uno degli ultimi SS21 che il Franco Califano di Libia aveva conservato gelosamente in qualche bunker dalle parti di bengasi colpirà e affonderà l’intera Lampedusa: bel colpo, guy!
Well, let’s talk about football, gentlemen.
Jurismilan, ieri sera.
Eh sì, non c’è alcun mio obnubilamento, il paragone con la prestigiosa squadra milanese Ragazza del Novantanove e quindi, ne deduco io, Cavalieressa di Vittorio Veneto, (dettaglio affatto sconosciuto al patetico petroliere tabagista che disquisisce di prestigio e di milanesità…) calza a pennello con la Juris di ieri: bel possesso palla, squadra quadrata, discreta occupazione del campo, ma pochi tiri in porta e, soprattutto, un solo tiro pulito concesso agli avversari con conseguente inopinato gol subito. Oggettivamente, nel primo tempo non c’è mai stata sofferenza dietro (a proposito, menzione d’onore al “nuovo” Mike C2, veloce, attento, mai in affanno: prova vivente che doping e droghe non servono, basta un po’di figa fresca e un goccio di preparazione atletica) e il centro campo ha macinato gioco con notevole continuità (un ulteriore inciso spetta di diritto a BepoCan, meno incisivo e più arruffone del solito; qui il discorso è esattamente l’inverso: troppa, davvero troppa figa…). Davanti molto meno belli di altre volte, nel senso che OneManGang Conse ieri non sembrava assolutamente Ibracadabra, più che altro perché non veniva servito quasi mai, benché ciò non gli abbia impedito di gestire le poche palle avute da par suo, ossia impegnando da solo l’intera difesa avversaria. E pato dov’era? A casa di Barbara? No, no, c’era, ma non giocava: era quel tristo ipocondriaco biondiccio che ha passato il tempo a giocherellare col Blackberry, come un qualsiasi adolescente medio, cercando di evitar di imbrattare le Church’s. Però, piaccia o non piaccia (a me piace e gli voglio virilmente bene), quell’aspirante Peter Pan dell’età matura pesa da solo il 70% dei gojs buttati dentro da juris negli ultimi dodici anni e quando non c’è si vede. Mi sto allargando, lo so, quindi riassumiamo: primo tempo sicuro, senza particolari emozioni, noi padroni del campo, ma poco pericolosi; secondo tempo, noi abbiamo cambiato giustamente tanto, c’è stata un po’ di confusione e loro ne hanno approfittato per metter il naso dalle parti di Causio (ieri tornato per un secondo psiycho, per esclusivo fatto e colpa di BepoCan, che non lo introduce più nella sua scuderia di troie d.o.c.); vantaggio nostro: punizione da fuori area di un buon Bomber (unico appunto, mi sbaglierò, ma ieri non è passata una sola volta la Finta della Casa), carambola stile Subbuteo sulla barriera (chi non era adolescente nei favolosi anni Ottanta si faccia spiegare cos’è) e gol. Una decina di minuti più tardi, loro trovano un’azione seria che consente alla loro punta corpulenta di presentarsi davanti a Psycho defilato a destra, per batterlo con una staffilata sul palo corto, bel gol. Alla fine, uno a uno, tutti (poco) contenti e via per il terzo tempo. Partita corretta e mai isterica, come non t’aspetteresti da una sfida con Pordenone, alla fin fine giocata benino. Pareggio giusto. Breefing post azione a Borgoverde, dove tutti coloro che ancora non lo sapevano hanno potuto appurare che Kanalia fa l’AVVOCATO (e non il lenone). Ah, ultimissimo dettaglio: attimi di panico, quando Garralis ha rimediato un colpo basso, la cinematografia hard e il mondo delle webcam hanno tremato; nessun problema, i Lloyd’s di Londra hanno tirato un sospirone di sollievo: il prezioso attrezzo era salvo e, soprattutto, integro.
GoodOldMikegiovedì 24 marzo 2011
AVVOCUP - I ramarri esordiscono con un pareggio positivo
PREGANZIOL (TV) - Toccava proprio ai ramarri inaugurare la sesta edizione dell'Avvocup, facendo visita ai quotati colleghi di Treviso. Sarà la smania di dare l’avvio alla manifestazione, ma sta di fatto che (quasi tutti…) i neroverdi si presentano al campo di gioco con un’ora e mezza d’anticipo sull’orario di inizio della gara! Cose mai viste… Si è assistito ad una sfida combattuta, seppure all'insegna del massimo fair play, molto tattica ed equilibrata, che si è conclusa con un equo pareggio. Partono meglio i padroni di casa che si spingono più volte dalle parti di Cornacchia, fino a costringere quest'ultimo ad un grande intervento su una deviazione rasoterra a pochi centimetri dalla riga. Piano piano i ramarri cominciano a prendere le misure e, pur senza creare nitide occasioni da rete, portano la gara sui binari dell'equilibrio. Equilibrio che viene rotto ad inizio ripresa su un piazzato dal limite in favore dei trevigiani: calcia Dussin e Brovedinho, appostato in barriera, devia il pallone con il braccio costruendo una parabola beffarda che scavalca il pennuto naoniano proteso in tuffo e si spegne nel sacco. La banda Pollini reagisce però da squadra vera e raggiunge il pari dopo pochi minuti: splendido assist in verticale di Brosolo per Ribetti che si defila e, quando sembra aver perso il tempo per la battuta, si inventa una non facile rasoiata tra palo e portiere. Parità ristabilita. Di lì in avanti non succede un granchè, ma si ha modo di assistere ad un calo progressivo dei trevigiani al cospetto dei ramarri che chiudono invece in crescendo. Si comincia dunque l'avventura con un punticino che vale più per lo spessore della prestazione che per la classifica.AVVOCUP - Il Foro Virgiliano non può mancare! (di Gaetano Alaia)
MANTOVA - Il Foro Virgiliano partecipa per la quinta volta consecutiva all’Avvocup.
I risultati altalenanti fino ad oggi ottenuti, fra cui spicca un secondo posto, ben descrivono il profilo dell’equipe. Genio e sregolatezza, non vogliamo dire in quale misura, caratterizzano infatti molti avvocati calciatori mantovani.
In ogni caso, neppure quest’anno lo squadrone mantovano si è ringiovanito, anzi, e si può quindi dire che abbia ormai maturato sul campo un’esperienza che non potrà certo essere superata dal maggior fiato e dalla migliore preparazione fisica degli avversari.
Pertanto, sempre guidati dal Presidentissimo Aleardo Fario, anche quest’anno il Foro Virgiliano parte fra i (undici) favoriti, almeno per il premio
terzo tempo (che confidiamo venga istituito).
Non ci soffermiamo sui singoli, sia perché l’assoluta compattezza della squadra non lo consente, sia perché essendo tutti particolarmente permalosi nulla si potrebbe dire.
Va infine detto che il peso politico della compagine mantovana è notevole. Invero, proprio grazie ai rapporti diplomatici in essere, il Foro Virgiliano è riuscito ad imporre una trasferta a Rimini, dove trascorrerà almeno tre giorni in ritiro, così mettendo a rischio molte famiglie, ma dimostrando sicuramente una assoluta determinazione .
Ci si vede in campo!AMATORI - Le convocazioni per sabato 26 marzo
martedì 22 marzo 2011
AVVOCUP - I convocati per la trasferta di Treviso
AVVOCUP - La "radiografia" dello Jus Sport Bassano (di Marco Santarcangelo)
BASSANO - Con piacere e con orgoglio vado a presentare la grande famiglia “Avvocup” del piccolo Foro di Bassano del Grappa. Come si può ben immaginare il nostro bacino di utenza non è esattamente vastissimo ma, con pazienza ed un certo lavoro di convincimento alle spalle (vero Presidente?) anche quest’anno la rosa c’è!
Senza tanti preamboli vado a presentare il team 2011!!!
In ordine alfabetico:
1) Agostini Franco, classe 1975 (ormai non più un ragazzino nemmeno lui!) centrocampista con ottime propensioni offensive, rapido e dotato di grande visione del gioco. In campo dice sempre la sua. Unico difetto…. Per il terzo tempo è un pugno in un occhio!!! Troppo magro!!!!
2) Alessio Flavio (“Dott. Lessie”), classe 1958, medico ufficiale della squadra e sporadicamente impegnato (compenso a…. gettone) anche come giocatore. Gran fisico nonostante l’età e grande colpitore di testa (soprannominato la “pulce di Viale Venezia”) predilige il campo di calcetto, ma non disdegna all’occorrenza una sgroppata sul campo grande. In campo il suo ruolo non è ben definito causa qualche problema di orientamento… Incredibile ottimista trova sempre il modo per incentivare il pronto recupero di ogni giocatore che nella compagine bassanese si sia mai infortunato!
3) Alessio Gabriele, classe 1965, nel giro calcistico bassanese da una vita con qualche problema di continuità a causa di una certa tendenza a riprodursi con frequenza (insomma tra un figlio e l’altro gioca a calcio). Difensore nato (centrale o terzino è lo stesso) quando è in forma è difficile da superare per ogni attaccante; quando non è in forma… beh son problemi del mister!
4) Andreatta Marco, classe 1964 (altro ragazzino), caso unico nel suo genere è un difensore in grado di sciorinare una tecnica sopraffina con movimenti del corpo del tutto involontari che sorprendono gli avversari tanto quanto lui! Dopo le magagne che ne hanno minato il fisico negli scorsi anni è quest’anno a disposizione completa del Mister.
5) Bizzotto Walter, classe 1978 è un centrocampista completo con il vizio del gol, dotato di un gran tiro ed un’ottima visione di gioco. Ogni anno è una sorpresa verificare il suo rapporto di amore odio con la bilancia. Attualmente infortunato lo Jus Sport attende con ansia il suo rientro!
6) Branciforti Ferdinando, classe 1960, il metronomo dello Jus Sport. Di solito schierato davanti alla difesa tocca più palloni lui del custode del campo e li scaglia con precisione nella zona prescelta pur sapendo che vi sono scarse probabilità che possa trovare qualcuno abbastanza bravo da agganciarli! Recentemente recuperato dopo la sfortunata stagione dello scorso anno è pronto per dire ancora la sua!
7) Campagnolo Giovanni, classe 1965, nick name “Kempes”, fisico statuario (nel senso che è fermo come una statua) ed ottimi piedi rectius ottimo piede, il destro, che usa in continuazione per tirare in porta indipendentemente dalla distanza…. Nel dubbio…. Tira! Sempre presente è una delle colonne portanti della squadra sia alle partite che dopo!
8) Chiminazzo Luca (“Chimi”), classe 1979, terzino destro od esterno a seconda delle occasioni. Dotato di grandi capacità affronta la fascia di competenza con lucidità e determinazione senza fermarsi mai. I suoi trascorsi calcistici si notano… insomma uno vero!
9) Conte Vincenzo, classe 1973, un vero pitt bull del centrocampo corre come un leprotto e morde come un serpente. Grande acquisto da un paio d’anni a questa parte si è fatto subito notare…
10) Cortese Rudy (detto “Trudy” o, per motivi di cronaca, “Rudy Ghedè”), classe 1970, centrocampista offensivo con ottime doti di dribbling predilige i campi da calcetto, ma negli ultimi tempi ha dimostrato di poter dire la sua anche su spazi più ampi. Se la schiena non lo tormenta sa dire la sua!
11) Dal Bianco Gino (“Bissa”), classe 1959 anche se sembra del ’49. Portiere storico dello Jus Sport capace ancora di prestazioni “monstre” con tuffi plastici degni di ben altri campi di gioco! Faccia da duro del Bronx, ma cuore d’oro viene utilizzato con parsimonia per evitare che si rompa…
12) Di Benedetto Filippo, classe 1961, già colonna portante della Nazionale Magistrati partecipa da sempre con lo Jus Sport all’Avvocup ogni volta che può a dispetto della distanza. Ex professionista (e si vede), attaccante con istinto del gol concede qualcosa al tempo ed al benessere ma come si suol dire… la classe non è acqua!
13) Dionello Giorgio, classe 1947… pardon 1967! Ha smesso di correre dritto 20 anni fa, ma con quel caratteristico modo di “dondolare” per il campo ha sempre dato il suo contributo in attacco. Forte di testa (secondo solo al Dott. “Lessie”) è in grado di insaccare palloni improbabili così come di “ciccare” un gol già fatto…. Forte e roccioso è impossibile da buttar giù per ogni difensore per cui le rare volte in cui cade è proprio perché è stato “toccato duro” e lo si capisce anche dalle lancinanti urla di dolore che emette!
14) Farronato Nicola (detto “il Gioiello”), centrocampista di fantasia, apprezza molto il dribbling tanto che se non ha più avversari da saltare… aspetta che arrivino! Stoico ed indifferente al dolore non teme i pericoli e le “entrate” dei difensori se non fosse per la preoccupazione di spettinarsi. Dotato di ottimi piedi se ben motivato è immarcabile!
15) Gasparini Renato (“Rena”), classe 1970 ha imparato come si può giocare bene al pallone evitando del tutto di correre (tanto corrono gli altri no?). Tocco di palla delizioso, assist man prezioso con senso del gol e grande uomo squadra…. Grande Rena!
16) Gasparotto Angelo, classe 1985! Avete letto bene! 25 anni, grazie a Dio un ragazzo! New entry nel Foro bassanese, già tennista agonista ed ora calciatore. Testato per il momento solo nel calcio a 5 ha già dimostrato il suo valore facendo ben sperare anche per il cimento dell’Avvocup! Difensore centrale di mt. 1.90 per 90 chili di muscoli… gli avversari sono avvertiti!
17) Lago Livio, classe 1958, uno dei meno giovani della squadra, storico dello Jus Sport è comunque a disposizione del Mister per dare il suo contributo!
18) Merlo Nereo (Il Presidentissimo!), classe 1956 necessita di poche presentazioni! Da qualche anno ha idealmente appeso le scarpe al chiodo a favore dei pedali che gli regalano maggiori soddisfazioni, ma la passione resta immutata ed il suo lavoro a livello organizzativo è encomiabile e viene spesso additato come esempio dal buon aracnide!!
19) Muschitiello Vito, classe 1976 riesce incredibilmente a combinare un 45 abbondante di piede con un ottimo tocco di palla. Talento naturale pecca un pochino di terronica indolenza che non gli impedisce però di farsi sempre valere in campo. Cavallo da trotto (a correre si suda e nun va bene!) gestisce con autorevolezza la sua zona di competenza a centro campo. Se si impegna non manca un rinvio di testa.
20) Parolin Leopoldo (LEO), classe (udite udite) 1951. Colonna portante del calcio forense bassanese negli ultimi tempi si era allontanato per problemi fisici, ma quest’anno è di nuovo in rosa! Terzino destro roccioso, preciso e puntuale dalla sua parte si farà fatica a passare!
21) Parolin Giovanni (“l’incolpevole”), classe 1964, difensore centrale, anche lui ormai uno storico dello Jus Sport e giocatore della Nazionale Magistrati. Impossibile organizzare una linea di fuori gioco con lui, ma allo stesso modo è una barriera corallina su cui s’infrangono gli attaccanti avversari. Pur usando tutti gli arti a disposizione per difendere non ha mai commesso un fallo in vita sua (provate a chiederglielo!).
22) Rebecchi Leonardo (“O cieco di Surriento”), classe 1974, giocatore serio, allenato come nessuno: uno che ci crede davvero. Attaccante di razza difende il pallone come nessuno e ci mette sempre l’anima. Per lo Jus Sport ci ha rimesso una clavicola, ma gli è rimasta l’altra per cui è ancora qui. Forse per i noti problemi di vista a volte manca clamorosamente i gol già fatti, ma non è l’unico…
23) Santarcangelo Marco (“Sumbu”), ebbene sì sono io…. Classe 1967, terzino sinistro perché è il posto in cui fa meno danni, se è in forma “pistona” avanti ed indietro la sua fascia, spesso del tutto inutilmente. Dotato di pessimi piedi (forse per questo ha sempre giocato a pallavolo) è in campo solo perché rappresenta lo spirito dell’Avvocup!
24) Sartore Nicola, classe 1984 è uno dei giovanotti della squadra. Innamorato del calcio è anche molto bravo e quando è in campo…. si vede!
25) Simioni Luca, classe 1977, portiere storico utilizzato a gettone. Uno dei pochi forte anche in uscita, sarà perché è un portiere da calcetto!!??
26) Taras Fausto, classe 1964 è il Mister indiscusso della squadra (l’unico peraltro che si è preso la rogna…) e capo carismatico (si è meritato le stellette ai tempi delle “Piramidi di Segonzano”….). Anche se non segue gli allenamenti (che non ci sono) e nemmeno la preparazione atletica (che ognuno svolge però a propria discrezione secondo scienza e coscienza…) è chiamato ogni volta a imbastire una squadra per quanto possibile competitiva… mission impossible?
27) Tomasello Luca, classe 1989. Nonostante sia ancora un “Bambino” sono anni che accudisce la porta giallorossa! Matto come un cavallo teme i colpi di sole per cui meglio che piova o che si giochi di sera altrimenti…. Sono guai seri!
28) Vidale Alex, classe 1976. Il suo ruolo naturale è quello del terzino, ma con lo Jus Sport spesso impiegato come centrale per mancanza di alternative! Sfiga vuole che quest’anno gioca a pallone con la squadra (quella seria) allenata da Mister Taras che quindi in questo caso è in “conflitto d’interessi”. Siamo comunque sicuri che verrà impiegato senza problemi… vero mister?
29) Zen Andrea, classe 1971, portierone massiccio, ma con buona agilità a volte utilizzato anche dalla nostra squadra.
30) Zuliani Massimiliano, classe 1967. Sempre ultimo dai tempi della scuola rappresenta forse l’unico ed ultimo esempio del difensore vecchia scuola… “se becchi la palla bene, se non la becchi ferma l’attaccante in ogni caso…”. Cultore del tackle in spaccata è uno difficile da dimenticare per gli attaccanti avversari… garantito!
Questa la rosa dello Jus Sport Bassano.
L’augurio per tutti è di divertirsi nella convinzione che lo sport unisce i cuori ed i popoli; l’augurio per noi è magari di vincere!!! Perché no?
Un saluto a tutte le squadre e… W l’Avvocup!lunedì 21 marzo 2011
AVVOCUP - Ecco a voi l'ultima arrivata: Venezia Football Lawyers (di Paolo Emilio Rossi)
VENEZIA - Venezia Lex? Jusport Venezia? Venezia Forense?
Oppure, qualcosa tipo i “Leoni Togati”? O magari i “Difensori della Serenissima”?
Alla fine la scelta è ricaduta sul nome “Venezia Football Lawyers”.
Un po’ per parafrasare la squadra del calcio Venezia nata nel 1907 con la denominazione di Venezia Football Club.
Un po’ per convincere i nostri colleghi veneziani che il vero obiettivo era quello di partecipare a qualche competizione internazionale in una non meglio identificata località balneare!
Ma le notizie circa la recente acquisizione del calcio Venezia da parte di una cordata russa hanno raggelato gli animi e il rischio di una spedizione in terra sovietica è sempre più concreto.
Chissà, magari nella prossima Avvocup schiereremo un collega dell’ex URSS.
Nel dubbio o nella speranza, intanto vi salutiamo con un “caloroso”… dasvidania!domenica 20 marzo 2011
AMATORI - Base Nato di Aviano in allerta: saltata la sfida contro gli americani!
SEDRANO (PN) - Pochi minuti prima delle 14:00 Pollini riceve una chiamata dal responsabile della squadra degli statunitensi: «La base è in allerta, siamo stati richiamati tutti, niente partita!». La ragione di tutto ciò è legata alle note vicende libiche, che proprio da ieri hanno assunto connotati bellici di respiro internazionale. Qualche attimo di doverosa riflessione e poi la sfera di cuoio riprende a rotolare: partitella a ranghi misti sei contro sei, alla quale si aggrega anche l'arbitro. Prima però si è dovuto "lavorare" per vincere le resistenze di Luigino Sacilotto che cullava in cuor suo il sogno, per un sabato nella vita, di mantenere illibati gli spogliatoi appena tirati a lustro: ma, secondo il noto teorema del piano inclinato, quando la sfera ha iniziato a rotolare, nulla può arrestarla! Una salutare sgambata, resa gradevole dal manto soffice del terreno di gioco tinto di un verde primaverile e da qualche timido raggio di sole che regala una temperatura ideale per rincorrersi l'un l'altro in calzoncini corti. Alla fine prevarrà per 4-2 la squadra capeggiata dall'indomabile condottiero Tatanka Celano, battezzato "Taty" dai compagni più intimi. Il "Cigno claudicante", probabilmente stimolato dal profumo di... Avvocup, è protagonista assoluto della sfida con una tripletta e, come è costume in Inghilterra, pretende a fine gara la consegna del pallone da portare a casa! Pollini non se ne dà per inteso e, nonostante le rimostranze del goleador, non cede il prezioso cuoio. Si opta così per una soluzione alternativa e certamente innovativa che rende comunque doverosamente merito
all'incontrastato protagonista: Tatanka si porta a casa i due paletti della porta improvvisata che ha violato ripetutamente (vedi foto di repertorio), all'insaputa dell'ignaro Luigino Sacilotto. Nella sempre fervida fase del terzo tempo, c'è modo di celebrare in spogliatoio, alla presenza delle massime ed uniche cariche societarie (Toni e il Generale!), la presentazione ufficiale del nuovo arrivato tra le fila neroverdi, il dott. Luca De Gottardo, 25 anni, trequartista. Segue battesimo al chiosco con cerimonia di inserimento a suon di aneddoti di stampo calcistico (e non solo...). Anche oggi dunque non ci siamo alzati dal letto per nulla... Dettaglio tecnico in chiusura: probabile la vittoria a tavolino dei ramarri che hanno comunque manifestato (quasi) unanimemente la disponibilità a recuperare la gara: attendiamo le determinazioni del Giudice Sportivo.venerdì 18 marzo 2011
AVVOCUP – Tutto pronto per l’avvio della sesta edizione!
mercoledì 16 marzo 2011
martedì 15 marzo 2011
IL PROTAGONISTA - Capomacchia: un camaleonte tra i ramarri!
PORDENONE - Due parole doverose su uno dei nostri valorosi atleti che abbiamo recuperato di recente: Filippo Capomacchia, che qualche anno addietro sacrificò un legamento del ginocchio per la causa neroverde. Giocatore pienamente recuperato e preziosissimo per la sua straordinaria duttilità. Sono passati oramai quasi sei anni da quel fatidico giorno (02.04.2005) nello spogliatoio di quel campo sportivo in erba sintetica posto a fianco dello stadio Artemio Franchi di Firenze quando, durante l'intervallo, il grande Gualco de Roma, facendo riferimento al neo-compagno di squadra, lo battezzò con uno spontaneo ed esilarante: "Campolamacchia", per la gioia dei presenti che iniziarono a sbellicarsi (ed ancora oggi non hanno smesso!). Di lì una serie ininterrotta di storpiature, senza alcun limite di sorta. Il diretto interessato confermerà poi che la stortura del cognome è per lui un’esperienza del tutto comune ed assai frequente, sempre accolta con il massimo senso dell’ironia. Ebbene, il nostro pavido giocatore è stato capace di tramutare questo apparente intoppo in una risorsa davvero rara, o meglio ancora, unica! Con il tempo il Nostro ha dimostrato di essere poliedrico al punto da saper adattare persino il proprio cognome ad ogni tipo di esigenza: calciatore umile (Odiolaspocchia) ed eclettico (Variolamaglia) dal fisico asciutto (Calolapancia), ordinato e diligente (Stirolagiacca), sempre ligio alle consegne (Comprolabibbia), dotato di un gran senso della posizione (Seguolamappa) e di una possente progressione (Scalolamarcia) che esibisce sulla fascia di competenza, anche in fase di ripiegamento difensivo (Coprolafascia); atleta che, come si suol dire, sa cantare (Cantolamessa) e portare la croce (Consumoginocchia), elegante (Vestolamarca) e concreto (Spaccolatibia) al tempo stesso, molto maturo (Rimorchiolavecchia) ed intelligente nella gestione delle proprie energie (Calolamedia). Combattente nato, non disdegna il corpo a corpo con l'avversario (Cercolamischia) e possiede nel proprio repertorio tecnico un tiro molto potente (Accorciolamiccia) al quale salunedì 14 marzo 2011
AMATORI - "PAGELLANONIMO": voti spietati, rigorosamente anonimi
domenica 13 marzo 2011
AMATORI – Vittoria sonante dei ramarri in rimonta...
attante e brevilineo, senza un'anima di riscaldamento. La squadra però reagisce e trova il pari con un guizzo di Vicenzotto che sorprende il portiere avversario. Pochi minuti e i ramarri ribaltano le sorti dell'incontro con un'azione da manuale del calcio: gran palla filtrante di Capomacchia sulla fascia per Feltrin che telecomanda un cross teso sul secondo palo dove c'è la testa del lestissimo Tirelli che deposita comodamente nel sacco. Dopo l'intervallo Vicenzotto concede il bis impattando di testa in modo perfetto un cross del redivivo (e sbloccatissimo!) Tirelli: si va sul 3-1. Di lì in avanti la gara non ha storia: gli ospiti tentano di riversarsi nell'area neroverde ma ancora Tirelli, su assist di Vicenzotto (oggi tra i due si è rinnovata la passione!), mette fine alla gara con il sigillo del 4-1 da distanza ravvicinata. Due segnalazioni in coda: 1) la grandissima prestazione in crescendo di Filippo Capomacchia, reduce da una tosta influenza, improvvisatosi interno di centrocampo ed assistito a dovere dall'oramai imprescindibile Anzil; 2) lo scoppiettante quarto d'ora finale del pennuto naoniano che consuma il suo vero esordio come ala (era scritto nel suo destino!), rischiando addirittura di perforare il collega avversario. Tutto è bene quel che finisce bene. Poi, come si conviene nelle occasioni felici, chiosco ad oltranza...
